Ve ne parliamo spesso, consigliandovi gli oli essenziali e gli aromi che possono aiutarvi a rilassarvi, a curare i malanni di stagione o a rinvigorire l'organismo.
Ma, alla fine, cos'è questa benedetta aromaterapia? Non vi lasciamo soli neanche in questo caso: ecco per voi la nostra guida!
Ogni pianta ha un suo specifico sito dal quale ricavare gli oli: possono essere le foglie, i fiori e la radice, ma anche la corteccia, la resina, i frutti o le bucce.
Gli oli essenziali hanno proprietà curative, presenti nelle molecole volatili che sprigionano, e i benefici si ottengono venendo a contatto con queste molecole nell'aria. Possono avere effetti antibiotici e antivirali, battericidi, benefici sul sistema nervoso, anestetici, espettoranti e repellenti, antidolorifici e disinfettanti.
Per sfruttare le proprietà degli oli essenziali, essi possono essere inalati, applicati sulla pelle oppure ingeriti (meno spesso e sempre sotto controllo medico).
Attraverso l'inalazione (che avviene utilizzando direttamente il botticino o diffusori a ultrasuoni oppure mettendo qualche goccia su tessuti da annusare o in acqua calda da respirare) le cavità nasali assorbono le molecole degli oli portandole direttamente al cervello, che così stimola il sistema endocrino (responsabile del bilanciamento degli ormoni nell'organismo) e quello nervoso (che connette il cervello agli organi, stimolando circolazione, digestione, salivazione, desiderio sessuale e molte altre funzioni corporee).
Proprio questa caratteristica rende l'aromaterapia super efficace: è il sistema olfattivo il primo a venirne a contatto, e in questo modo le molecole passano direttamente nelle corteccia cerebrale senza venire precedentemente filtrate dal talamo.
L'inalazione è quindi il sistema più diretto ed efficace per far sì che gli oli vengano assimilati dall'organismo, dal momento che in questo modo vengono stimolate moltissime reazioni chimiche bilancianti.
L'applicazione topica avviene invece direttamente sulla cute. Bagni caldi nei quali sono disciolti gli oli (sempre diluiti in un olio base), pediluvi, maschere, fanghi, massaggi, dietro le orecchie, sui polsi, sulle tempie, sotto il naso, sul collo o sulla schiena: gli oli essenziali sono così applicati in maniera precisa su zone ben definite, per sfruttare al meglio le differenti proprietà di ogni pianta.
Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.
Immaginate un biberon che sia assolutamente sicuro, atossico, e che cresca insieme al vostro bambino, senza il pensiero di doverne comprare uno nuovo ad ogni nuova tappa della sua vita. Ora smettete di immaginare, perché questo biberon esiste, e si chiama Pura Kiki!
Sono biberon, ma anche bottiglie con cannuccia o beccuccio; ma sono anche tazze e contenitori per spuntini e, udite udite, per il latte materno! Tutti pensati, studiati, disegnati e realizzati pensando alle manine dei bimbi, alla loro presa, ma anche ai loro occhi, grazie alle piacevolissime coperture colorate.
Pura ha creato Kiki, biberon in acciaio inox antibatterico libero al 100% dalla plastica. Realizzati in due versioni (da 125 ml e 325 ml) e in sei colori, i prodotti Kiki sono dotati di tettarelle in silicone medicale: a differenza dei normali biberon, quindi, non prevedono la presenza di tossine BPA e di petrolati, e oltre che essere sicuri per i bambini sono una scelta etica nei confronti dell'ambiente.
Non solo: la tettarella, Pura Natural Vent Nipple, è nata dopo un attento studio dell'allattamento umano, ed è disponibile in ben quattro misure (Piccola, Media, Larga e Y). Essa è una perfetta replica del seno materno, è semplicissima da pulire e la sua forma dotata di sfiato aiuta a prevenire le tipiche coliche neonatali.
Mano a mano che il bimbo cresce, questa tettarella può essere sostituita con i più pratici beccucci e cannucce, anch'essi per la prima volta in silicone medicale super sicuro, adattandosi quindi alle esigenze del bambino. Il beccuccio è pensato per garantire la giusta ventilazione (tripla!), in modo da fornire una portata specifica ad ogni bimbo.
Accanto ai biberon, la gamma Kiki di Pura offre ai genitori le sue bottiglie termiche, sicurissime, belle e iper comode (dal momento che anch'esse crescono e si trasformano secondo le esigenze dei piccoli, attraverso un semplice scambio dei boccagli in silicone - da tettarella a becco, a cannuccia fino a protezione piana).
