2 ingredienti, solo 2 ingredienti per questi biscotti che oltre a essere semplicissimi da fare sono proprio buoni. 

Ecco la ricetta dei biscotti con due soli ingredienti: i biscotti banana e cocco velocissimi, senza glutine, vegan e paleo

Perché solo in casa o in classe? Per Maria Montessori l'ambiente esterno è tanto importante quanto quello interno, e il tempo passato nella natura deve essere sempre ritenuto prezioso.

Le giornate spese nell'ambiente naturale possono quindi trasformarsi in pretesto educativo. E se già le ore di gioco nei parchi, nei boschi e nei giardini sono di per sé un buonissimo modo di passare il tempo, è possibile addirittura sfruttarle in maniera ancor più didattica, trasportando le attività montessoriane ovunque andiamo.

Ecco le attività Montessori da svolgere all'aperto: otto idee per trasformare una giornata nel verde in un'occasione didattica divertente

- Lezione fondamentale della pedagogista italiana è quella sulla vita pratica: al bambino è bene insegnare fin da subito, in piccolo (e cioè alla sua portata, in modo che sia comodo per le sue manine) le attività tipicamente adulte, come cucinare e piantare chiodi, in modo da sviluppare tanto la manualità quanto l'indipendenza. Tra le attività più divertenti c'è il lavare e stendere: nei giorni estivi potete quindi creare una piccola stazione "lavanderia" in giardino: una bacinella con i panni sporchi, una con acqua e sapone e un'altra per il risciacquo; e, naturalmente, un piccolo stendipanni per asciugare i tessuti al sole!

foto 1 https://it.pinterest.com/pin/125256433355946760/


- La matematica non va in vacanza, quindi perché non proporre ai bimbi un esercizio che mette in contatto con la natura e aiuta a imparare la numerazione? Nel prato e nel bosco potete raccogliere insieme a loro tutti i rametti che trovate, e con degli elastici (attività che aiuta la manualità in maniera impressionante) potete formare dei gruppetti in base ai numeri che proponete.

foto 2 http://www.learnwithplayathome.com/2013/04/counting-and-grouping-with-sticks.html

 

- Se siete vicini ad una fonte d'acqua, o se è presente una fontana nel giardino, l'attività da provare è il travaso di liquidi: portate con voi un innaffiatoio. Il bambino dovrà riempirlo con l'acqua della fonte per poi innaffiare le piante circostanti. Imparerà ad usare le sue mani in maniera diversa e, da non sottovalutare, inizierà a conoscere l'amore per la natura che cresce e il giardinaggio.

foto 3 http://exploringtheoutdoorclassroom.blogspot.it/2012/04/barrel-pumps-in-outdoor-classroom.html

 

- Infilare i chiodi, come dicevamo, è un altro esercizio tipico della vita pratica montessoriana. Approfittate dei tronchi che la natura offre in grande quantità. Portate con voi un vassoio sul quale avrete appoggiato dei chiodini e un martello, insieme a dei guanti per non farsi male e a degli occhiali protettivi. E via di martellate! E' un'attività adulta e "pericolosa", ma, come per le forbici, il bambino deve imparare a coordinare la sua manualità anche con un senso del pericolo che se non sviluppato renderebbe tutto effettivamente più pericoloso!

foto 4 http://montessoritraining.blogspot.it/2013/04/boys-need-movement-in-montessori-classroom.html

 

- Per aiutare il bambino con la coordinazione di tutto il corpo, un gioco utilissimo è il camminamento su una linea. Nei parchi e nei giardini sono molti gli attrezzi da poter utilizzare, ma potreste anche portare un'asse da casa, oppure delle semplici corde da appoggiare a terra creando di volta in volta percorsi diversi.

foto 5 http://childledlife.com/montessori-outdoor-exploration/

 

- Con dei contenitori portaposate (di quelli con gli scomparti già divisi) i bimbi possono cimentarsi con la selezione e classificazione delle diverse specie di piante e minerali che trovano in natura, in maniera ordinatissima come insegna Maria Montessori.

foto 6 https://www.instagram.com/p/BDbedFvSjuE/?taken-by=naturallycuriouschildren

 

- L'intreccio e le allacciature sono un altro esercizio che aiuta moltissimo la manualità dei bimbi. Con gli elementi trovati all'esterno (e un po' di filo di lana) il pomeriggio nel verde può portare alla creazione di un pattern bellissimo: insieme ai bambini, con dei legnetti e la lana create un telaio (al cui interno intrecciate i fili a formare una griglia) e incastrate nelle linee gli elementi più belli che trovate nel prato e nel bosco (pigne, foglie, fiori, rami...). E potrete anche appenderlo in casa come fosse un acchiappasogni.

foto 7 http://www.craftiments.com/2013/06/NatureWeavingCraftandSolarOvenSmores.html

 

- Portate con voi una serie di barattolini richiudibili (non trasparenti!), tutti uguali: potete organizzare un torneo di memory al naturale! Raccogliete coppie di fiori, ghiande o piccole pigne e infilateli nei barattoli; mischiate e via al gioco!

foto 8 http://www.rhythmsofplay.com/diy-nature-memory-game/

Sara Polotti

Lo diciamo sempre e non ci stancheremo mai di ripeterlo: i bambini (ma anche gli adulti!) hanno bisogno di passare il maggior tempo possibile nella natura. La loro educazione e la loro scoperta del mondo passa anche attraverso le giornate spese all'aria aperta, che dovrebbero bilanciare sempre il tempo passato nei luoghi chiusi, a casa e a scuola.

