Questa ricetta è davvero perfetta per fare merenda, colazione e per fornire sana energia prima dello sport; è 100% vegetale e vi farà dimenticare quelle polverine di cioccolata (che poi la cioccolata l'hanno vista solo da lontano data l'elevatissima percentuale di zucchero) che trovate sugli scaffali dei supermercati. 

Ecco come realizzare un perfetto smoothie a base di cioccolata che i vostri bimbi adoreranno: la ricetta del frullato energetico al cioccolato

Le piante antizanzare da avere in casa

Venerdì, 06 Maggio 2016 12:38

Le zanzare sono un fastidio immenso durante le serate estive, e ritrovarsi costellati di puntini rossi non fa mai piacere. Soprattutto quando si inizia a grattarli come non ci fosse un domani: il prurito aumenta e aumenta, e il disagio è incredibile.

Sapete qual è l'opzione migliore? Dotare la propria casa di tutte quelle piantine che, oltre che rendere verdissimo e quindi meraviglioso l'ambiente circostante, hanno la capacità di repellere zanzare e insetti in maniera naturale ma efficace.

Le piante antizanzare da avere in casa: dalla citronella alla menta longifolia fino al rosmarino, 7 arbusti che allontanano zanzare e insetti in maniera naturale.

- Ma partiamo proprio dalla star dei repellenti, la citronella, il cui profumo è riconoscibile fin dal primo respiro in tutti gli spray e in molti zampironi. Se questa pianta erbacea è così largamente utilizzata un motivo c'è, ma non è la sua capacità repellente, come si crederebbe. La citronella infatti non ha un odore che infastidisce le zanzare, ma il suo profumo così forte semplicemente sovrasta quello della pelle umana (che attira appunto gli insetti).

Tenerne qualche pianta in vaso è davvero utile quando si tratta di tenere lontane le zanzare. La soluzione migliore è tenerla in vaso, vicino a finestre e davanzali, in modo da poter essere spostata e avvicinata ogni volta che è necessario.

(foto 1 http://www.leitv.it/giardinieri-in-affitto/fiori-e-piante/piante-anti-zanzare-la-citronella-profuma-il-terrazzo-e-il-giardino/)

 - Dal piacevolissimo profumo agrumato è anche il timo limoncino, che svolge la stessa funzione della citronella ed inoltre è un ottimo condimento per tutti i piatti di carne e verdure!

(foto 2 http://www.lepiantearomatiche.it/coltivare-aromatiche/coltivazione-del-timo/)

- Anche il rosmarino, in particolare quello selvatico che fa dei bei fiorellini bianchi e azzurri, è un eccellente antidoto contro le zanzare. Non solo in vaso, appoggiato in giro per casa, ma anche come condimento: assumerne un po' ogni giorno ha la capacità di alterare l'odore della nostra pelle, che quindi non attirerà le zanzare.

(foto 3 http://www.gardensarah.it/home/?page_id=6)

- Un'altra pianta dal profumo di limone è in grado di tenerci al riparo dagli insetti: si tratta della melissa officinalis, ottima in infusi e tisane ma ancor più eccellente in vaso. Cresce in zone ombreggiate, i luoghi preferiti dalle zanzare, e quindi è perfetta al nostro scopo!

(foto 4 http://www.countryliving.com/gardening/garden-ideas/g2479/plants-that-repel-mosquitoes/?slide=1)

- Se la melissa contiene lo stesso profumo della citronella, la storia cambia con la lavanda: anch'essa è antizanzare, ma non perché il suo profumo sovrasti quello della pelle umana, quanto per le quantità di canfora che contiene. Proprio l'odore di canfora repelle le zanzare, quindi averne un bel vaso in casa oltre che profumare e dare un tocco di colore aiuterà nella nostra lotta contro gli insetti.