Come i biberon, le bottiglie Kiki sono totalmente plastic-free e senza parti in vetro (che rischiano sempre di rompersi), e la loro realizzazione non prevede assolutamente nessun prodotto chimico. Sono libere da BPA, ftalati, EA, PVC e da qualsiasi altro pericolosissimo derivato del petrolio (soddisfacendo anche le normative FDA, CPSC, Commissione UE 10/2011, EN14350, Normativa LFGB tedesca e/o linee guida).
Con le bottiglie termiche Kiki potrete conservare per 6 ore liquidi caldi e freddi mantenendone la temperatura, e il bambino potrà fruirne attraverso le tettarelle, i beccucci o le cannucce, che sono intercambiabili tra biberon e bottiglie senza alcun problema.
La tenuta protettiva per tettarelle e beccucci, inoltre, permette un comodo trasporto, senza il pensiero che i liquidi possano fuoriuscire, sia dal biberon che dal thermos. E le funzionali gradazioni in rilievo permettono un controllo preciso delle quantità.
Ma Pura Kiki non si ferma qui. Grazie agli accessori, i prodotti divengono ancora più versatili! Con i dischi in silicone, ad esempio, il biberon può trasformarsi in una bottiglia, in un bicchiere o in contenitore; e grazie ai rivestimenti in silicone bottiglie e biberon possono cambiare aspetto quando volete, oltre che mantenere ancora di più la tenuta e il calore dei liquidi.
Ah, tutti i prodotti Pura Kiki hanno garanzia a vita: mica male, no?
Correte su tatanatura.com e sfruttate gli sconti dedicati solo alle lettrici di Mammapretaporter! Digitate il codice 2215 al momento dell'acquisto per uno sconto del 10% su tutto ciò che deciderete di acquistare.
Amanti della frutta e della verdura, appassionati di succhi o semplici salutisti: probabilmente vi piace moltissimo spremere i vostri frutti e le vostre verdurine con centrifughe e frullatori per bervi delle bevande fresche, sane e nutrienti, vero?
Consumare quotidianamente frutta e verdura è importantissimo: esse donano all'organismo i fitonutrienti e gli antiossidanti necessari al corpo per contrastare numerose malattie e per vivere in uno stato di benessere. Assumerle sotto forma di succo è quindi un'ottima scelta; forse però non sapete che a volte questi macchinari non rendono quanto dovrebbero.
Già: l'alta velocità di lavoro delle lame di centrifughe e frullatori è responsabile della perdita in corso d'opera di moltissimi enzimi e sostanze nutritive, come la vitamina C. E spesso il succo ottenuto è davvero poco in relazione alla polpa effettiva dei cibi: un po' uno spreco, no?
Beh, non preoccupatevi: la soluzione non è comprare succhi confezionati o cercare di spremere a mano con dubbi risultati! Se davvero ci tenete, non potrete più fare a meno di Estraggo PRO, l'estrattore migliore sul mercato.
In sostanza, Estraggo PRO è un sistema di estrazione a freddo per ottenere del Succo Vivo, ossia succhi freschissimi da frutta, verdura, germogli, cereali, erbe, semi, eccetera.
La prerogativa è proprio la sua capacità di estrarre il succo a freddo, senza che la velocità delle lame surriscaldi il tutto (svolge solamente 60 giri al minuto, e in questo modo la temperatura non subisce variazioni): tutte le sostanza nutritive del cibo (antiossidanti, enzimi e vitamine in primis), essendo il succo separato dalle fibre in maniera dolce e naturale, rimangono inalterate, e l'organismo in questo modo le assimilerà più semplicemente.
Ad esempio: volete gustarvi un succo di pomodori ciliegini? Con Estraggo la vitamina C che ne ricaverete sarà 6 volte superiore a quella che manterreste frullandoli con una centrifuga!
Ma i benefici dell'utilizzo di questo estrattore non finiscono qui: sempre grazie al suo sistema di lavoro, i succhi ottenuti, diversamente da quelli ricavati con frullatori e centrifughe, sono belli e corposi e mantengono il colore originale della frutta e della verdura, oltre al loro sapore (molto più deciso ed esaltato). La pressatura lenta e fredda non permette all'ossidazione di prendere il sopravvento!
Il succo che Estraggo permette di ricavare è quindi di gran lunga qualitativamente migliore di tutto ciò che potreste trovare in commercio (chissà che c'è in quei succhi confezionati industrialmente...) o che potreste produrre in casa.
