(Photo credit: Mirror.co.uk)

Qualche giorno fa sono andati in onda gli MTV Video Music Awards 2017, presentati da Katy Perry e guardati da milioni di telespettatori. Ma non è stato un video a prendere il palco. Non è stata una delle tante memorabili e magnifiche performance.

No, nelle orecchie e sulla bocca di tutti è rimasto un discorso: quello di Pink, che ha dedicato il premio vinto alla sua piccola Willow.

Il discorso di Pink a sua figlia, per accettare quello che siamo: le belle parole della cantante alla piccola Willow, per fare capire a tutti noi che siamo bellissimi sempre e comunque

Sul palco Pink ci è andata per ritirare il prestigioso premio Michael Jackson Vanguard Award. Completo maschile in linea con lo stile jacksoniano, il suo outfit in realtà nascondeva un messaggio più profondo del semplice omaggio al gigante del pop.

Il suo completo maschile si è rivelato infatti quanto di più appropriato, dopo aver ascoltato il discorso di accettazione del premio che la cantante ha dedicato alla figlia Willow. La piccola a quanto pare non si sente bella. O quantomeno non si sentiva carina, prima del discorso della mamma. Che con bellissime parole ha fatto capire a lei e a tutto il mondo che ognuno è bello a modo suo, che la gente avrà sempre di che sparlare, e che l’unicità è la più grande forza che abbiamo.

Willow ha sei anni e, in braccio al papà, in mezzo al pubblico, si è mostrata al mondo vestita esattamente come la mamma, in completo maschile. Proprio lei che pochi giorni fa si è lamentata con Pink del fatto di “essere brutta” e di “sembrare un ragazzino con i capelli lunghi”.

A casa Pink ha deciso di fare riflettere la sua (bellissima) bambina presentandole un Power Point con tutti gli artisti più ispiratori che hanno fatto della libertà di pensiero e di look la loro chiave stilistica: Prince, Michael Jackson, Elton John, George Michael… Dopodiché le ha parlato un po’. Ed è proprio sul palco dei VMAs che ha riportato la chiacchierata che hanno avuto nei giorni scorsi.

“Stavo portando mia figlia a scuola quando mi ha detto: “Mamma, sono la bambina più brutta che io conosca. Sì, sembro un ragazzino con i capelli lunghi”. E allora io le ho detto: “E allora io cosa sembro?”. “Tu sei bellissima”, mi ha risposto. “Beh, grazie! Però quando la gente ride di me dice proprio che sembro un maschio, che sono mascolina, che ho troppe opinioni, che il mio corpo è troppo forte.

Ma mi vedi per caso fare crescere i capelli?” Mi ha risposto: “No, mamma”. “Mi vedi cambiare il mio corpo?”. “No, mamma”. “Mi vedi cambiare il modo con il quale mi presento al mondo?”. “No, mamma”. “Mi vedi riempire gli stadi di tutto il mondo?”. “Sì, mamma”. Quindi, piccola mia, noi non cambiamo. Prendiamo la pietra nella conchiglia e la trasformiamo in perla. E aiutiamo gli altri a cambiare. Tu, mia cara ragazza, sei bellissima, e io ti amo.”

Un discorso, questo, che è diventato giustamente virale. E che nasconde (nemmeno troppo velatamente) una bella lezione: non siamo noi che dobbiamo cambiare. Sono gli altri. Quelli che giudicano, che sparlano, che sembrano avere opinioni fondate semplicemente sull’esteriorità. E per farli cambiare non serve molto: basta che rimaniamo noi stessi, senza dare peso a questi pensieri, ma sfruttando la nostra unicità per riempire metaforicamente gli stadi, proprio come Pink.

 

Le torte non devono per forza essere morbide e perfette alla vista. Noi amiamo anche quelle "crumble", e cioè sgretolate, la cui superficie si presenta irregolare e sfaccettata, croccante, friabile e irresistibile. Ci sono molti modi per ottenerle: noi amiamo questo, con i fiocchi di avena!

Torta crumble mele e frutti rossi: come cucinare la torta croccante e friabile dal cuore cremoso a partire da avena, mele e frutti rossi

 

Il pettine per pidocchi davvero efficace

Lunedì, 28 Agosto 2017 09:36

 

Per combattere i pidocchi di certo la prima regola è la prevenzione. Ci sono poi terapie complementari, come l’aromaterapia, che in certi casi si rivela un'ottima strategia. Ma lo strumento certamente più utile è il famoso pettinino.

Fino a poco tempo fa il pettine per pidocchi era un semplice pettinino a denti strettissimi in grado di raschiare sia i pidocchi sia le lendini, le loro uova. Utilizzarlo è semplice ma serve molta pazienza, oltre che meticolosità, e spesso non ci si accorge di lasciare dietro anche quei pochissimi residui che poi causeranno un’altra esplosione di pidocchi.