(foto 5 https://www.bloglovin.com/blogs/le-jardin-de-lil-delle-6628167/photo-4367791101)

- Coloratissimi sono anche i tagete, fiori originari del Sud America tra il rosso, l'arancione e il giallo. Sono facili da coltivare e durano a lungo, e il loro profumo pronunciato è utilizzato nella lotta a tutti gli insetti, come un repellente naturale. E' efficace anche contro le zanzare, e sta benissimo in casa, vicino alle finestre da cui può prendere il suo tanto amato sole.

(foto 6 https://it.pinterest.com/pin/368661919471879672/)

- Anche il geranio è conosciutissimo per la sua azione repellente, e addirittura ne esiste una specie incrociata con la citronella. La si trova su moltissimi davanzali italiani, anche per la sua rigogliosità e l facilità con la quale è possibile coltivarla: la pianta di geranio ha però anche una qualità repellente, soprattutto quella "odorosa", grazie al suo odore pungente che allontana le maledette zanzare.

(foto 7 http://vibekedesign.blogspot.it/)

Qualcuno le chiese "Ma come fai a fotografare i bambini così piccoli? Sono bruttini, no?". Sfogliate il suo portfolio (inartebebe.com) e questa assurda, bizzarra domanda avrà la sua risposta.

I fagottini immortalati da Laetitia Farellacci sono meravigliosi. Ogni grinza, ogni ruga, ogni broncio rende l'immagine unica, come unici sono tutti i bambini che passano davanti al suo obiettivo.

Date uno sguardo agli scatti emozionanti di Laetitia Farellacci: la tenerezza racchiusa in una fotografia.

Socia fondatrice di Afineb dal 2014, come tutte le altre donne-fotografe associate Laetitia vuole promuovere e diffondere la fotografia di neonati in Italia, una nuova forma di ritrattistica che, una volta conosciuta, è impossibile abbandonare.

Già, perché sfogliando i suoi portfolii sul sito internet di In Arte Bebe, o scorrendo la bacheca zeppissima della sua pagina facebook (https://www.facebook.com/INarteBEBE-109432569120487/), è difficile fermarsi e non guardare tutti quei bambini fotografati con una grazia ed una tenerezza uniche.

Sono soprattutto i neonati (venuti al mondo proprio da pochissimi giorni: quindici o venti al massimo!) ad affascinare Laetitia Farellacci, che riesce a mettere nelle immagini che scatta tutto il suo sentimento, catturando discreta tutta una gamma di espressioni che, caspita!, quasi non si crede appartengano già a bimbi così piccoli e indifesi. 

Vuole catturare la bellezza della vita, la perfezione umana che si mostra fin dal momento in cui una persona viene alla luce, lo sguardo che già nasconde qualcosa del volto adulto, la flessibilità delle cicce dei bimbi, la loro dolcezza infinita. E ce la fa, senza dubbio.

Le sue fotografie, scattate in studio con la luce più naturale possibile, con la collaborazione di mamma e papà, sono irresistibili. 

Laetitia Farellacci infagotta i neonati addormentati e sognanti in stoffe leggere, come fossero piccoli pasticcini; lascia sorridere i bimbi di 7 e 8 mesi (i più simpatici: lo si vede nei loro occhi!) davanti all'obiettivo, vestendoli di fiori, lana, tessuti naturali; fotografa pancioni e sguardi d'amore tra futuri papà e mamme, tra nuovi o futuri fratelli, tra sorelle amorevoli; lascia giocare le famiglie all'aperto cogliendo ogni sfumatura d'affetto.

Il suo studio si trova a Milano, ma il suo raggio d'azione prende un po' tutto il Nord Italia. Piace molto, alle mamme, questa fotografa: come pochi altri è capace di immortalare l'unicità di un bambino, di un pancione o di una famiglia, fermandoli in fotogrammi esteticamente irresistibili (provate a non farvene piacere nemmeno uno: impossibile) e in attimi perfetti, adattandosi alle esigenze della famiglia, del bambino o del neonato, che è unico come l'attenzione che gli si deve dedicare, differente ad ogni sessione.

