Utilizzato spesso al posto della carne, il seitan è un alimento che si presta benissimo non solo alle preparazioni invernali, ma anche a quelle estive. Basta sapere come cucinarlo!
Qui la selezione delle nostre ricette preferite da preparare con il seitan in estate, per piatti saporiti, proteici, naturali e assolutamente gustosi.
Una ricetta semplice e veloce che rende i pranzi e le cene estive divertenti anche per i bambini (che amano sempre la forma a spiedino): la ricetta dei nostri spiedini di seitan la trovate qui.
Una ricetta perfetta per le serate estive con gli amici, quando si comincia a tirare fuori la griglia! Per preparare le costolette vegan grigliate basta infatti utilizzare il seitan. Realizzate prima una salsa da spennellare sul seitan: mischiate della polvere di chipotle con un cucchiaino di pepe, 1 cucchiaino di cipolla in polvere, 2 cucchiai di tahina, 1 tazza di acqua e due cucchiai di salsa di soia. Spennellate il seitan tagliato a fette (come fossero costolette) e cuocete sulla griglia.
Un piatto dal sapore orientale, completo e saporito. Fate saltare in padella del seitan a cubetti impanato nel sesamo e passato nella farina, facendolo dorare su olio di oliva. Verso fine cottura sfumate con la salsa di soia, facendo formare una bella crosticina. Servite adagiando il seitan su del riso basmati in una ciotola, spolverando con del porro tagliato a fettine sottili e un altro filo di salsa di soia.
Anche questa ricetta ricorda l’Oriente ed è davvero saporita, gustosa e fresca allo stesso tempo. Qui trovate la ricetta, con pochi ingredienti e tanto sapore e benessere.
Semplicemente, utilizziamo le nostre fettine di seitan come fossero scaloppine: cuociamole in padella antiaderente con un filo d’olio, dopo averle spolverate leggermente con della farina. Una volta in padella, spremiamo un limone sul seitan e lasciamo cuocere fino a che le fette saranno ben dorate.
Di nuovo, prepariamo il nostro seitan come fosse petto di pollo. Prendiamo le fettine, tagliamole a striscioline e impaniamole prima nel sesamo e poi nella farina. Cuociamole in padella antiaderente con un filo d’olio, girandole di tanto in tanto, e verso fine cottura (una quindicina di minuti a fuoco basso) sfumiamo con un goccio di salsa di soia, facendo fare una bella crosticina.
Peliamo un avocado e tagliamolo a pezzetti, quindi frulliamolo con mezza cipolla rossa e un goccio di limone. Cuociamo una fetta di seitan e nel frattempo facciamo tostare due fette di pane integrale. Una volta cotto il seitan, mettiamolo nel pane, spalmiamo la crema di avocado e guarniamo con dei pezzetti di pomodoro fresco.
L’antroposofia, la filosofia teorizzata da Rudolf Steiner, trova applicazione in pedagogia. Non solo nelle scuole steineriane (dette anche scuole Waldorf), nelle quali i bambini vengono educati secondo i precetti pedagogici di Rudolf Steiner, ma anche nella vita quotidiana.
Dopo avervi spiegato come applicare l’antroposofia con i bambini a casa, ecco quindi cinque attività ludiche e giocose, creative e naturali da proporre ai bambini per applicare anche in casa la filosofia steineriana basata sulla libertà dell’essere umano e sul suo rapporto con natura e cosmo.
Se nelle scuole steineriane non manca mai la falegnameria, un motivo c’è: secondo il pedagogista, infatti, l’essere umano si sviluppa in tutti i suoi elementi, e non solo quello intellettuale e spirituale. Anche l’aspetto fisico è importantissimo, e per questo i bambini sono stimolati ad usare le mani e la creatività nei primi anni di vita, e non l’intelletto e la memoria, perché è sperimentando la quotidianità che il bambino impara.
Giochi eccellenti in questo senso sono l’imitazione della vita adulta (con dei bastoni che diventano una scopa, i pezzi di legno che diventano giocattoli, casse del supermercato, torte da cucinare…) e il gioco libero, che i bambini utilizzano come espressione di se stessi.
Leggere insieme è assolutamente consigliato, perché i bambini in questo modo sviluppano l’arte della narrazione e dell’ascolto, aspetti intellettivi importanti quanto quelli fisici. Fin dai due anni, è bene prendere l’abitudine di leggere insieme, su un bel tappeto o su un letto, e quando i bambini crescono possiamo inventare giochi di narrazione creativa, come il gioco dei sassi per creare storie, divertente, educativo e super coinvolgente.