Rispetto agli altri estrattori, inoltre, Estraggo PRO si differenzia per la sua coclea: è realizzata in Ultem, un materiale utilizzato anche negli Space Shuttle della Nasa, e presenta delle micro borchie (pensate per catturare meglio i cibi, specie le verdure a foglia larga, per trascinarli meglio in basso e per evitare la formazione di grumi) e grazie alla sua resistenza permette di spremere anche la frutta e la verdura più complicate. Lavora silenziosamente (altro punto a suo favore!), e non delude mai: la sua efficienza è incredibile.
I succhi ottenuti con Estraggo sono quindi buonissimi, colorati e nutrienti nella maniera più corretta: un nuovo modo di fruire di frutta e verdura che aiuta il corpo a sentirsi meglio, più vivo, meno stanco, e che diviene un ottimo sistema per prevenire l'invecchiamento, le malattie cardiovascolari, le artriti, il colesterolo e per eliminare le tossine.
Scopri il mondo Estraggo su www.estraggo.it
La redazione di mammapretaporter.it
Tutti ricordiamo quando da piccoli leggere Roald Dahl ci metteva allegria. Il GGG, le Streghe, La Fabbrica di Cioccolato...
Beh, quest'anno è il suo centenario: quello scrittore buono e geniale nacque nel 1916 a Cardiff, gallese di origine norvegese, e oltre alla sua carriera di aviatore è conosciuto in tutto il mondo per la sua letteratura per l'infanzia assolutamente unica (da cui sono stati tratti numerosi film, tra i quali il prossimo Gigante Gentile di Steven Spielberg!).
La ricorrenza del centenario cade a fagiolo insieme alla Children's Book Fair di Bologna (fino a domani!), e Salani ha deciso di presentare proprio in occasione della fiera bolognese del libro per ragazzi la sua nuova collana dedicata interamente al suo scrittore di punta, Roald Dahl.
Si chiamerà Gl'Istrici Dahl, e al suo interno verranno pubblicati tutti i titoli dello scrittore, con un nuovo formato cartonato e nuove illustrazioni di Quentin Blake. Anche il logo cambierà: in onore della sua passione per l'aviazione, si tratterà di un piccolo aeroplanino di carta.
In occasione della Children's Book Fair la casa editrice ha deciso di presentare i primi sette titoli al pubblico.
"James e la pesca gigante" narra la vicenda di un bambino che per sbaglio ingigantisce un frutto nel suo giardino insieme agli insetti che lo abitano, con i quali vivrà una magica avventura che lo porterà a New York.
"La fabbrica di cioccolato" è forse il suo più famoso romanzo, reso noto dai due film cinematografici, e racconta la storia della visita di Charlie Bucket nella fantastica fabbrica di cioccolato di Willy Wonka. Il resto è storia...
Con "Gli Sporcelli" Roald Dahl vuole insegnare ai bambini l'importanza della bontà e l'assurdità della cattiveria, attraverso due odiosi protagonisti, gli Sporcelli, appunto, che trattano così male i loro animali da restare poi fregati dalla loro stessa malvagità.
"Io, la Giraffa e il Pellicano" narra le vicende di un'impresa animale di pulizie. Uno spasso lungo 677 finestre da pulire.
"Il coccodrillo enorme" è il protagonista dell'omonimo racconto: il suo unico desiderio è mangiarsi un bel bambino cicciottello! Mentre "Versi perversi" è forse il suo libro più geniale: Roald Dahl stravolge le fiabe più conosciute, rendendole un po' macabre (Cappuccetto uccide il Lupo e un Porcellino...) ma ironiche e più verosimili (Cenerentola abbandona il principe per un boscaiolo: non male, no?).
In "Boy", il settimo libro finora pubblicato, lo scrittore dona ai piccoli lettori piccoli pezzetti della sua vita, in una sorta di autobiografia arricchita da personaggi e situazioni che si incontrano poi nei suoi romanzi.
I libri usciranno nelle librerie a scaglioni, ma tutti quest'anno, per non tradire il centenario: pian piano troveremo quindi sugli scaffali anche "Il GGG"; Le streghe"; "Matilde"; Il Grande Ascensore di Cristallo"; "Danny, il campione del mondo"; "Il Dito Magico"; "Furbo il signor Volpe"; "La magica medicina"; "Agura Trat"; "Sporche bestie"; "In solitario"; "Un gioco da ragazzi e altre storie" e "Il libro delle storie di fantasmi".
La vita di Roald Dahl non fu facile: uno schianto al suolo durante un volo nella Seconda Guerra Mondiale, un incidente al figlio in carrozzina, la figlia Olivia morta di morbillo, la moglie paralizzata in sedia a rotelle. Ma le sue storie non ne hanno mai risentito, semmai guadagnato! Il suo primo racconto riguardò proprio un incidente aereo, e da lì la sua penna non si posò mai, fino agli anni Ottanta, quando scrisse i suoi capolavori: il GGG, le Streghe e Matilde.