Soprattutto con i neonati, Laetitia sa sfruttare la loro elasticità, quella gamma di movimenti che li caratterizza; quasi fossero ancora nella pancia nella mamma, in quello spazio angusto che è l'utero, si addormentano (molto più spesso!) arrotolati, come piccoli ricci, e proprio qui sta la meraviglia della vita. 

Non solo: non ci sono ancora le colichette che potrebbero disturbare, o le piccole macchioline sul viso. 

Ecco perché per Laetitia è importante che le future mamme inizino a pensare al servizio già durante la gravidanza: la finestra di tempo si chiude velocemente, meglio organizzarsi e non lasciarsi sfuggire l'occasione di portarsi negli occhi e nel cuore quel fagottino del vostro bimbo nei suoi primi giorni in questo mondo.

Sara Polotti

I sensi dei più piccoli hanno bisogno di essere stimolati: è proprio attraverso essi che scoprono il mondo, lo esplorano, imparano a conoscerlo, a viverci e a diventare indipendenti. Gusto, tatto, vista, olfatto e udito: hanno tutti la stessa importanza, e ognuno di essi è fondamentale per le scoperte!

I libri tattili, gli esperimenti con i sapori e gli odori, le giostre che stimolano la vista. E l'udito? Come fare per esercitarlo, stimolarlo e utilizzarlo al meglio divertendosi? Creando una music station!

Ecco come realizzare una music station per bambini: riciclando gli oggetti più disparati, ecco le postazioni di gioco che stimolano l'udito attraverso la creazione dei suoni più disparati

Innanzitutto, non è necessario spendere soldi in qualcosa di nuovo e scintillante. Sappiamo benissimo che ai bambini spesso non interessa il valore economico degli oggetti: per loro basta che siano interessanti! Cercate quindi in casa tutto ciò che, inutilizzato, potrebbe rivelarsi portatore di suoni strani, diversi e stimolanti.

La regola è sistemare nella music station oggetti, materiali e "strumenti" diversissimi tra loro, in modo che i bambini possano fare esperienza sensoriale di più suoni possibili. Il loro udito è abituato a sentire voci, suoni e musiche, ma quante volte si fermano per "ascoltare" veramente? La music station divine proprio occasione per fare questo: per soffermarsi a indagare come l'orecchio sente i rumori, come da materiali e da superfici diverse si ottengano suoni differenti e quanto variegato sia il mondo artificiale o naturale che sia.

Insomma, si tratta di creare strumenti musicali insoliti che catturino le orecchie dei bimbi.

Se pensiamo a creare una music station probabilmente la prima cosa che ci verrà in mente sarà sfruttare la musicalità dei metalli. E in effetti sono perfetti! Le vecchie lattine di cibo in scatola possono quindi essere dipinte e appese, per poi essere percosse dai bimbi con dei bastoni o delle posate. Varie dimensioni creeranno vari suoni, bastoni diversi idem.

(foto 1 http://mynearestanddearest.com/recycled-outdoor-music-station/)

Altro metallo da sfruttare è quello delle padelle. Pentoloni, pentolini, scolapasta,tortiere, ma anche coperchi e scolapiatti (da testare passandoci sopra un cucchiaio di legno!).

(foto 2 http://www.funathomewithkids.com/2013/06/backyard-design-diy-outdoor-sound.html)

Potete realizzare la vostra music station in orizzontale, oppure in verticale, incorniciandola come questa in tronchi che a loro volta possono essere colpiti come tamburi. Le posate appese, agitate, faranno un tintinnio metallico delizioso, da confrontare con il più legnoso suono che produrranno le pigne sbattendo tra loro.

(foto 3 http://www.missoluciones-pangala.com/instrumentos-musicales-para-hacer-con-y-para-ninos/)

Non solo le lattine: anche le pentole possono essere appese, per un effetto di mega-giostra!

(foto 4 http://www.letthechildrenplay.net/2013/05/simple-play-space-transformations-4.html)

E per i genitori più appassionati di fai-da-te, la struttura che sostiene gli "strumenti" potrebbe essere realizzata con dei rami, ma non in verticale: proprio come fosse una vera batteria per veri rocker.