Non preoccupatevi del freddo, della pioggia, del sole, della neve e dei pericoli: in caso di intemperie e di climi un pochino più avversi basta attrezzarsi e vestirsi in modo corretto, mentre per i pericoli, beh, quelli servono moltissimo al bambino per imparare a fare attenzione!

Ora in Italia c'è uno shop online dedicato interamente all'abbigliamento e agli accessori tecnici per i nostri bimbi!

Vi presentiamo Bimbiallaria, l'abbigliamento per vivere all'aperto tutto l'anno: ciò di cui hanno bisogno i più piccoli per stare in sicurezza nella natura!

Il bello di questo negozio online è il fatto di nascere dall'esperienza diretta di due genitori, Francesca e Massimo, che con il loro bambino hanno riscoperto la gioia e il benessere del tempo speso nel verde. Il timore della maggior parte dei genitori? Che i bimbi si sporchino, prendano freddo, prendano un'insolazione, si bagnino. A volte però è solo una scusa: il sistema immunitario non può che rafforzarsi grazie al freddo, al caldo e alla sporcizia! Basta attrezzarsi in maniera tale da non correre alcun pericolo ed evitando inutili scomodità.

E così nasce Bimbiallaria, che seleziona in tutto il mondo le migliori marche di abbigliamento tecnico per i più piccoli, in modo da non temere alcuna stagione.

Pioggia, vento, neve e sole cocente non faranno più paura: i tessuti che Bimbiallaria propone sono pensati esattamente per queste situazioni.

Bimbiallaria vuole venire incontro ai genitori durante tutte le stagioni, quindi: i bambini hanno bisogno di sfogarsi, di muoversi liberamente, senza attendere che la pioggia cessi, che smetta di nevicare o che il sole di luglio tramonti.
Se non si ha la giusta attrezzatura, Francesca e Massimo lo sanno, giocare diventa pericoloso e soprattutto scomodo: mille cambi, scarpe da ficcare in lavatrice ad ogni rientro in casa, giacche che non trattengono l'acqua, sudore che macchia i vestiti, scottature... Ma con l'abbigliamento giusto tutto questo risulta molto più semplice! Bastano pochi indumenti, e i cambi si ridurranno drasticamente.

Navigando nello shop troverete giacche a vento, tute e tutine per la neve, tute impermeabili, abbigliamento antipioggia (perfetto per la bicicletta!), calze traspiranti calde e fresche, ma anche costumini da bagno galleggianti o meno, tute e magliette create apposta per riparare il corpo dai raggi UV, cappellini per il mare e zainetti da riempire con giocattoli e merende durante le gite in famiglia.

Puntare sulla qualità si riflette poi anche sull'estetica: gli abiti proposti da Bimbiallaria sono belli e colorati, e piaceranno anche ai bambini. Perché "essere tecnici" non significa essere noiosi o adulti.

Le danesi Ticket to Heaven e Ubang, Jakabel (azienda inglese leader nella produzione di abbigliamento protettivo contro i raggi UV), l'australiana Platypus con i suoi costumi da bagno con protezione UV e Jellystone design con i suoi prodotti in neoprene: le aziende sono certificate, scelte minuziosamente, e il risultato è un catalogo di altissima qualità, attento alle esigenze dei bambini e dei genitori.

"Mai più cambi, mai più vestiti inzuppati, mai più bambini sudati, mai più bambini scottati, mai più bambini in casa!": nelle parole di Francesca e Massimo sta proprio tutto!

La redazione di mammapretaporter.it

 

 

 

Stiamo attentissimi alla nostra salute, cerchiamo di evitare alcool e fumo, ci teniamo all'alimentazione, preferendo alimenti di origine vegetale ed evitando i grassi saturi. Ma nelle nostre diete quotidiane c'è un alimento all'apparenza innocuo che tuttavia, quando ne abusiamo, può diventare deleterio per il nostro organismo. Anzi, non solo quando ne abusiamo.

Stiamo parlando dello zucchero, il principale fautore del gusto dolce delle pietanze. Non solo quello raffinato (da evitare come la peste!) o i dolcificanti (artificiali o naturali, che vengono in aiuto in presenza di malattie come il diabete). Tutto lo zucchero, anche quello integrale, il fruttosio e quello di canna, può diventare pericoloso per il nostro organismo.