Sara Polotti
A volte seguire qualche semplice regola e uno stile di vita sano può rivelarsi la migliore arma in difesa della nostra salute. Non solo quando si tratta di piccoli malanni, ma anche e soprattutto quando parliamo di cancro.
La Commissione Europea ha stilato il Codice europeo contro il cancro: suggerendo ai cittadini 12 principi di vita quotidiana, vuole far sì che i tumori diminuiscano del 30% (già, perché se tutti seguissimo questi semplici dettami è questa la cifra di cui si parla!).
- Una dieta sana con una ridotta quantità di proteine animali è il primo passo: preferite frutta, verdura, cereali integrali e legumi, evitate cibi ipercalorici e la carne conservata (prosciutti e affini) e limitate il consumo di carni rosse e di sale. Come abbiamo visto dalla ricerca Epic, l'impatto dell'alimentazione su alcuni tumori è dell'80%.
- La causa principale di cancro e di morte? Non è un segreto: è il fumo. Smettere di fumare è la scelta più meravigliosa che un fumatore possa fare, per se stesso e per i suoi famigliari.
- Sì, anche la famiglia e le persone che vi stanno intorno ne risentono, quindi un'altra regola imprescindibile è non fumare in casa, al chiuso, e appoggiare le politiche antifumo sul luogo di lavoro. Il rischio di tumore ai polmoni aumenta del doppio anche nei non fumatori che respirano fumo passivo!
- Fare movimento ogni giorno, limitando il tempo che si sta seduti, aiuta l'organismo a mantenersi in salute, riducendo i rischi di cancro al colon, all'endometrio e al seno, ma anche ai reni, al pancreas, all'esofago e alla vescica.
- Lo stesso discorso vale per il peso corporeo: tenetelo sottocontrollo, senza scendere sotto la soglia dell'indice di massa corporea e senza superarla. E' utile contro il cancro, ma anche contro il diabete e altre malattie cardiovascolari. In particolare per le donne attenzione all'accumulo di adipe addominale, correlato in molti casi allo sviluppo di alterazioni ormonali pericolose per lo sviluppo di tumori ormono-dipendenti.
- Non bere super-alcolici dovrebbe essere una regola ferrea, ma se ne bevete cercate comunque di limitare i bicchieri: il cancro alla bocca, alla gola e al seno è strettamente correlato all’alcool! Se mezzo bicchiere di vino rosso sembra apportare grandi benefici a livello di prevenzione dei tumori grazie agli antiossidanti contenuti nell’uva, è assolutamente importante non eccedere.
- Il sole è un alleato fondamentale per l'assunzione di vitamina D, ma non abusate dei raggi! L'abbronzatura è una moda pericolosa: proteggetevi sempre, ma soprattutto dite addio alle lampade solari. Seguite i nostri consigli.
- Sul luogo di lavoro è utile seguire sempre le norme di sicurezza relativamente all'esposizione agli agenti cancerogeni. Se la tua azienda ha una politica in merito, seguila!
- Idem quando si tratta di radon: controlla sia in casa sia al lavoro se sei esposto alle radiazioni di questo materiale, e prendi provvedimenti - eventualmente - per ridurle.
- Le donne devono fare molta attenzione alle terapie ormonali sostitutive (HRT), che sembrano aumentare alcuni tipi di tumore. E, soprattutto, se mamme, è bene che allattino il proprio bambino almeno fino all’anno: proteggerà lui, ma anche la madre, che avrà poi meno probabilità di sviluppare il cancro al seno.
- All’interno di questi 12 suggerimenti è presente anche il consiglio di vaccinare contro l’epatite B e il papillomavirus: noi abbiamo numerosi dubbi in merito, ma ci sembrava corretto fornire questa informazione.
- Lo stato mette a disposizione i servizi di screening preventivi. Approfittatene e aderite a questi programmi, in modo da tenere sotto controllo il pericolo di cancro al colon-retto (uomini e donne), al seno e alla cervice (le donne), individuandolo ancora prima che insorga, in maniera che quindi sia molto più curabile.
La redazione di mammapretaporter.it
Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.
Per la salute dei bambini la tecnologia sta facendo passi da gigante. Non solo quando si tratta di cura, ma anche di prevenzione, e, soprattutto, di comodità.
Già, la comodità quando si ha un bambino in casa è d'obbligo: facilitarsi la vita non significa pigrizia, ma buona organizzazione.
Se quindi le nuove aziende creano prodotti pensati per la semplicità di utilizzo, beh, i genitori ne sono felicissimi. Proprio a questo ha pensato Oblumi, azienda spagnola, creando Omblumi tapp!