Il telaio è uno strumento-gioco principe nella pedagogia steineriana. L’antroposofia prevede che l’essere umano trovi l’armonia, con il pensiero, il sentimento e la volontà che convivono armoniosamente con ciò che ci circonda. In questo senso, la creatività, la fantasia e la capacità manuale sono fondamentali e vanno stimolati. E il telaio permette tutto questo: i bambini attraverso la loro creatività e con l’ausilio della manualità creano infatti disegni e oggetti meravigliosi, tangibili e allo stesso tempo astratti, utilizzando materiali materiali come lana, cotone e legno. Se a casa non ne avete uno, ne trovate di diversi, apposta per bambini, sia nei negozi di giocattoli, sia nei negozi dedicati alla creatività, sia su Amazon.
Per l’antroposofia la natura e il cosmo sono centrali. Ecco perché i giochi nel verde sono sempre una buona idea: portiamo fuori i bambini, abituiamoli a respirare aria buona, e cerchiamo di stimolarli con giochi creativi che prevedano l’utilizzo degli elementi naturali (come queste attività, ad esempio), e lasciamoli soprattutto giocare liberamente, inventando giochi, attività e oggetti con ciò che trovano attorno a loro.
Se avete un vecchio lettore LP in casa è perfetto, ma va benissimo con qualsiasi supporto: la musica in casa con i bambini è assolutamente consigliata, come tutti i giochi con essa. Possiamo semplicemente ballare scatenati, inventare canzoni su determinate melodie, muoverci su ritmi creativi… Il movimento creativo è infatti importantissimo per lo sviluppo dell’uomo!
L’antroposofia è un concetto molto caro e imprescindibile nella pedagogia steineriana (detta anche Waldorf). Si tratta di una filosofia spirituale fondata da Rudolf Steiner, che tratta profonde questioni che riguardano l’umanità, le sue esigenze di base e la sua capacità di relazionarsi con il mondo esterno attraverso un esercizio scientifico della mente che si riflette in decisioni e attitudini prese in piena libertà.
Ma come portare l’antroposofia a casa? Ecco qualche suggerimento per viverla ogni giorno con i bambini.
Innanzitutto, l’antroposofia (che potremmo riassumere come una filosofia che abbraccia la libertà dell’individuo e il suo rapporto con il cosmo) si applica molto bene nella pedagogia steineriana. Come primo punto, quindi, è bene portare in casa l’approccio al bambino che Rudolf Steiner aveva teorizzato per le scuole, educando in maniera attenta e rispettosa i propri figli.
Primo consiglio, quindi, è spronare il bambino in tutto, e non solo in certe dimensioni. I genitori devono quindi stare attenti a stimolare tanto il fisico, quanto la psiche e lo spirito dei propri figli, insegnandogli tutto e non solo certi aspetti della vita, e lasciando, nei primi anni, più spazio alla fisicità, al gioco, alla fantasia e all’intuizione, passando poi ai concetti più teorici (che i bambini cominciano ad immagazzinare già prima, attraverso gioco e fisico).
Il movimento creativo è importantissimo per lo sviluppo dell’uomo: con i bambini possiamo ballare, cantare e muoverci liberamente, sfogandoci in maniera divertente, accompagnando il momento con parole inventate e ritmi creativi.
Essendo l’antroposofia una filosofia che si concentra sull’uomo e sul cosmo, è bene che i bambini entrino subito a contatto con la natura, imparando che fa parte dell’umanità e della vita. Anche se viviamo in città, quindi, abituiamoci a viverla, cercando sempre il verde e sfruttando ogni momento libero per passeggiate, giardinaggio, escursioni, esplorazioni divertenti e gioco libero nella natura più vera.
L’antroposofia è stata applicata da Rudolf Steiner anche all’alimentazione e all’agricoltura. In casa, quindi, è bene seguire i suoi principi, scegliendo sempre alimenti biologici certificati che non prevedono per la coltura l’utilizzo di fertilizzanti e antiparassitari chimici. Ancora meglio sono i prodotti ottenuti con agricoltura biodinamica. I bambini, trovando alimenti veri e ricchi, si abitueranno alla bontà del biologico, e ne otterranno anche i benefici salutari connessi.