“Per capire perché dovremmo evitare lo zucchero bianco basta chiedersi ‘come mai lo zucchero è così candidamente bianco?’ Perché viene sbiancato e lavorato con calce, acido solforoso e carbone, infine viene colorato con coloranti spesso cancerogeni tra cui catrame. Questo dolcificante provoca iperfermentazione intestinale, carenze di vitamine del groppo B e agisce direttamente su alcuni ormoni del nostro corpo tra cui l’adrenalina”. Quindi dimentichiamoci “con un poco di zucchero e la pillola va giù”, o almeno utilizziamo un dolcificante naturale. (tratto dal libro Mamme pret a porter, il primo anno insieme, Mental Fitness Publishing)

Ecco perché evitare lo zucchero è meglio per tutti: 15 ragioni per eliminare dalle nostre case lo zucchero bianco

Il problema principale è che, pur stando molto attenti alle quantità di dolcificante che mettiamo nelle nostre ricette, lo zucchero è presente in quantità esorbitanti nella maggior parte degli alimenti confezionati, dalle merendine alle bibite, dai biscotti alle marmellate fino ai succhi di frutta. Ma qualcosa sta cambiando e sempre più genitori eliminano o comunque limitano tantissimo lo zucchero bianco. 

Lo zucchero è un carboidrato (formato da carbone, idrogeno e ossigeno), e l'uomo, per sua natura, non è stato programmato per assumerne le quantità a cui siamo abituati. Nella preistoria l'unico dolcificante che assumeva era dato dalla frutta, che era a sua disposizione solo per un paio di stagioni. Oggi lo zucchero rappresenta quasi il 20% delle calorie che assumiamo: non vi pare preoccupante?

Il prof. Franco Berrino, epidemiologo:  quando mangiamo zucchero bianco questo entra rapidamente nel nostro sangue perchè non ci sono altri nutrienti e fibre presenti in esso. Questo fa si che i livelli di glucosio nel sangue crescano: coì il nostro corpo deve intervenire perchè riconosce la pericolosità di avere molto zucchero nel sangue, per questo il pancreas rilascia un ormone chiamato insulina: l'insulina permette al glucosio di essere eliminato dal sangue e di nutrire le cellule, dando loro energia. Ma le nostre cellule assorbono il glucosio velocemente e quindi i nostri livelli nel sangue crollano: così abbiamo di nuovo bisogno di zucchero essendo in ipoglicemia: dalla grande energia provata subito dopo l'assunzione, dopo circa 30 minuti ci sentiremo un po' stanchi. Immaginate questo processo su un bambino a scuola dopo che a metà mattina mangia la merendina iper-zuccherata e succo di frutta o peggio ancora bibita con il 22% di zucchero: la difficoltà di conmcentrazione sarà davvero alta. Per questo è fondamentale preferire per la scuola snack con farine intergrali (quindi a lento rilascio di energia) e zuccherate con dolcificanti naturali come quelli indicati nel nostro articolo

Ci sono tuttavia altre ragioni, più pratiche e concrete. Eccole:

1. Il diabete, l'ipertensione, le malattie cardiovascolari e sindrome metabolica sono malattie legate da un filo strettissimo a questo elemento: ridurne l'assunzione significa prevenirle.

2. Favorisce l'invecchiamento della pelle e la comparsa di rughe (e non è un problema solo cosmetico: insieme al viso invecchia tutto il corpo, ricordatelo. Per questo il consumo di zucchero bianco in alcuni studi è associato all'insorgere della demenza).

3. Favorisce l'osteoporosi, pericolosissima soprattutto per le donne.

4. Alimenta la candida e le cistiti, che faticano ad essere debellate (si tratta di disturbi già di per sé parecchio fastidiosi; perché contribuire?).

5. Come ogni altra droga, induce dipendenze, similarmente all'alcool e al fumo: http://www.ars.usda.gov/News/docs.htm?docid=22791. In particolare in bambini vivaci e attivi (chiaramente non stiamo parlando di adhd) lo zucchero bianco sembra agire in maniera più radicata, così saremo sommersi di richieste, anche aggressive, per avere caramelle.

6. Facendo scattare l'azione di ormoni che riducono il senso di sazietà, lo zucchero è pericolosissimo perché può portare a problemi di obesità e insulino-dipendenza.

7. Non aiuta l'organismo ad assimilare i suoi minerali e riduce l'energia. Anzi, non solo la riduce, ma causa sonnolenza e stanchezza, per colpa della sua azione bloccante sull'orexina (l'ormone che controlla i sentimenti, la veglia e la capacità di bruciare calorie).

8. Riduce le capacità visive, portando ad un progressivo abbassamento della vista. Mica simpatico, no?

9. Ha molte, molte, moltissime calorie.

10. Aumenta la pressione arteriosa e il colesterolo.

11. Fa venire mal di testa.

12. Fa male al fegato: dal momento che non aiuta con la bruciatura delle calorie, l'organismo si ritrova un surplus di grasso che ha conseguenze negative sul fegato allo stesso modo dell'alcool.