Oblumi tapp non è altro che un termometro a infrarossi digitale. La sua particolarità sta però nell'associazione ad una applicazione per smartphone, che lo rende ancora più intelligente.
Il piccolo termometro, che sta racchiuso nel pugno di una mano, comodissimo ta tenere sempre in borsetta, si collega al cellulare attraverso il jack che solitamente si utilizza per microfoni e auricolari. Scaricando gratuitamente l'app dedicata (disponibile sia per iOS di Apple che per Android), il telefono si trasforma così in un apparecchio per la misurazione della temperatura corporea (ma non solo!).
Come i normali termometri per bambini, Oblumi tapp si può appoggiare sulla tempia del bambino, oppure nel suo orecchio, misurando così istantaneamente la temperatura corporea (con un intervallo di misurazione tra i 35 e i 42 gradi, e una precisione di più o meno 0.15 gradi). In pochi secondi sullo schermo comparirà il valore, ottenuto attraverso gli infrarossi progettati appositamente per le applicazioni mediche. Precisissimo, quindi!
Ma Ombumi tapp si può utilizzare anche per la misurazione dei gradi dei liquidi, come il latte nel biberon o l'acqua nella vaschetta, in modo da non rischiare mai che sia troppo calda o troppo fredda per la cute del vostro bambino.
Non solo: le funzioni aggiuntive sono davvero utili. Ad esempio, registra tutti i dati, tutte le annotazioni di temperatura e la somministrazione di medicinali, in modo da tenere sotto controllo la situazione medica.
E, proprio perché funziona tramite smartphone, si può fruire delle funzioni tipiche delle connessioni digitali, come la condivisione dei dati con familiari e baby sitter (che possono anche ricevere notifiche ogni qualvolta viene misurata la febbre o assunto un medicinale).
L'utilizzo è poi disponibile su più piattaforme (è consultabile quindi da telefono, da tablet o da pc attraverso il Cloud in rete dedicato, Oblumi Cloud) e l'impostazione degli allarmi per il rilevamento frequente della febbre o per gli orari in cui il bambino deve assumere una determinata medicina (calcolando anche le dosi corrette in base a età, peso e storia medica) può diventare uno strumento fondamentale per la famiglia.
E non preoccupatevi della batteria: dura fino a 5000 misurazioni! Inoltre, il materiale plastico di cui è composto è assolutamente atossico e certificato per il contatto con la pelle.
Ecco alcuni suggerimenti per un uso perfetto di Oblumi Tapp:
- ricordatevi che la misurazione nell'orecchio è più precisa
- è necessario non premere troppo ma inserire delicatamente il dispositivo per non alterare la rilevazione
- leggere attentamente le istruzioni riportate nella confezione
Per maggiori informazioni http://www.oblumi.com/
Puoi acquistare Omblumi tapp qui: www.iteknologic.com
La redazione di mammapretaporter.it
Le giornate si aprono, il sole fa capolino e pian piano il caldo ci farà sgusciare tutti fuori di casa! Non sempre però è possibile uscire per una passeggiata o andare al parco. Perché allora non sfruttare il terrazzo della nostra casetta per stare insieme ai bimbi e giocare con loro? Basta davvero poco, sapete?
Prima assicuratevi che il balcone sia a misura di bambino (mi raccomando! http://www.mammapretaporter.it/lady/green-life-la/balconi-a-misura-di-bambino); dopodiché via al divertimento!
- Le vasche di sabbia: le si trova nella maggior parte dei parchi gioco, ma chi l'ha detto che non le si può creare per il giardino o, addirittura, per il terrazzo? Ai bambini piacciono tantissimo, li fanno sentire in un luogo esotico, e la sabbia, oltre a stimolare il tatto, permette infinite attività, come la finta cucina o i travasi, oppure il gioco della "cava per le ruspe".
Prendete una scatolona molto ampia in plastica trasparente, oppure realizzatene una in legno, e riempitela di sabbia. Voilà!
foto 1 http://frogsandsnailsandpuppydogtail.com/diy-sand-and-rock-box/
- Sempre sfruttando la sabbia, insieme all'altro elemento principe dell'estate (l'acqua), con un vecchio acquaio senza rubinetto è possibile realizzare un banchetto divertentissimo, sul quale giocare ai travasi, ai castelli di sabbia o semplicemente per pasticciare.
foto 2 https://it.pinterest.com/pin/424745808586208032/
- Stesso principio, ma solo con dell'acqua (ché i giochi di spruzzi piacciono a tutti i bimbi, no?): il tavolino nel quale sguazzare manine, ochette e piccoli oggetti galleggianti. Si tratta di un semplice tavolino al quale è stato tolto il piano di lavoro, sostituito con una bella bacinella di plastica da riempire con acqua.