(foto 5 http://alifesustained.blogspot.it/2014/05/banging-wall.html)

Tuttavia non dimentichiamo ciò che abbiamo detto all'inizio: ai bimbi basta pochissimo, e se una cosa desta il loro interesse non disdegneranno nemmeno la più semplice delle music station. Quindi, se avete poco tempo, ingegnatevi con ciò che avete, senza costruire difficili strutture. Bidoni della spazzatura, secchi e bacchette di legno basteranno per passare una bellissima giornata alla scoperta del suono!

(foto 6 http://www.sugaraunts.com/2013/04/rockin-drum-and-music-birthday-party.html)

L'ambiente, il verde e il mondo esterno sono fattori sempre in primo piano nelle discipline e negli approcci didattici più all'avanguardia. Genitori, insegnanti e pedagogisti sanno dell'importanza fondamentale dell'ambiente per i bambini, i quali hanno bisogno di viverlo il più possibile per crescere al meglio, socialmente ed eticamente.

Già, eticamente: perché i bimbi devono giustamente imparare a rispettarlo, questo ambiente che li ospita. Non è giusto che lo diano per scontato e che lo trattino male, no? Bastano alcuni piccoli accorgimenti per far sì che anche i più piccoli si rendano conto dell'importanza della natura e dell'ecosistema!

Come crescere bambini rispettosi dell'ambiente: poche regole per far sì che i bambini imparino ad amare ciò che di verde li circonda.

Si pensa sia difficile insegnare il rispetto nei confronti dell'ambiente, e in effetti il nostro mondo fatto di costruzioni artificiali e sovrappopolazione rende il proposito un pochino difficile. Ma non demordete: i bambini sono molto più puliti di noi, più recettivi e più buoni, senza preconcetti. Sfruttare la loro indole è il primo passo: assecondiamo quindi il loro amore verso tutte le creature viventi!

I bambini capiscono tutto, recepiscono moltissimo e nei primi anni formano la loro intelligenza, il loro bagaglio di conoscenze e la loro coscienza. La prima regola dunque è parlargli apertamente dell'ambiente, dei cambiamenti climatici, dell'estinzione degli animali e di tutto ciò che può stimolare la loro mente a rivolgersi sempre più verso l'amore per la Terra.

Le analogie aiutano moltissimo (ad esempio dire loro che sprecare le risorse del pianeta tutte insieme è come spendere in un volta tutti i guadagni che ci sono nel maialino salvadanaio), così come i discorsi sugli animali che possono stare male a causa nostra (se gettiamo rifiuti solidi nel mare, se inquiniamo la terra, eccetera) e sulle energie rinnovabili, che possono essere descritte utilizzando favole o metafore.

Seconda regola? La più divertente e diretta, e cioè giocare all'aperto non avendo paura di sporcarsi! Solo così i bambini creeranno un rapporto intimo, fiducioso e positivo con la natura, loro amica e loro compagna accogliente. Solo sporcandosi le mani scopriranno tutte le specie che esistono sottoterra, tutti gli alberi e i fiori e tutto ciò che la terra riserva.

Il rispetto per l'esterno avviene anche all'interno. Dentro casa mamma e papà devono assolutamente coinvolgere i bambini nella raccolta differenziata e nel riciclo. Per i piccoli dividere plastica, metallo e carta può essere un gioco divertente e un esercizio utilissimo di classificazione, nonché una storia bellissima che racconta di come ciò che utilizziamo invece di andare ad inquinare il mondo una volta gettato via può diventare qualcosa di totalmente nuovo grazie al riciclo. E per coniugare lo sporcarsi le mani con il riciclo l'attività ideale è il giardinaggio: insegnate ai bimbi come il compost organico può diventare perfetto nutriente per far crescere altre piante e altri ortaggi.