Beh, ora c’è un nuovo strumento. E noi ne siamo già entusiaste.

Il pettine per pidocchi davvero efficace: da Medisana il pettinino elettrico antipidocchi LCS, efficace e sicuro per la guerra naturale contro i pidocchi

LCS è un pettine antipidocchi che si differenzia dai soliti per il fatto di essere elettrico. Come i pettinini, è composto da denti strettissimi che incastrano pidocchi e uova in maniera naturale, rimuovendoli dalla cute e dai capelli dei bambini (ma non solo: spesso anche i genitori li prendono, vivendo a stretto contatto con i figli).

I pidocchi, piccoli parassiti che si nutrono del sangue della cute, sono minuscoli (da adulti misurano 2 o 3 millimetri) e di colore grigio-marrone. Si attaccano ai capelli, mentre sulla cute depositano le loro uova, che rimangono così sulle radici dei capelli. Dopo una settimana circa le uova si schiudono, rilasciando i nuovi pidocchi e lasciandosi dietro i gusci, e cioè le lendini.

I bambini solitamente iniziano con una decina di pidocchi, ma se il problema non viene trattato questi possono moltiplicarsi arrivando fino a 200.

E sfatiamo subito un mito: non sono i capelli sporchi ad attirarli. Semplicemente, i pidocchi si spostano di testa in testa attraverso il contatto tra i capelli, oppure attraverso i tessuti.

Detto questo, il pettinino elettrico è finalmente un metodo efficace. Soprattutto per chi, come noi, preferisce evitare dei trattamenti chimici e davvero molto aggressivi che oltre a rovinare i capelli rilasciano sostanze non propriamente salutari. Senza quindi utilizzare shampoo o lozioni aggressive, il pettinino permette di sbarazzarsi dei pidocchi e delle uova naturalmente.

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La tensione elettrica che lo caratterizza (che è davvero molto bassa, e quindi innocua, ma fatale per i minuscoli parassiti) uccide infatti sia i pidocchi adulti sia le uova al solo contatto con il capello, e senza intaccare minimamente la salute del cuoio capelluto. Chi lo utilizza non percepisce assolutamente questa tensione, che viene invece segnalata dall’apparecchio.

La corrente a bassa tensione è data da semplici batterie AA, è indolore e assolutamente innocua, e dunque priva di controindicazioni (se non quella di evitare assolutamente l’utilizzo dei prodotti chimici durante il periodo del trattamento). Basterà quindi pettinate meticolosamente i capelli (asciutti!) affetti dai parassiti ogni giorno per due settimane (per essere certi di aver eliminato non solo tutti i pidocchi, ma anche quelli rilasciati dalle uova più nuove), senza ricorrere a nessuna terapia con sostanze chimiche. E può essere utilizzato anche sui nostri animali domestici!

Continuando quindi con le regole di prevenzione (il lavaggio di tutti i tessuti entrati in contatto con la testa su tutte), piano piano i pidocchi verranno eliminati in maniera delicata e naturale e per nulla aggressiva.

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

Le varietà di pere

Lunedì, 28 Agosto 2017 08:24

Dici pera, ma quale intendi? Come i pomodori, le zucchine e tutte le altre tipologie di frutta e verdura, anche le pere si presentano in numerose varietà. Più dolci, più fragranti, adatte alle torte, adatte alle macedonie… Oltre alle famose Williams, ne conoscete? Ecco la nostra guida alle varietà di pere, per conoscerle e sceglierle nella maniera più adatta.

Le varietà di pere: la guida per conoscere tutte le varietà di pera presenti sui banchi dei nostri mercati

Prima di addentrarci nella lista della varietà di pere, è bene sapere che questo frutto autunnale è davvero un toccasana: antiossidante grazie ai suoi polifenoli, contrasta i radicali liberi e allo stesso tempo protegge il sistema cardiovascolare. È inoltre povero di sodio, dà molta energia grazie agli zuccheri semplici e al potassio e protegge la pressione sanguigna, i reni, il sistema linfatico e quello nervoso.

Pera Williams: partiamo dalla più nota, la pera Williams, quella più diffusa nei nostri mercati forse anche per la sua versatilità: è infatti buonissima in macedonie e frullati, ma anche come accompagnamento in cocktail alcolici o analcolici, in marmellata e in succhi di frutta fatti in casa. La sua buccia è tendente al verde (con punte di giallo) e la polpa molto chiara, verso il bianco. È molto zuccherina, e per questo ottima anche da sgranocchiare così, ma per lo stesso motivo è più delicata e andrebbe protetta dai vari traumi perché soggetta ad ammaccature. Si trova sui mercati da agosto a dicembre.