foto 3 http://southernbelldiy.blogspot.it/2014/03/pvc-pipe-sensory-table.html
- E per bambini che in acqua ci si vogliono infilare per intero, mica solo immergendo le mani, le piscinette sono l'ideale: quelle piccole stanno anche sul terrazzo, e non serve comprarle apposta. Per bimbi piccoli potete sfruttare le bacinelle per il bucato di una volta, semplici, capienti eppure non ingombranti.
foto 4 http://equazioni.org/index.php/2011/05/27/giochi-dacqua-in-balcone-o-sul-terrazzo/
- Un'attività artistica che è meglio fare in terrazzo per evitare disastri in casa: i disegni con le bolle di sapone! Approfittatene della bella stagione e dei pomeriggi sul balcone per provare questa nuova tecnica: con delle bolle di sapone (a cui avete aggiunto un pochino di colorante alimentare) e dei fogli basterà soffiare nei cerchi mirando al foglio, per opere astratte davvero d'effetto.
Potete farlo appoggiati ad un tavolino...
foto 5 http://craftwhack.com/kids-activities-blog-wrote-book/?crlt.pid=camp.JQiFptHDD0HC
oppure, ancora più divertente, appendendo i fogli alla ringhiera come fossero sul cavalletto.
foto6 http://kidsactivitiesblog.com/4111/bubbles-and-art
- Un attività che non è un gioco, ma che può diventarlo se fatta con i bimbi, che possono divertirsi, imparare e al contempo provano a prendersi cura di qualcosa: parliamo dell'orto sul terrazzo, di cui vi avevamo già parlato (http://www.mammapretaporter.it/lady/green-life-la/come-realizzare-in-maniera-semplice-un-orto-sul-proprio-terrazzo), che può diventare un gioco bellissimo da fare insieme a tutta la famiglia.
foto 7 http://www.99pallets.com/pallet-garden/diy-pallet-vertical-herb-garden-hanging-planter/
Sara Polotti
Conoscete Afineb? Un gruppo di fotografi italiani si è riunito in una bellissima associazione. Lo scopo? Promuovere un nuovo tipo di fotografia di bambini e neonati, diventando un punto di riferimento per gli utenti che vogliono conoscere un po' di più le nuove tecniche, che vorrebbero essere indirizzati verso quei fotografi in Italia che svolgono questo servizi e per tutti coloro che amano una fotografia neonatale più vivace e moderna; ma Afineb è anche per tutti i professionisti che vogliono specializzarsi in questo genere.
Basta con il ritratto classico! Ora il fotografo entra nella vita della famiglia e dei bimbi, li segue e li immortala con un senso armonico diverso, più emozionante ed esteticamente accattivante, sia durante sessioni in studio sia (soprattutto) vivendo i momenti insieme a genitori e piccoli.
Afineb non è solo ricerca di servizi, tuttavia. I fotografi sanno anche dare alle famiglie piccoli e utili consigli per sfruttare al meglio la fotografia e per imparare a non lasciarsi sfuggire nemmeno un momento della vita. Perché tutti gli attimi meritano di essere ricordati!
Innanzitutto, genitori, Afineb sa che i cellulari sono comodissimi, ma in realtà è sempre meglio avere a disposizione una macchina fotografica almeno un pochino performante (reflex o compatta che sia: non preoccupatevi di spendere un capitale). Tuttavia non angosciatevi per gli errori: a volte è meglio cogliere un attimo, anche con qualche sbavatura, piuttosto che perderlo per sempre. Un ricordo è un ricordo!
Con la vostra macchina fotografica, poi, ricordate di spegnere sempre il flash. È quello a rendere la fotografia "amatoriale", sapete? Provate semplicemente a impostare la modalità "senza flash" (già così gli scatti si regoleranno per evitare quell'effetto "accecato") oppure, se avete voglia di giocare un po', iniziate a scattare in "priorità di tempi" (impostando 1/125) per evitare l'effetto mosso quando c'è poca luce.
Per aggirare l'ostacolo della luminosità scarsa degli ambienti e riuscire ad evitare il flash c'è poi un altro segreto: alzate gli ISO!
E per avere inquadrature più piacevoli, senza effetti mossi, tagli strani e sfocature, evitate sempre lo zoom: per le fotografie normali spesso l'ambiente è importante, quindi lasciatelo! E quando si tratta di ritratti basta avvicinarsi. Cambierà tutto, vedrete!