Tra i discorsi più importanti c'è quello della disponibilità limitata delle risorse terrestri (che, come dicevamo, è bene che i bambini imparino fin da subito). Oltre alla chiacchierata esplicativa, il sentimento di attenzione nei confronti di qualcosa che un giorno potrebbe scomparire deve diventare esercizio pratico e divertente. Insieme ai bambini cercate quindi di risparmiare! Spegnere le luci sempre (chi lo fa è un bravo bambino!) e provare ogni tanto ad utilizzare le candele (bellissimo per i bimbi!) oppure limitare il tempo passato sotto la doccia misurando con un timer come in una gara tra famigliari: inventate piccoli stratagemmi che aiutano a fare capire e a fare propria la consapevolezza che non tutto ci è dovuto, e che non tutto è eterno!

E l'argomento principe qual è? Come sempre l'inquinamento. Spiegate ai bimbi come i nostri stili di vita influenzano negativamente l'aria che respiriamo. Le automobili, le aziende, le motociclette, il riscaldamento: e allora come fare per dare un piccolo contributo che alla lunga può cambiare il mondo? Iniziate andando sempre più spesso in bicicletta o a piedi, fatevi aiutare a regolare il termostato di due gradi in meno, imparate a distinguere le aziende "buone" da quelle "cattive", e osservate la natura (quando sta bene? Quando sta male?).

Piccoli passi, piccoli accorgimenti, ma grandi e importantissimi risultati.

Sara Polotti

Io non cucino più senza i miei coperchi

Giovedì, 05 Maggio 2016 10:42

Questo Natale mia zia mi ha regalato dei coperchi alquanto bizzarri: sembrano due coperchi uno sull'altro, uno più piccolo l'altro più grande. Le mie due zie ormai li usano per tutto, dalla pasta alla pizza ai fritti. Mah, dire che ero scettica era dire poco. Pian piano ho iniziato a provarli e sono andata anche a vedere una dimostrazione di cucina e... me ne sono letteralmente innamorata. Ma vediamo nel dettaglio che cosa sono. 

Tutto quello che dovete sapere sui coperchi Magic Cooker: io non cucino più senza i miei coperchi magici

I coperchi Magic Cooker sono appunto dei coperchi che consentono di trasformare semplici pentole in tostapane, friggitrici, microonde, forno vapore ventilato. Con i Magic Cooker si possono cucinare sul fornello di casa pizza, dolci e tutto quello che normalmente prepariamo in un tempo davvero dimezzato. Così con una semplice pentola antiaderente che ho in casa e il coperchio Magic Cooker cuocio la pizza o la crostata del mattino per esempio.

Magic Cooker funziona sfruttando 2 semplici combinazioni: la prima il calore umido che si crea in pentola , la seconda, il calore riflesso dal coperchio verso il basso . Grazie a queste 2 azioni si cucina risparmiando fino al 50% del tempo. Per esempio per fare la pasta con i broccoli invece che far cuocere i broccoli 15 minuti in una pentola d'acqua, poi togliere i broccoli, far cuocere la pasta e poi in una pentola antiaderente far salartare i broccoli e la pasta insieme, io procedo come segue: in una pentola antiaderente verso un filo d'olio, poi metto i broccoli e uno spicchio o due d'aglio, un cucchiaino di dado vegetale homemade e copro con il coperchio Magic Cooker per 5 minuti. Aggiungo 200 grammi di pasta e due bicchieri d'acqua, copro di nuovo e faccio cuocere fino a quando non incomincia a uscire vapore dal coperchio, quindi calcolo i tempi di cottura della pasta, anzi tolgo circa 2 minuti, e la pasta è pronta. Ho risparmiato una pentola da lavare (che non è poco) e ho impiegato pochissimi minuti. Voi state pensando che la pasta in questo modo verrà una sorta di cosina molliccia mischiata ai broccoli: non è assolutamente così è una pastasciutta assolutamente normale, per nulla scotta e dal sapore più intenso. 