Rudolf Steiner aveva scritto cinquantadue pensieri relativi alle cinquantadue settimane dell’anno. "Il corso dell'anno ha una sua propria vita”, scriveva. “A questa vita l'anima umana può partecipare. Se fa agire su di sé quanto dalla vita dell'anno diversamente le parla di settimana in settimana, allora solo grazie ad una tale partecipazione l'anima troverà veramente se stessa. Sentirà che così le si sviluppano forze che la corroborano da dentro. Nel presente calendario annuale dell'anima, lo spirito umano è concepito in modo da poter sentire nell'atmosfera delle diverse stagioni, di settimana in settimana, il lavorio della propria anima in immagine, attraverso le impressioni del corso dell’anno”.
Possiamo quindi acquistare il calendario (lo trovate, ad esempio, qui) e all’inizio di ogni settimana leggere il pensiero redatto da Steiner per vivere al meglio la quotidianità e le stagioni.
Viaggiare con i bambini è sempre difficile, dato che richiede una certa capacità organizzativa, tra passeggini, borse per il cambio e tanta, tanta fatica. Tutte le mamme lo sanno, ma ciò non vuol dire che non sia possibile unire la bellezza alla comodità. Tutti i viaggi e tutte le passeggiate in compagnia dei piccoli, infatti, possono essere arricchite anche con questi elementi: basta soltanto sapere cosa indossare ai piedi.
Immancabili compagni della stagione estiva, i sandali bassi e sportivi non sono solo confortevoli, perché quest’anno vanno anche particolarmente di moda. Le tantissime varianti flat dei sandali lo testimoniano, visto che è possibile acquistare modelli come quelli in cuoio e con listini intrecciati, oppure i sandali bassi in total black o impreziositi dalle fascette con fantasia arcobaleno. Quelli sportivi, invece, sono il top della comodità e della semplicità, e quest’anno tutte le influencer ne calzano almeno un paio ai piedi: chiedere a Instagram, per la conferma.
Perfette per ogni stile, dal jeans alla gonna, queste calzature evergreen spiccano soprattutto per via delle mille versioni presenti, come testimoniato dai tanti tronchetti esposti sulle vetrine digitali degli e-shop di moda. Alcuni esempi di gran pregio? Ad esempio i tronchetti vintage total white, ma anche i noti modelli alla texana, e quelli impreziositi dagli inserti floreali. Non solo, perché la lista di esempi è davvero vasta, e include alcuni evergreen come gli anfibi, un po’ biker e un po’ punk. Per non parlare degli stivaletti alla caviglia realizzati con fantasia e tessuto tartan, davvero eleganti e preziosi.
E a proposito di eleganza e di comodità, non potremmo non includere nel nostro elenco di scarpe anche i mocassini: un must per tutte le mamme, a prova di passeggiata col bimbo, con o senza passeggino. Da oggi queste calzature non entrano solo nelle nostre case, ma anche nel mondo della moda: i mocassini, difatti, spopolano pure nelle foto delle influencer più di grido. Dalle gonne ai jeans, passando per i bermuda, questi modelli stanno bene con tutto e a tutte.
Si chiude con un altro grande classico della comodità: anzi, il classico per eccellenza. Si parla ovviamente delle sneakers, a torto viste come scarpe prettamente sportive e dunque non adatte agli outfit eleganti. Al contrario, queste calzature oggi figurano pure nelle collezioni dei marchi più prestigiosi, diventando le regine non solo della strada, ma anche delle passerelle. Si parte dai modelli prettamente sporty, fino ad arrivare alle sneakers multi-color e a quelle votate al Millennial Pink. Infine, largo alle sneakers del futuro, come le ACBC.
Oggi una mamma ha tante opzioni per vestire i propri piedi, senza rinunciare alla comodità ma senza fare neanche a meno dell’eleganza. Una doppia regola essenziale, quando si esce con il proprio bambino.
Se diciamo “i terribili due” un motivo c’è: i due anni sono l’età in cui un bambino ha imparato ormai a camminare, correre e parlare, e sembra essere inarrestabile. Anche perché sta scoprendo il mondo, e per farlo cerca allo stesso tempo indipendenza, rassicurazione, contatto e sfide nei confronti dei genitori.
Insomma, a due anni i bambini non stanno mai fermi o zitti. Ma è un’età anche bellissima, durante la quale i nostri figli imparano moltissime cose! Come ad andare in bicicletta, con cicli fatti apposta per loro.