I momenti da immortalare spesso sono quelli quotidiani, che ora vi paiono normali, ma con il passare del tempo avere uno scatto del vostro bimbo che dorme o gioca alle costruzioni in salotto sarà un vero tesoro! Tuttavia, lo sappiamo, ci sono attimi un pochino più speciali, come possono esserlo le recite scolastiche, l'arrivo di un fratellino, le feste natalizie. Qui la faccenda si fa più seria, ma ricordatevi di divertirvi sempre, vivendo il momento e integrando lo scatto con naturalezza.
Ad esempio, a Natale potete fare una lista di scenari tipici che vorrete nel vostro album.
Il primo che viene in mente? La preparazione dell'albero di Natale e del presepe, che nell'insieme di fotografie rappresenteranno l'inizio del periodo festivo.
La recita di Natale a scuola sarà un momento altrettanto emozionante: anche qui ricordate i consigli "senza flash" e "poco zoom", scegliete di scattare un massimo di dieci immagini (in modo da non perdervi la recita! - inquadrate tutti i bambini, avvicinatevi verso il vostro, scattate il pubblico: insomma, mischiate) e godetevi il momento!
Una cosa che quasi nessuno ricorda di scattare, ma che col tempo diviene preziosissima, è la letterina a Babbo Natale. Ambientatela sul tavolo, o inquadrate le manine dei vostri bimbi mentre la scrivono!
Divertentissime sono poi le fotografie che ritraggono il momento della preparazione dei dolci natalizi: fate clic sulla preparazione, sui pasticci e, infine, sul risultato finale.
E quando arriva il giorno di Natale evitate le foto in posa con i parenti, senza tuttavia rinunciarvi: rivedere le immagini con nonni e zii sarà bellissimo quando i bimbi cresceranno, quindi provate a cogliere gli attimi in cui stanno chiacchierando, per un effetto più naturale ed emozionante.
Ma prima di andare a tavola, appena svegli, ricordatevi di fare un paio di foto ai bimbi mentre ancora in pigiama aprono i regali sotto l'albero. Aprite bene le finestre per una bella luce, fate un paio di scatti naturali senza flash (non in posa!) e mettete la macchina da parte. È ora di godersi i loro sguardi e la loro meraviglia!
Sara Polotti
Foto Credits: STEfaniamasiPHOTOgraphy
SITO: http://stefoto.it/
Ha inaugurato ieri a Bologna, ed è la più grande fiera di libri per bambini in Italia. Impossibile perdersela, sia per i semplici curiosi, sia, soprattutto!, per gli addetti al settore, che qui troveranno una visione aggiornata e globale delle nuove tendenze e, non da meno, potranno crearsi una rete di contatti davvero importante per questo incantevole business.
Passeggiando tra gli stand del quartiere fieristico bolognese tra il 4 e il 7 aprile 2016 (ingresso Ovest di Piazza Costituzione), potrete trovare piccoli e grandi editori da tutto il mondo, gli artisti impegnati nella produzione di libri per kids e teens (illustratori e graphic designer a gogo!), librai, stampatori, autori, traduttori, e tutte quelle figure che gravitano attorno all'affascinante mondo dell'editoria per ragazzi, fino ad arrivare a insegnanti, bibliotecari, agenti e sviluppatori, redattori e produttori di cinema e tivù.
Quest'anno la fiera ha un tema ben preciso: "Fuel the imagination". Letteralmente? "Dai carburante all'immaginazione!". Così, il Padiglione 32 ospita il Bologna Digital Media (fino al 6 aprile), un centro dinamico dedicato a editori, sviluppatori, studi di animazione, artisti e produttori televisivi e cinematografici che qui possono connettersi e conoscere le nuove start up e i brand affermati nel campo del digitale.
Ma l'appuntamento più atteso, quest'anno alla sua cinquantesima edizione, è come sempre la Mostra degli Illustratori, esposizione che riunisce i migliori artisti per l'infanzia selezionati da una giuria di esperti d'eccezione (gli illustratori Sergio Ruzzier, Taro Miura e Nathan Fox e gli editori Francine Bouchet e Klaus Humann).
Questa mostra venne pensata già dal 1967, a pochi anni dall'apertura della fiera, e da allora cerca di dare il giusto rilievo ad un'arte forse di nicchia, ma decisamente importante e proficua.
Sulle pareti trovano così posto stili pop, illustrazioni alternative e disegni più classici che prendono vita dalla matita di artisti provenienti da tutto il mondo (per questa edizione sono pervenuti 3191 illustratori da 61 paesi!), a formare una vetrina delle ultime tendenze dell'illustrazione per ragazzi. Da non perdere è il catalogo, pubblicato da Corraini (leader nel campo dell'editoria illustrata).