13. Aumenta quindi il rischio di tumore al fegato, ma anche al pancreas e all'intestino.

14. E' spesso causa di ulcere.

15. Indebolisce il nostro sistema immunitario: "Excess sugar depresses immunity. Studies have shown that downing 75 to 100 grams of a sugar solution (about 20 teaspoons of sugar, or the amount that is contained in two average 12-ounce sodas) can suppress the body’s immune responses. Simple sugars, including glucose, table sugar, fructose, and honey caused a fifty- percent drop in the ability of white blood cells to engulf bacteria. In contrast, ingesting a complex carbohydrate solution (starch) did not lower the ability of these white blood cells to engulf bacteria. The immune suppression was most noticeable two hours post-ingestion, but the effect was still evident five hours after ingestion. This research has practical implications, especially for teens and college students who tend to overdose on sodas containing caffeine and sugar while studying for exams or during periods of stress. Stress also suppresses immunity, so these sugar-users are setting themselves up to get sick at a time when they need to be well."  Fonte:http://www.askdrsears.com/topics/feeding-eating/family-nutrition/sugar/harmful-effects-excess-sugar

16. I bambini sono più "capricciosi", meno collaborativi e sopratutto più disattenti a scuola dopo l'assunzione di zucchero bianco: "Sugar sours behavior, attention, and learning. Sugar promotes sugar highs. Some persons are more sugar sensitive than others, and children may be more sensitive than adults. A study comparing the sugar response in children and adults showed that the adrenaline levels in children remained ten times higher than normal for up to five hours after a test dose of sugar." Fonte: ibidem. 

altre ragioni per farci capire che lo zucchero, in tutte le sue forme, andrebbe eliminato per sempre dalle nostre tavole?

Così scrive l'illuminato medico Eugenio Serravalle: "Si fa bollire l’acqua, e quando avrà raggiunto la giusta temperatura si versa in una teiera preriscaldata. Il thè si lascia in infusione da 3 a 5 minuti. Qualcuno lo beve così, altri aggiungendo latte o limone. Molti aggiungono lo zucchero, ma non ho mai visto nessuno versarne 4 cucchiaini e mezzo in una tazza. E’ questa la quantità di zucchero contenuta nell’Estathè. Nei 20 cl dell’infuso sono presenti acido ascorbico, 0,2% di succo di limone, aromi non specificati, e ben 22,6 grammi di carboidrati, per la maggior parte rappresentati da zucchero. Con ogni “bicchierino “ di Estathè si assumono 90 calorie. Un bambino che beva 2 Estathè in una giornata assume quindi 9 cucchiaini di zucchero, che c’è, ma non si vede. Mettete 9 cucchiaini di zucchero in una bustina trasparente: avrete meglio idea della quantità. Quasi 8 cucchiaini, 38 grammi, di zucchero si trovano in una lattina da 33 cl di Coca-cola che apportano 122 calorie. Più o meno le stesse quantità si trovano in una lattina di Aranciata Fanta, e in una di Sprite. Obesità, ipertensione, diabete, carie, ma anche iperattività e disturbi del comportamento sociale nei bambini sono riconducibili ad un eccessivo consumo di zucchero. Ma la potenza della pubblicità è immensa, ed allora: Sete d’estate, sete di estathé." Fonte: www.eugenioserravalle.it/una-montagna-di-zucchero/

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

I ghiaccioli sono generalmente apprezzati dai bambini ma, come credo sappiate, contengono coloranti e zucchero bianco. Da alimento "nocivo" però, possiamo farlo diventare un veicolo perfetto per il nostro piccolo: e vi stupirete di quanto sia semplice! Basta acquistare gli stampi per i ghiaccioli al supermercato! In alternativa possiamo utilizzare dei bicchieri di plastica e degli stecchini. 

Abbiamo diverse opzioni per realizzarli: 

1. utilizzare un estrattore come il nostro Estraggo Pro. Il ghiacciolo è uno strumento perfetto per nascondere frutta e verdura che il nostro piccolo non mangia: per esempio possiamo creare un ghiacciolo all'arancia e mascherare una carota, alla mela con all'interno anche una zucchina, alla fragola con la barbabietola, insomma basta abbinare una verdura dello stesso colore in una percentuale 1 a 1/3, quindi per 200 grammi di fragole al massimo 65 g di barbabietola per far si chè il gusto del frutto nasconda bene quello della verdura. 

2. usare come base al posto dell'estratto un frullato

3. yogurt alla frutta (ottimo quello di soya)

4. succo di frutta 100% frutta 

5. infusi di erbe o tè

6. acqua con frutta all'interno

Ecco la ricetta per creare i ghiaccioli alla frutta: come realizzare ghiaccioli sani di frutta e verdura per bambini

E' iniziata la Milano Design Week, e al Salone e al Fuorisalone non pensate di trovare solo soluzioni per la casa! Il design è pensato per la funzionalità della vita che incontra l'estetica, e perché non dedicare uno spazio anche al design per bambini?

Al SuperstudioPiù di via Tortona potrete così trovare nei prossimi giorni (dal 12 al 16 aprile dalle 10 alle 21, domenica 17 dalle 10 alle 18) presso il Basement 2/3 (con registrazione gratuita su www.superstudiogroup.it) la mostra dedicata interamente all'oggetto icona dell'infanzia: il passeggino!