In generale, noi siamo sostenitrici accanite delle bici senza pedali, o balance bike (qui trovate tutti i nostri articoli), ma non sono l’unica alternativa.
Se state quindi pensando di acquistare una bicicletta per bambini due anni, ecco la nostra selezione delle migliori alternative.
In generale, decidere di insegnare ai nostri figli ad andare in bicicletta è una scelta bellissima, ammirevole e importante: la bici è infatti un mezzo completo, che permette loro di allenare i muscoli e la coordinazione, di muoversi liberamente all’aria aperta, ed è il mezzo ecosostenibile e salutare per eccellenza.
Ce ne sono di tutti i tipi, classiche, con rotelle o senza pedali, e ne troviamo per tutte le tasche, senza per questo rinunciare alla qualità.
La scelta deve ricadere in ogni caso su una bicicletta adatta all’altezza del bambino: rispettare la statura è quindi la prima regola. Tuttavia, non è un problema sceglierla un attimino più grande (basta che non sia TROPPO grande, causando instabilità e difficoltà): in questo modo, il bambino crescerà e potrà continuare ad utilizzarla per un po’ più di tempo (sappiamo quanto i bambini crescano a vista d’occhio!). Per capire se è adatta, basta controllare che il bimbo arrivi bene e comodamente ai pedali (o a terra, nel caso delle balance bike). Se la bicicletta che abbiamo scelto ha le rotelle, l’equilibrio non sarà un problema, perché saranno proprio le rotelle a garantire stabilità e il bimbo dovrà solo arrivare ai pedali.
Un altro consiglio in questo senso è scegliere biciclette o balance bike che siano regolabili (ovvero che il manubrio e il sellino siano regolabili); in questo modo assicureremo al bambino stabilità e comodità più a lungo.
Come dicevamo, la scelta migliore è comunque la balance bike, o bicicletta senza pedali. È adatta a tutti i bambini di due anni (poiché sono pensate per i bimbi dai 18 mesi ai 3 anni circa) e permette di imparare ad andare in bicicletta senza rotelle, perché i bambini imparano fin da subito l’equilibrio e la spinta.
Qui trovate i nostri consigli su dove acquistarle.
Un’altra soluzione è il triciclo, il classico gioco-mezzo per bambini che rappresenta una sorta di pre-bicicletta. In questo caso, non c’è bisogno di rotelle, perché le tre ruote permettono al triciclo di stare in piedi da solo. Il bambino non dovrà cercare l’equilibrio, ma semplicemente pedalare (in una posizione anche molto comoda). Ecco qui un articolo sui tricicli, su ciò che c’è da sapere e su quale scegliere in base all’età del bambino.
Infine, la classica bicicletta: all’inizio, nella maggior parte dei casi è bene optare per biciclette per bambini con rotelle. Questo perché se i bambini non hanno mai utilizzato una balance bike non conoscono l’equilibrio che richiede l’andare in bicicletta. Grazie alle rotelle impareranno prima il concetto della pedalata e del curvare, e solo in un secondo momento l’equilibrio e la spinta.
Come dicevamo prima, per scegliere una bicicletta con le rotelle è bene tenere presenti l’altezza del bambino (prendendo una bicicletta adatta alla sua statura) e la presenza di sellino e manubrio regolabili.
Una prima bicicletta per bambini e bambine di due anni potrebbe essere questa di Dino Bikes, con rotelle staccabili, freno anteriore, sellino e manubrio regolabili, cestello anteriore e posteriore e cuscinetti in nylon.
Per i bambini che amano i supereroi, molto bella questa di Spiderman, anche in questo caso regolabile per l’altezza del bambino, con gomme gonfiabili, ruote in acciaio e freni molto stabili.
Prima di salire in sella, in ogni caso, è sempre, sempre consigliato l’uso di caschetto e protezioni a gomiti e ginocchia! E via al divertimento.
Ci sono tanti modi per perdere peso velocemente, ma ognuno di loro richiede uno sforzo e un impegno da parte tua. Molte persone oggi stanno cercando di scoprire come perdere peso velocemente in modo da sentirsi meglio.
Se vuoi sapere come perdere peso velocemente, è necessario conoscere 7 consigli vitali per avere successo. Perdere peso può essere un compito enorme e difficile per molte persone, ma questo articolo ti mostrerà come perdere il grasso in eccesso in modo rapido ed efficace.