E per chi fosse interessato ad approfondire temi legati al mondo dell'infanzia, dell'editoria e dell'educazione, la Children's Book Fair propone, ogni giorno durante la fiera, convegni e incontri aperti a tutti. Date un'occhiata sul sito: http://www.bolognachildrensbookfair.com/la-fiera/convegni/5662.html.
Per gli addetti ai lavori, poi, la Children's Book Fair propone delle Masterclasses specialistiche, pensate per approfondire temi e specializzarsi in determinati settori.
Quest'anno i due corsi saranno dedicati rispettivamente all'illustrazione digitale (la Licensing Masterclass, che si svolgerà domani, 6 aprile) e alle App per ragazzi (Dust or Magic, che si è svolta domenica 3 aprile), a testimonianza di una tendenza editoriale che volge sempre più verso le tecnologie digitali.
Chi volesse visitare la fiera può farlo oggi e domani dalle 9 alle 18.30, e giovedì 7 aprile dalle 9 alle 15.
Sara Polotti
In Bhutan, piccolo stato montuoso dell'Himalaya, il numero 108 è sacro. Nelle religioni buddista e induista, e nelle pratiche dello yoga e del dharma, esso è considerato simbolico: per gli induisti le divinità hanno 108 nomi; i monaci Zen indossano uno Juzu con 108 grani; per il buddismo (religione dominante in questo piccolo stato asiatico) 108 è il numero delle contaminazioni che impediscono di raggiungere felicità e illuminazione; e 108 sono le linee dei chackra che convergono sulla linea del cuore. Una bella simbologia, insomma.
E anche in Bhutan hanno la loro royal family: re Khesar Namgyel Wangchuck e regina Jetsun Pema. E ora c'è anche un royal baby, il piccolo Gyalsey, nato il 5 febbraio, la cui nascita è stata occasione per una bellissima iniziativa.
Esatto, proprio così: in marzo, ad un mese dalla nascita del figlio, re e regina del Bhutan hanno deciso di piantare 108.000 nuovi alberi. Ogni famiglia sparsa per la nazione (sono in circa 82000) ha quindi coltivato il suo alberello, mentre ai restanti 26000 hanno provveduto altri volontari.
Ma non è solo la simbologia del numero 108 ad essere affascinante: nella religione buddista gli alberi rappresentano salute, longevità, compassione e bellezza. Piantando ogni albero, le famiglie hanno proceduto ad una piccola cerimonia, pregando su di esso: hanno chiesto che il piccolo principe possa crescere forte e sano, generoso e saggio, proprio come quelle piante che con il tempo cresceranno fino a diventare grandi alberi, dando nutrimento al paese allo stesso modo in cui lo farà il principe nel suo futuro di regnante.
Non è un caso se questa iniziativa abbia avuto luogo proprio in Bhutan: pur non essendo in prima linea o invidiato per le sue politiche riguardanti i diritti umani (nonostante abbia, negli anni Settanta, introdotto l'indice di rilevamento della felicità interna lorda, contrapposto al più mero prodotto interno lordo che tiene conto semplicemente della ricchezza materiale), questo paese è tra i più impegnati nella lotta per la salvaguardia dell'ambiente.
Il re Khesar si è fatto promotore di questa politica a sostegno dell'ecologia, e negli anni la sta rispettando in maniera molto onesta. Solo l'anno scorso il Bhutan, ad esempio, è entrato nel Guinness dei Primati per aver piantato quasi 50000 alberi in una sola ora! All'epoca, l'organizzatore dell'evento (Karma Tshering) dichiarò che il Bhutan è un paese felice, e che il primato mostrava al mondo che i giovani connazionali volevano un futuro verde, pulito.
E la legge stessa prevede che il paese debba avere almeno il 60% di copertura forestale: in questo momento si è addirittura al 75% di superficie verde!
Non solo: il Bhutan è uno dei pochissimi paesi al mondo ad avere emissioni di anidride carbonica in negativo. Questo grazie alle loro politiche anti-emissioni e carbon-neutral, che permettono alla nazione di avere foreste che assorbono molto più CO2 di quanto i suoi abitanti ne producano.
Alla fine, in occasione della celebrazione per il piccolo Gyalsey con i 108000 alberi piantati in giro per il paese, il Ministro del Turismo ha colto l'occasione per inaugurare un "giardino della felicità": a Thimphu, la capitale, i turisti possono recarsi in quest'oasi verde e sono invitati con tutto il cuore a piantare un alberello, con l'obiettivo di riempire il giardino di tante pianticelle quante sono le nazioni del pianeta.
Sara Polotti