Con Let's Go Kids i passeggini più belli in mostra alla Milano Design Week: dagli ecologici Greentom alle classiche marche, il mezzo di trasporto più comodo si mette in mostra

La mostra, curata da Luca Fois, Bernardo Corbellini e Bice Dantona, è organizzata da Assogiocattoli. Assogiocattoli è un'associazione che raggruppa le principali aziende italiane di giocattoli e prodotti per la prima infanzia, e in quest'occasione vuole portare al pubblico in un unico, comodo spazio tutte le ultime proposte in fatto di passeggini.

La funzione pratica e basic dei passeggini incontra quindi a Let's Go Kids l'estetica e le funzionalità più sociologiche: le ultime novità permettono fruizioni molto più ampie, con un design assolutamente innovativo.

Le sette aziende associate (Peg Perego, Chicco Artsana, I.Go Distribution con Greentom, Brevi, DOrel/Quinny, Inglesina e Italtrike) presentano così i loro sette passeggini più all'avanguardia, per mostrare alle famiglie e agli appassionati di design le nuove tendenze di un campo sempre in prima fila per le esigenze dei genitori.

Le aziende produttrici mostreranno ai visitatori i passi da gigante che quest'industria ha compiuto, puntando sempre più sulla praticità e sulla comodità, tanto dei genitori quanto dei bambini.

E il design in tutto questo non sta in disparte: è proprio grazie ad uno studio innovativo che si è riusciti sempre più a coniugare le nuove tendenze estetiche con la praticità, creando passeggini compatti, leggeri, versatili e flessibili.

Il design permette di poter scegliere il passeggino adatto alla propria famiglia: per genitori attenti all'ecologia non mancano le soluzioni interamente riciclate oppure i mezzi alimentati a energia solare; per gli sportivi esistono ormai passeggini adatti alle attività all'aperto, per non rinunciare al tempo passato con i bimbi; per le mamme e i papà appassionati di moda le soluzioni super fashion sono molteplici; per chi pensa alla praticità, le aziende hanno pensato a passeggini a misura di ascensore e passeggini ultraleggeri dal telaio in alluminio. Insomma, ce n'è per tutti.

Ma non solo i passeggini in tutto il loro splendore: Assogiocattoli all'interno di Let's Go Kids propone ai visitatori un'esperienza di realtà virtuale super interessante. Attraverso un video che fa rivivere le sensazioni dei bimbi a spasso sul passeggino, i genitori potranno per la prima volta vedere il mondo e le situazioni urbane più disparate attraverso gli occhi dei propri figli, con il loro punto di vista rasoterra. L'occasione perfetta per riflettere su situazioni a cui non si pensa mai, ma molto, molto importanti!

Perché il punto di vista dei bambini non è da trascurare, e gli organizzatori di Let's Go Kids lo sanno benissimo.

Sara Polotti

Pancioni, piccoli visini appena nati, servizi di coppia e scatti ai fratellini nei momenti più teneri: le nuove tendenze della fotografia per l'infanzia sono davvero affascinanti, molto più accattivanti dei soliti ritratti impostati in studio che fanno molto anni Novanta!

Afineb da qualche anno promuove questo nuovo tipo di immagini, con un'associazione di fotografi che propone alle famiglie scatti esteticamente impeccabili e informazioni a trecentosessanta gradi su questo nuovo tipo di intendere l'immagine fotografica.

Tra i fotografi fondatori c'è Isabella Allamandri, pisana doc che ha deciso di specializzarsi in questo settore unico ed emozionante.

Vi presentiamo Isabella Allamandri e le sue fotografie dell'infanzia: gli scatti di una dei soci di Afineb dedicati alla famiglia in tutte le sue sfaccettature.

Archeologa per studio e fotografa per passione (amore alimentato dai momenti passati nella camera oscura dello zio Carlo), Isabella è anche mamma, e da queste sue inclinazioni nasce proprio la sua professione. Fin dal 2011 ha deciso di specializzarsi in fotografie a famiglie e bambini, lavorando dal suo studio di Pisa, vincendo nel 2013 il concorso "Emozioni in movimento" con una fotografia del genere "Newborn".

Le fotografie di Isabella compaiono sempre sulla rivista per l'infanzia "Bambino sarai tu!", e non a caso è direttrice dell'eponimo format televisivo di Sky andato in onda nel 2013.

Il suo approccio è semplice: cerca di immortalare le famiglie e i loro attimi in maniera intima e accogliente, fermando con un clic gli attimi che fuggono. Non scatta senza entrare nella situazione: Isabella ama conoscere i suoi soggetti, osservandoli nella vita quotidiana e vivendo con loro gli attimi che si presentano.

Le sessioni fotografiche, in studio, a casa o (meglio ancora!) all'aperto, non sono perciò alla vecchia maniera (sfondo, seggioline e sguardi fissi): il tutto è divertente, spontaneo, in movimento, e tutti si trovano a proprio agio.

La categoria più amata da Isabella? Quella dei "Newborn", gli appena nati. Accoccolati tra le mani o le braccia di mamma e papà, appoggiati mentre dormono, in studio con luce naturale, a colori o in bianco e nero, nel calduccio della culla o nudi come mamma li ha fatti, gli scatti di Isabella catturano la bellezza unica e irripetibile dei primi giorni di vita dei vostri figli.