La cucina con i miei coperchi Magic Cooker è più sana: si cucina infatti con meno grassi perchè i cibi vengono cotti a basse temperature e mantengono le caratteristiche organolettiche quasi inalterate, come una sorta di cottura a vapore per intenderci ma il gusto è davvero mille volte meglio (io odio la cucina a vapore con la sua consistenza molliccia!). 

Per chi fosse interessato a scoprire e avere maggiori informazioni può contattare la mia amica Petrilli Maria al numero di telefono 340-8940570 oppure via mail all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Questi coperchi infatti vengono venduti solo tramite network e non nei negozi: la cosa positiva è che verranno (se volete) gratuitamente a casa vostra per farvi la dimostrazione e sono certa che come me ne rimarrete entusiaste. 

Ecco alcune indicazioni che potete seguire per iniziare a cucinare con i coperchi Magic Cooker:

Per cucinare la pasta

- mettere nella pentola tutti gli alimenti a freddo oppure se si desidera farli soffriggere leggermente

- per ogni etto di pasta aggiungere un bicchiere d'acqua

- attenzione alla quantità di sale che deve essere minima

- dopo aver posizionato il coperchio sulla pentola, accendere il fornello a fiamma alta fino a quando non fuoriesce vapore dai fori del coperchio

- abbassare la fiamma al minimo e cuocere la pasta con il tempo indicato sulla confezione. 

 

Per cucinare il riso:

- mettere nella pentola tutti gli alimenti a freddo (ex olio, cipolla, riso, dado, e zucchine)

- per ogni bicchiere di riso aggiungere 2 bicchieri d'acqua

- attenzione alla quantità di sale che deve essere minima

- dopo aver posizionato il coperchio sulla pentola accendere il fornelloa fiamma alta fino a quando non fuoriesce vapore dai fori del coperchio

- abbassare la fiamma al minimoe cuocere il riso per circa 12 minuti (se è integrale 30 minuti invece che 45 come indicato sulla confezione)

 

Per i fritti:

- mettere nella pentola circa un litro di olio di semi di arachide (al termine della cottura potrete filtrarlo e riutilizzarlo fino a 6-7 volte)

- posizionare sempre tutti gli ingredienti sempre a freddo nella pentola, coprire con il coperchio e cuocere per circa 12 minuti sempre a fiamma alta. 

- nel caso si volesse eseguire una seconda frittura spostare la pentola dal fuoco, togliere il primo fritto, posizionare gli ingredienti del secondo fritto e ripetere la procedura indicata.

 

Per la pizza:

- ungere la padella con un goccio d'olio, stendere la pasta e aggiungere gli ingredienti desiderati

- dopo aver posizionato il coperchio sulla padella, cuocere un minuto a fiamma alta e poi abbassare al minimo per circa 10 minuti

- così vale anche per le cotture delle torte, lasagne o paste al forno

 

Carni:

- preparare le carni come d'abitudine, stando solamente attenti a farle cuocere la metà del tempo che si è soliti cucinare

 

Grill:

- basta cuocere a fiamma media pesce, carne e verdure. 

 

Ecco il canale youtube Magic Cooker e qui sotto il video di una ricetta di carbonara di verdure dall'aspetto delizioso!

 

Giulia Mandrino

Perché scegliere l'acqua di cocco

Giovedì, 05 Maggio 2016 04:38

In Italia è ancora più conosciuta, ma nel resto del mondo sono tantissime le persone che scelgono di berla. Parliamo dell'acqua di cocco, il liquido che si ricava dalle noci di cocco più giovani, quelle verdi (e, infatti, si trova anche sotto il nome di succo di cocco verde), solitamente ancora attaccate alla pianta.

Berne quotidianamente un bicchiere è un vero toccasana, grazie alle sue vitamine e ai suoi minerali. Ma vediamo meglio perché!