1) Bere acqua
Aumentare l'assunzione di acqua è il modo più semplice per fare un grande cambiamento oggi, e anche il passo più importante nella perdita di peso! Quindi vai a prendere un bicchiere d'acqua e inizia a bere subito. L'acqua naturalmente aumenta il tuo metabolismo, ti riempie ed elimina le tossine. Poniti l'obiettivo di bere un litro di acqua al giorno: questo farà sì che il tuo metabolismo continui ad aumentare, il tuo ventre rimanga pieno e il tuo corpo si liberi da tutte quelle tossine del cibo e della vita che possono ostacolare gli sforzi per perdere peso.
2) Impegnarsi in una regolare attività fisica ed esercizio fisico
Un'attività fisica regolare può aiutare una persona a perdere peso. L'esercizio fisico regolare è vitale per la salute fisica e mentale. Aumentare la frequenza dell'attività fisica in modo disciplinato e mirato è spesso fondamentale per il successo della perdita di peso. Le persone che di solito non sono fisicamente attive dovrebbero aumentare lentamente la quantità di esercizio che fanno e aumentarne gradualmente l'intensità. Questo approccio è il modo più sostenibile per garantire che l'esercizio fisico regolare diventi parte del loro stile di vita.
Per risultati più rapidi, è anche possibile usare pillole dimagranti che potrebbero aiutare ad aumentare rapidamente la perdita di peso.
3) Eliminare le calorie liquide
È possibile consumare centinaia di calorie al giorno bevendo bibite dolcificate con zucchero, tè, succo o alcol. Queste sono noti come "calorie vuote" perché forniscono un contenuto energetico extra senza offrire alcun vantaggio nutrizionale.
A meno che una persona non stia consumando un frullato per sostituire un pasto, dovrebbe cominciare a passare all'acqua al posto delle bibite, o al tè e al caffè non zuccherati. Aggiungere un tocco di limone fresco o di arancia all'acqua può dare sapore.
4) Controllare l'appetito
Mangiare troppo cibo, anche verdure a basso contenuto calorico, può causare un aumento di peso.
Pertanto, le persone dovrebbero evitare di stimare le dimensioni di una porzione o di mangiare cibo direttamente dal pacchetto. È preferibile utilizzare i misurini e le guide delle dimensioni. L'indovinare porta a sopravvalutare e la probabilità di mangiare una porzione più grande del necessario. Molte persone beneficiano del mangiare consapevole, il che implica essere pienamente consapevoli del perché, come, quando, dove e cosa mangiano. Fare scelte alimentari più salutari è un risultato diretto dell'entrare più in sintonia con il proprio corpo.
5) Pianificare in anticipo
Tenere in cucina cibi adatti alla dieta e creare piani pasto strutturati si tradurrà in una perdita di peso più significativa. Le persone che cercano di perdere peso o di mantenere il peso forma devono ripulire la loro cucina, eliminando i cibi elaborati o il junk food e assicurandosi di avere invece a disposizione tutti gli ingredienti per preparare pasti semplici e salutari.
6) Cercare il sostegno sociale
Avere supporto sociale è un ottimo modo per rimanere motivati. Abbracciare il sostegno dei propri cari è parte integrante quando di cerca di perdere peso in maniera soddisfacente. Alcune persone potrebbero voler invitare amici o familiari a unirsi a loro, mentre altri potrebbero preferire utilizzare i social media per condividere i loro progressi.
7) Essere positivi
La perdita di peso è un processo graduale e una persona può sentirsi scoraggiata se i chili non diminuiscono al ritmo previsto. Alcuni giorni saranno più difficili rispetto ad altri, perché quando un programma di perdita di peso di successo richiede all'individuo di perseverare e di non mollare, anche quando il cambiamento sembra molto difficile.
Infine, le persone consapevoli di come e cosa mangiano e che si impegnano in attività fisica quotidiana o esercizio fisico regolare avranno successo sia nel perdere peso che nel mantenerlo.
In un articolo di qualche tempo fa vi avevamo illustrato i benefici di avere meno giocattoli. Non tanto a livello consumistico (che è anche una delle ragioni per le quali dovremmo puntare sulla riduzione dei giocattoli), ma soprattutto per la crescita armoniosa dei bambini.
A dare man forte a queste considerazioni ci pensa ora uno studio scientifico pubblicato sulla rivista Infant Behavior and Development - visibile sulla pagina internet Science Direct - che spiega come il numero di giocattoli influenzi effettivamente i bambini.