Ma non sono solo i piccolissimi ad essere immortalati da Isabella: i primi anni di vita dei bambini sono altrettanto unici, e i suoi scatti vogliono immortalare l'emozione e la sorpresa nei loro occhi, le guance paffute, le manine alla scoperta del mondo.

E mano a mano che i piccoli crescono diventano bimbi e bimbe bellissimi, che meritano altrettanta attenzione fotografica: saranno loro magari a dire a mamma e papà come gli piacerebbe venire fotografati, magari in un prato fiorito o a cavallo di una moto, e Isabella Allamandri è pronta a scattare anche i loro visini.

Se i bambini sono il suo soggetto preferito, le famiglie non sono escluse: i ritratti tutti insieme si trasformano nelle sue mani in immagini affascinanti e dalle atmosfere uniche, lontane dai vecchi servizi in studio su sfondo spennellato. L'obiettivo coglie non tanto i soggetti, quanto le relazioni, che possono essere tra mamma, papà e figli come tra fratelli e sorelle, legati da un rapporto così intimo da risultare su fotografia incredibilmente emozionante.

www.allamandri.it

Sara Polotti

I pannolini lavabili Agunga

Martedì, 12 Aprile 2016 08:40

Se avete scelto per i vostri bimbi la sicurezza, la delicatezza e l'ecologia dei pannolini lavabili (oppure se state pensando di limitare l'uso degliusa e getta), lo shop online tatanatura.com ha per voi un nuovo prodotto innovativo, bello e sicuro.

Ecco i pannolini lavabili Agunga per i vostri bimbi: dite addio ai disturbi dermatologici e alla spesa folle!

Agunga ha pensato per le mamme un nuovo tipo di pannolino lavabile, realizzato in Italia artigianalmente (sono cuciti a mano!), regolabile in base all'età dei bimbi e assolutamente sicuro sulla pelle grazie ai materiali naturali nei quali è realizzato: gli strati a contatto con la cute dei piccoli permettono una traspirazione ottimale e temperatura e umidità del corpo possono così autoregolarsi in maniera più che sicura.

A differenza dei normali pannolini usa e getta, pieni di plastica, gli Agunga sono realizzati con tessuti naturali ed ecologici e non si buttano dopo l'uso, evitando così di produrre inutili rifiuti solidi. Già, perché la pipì viene lavata via insieme al pannolino (diventando acque nere), mentre la pupù viene gettata nel wc come quella degli adulti (con l'aiuto di un velo biodegradabile che può essere gettato insieme!), e le vostre pattumiere saranno libere dagli ingombranti pannolini (difficilissimi oltretutto da smaltire).

I pannolini Agunga sono formati da due elementi semplicissimi da combinare: la mutandina esterna impermeabile (riutilizzabile e chiudibile con dei velcri, composta da uno strato interno in poliestere ed uno esterno in cotone biologico) e il tampone assorbente in tessuto, che si appoggia nella mutandina fissandolo nelle tasche interne. Il lato a contatto con la mutandina è una doppia spugna, mentre quello vicino alla pelle è in fibra di amido vegetale.

La fibra di amido del tampone è fresca; i filati naturali mantengono la temperatura, lasciano traspirare ed evitano i cattivi odori; e, da non dimenticare, l'assorbimento più naturale permette al bambino di sentire più chiaramente il liquido a contatto con la pelle, lo rende più consapevole delle sue funzioni fisiologiche e in questo modo lo aiuta a conquistare prima il vasino!

I tamponi assorbenti sono modulabili in base alle esigenze, e le anche dei bimbi non soffrono grazie anche all'apertura più ampia della mutandina sulle loro gambe.

Ma come si lavano questi pannolini e tamponi? Sembra questa la domanda principale delle mamme, il cui dubbio è la scomodità. In realtà non è per niente scomodo, in quanto il lavaggio può avvenire in lavatrice, facendo semplicemente attenzione che i residui di pipì e pupù non si asciughino sui tessuti (nel caso succeda basta mettere in ammollo o prelavare).

L'assorbenza non varia di lavaggio in lavaggio, quindi sia i tamponi che le mutandine possono durare anni! Le temperature di lavaggio non devono superare i 40 gradi, e per igienizzare più in profondità basta aggiungere del percarbonato di sodio al detersivo (un cucchiaio), in modo da rendere i tessuti più morbidi e smacchiarli naturalmente.

Unico accorgimento: per ammorbidire è meglio non utilizzare l'ammorbidente; al suo posto è indicato l'acido citrico, che Agunga offre insieme all'acquisto dei pannolini.

E l'asciugatura? Il sole è sempre il migliore alleato, con il suo potere smacchiante e disinfettante. In alternativa si possono avvicinare i pannolini ad un termosifone (mai a contatto!) oppure utilizzare l'asciugatrice a temperature non troppo alte.

I vantaggi sono quindi moltissimi, mentre la scomodità è praticamente annullata, no? E pensate all'ecologia e all'economia: con i lavabili arriverete al massimo a 800 euro per tutti e tre gli anni.