Ecco perché scegliere l'acqua di cocco: i benefici del succo ricavato dalle noci giovani e verdi della palma

- L'acqua di cocco è naturalmente priva di grassi e ha un basso contenuto calorico, ma non solo; essa riempie infatti molto più dell'acqua normale e aiuta quindi il senso di sazietà, aiutando a ridurre l'appetito e tenendo sottocontrollo il peso, grazie al magnesio che contrasta la fame nervosa e all'acido laurico che dà una spinta al metabolismo.

- E' ideale per i soggetti diabetici, perché contiene pochissimi zuccheri e aiuta quindi a mantenere i livelli ottimali di insulina nel sangue.

- Le proteine, i minerali e le vitamine contenute (soprattutto la C) sono un valido aiuto per la circolazione, perché in grado di regolare la frequenza cardiaca.. E la pressione alta è contrastata grazie al fatto che quest'acqua riduce gli elettroliti nel sangue, spesso causa di ipertensione. Non ultimo, l'acqua di cocco innalza i livelli di colesterolo HDL, quello buono.

- Le pelli miste o grasse e le persone che soffrono di disturbi alla cute dovuti a squilibri ormonali bevendo l'acqua di cocco o applicandola direttamente sulla pelle possono trarne ottimi vantaggi. Essa tonifica e deterge senza ungere o ingrassare!

- Le fibre contenute in grandi quantità aiutano moltissimo a contrastare i problemi di digestione, di acidità e di stitichezza (soprattutto in gravidanza, periodo nel quale bere acqua di cocco è consigliato anche per la sua capacità di migliorare i livelli di liquido amniotico senza alcun effetto collaterale).

- Antibatterica e antibiotica, l'acqua di cocco se assunta regolarmente rafforza notevolmente il sistema immunitario, proteggendo l'organismo dai germi, dai batteri e dai malanni di stagione.

- Un'idratazione bomba la si ottiene proprio con l'acqua di cocco, tanto che per gli sportivi essa è un ottimo sostituto degli integratori, così come lo è degli energy drink in commercio. Ha moltissimi sali minerali, come il potassio, il magnesio e il calcio, e aiuta così l'organismo a mantenersi idratato durante l'attività fisica, prevenendo anche i crampi muscolari.

- Il fatto di idratare, fornire sali minerali e di risvegliare il metabolismo la rende perfetta bevanda per chi si trova in stato di convalescenza: aiuta infatti a riprendere le forze in maniera naturale.

- Lo stesso vale in caso dell'eccessivo consumo di alcool del sabato sera: energizza, aiuta a reintegrare i liquidi che mancano nell'organismo e al contempo contrasta il senso di nausea.

- Disintossica naturalmente l'organismo, aiutandolo nell'espulsione delle tossine in eccesso grazie all'azione diuretica.

- La sua azione diuretica, infine, è utilissima in caso di problemi renali: l'apparato urinario può disinfettarsi grazie al fatto che l'acqua di cocco aiuta la diuresi, purificando la vescica e le vie di eliminazione delle tossine, diminuendo così tanto i pericoli di infezioni alle vie urinarie (come la cistite) quanto l'insorgere di calcoli renali.

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

L'acqua di cocco è davvero un ingrediente meraviglioso! Ricco di vitamine e minerali, naturale integratore ed energy drink, l'acqua di cocco è un alimento da inserire fin dallo svezzamento. 

Ecco la ricetta dei ghiaccioli con acqua di cocco e frutta: come realizzare pops di frutta e acqua di cocco

Chi pensa che l'estrattore serva solo per fare gli estratti si sbaglia di grosso, lo sappiamo. Con il nostro Estraggo Pro possiamo fare tantissime ricette per tutta la famiglia: e la cosa bella è che sono delle vere e proprie bombe di salute. 

Ecco la ricetta per fare il gelato con l'estrattore: come realizzare un gelato e un sorbetto di frutta con Estraggo Pro

Lo mette in discussione un'autrice di bestseller educativi. Erika Christakis, nel suo "The Importance of Being Little" rovescia le rassicuranti carte dei metodi didattici degli asili di tutto il mondo e infila nelle menti dei genitori il tarlo dell'incertezza. Quanto sono importanti, se lo sono, i lavoretti che con tanto amore i nostri bambini portano a casa dalle aule della scuola materna?