I ricercatori Carly Dauch, Michelle Imwalle, Brooke Ocasio e Alexia E.Metz hanno pubblicato su una rivista psicologica questo studio, “The influence of the number of toys in the environment on toddlers’ play”, ovvero “L’influenza del numero di giocattoli nell’ambiente sul gioco dei bambini”.
La loro ricerca si è basata sulla seguente ipotesi: secondo loro, un ambiente con meno giocattoli porta ad alzare la qualità del gioco nei bambini. Attraverso trentasei partecipanti hanno quindi cercato di osservare quanto questa tesi fosse esatta, mettendoli nella condizione di giocare con più o meno giocattoli.
I bambini si sono così trovati a giocare o con quattro giocattoli o con sedici giocattoli, in diversi momenti. Quando giocavano con i quattro giocattoli, i ricercatori hanno osservato che c’erano meno incidenti con i giocattoli, una maggiore durata del gioco e soprattutto una maggiore varietà di gioco con gli stessi giocattoli. I bambini, quindi, quando messi nella condizione di poter giocare con meno oggetti, inventavano varie attività con gli stessi elementi.
Questo ha portato a considerare che quando ai bambini si mettono a disposizione meno giocattoli, questi giocano maggiormente (si concentrano più a lungo), si focalizzano più facilmente sull’attività che stanno svolgendo e soprattutto giocano più creativamente.
Le loro conclusioni parlano dunque chiaro: innanzitutto, l’abbondanza di giocattoli riduce la qualità del gioco dei bambini. Meno giocattoli, invece, aiutano i bambini a concentrasi meglio e a giocare in maniera più creativa.
Per questo gli studiosi si sono sentiti di consigliare a tutti i genitori di ridurre il numero dei giocattoli, senza eccedere, per permettere ai bambini uno sviluppo più sano e armonioso e per promuovere una modalità di gioco più salutare.
Basta un po’ di buon senso per capirlo. Pensiamo solo al passato, e non tanto a quello dei nostri nonni, ma anche al nostro. Quando c’erano meno giocattoli, e soprattutto meno tecnologia, era normale inventare nuovi giochi, nuove attività con i giocattoli disponibili. Era normale uscire fuori, oppure giocare in casa ai giochi di ruolo, senza per forza usare giocattoli ma mettendo in campo tutta la nostra fantasia.
Oggigiorno, invece, sembra che abbiamo paura della noia, e riempire le camerette dei bambini di giocattoli è normale. In realtà la noia è grande alleata della creatività, e la creatività è una competenza importantissima per la crescita, perché non serve solo durante l’infanzia, ma durante tutta la vita.
Mopur è il nome sanscrito del dio che proteggeva il grano e la sua germogliazione. Ma Mopur è anche un prodotto che ci piace, un derivato del grano da cui si producono insaccati e carni che in realtà non sono insaccati e carni, per portare in tavola un’alternativa sana e gustosa agli affettati.
Ci sono il Mopur simile alla bresaola, quello arrosto, quello stagionato, quello per fare lo spezzatino, il filetto, la salsiccia…
E in estate quali sono le ricette più buone e fresche con il Mopur? Eccole!
La prima ricetta, classica e super estiva, è quella del carpaccio di Mopur. Scegliamo un taglio bresaola (anche quello affumicato è molto buono) e prepariamo della rucola, dell’olio, del pepe, del pecorino grattugiato e dell’olio extravergine. Disponiamo le fette sottili di mopur in un piatto da portata, quindi spolveriamo con il pecorino grattugiato e il pepe, spargiamo la rucola in superficie e condiamo con un filo d’olio.
Utilizzando sempre il taglio bresaola, oppure quello sottilissimo (che ricorda del prosciutto crudo), possiamo replicare il classico piatto estivo prosciutto e melone. Basta tagliare un melone bio fresco a fette (togliendo la buccia) e adagiare sopra le nostre fettine di mopur, condendo poi con un filo d’olio e del pepe a piacere. Un piatto completo, fresco e ricco di vitamine e proteine.
Per una serata estiva che ricordi una grigliata, ecco il filetto di mopur alle erbe, sostanzioso e saporito. In una padella antiaderente, scaldiamo un filo d’olio e dopo un paio di minuti aggiungiamo in padella un trito di salvia e rosmarino. Dopo un altro paio di minuti, aggiungiamo i filetti di mopur, cuocendoli a fiamma media per 5/10 minuti. Il nostro filetto di mopur è pronto, da servire con un’insalata misticanza oppure con del riso basmati bianco di contorno.