Agunga offre pacchetti già pronti con tutto l'occorrente, divisi in linee (basic, organic e coccole). A differenza dei pannolini usa e getta, la cui spesa si spalma nel corso degli anni, con Agunga dopo il costo iniziale non dovrete più pensare a nulla!

Andate su Tatanatura e sbizzarritevi, approfittandone degli sconti pensati apposta per le lettrici di Mamma pret a porter. Digitate il codice 2215 al momento dell'acquisto per uno sconto del 10% su tutto ciò che deciderete di acquistare.

Sara Polotti

Si trova in moltissimi prodotti confezionati e in parecchi articoli cosmetici (anche se le aziende pian piano si stanno adeguando sostituendolo con altri grassi vegetali), e ormai sono milioni le persone che sanno che è meglio evitarlo: sì, parliamo dell'olio di palma e dei rischi ad esso correlati, di natura salutare, etica e ambientale.

Se prima del 2014 le aziende (consapevoli del pericolo) mascheravano la presenza dell'olio di palma sulle etichette attraverso la generica dicitura "olio/grasso vegetale", ora sono obbligate a specificare meglio, quindi noi consumatori possiamo scegliere in consapevolezza.

Ecco i motivi per non dare a tuo figlio olio di palma: perché evitare le merendine, gli snack e i prodotti da formo che contengono oli vegetali

1. E' dannoso per l'organismo: ha un elevatissimo contenuto di grassi saturi (quelli pericolosi). Essi arrivano al 50% nell'olio di palma "normale" (quello ottenuto dai frutti), e raggiungono addirittura l'80% in quello di palmisto, cioè derivato dai semi. I grassi saturi sono per gran parte responsabili del colesterolo del sangue, e se non controbilanciati con la giusta quantità di grassi "buoni" come i famosi omega 3 contenuti  (che lo tengono invece sottocontrollo) è decisamente deleterio per il corpo di grandi e piccini. Sempre meglio preferire olio d'oliva e di cocco.

2. Se l'olio di palma grezzo (che si presenta rosso) ha un'alta concentrazione di grassi saturi, tuttavia il suo non essere raffinato gli permette di conservare il suo potere antiossidante, risultando meno dannoso per l'uomo. Tuttavia, i processi di sbiancamento eliminano questa sua componente benefica, e quindi l'olio che si trova in commercio e che le aziende utilizzano ha un eccesso di grassi nocivi assolutamente pericoloso. Come tutti gli alimenti, meglio non scegliere mai prodotti raffinati (e qui, parlando dell'olio di palma, il consumatore non ha proprio scelta... Scelgono per lui le aziende che optano per l'economico olio raffinato).

3. La presenza eccessiva dei grassi saturi non contribuisce solo al colesterolo, ma anche ad altre malattie cardiovascolari e, soprattutto, al pericoloso diabete.

4. Eticamente, l'utilizzo dell'olio di palma è da condannare. E' sua la responsabilità di buona parte della deforestazione e della distruzione degli habitat naturali per fare posto alle coltivazioni massive di queste piante nelle zone in cui viene prodotto questo olio (eliminando la sovranità alimentare e alimentando la riduzione delle biodiversità), anche in foreste pluviali di inestimabile valore che stanno così pian piano scomparendo. Per fare posto alle piante, i terreni devono prima essere bruciati, ed è proprio così che migliaia e migliaia di specie animali e vegetali vengono ammazzate...

5. E' la prima (prima!) causa di emissioni di anidride carbonica nel Sud Est Asiatico.

6. Milioni di famiglie asiatiche e africane indigene (in Indonesia, Malesia e Costa d'Avorio su tutte) vengono depredate delle loro terre e deportate. Si tratta del Land Grabbing, che viola moltissimi diritti umani.

7. Il basso costo porta le aziende a preferire questo grasso vegetale: per loro è più comodo ed economico. Ma continuare a preferirlo significa continuare a deforestare, privando il pianeta dei suoi polmoni verdi. Provare a boicottarlo preferendo altri oli e altri grassi porterà le aziende a cercare un'alternativa, evitando le deforestazioni, il land grabbing e lasciando che i consumatori ci guadagnino in salute.

La redazione di mammapretaporter.it

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

Non si tratta di centrifugati o di normali succhi di frutta! Nel mondo dei succhi c'è un altro ramo, molto più salutare e nutriente: parliamo di quelli a freddo, estratti a velocità molto più basse in modo da non alterare le proprietà della frutta.

Perchè bere estratti al posto dei succhi di frutta: le proprietà dei succhi vivi o estratti 

Ai bambini piacciono per il loro sapore dolce e fruttato, gli adulti li amano per le loro proprietà benefiche: agli estratti non bisognerebbe mai rinunciare! Sono l'alternativa giusta al consumo di frutta e verdura fresche. Ma se ottenuti con i procedimenti sbagliati i succhi non hanno le stesse potenzialità della frutta e della verdura, quindi è sempre meglio optare per l'estrazione a freddo.