I lavoretti sono inutili? Erika Christakis rovescia una delle convinzioni di genitori e insegnanti, sostenendo che la maggior parte dei lavoretti della scuola materna sono inutili

Le manine ritagliate e colorate come fossero tacchini, il parchimetro a forma di camicia e cravatta per la festa del papà, le cartoline piene d'amore per quella della mamma: siamo stati abituati a portare a casa con orgoglio i nostri semplici manufatti dalla scuola materna, e da genitori siamo lieti di riceverli dalle mani dei nostri bambini. E' così in tutto il mondo, e probabilmente sempre lo sarà. Ma hanno una funzione didattica, questi lavoretti, o solo puramente estetica e quindi la futilità è in agguato?

Con il suo nuovo libro, dal titolo "The Importance of Being Little" (L'importanza di essere piccoli, http://erikachristakis.com/author/the-importance-of-being-little/), Erika Christakis vuole rivoluzionare la visione dell'educazione nella scuola materna. Secondo il suo pensiero, genitori e insegnanti devono rimettere in discussione tutti i metodi educativi, mettersi all'altezza dei bambini, capire il loro punto di vista e quindi ricalibrare tutto.

Descrivendo con gli occhi dei più piccoli un mondo pensato e creato da e per gli adulti, l'autrice vuole focalizzare l'attenzione su un'educazione che come il mondo stesso è pensata dagli adulti con in mente degli adulti, e non dei bambini.

In questo senso, la Christakis mette al centro di una delle discussioni il famoso "lavoretto": esso non è altro che un'attività che prevede l'assemblare elementi preparati in precedenza dalle maestre, magari già ritagliati, semplicemente da colorare. Quella del lavoretto è quindi un'attività che si concentra soprattutto sul risultato finale, sulla qualità e sull'estetica, piuttosto che sul processo creativo.

I bambini, oltre al fatto che non possono trarre alcun beneficio come invece fanno dalle attività più libere (pasticci, ritagli sbagliati e piccoli errori sono importantissimi!), rischiano anche di sentirsi in imbarazzo quando il risultato non è quello sperato, o quando osservando il lavoro degli altri bambini si rendono conto che il loro è il più misero. Come fosse una produzione in serie, quella del lavoretto è un'attività che presenta le aspettative del "tutto perfetto e tutto uguale", che non lascia margine d'errore (l'errore è anzi non incoraggiato). La conseguenza, giustamente, è che si irritano o che addirittura non si sentono abbastanza bravi.

Non si può nemmeno parlare di lavoro che stimola le competenze sociali, dal momento che il lavoretto è solo all'apparenza un'attività collettiva: certo, tutti seguono le stesse regole, ma ognuno lo fa singolarmente.

Il libro della Christakis non vuole però solo puntare il dito. Analizza le situazioni, ma offre anche soluzioni. Scandaglia i bambini e il loro linguaggio, la loro espressività creativa, il modo in cui la loro immaginazione cresce, e piuttosto di suggerire di riempire con altre cose e altre regole il loro mondo fa capire che a volte è meglio lasciarli crescere come meglio sanno.

In questo senso i lavoretti non sono messi completamente alla sbarra: essi sono comunque una risorsa, ma solo se pensati in maniera differente da quella che siamo soliti usare.

Il processo creativo andrebbe enfatizzato e reso più importante rispetto al risultato finale, differente per ogni bambino, e in questo senso l'insegnamento delle attività e la scoperta dei materiali devono essere più profondi: niente scorciatoie o lavori pre-ritagliati e preparati in tutto e per tutto, ma piuttosto l'utilizzo di tutti gli strumenti e di tutti i materiali con serenità e libertà (e attenzione!) in modo che i bimbi li esplorino come sentono. 

Non per fare bella figura, insomma, ma per esprimere tutta la propria creatività!

Sara Polotti

Sara

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Cecilia

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