La caprese è un piatto estivo tipicamente italiano. Per chi vuole un’alternativa vegetariana, il mopur è perfetto per sostituire il prosciutto crudo. Prendiamone un taglio sottile tipo affettato e disponiamolo in un piatto. Tagliamo quindi una mozzarella fresca (anche quella di bufala va benissimo ed è molto buona) a fettine, e adagiamole al centro del mopur. Tagliamo delle foglioline di basilico, laviamole, asciughiamole e spargiamole in superficie. Condiamo quindi con sale, pepe e un filo d’olio di oliva.
In una padella antiaderente facciamo soffriggere in un filo d’olio mezza cipolla rossa tagliata finemente, quindi uniamo un mazzo di asparagi tagliati finemente a rondelle e privati della parte più dura. Lasciamoli insaporire, quindi aggiungiamo in padella anche del mopur arrosto tagliato a cubetti. Lasciamo cuocere per dieci minuti e grattugiamo in padella la buccia di mezzo limone bio ben lavato. Nel frattempo cuociamo la pasta integrale in acqua bollente. Scoliamola e uniamola al sugo in padella, facciamo saltare per un minuto e serviamo.
Per le giornate estive al parco, in spiaggia o nei picnic, una ricetta tanto semplice e tanto gustosa come i sandwich è sempre una buona idea. Prendiamo il mopur affettato tipo bresaola e abbiniamolo agli altri nostri ingredienti preferiti. Possiamo, ad esempio, preparare i panini con mopur e maionese vegana, oppure mopur, pomodorini e rucola; mopur, carote alla julienne e lattuga; mopur, frutti di bosco e formaggio cremoso…
Diversi sono i supporti adatti a portare il proprio bambino in posizione davanti (pancia a pancia), di fianco, dietro (schiena). Qualsiasi sia il supporto utilizzato, importante è accertarsi che il posizionamento del bambino sia corretto e ciò si ha quando:
- Il corpo del bambino aderisce perfettamente con quello del portatore
- Quando viene rispettata la curvatura naturale della schiena e la fisiologica divaricazione delle gambe
- Quando il baricentro del portatore è allineato/inferiore al sederino del bambino
- Quando la testa è adeguatamente sorretta
È un supporto molto versatile, permette di portare in tutte e tre le posizioni del babywearing, dalla nascita e per tutto il percorso.
È una striscia di stoffa lunga circa 5 metri e alta tra i 45 e 70 centimetri. Può essere 100% cotone o avere una percentuale di elastan al suo interno.
Viene utilizzata solo per il pancia a pancia e sorregge ottimamente un peso fino ai 6/7 kg. È la fascia che viene consigliata per i neonatini e i prematuri in quanto molto morbida e avvolgente. È facile da usare e per questo è particolarmente indicata per le neomamme.
È un telo di stoffa rettangolare o a forma di parallelogramma e la lunghezza varia dai 220 ai 570 centimetri. Alta circa 70 centimetri.
La lunghezza viene suddivisa in taglie: le taglie corte, 2/3/4 consentono un numero di legature ridotte, le taglie 7/8 sono indicate per corporature over, mentre una taglia 6 offre la possibilità di effettuare tutte le legature e di adattarsi sia alla fisicità della mamma che del papà se di corporatura media.
La fascia rigida può essere di vari materiali: 100% cotone o tessuti misti, lana, bamboo, lino, canapa, seta...
Inoltre, le fasce rigide hanno anche diversità di grammatura (peso del tessuto per metro quadrato) e si dividono in:
- Bassa 170 – 210 g/mq
- Media 220 – 250 g/mq
- Alta 260 – 280 g/mq
- Molto alta oltre i 285 g/mq
Per neonati o mamme neofite si consiglia si scegliere fasce in cotone o bamboo ottime in estate e di grammatura bassa in quanto sono più maneggevoli e meno spesse.
Questo tipo di supporto è sconsigliato dalla nascita in quanto presuppone caratteristiche che un neonato non possiede. Può essere indicativamente valutato quando l’altezza del bambino è almeno di 62/65 centimetri e mai sotto i 6 kg di peso. Inoltre, bisogna osservare che la muscolatura della schiena sia sufficientemente forte in modo da evitare che si insacchi all’interno del marsupio, e che ci sia anche un buon sostegno del capo.