Per non parlare dei succhi di frutta confezionati: chiaramente non essendo estratti al momento i nutrienti contenuti sono davvero minimi e non paragonabili al consumo di vegetali freschi. Non solo lo zucchero bianco contenuto in essi:“Per capire perché dovremmo evitare lo zucchero bianco basta chiedersi ‘come mai lo zucchero è così candidamente bianco?’ Perché viene sbiancato e lavorato con calce, acido solforoso e carbone, infine viene colorato con coloranti spesso cancerogeni tra cui catrame. Questo dolcificante provoca iperfermentazione intestinale, carenze di vitamine del groppo B e agisce direttamente su alcuni ormoni del nostro corpo tra cui l’adrenalina”. Quindi dimentichiamoci “con un poco di zucchero e la pillola va giù”, o almeno utilizziamo un dolcificante naturale. (tratto dal libro Mamme pret a porter, il primo anno insieme, Mental Fitness Publishing). Spesso poi i succhi di frutta contengono conservanti, chiaramente dannosi per la salute nostra e quella dei bambini: per riassumere, non solo un succo di frutta confezionato può essere considerato come una porzione di vegetali tra le 5 giornaliere raccomandate, ma gli ingredienti spesso presenti sono altamente dannosi, come lo zucchero bianco e i conservanti. 

Ora in commercio, al posto dei soliti mixer per frullare la frutta e in alternativa alle centrifughe, ci sono i modernissimi e utilissimi estrattori (come ad esempio Estraggo Pro). Essi rivoluzionano il consumo di frutta e verdura in succo, poiché grazie alle basse velocità di estrazione (prevedono meno di cento giri di cestello al minuto, a volte quaranta!) non surriscaldano le materie prime che in questo modo mantengono le loro proprietà nutritive.

Già, le alte temperature che si generano dall'alta velocità delle lame di mixer, frullatori e centrifughe uccidono gli enzimi e i nutrienti della frutta e della verdura, e quindi bere succhi "normali" non è la stessa cosa del mangiare quotidianamente mele, banane, cetrioli o verdure fresche!

L'assunzione di frutta e verdura fresca è fondamentale per la salute dell'organismo, lo sappiamo bene. Tiene pulito il corpo, previene stati infiammatori e malattie più importanti, e dà la giusta energia per affrontare la vita. Quindi i succhi a vivo sono davvero la soluzione migliore! Non è però sempre facile farla mangiare ai bambini, in particolare la verdura: è quindi assolutamente utile preparare succhi di frutta con l'aggiunta di verdura. Quindi per esempio per bambini che non manhiano carote possiamo preparare un estratto di mela, arancia e carota, in questo modo difficilmente si accorgeranno "dell'intruso"

E oltre ad essere perfetto sostitutivo del mangiare materie prime vegetali fresche, i succhi a freddo hanno benefici ancora maggiori: ad esempio, l'assimilazione dei nutrienti avviene molto più velocemente. Se infatti con i cibi solidi l'organismo ha bisogno di qualche ora per digerire e distribuire vitamine, minerali e sostanze nutritive a cellule e organi, bevendo un succo vivo esso necessita solo di una decina di minuti per la distribuzione nel corpo. L'importante è preparare il succo, attraverso (appunto) l'estrattore, e consumarlo nel giro di poco tempo (anche a causa del fatto che non vi è alcuna pastorizzazione): in questo modo le vitamine, i minerali, gli enzimi, i sali e gli amminoacidi non si disperdono, e donano al corpo l'energia e la materia viva per fortificarsi. E grazie al fatto di venir assimilati molto più velocemente rispetto a quanto avviene con la frutta e la verdura solide, rimangono inalterati; l'organismo beneficia di ancor più qualità, dunque!

Anche la scelta delle materie prime, però, deve essere accurata: la preferenza deve ricadere sempre su frutta e verdura biologiche, trattate senza pesticidi e senza conservanti. Se già normalmente, infatti, fare attenzione alla provenienze delle materie è importante, quando si tratta di succhi a freddo, così naturali e inalterati, è ancor più vitale.

Inizialmente i succhi a freddo venivano preparati attraverso trituratori associati a presse idrauliche, ma oggi che gli estrattori sono sempre più diffusi (e grazie alle tecnologie sempre più precise) i macchinari disponibili in commercio sono pensati appositamente per la funzione, guadagnando ancor più in qualità.

Gli estrattori tirano fuori da frutta e verdura il succo nutriente agendo gentilmente e a basse temperature. Non ossidando il prodotto a causa di velocità e temperatura, le materie mantengono le loro qualità e il prodotto rimane vivo, e i valori nutrizionali risultano quasi in quantità doppia rispetto ai succhi ottenuti attraverso le centrifughe.

E anche la quantità di succo vivo ottenuto è notevolmente maggiore: con l'estrattore, si arriva di solito intorno al 70% di liquido rispetto al prodotto solido! 

Non tutti gli estrattori sono uguali: noi abbiamo scelto Estraggo Pro non solo per la qualità dei materiali utilizzati ma anche per i 3 cestelli con i quali savvero possiamo fare tantissime ricette, dal passato di verdura al gelato, ai ghiaccioli, al passato di verdura alle caramelle. Scopri nel nostro articolo il mondo di Estraggo Pro

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

Sara

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Cecilia

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