Per essere considerato ergonomico le caratteristiche di ergonomicità devono essere tutte rispettate:
È composto da tre parti: pannello, fascia ventrale e fasce superiori o spallacci.
- Deve rispettare la fisiologica divaricazione delle gambe e andare da incavo del ginocchio destro a incavo del ginocchio sinistro
- il pannello non deve forzare la curvatura della schiena
- adattamenti interni per neonati sono sconsigliati
- fascia ventrale e spallacci sono regolabili e imbottiti
- alcuni modelli hanno il pannello regolabile in altezza e/o ampiezza
È un supporto di origine cinese, un marsupio non strutturato.
È composto da pannello e da 4 fasce; due superiori dette anche spallacci, due inferiori dette anche ventrali.
Anche in questo caso il pannello centrale può essere regolabile in altezza e/o ampiezza.
Il mei tai consente di portare davanti e dietro, ma non è consigliato dalla nascita. Essendoci varie dimensioni in commercio questo supporto può essere utilizzato anche prima del marsupio ergonomico, ma è sempre necessario valutare il singolo bambino.
È un supporto di origine giapponese. È composto da un pannello centrale e due fasce superiori come il mei tai, ma la fascia ventrale viene sostituita da due anelli cuciti alle estremità del pannello. Alcuni modelli sostituiscono gli anelli con delle fibbie.
Scarica il peso interamente sulle spalle del portatore, per questo motivo se ne consiglia un uso limitato nel tempo.
La divaricazione delle gambe del bambino è molto ampia, quindi si consiglia di utilizzarlo a partire dai 10/12 mesi di età.
È un tubo di stoffa alto circa 50 centimetri. È cucita su misura del portatore e non richiede nessun tipo di legatura.
È un supporto laterale e monospalla, per tanto il bambino deve riuscire a stare sufficientemente seduto e avere una buona postura eretta.
Il peso del bambino non viene scaricato uniformemente sulla schiena di chi porta, quindi non è consigliata per un utilizzo prolungato nel tempo.
Si può cucire in monostrato se si scelgono tessuti più spessi, o al contrario se si opta per tessuti più sottili si può realizzare in doppio strato.
Fascia monospalla ad anelli e si utilizza per portare davanti e di fianco, anche sulla schiena per chi è esperto.
È un telo di stoffa lungo circa tra i 170 e i 210 centimetri. Ha due anelli cuciti su una delle due estremità e servono per regolare la tensione della stoffa in legatura.
Si può usare già dalla nascita in posizione pancia a pancia, ma non è un supporto che si consiglia a una mamma neofita in quanto richiede una bona manualità e competenza.
Detto anche “chiama angeli”, il bola messicano è uno dei must have della gravidanza. Un accessorio carino, stiloso e soprattutto ricco di significato e di tradizione, un piccolo gioiello che lega fin da subito mamma e bambino attraverso un dolce e delicato suono che li accompagnerà durante e dopo la gestazione.
Ma dove comprare il bola messicano? In tutte le gioiellerie o nei negozi di bigiotteria, oppure online. Qui abbiamo preparato per voi una selezione dei migliori, per tutte le tasche e per tutti i gusti.
Se non volete spendere troppo, su Amazon trovate il ciondolo chiama angeli base, semplice e liscio, con una lunga catenina che si appoggia sulla pancia proprio come da tradizione. Lo trovate qui e costa 9,99 euro.
Sempre su Amazon, un bola messicano un pochino più elaborato, in acciaio e ottone, con degli intagli delicati e molto belli. È della marca Bluespirit e costa 29 euro. Lo trovate qui.
A 24 euro su Amazon trovate anche questo bola dell’attesa davvero carino: oltre alla classica pallina, presenta un piccolissimo ciuccio. In rame ricoperto d’argento, contiene il classico piccolo xilofono che produce il tipico suono dolce e cullante.
Anche su Etsy si trovano moltissimi ciondoli chiama angeli per la gravidanza, come questo classico, piccolo, tondo e lucido, a 24 euro.
Bellissimo anche questo bola su Etsy, a 29 euro, lavorato sula superficie e corredato da una piccola targhetta personalizzabile.
In questo negozio Etsy, infine, è possibile scegliere la catenina perfetta per il proprio chiama angeli (in questo caso classico, piccolo e liscio). La scelta è tra una catena semplice ed una finissima con piccole palline, molto elegante.
Foto di copertina: Etsy.