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Pera Kaiser: la sua forma è regolare (tondeggiante e più grossa delle altre pere) e il colore della sua buccia è molto più tendente al marrone. La polpa, chiara, è succosa e abbastanza croccante, e per questo la si può consumare fresca oppure cotta, con dello zucchero di canna integrale e cotta in forno o al vapore. Per la sua polpa più croccante è poi perfetta nelle torte, perché si sfalderà meno mantenendo la morbidezza. La troviamo fresca da settembre ad aprile.

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Pera Conference: da novembre a giugno troviamo poi la pera conference, dalla buccia simile alla Williams ma di forma più allungata. La polpa è biancastra tendente al crema e il suo sapore sta tra il dolce e l’acidulo.

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Santa Maria: pera estiva è la Santa Maria, dato che la troviamo in vendita proprio nei mesi tra luglio e ottobre. È coltivata nel sud Italia, al caldo. La polpa è bianca, mentre la buccia è verde con striature rosse nella parte esposta al sole.

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Pera Abate: devono il loro nome all’abate Fetel, che le selezionò nel XV secolo. Sono allungate e la buccia è verde con punte marroncine. La polpa è molto profumata e bianca ed è davvero molto, molto succosa. Da settembre a gennaio le possiamo trovare al mercato e le possiamo usare per i risotti, per le torte (come la Kaiser, la sua polpa è compatta) o in accompagnamento ai formaggi.

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Pera Guyot: come la Santa Maria è una pera estiva, e quindi precoce. E infatti è proprio detta “Williams Precoce”, per la sua somiglianza con la pera più famosa. La polpa è fragrante e porosa e la buccia giallastra, e il suo peso è medio. Come la Williams è buonissima in macedonie, succhi, frullati e smoothies.

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Williams Rossa: infine un’altra pera simile alla Williams, ma stavolta decisamente più riconoscibile grazie al suo colore peculiare: il rosso. La Williams rossa è infatti molto simile alla sua cugina verde, ma è più estiva. Come lei è delicata (e soggetta ad ammaccature). La polpa, color avorio, è succosa e molto profumata, di consistenza fine. Zuccherina, è molto buona quando consumata fresca.

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Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

 

Cosa ci hanno insegnato le nostre mamme

Venerdì, 11 Agosto 2017 14:07

Ci sono cose che quasi tutte le noste mamme ci dicevano e che in qualche modo ci hanno cambiato la vita. Ce l'hanno cambiata perché dopo averle sentite ci siamo sentite più confidenti in noi stesse, più forti o più serene. E che nel momento in cui siamo diventate a nostra volta ci sono tornate in mente. Ecco, sono quelle frasi che, come loro le hanno dette a noi, noi dovremmo dirle ai nostri figli, per farli crescere adulti consapevoli, sereni, forti e determinati, con la consapevolezza che essere se stessi è sempre una buona idea.

Cosa ci hanno insegnato le nostre mamme: le frasi che ci hanno trasmesso le nostre madri e che dovremmo dire sempre ai nostri figli per far sì che crescano in armonia

1) Sei bellissimo/a.

Magari non ci credevamo, perché ogni scarrafone è bello a mamma sua. Ma alla fine ci faceva piacere. E sentirselo dire anche di prima mattina, o quando siamo un casino, quando abbiamo i capelli disordinati o non ci piacciamo quel nuovo taglio di capelli fa tanto. Fa capire che la bellezza è interna, che la bellezza è innata, che la bellezza sta negli occhi di chi guarda e che belle lo saremo davvero sempre.

2) Perché ti senti così?

A volte invece di sgridarci le nostre mamme ci chiedevano di spiegare, piuttosto, i nostri sentimenti. Se l'hanno fatto anche le vostre saprete che è in quei momenti che trovi la forza di reagire alle cose, di tirarti su, di fronteggiare la realtà e di immedesimarti con gli altri. Dovremmo sempre chiedere questo, ai nostri figli, prima di inveire nervosamente perché ci stanno facendo perdere le staffe con il loro pianto apparentemente inutile.

3) So che farai la scelta giusta.

Indipendentemente da quale questa scelta sarebbe stata. Da piccoli, da grandi. Questa è una frase che colpisce al cuore, perché fa capire che la mamma ha fiducia in noi, e che indipendentemente dalle nostre idee ci vorrà sempre bene.

4) Divertiti! 

Che bello sentire queste parole! Anche da piccoli, quando iniziavamo ad uscire con gli amici il pomeriggio, quando andavamo a dormire da un amichetto, quando insomma i genitori non c'erano. Significava avere l'approvazione del fatto che era giusto staccarsi e vivere la propria vita. Una frase apparentemente innocua che quindi ci portiamo dentro per sempre per avere sempre serenità!

5) Mi raccomando.

Ogni mamma sa che i figli sbaglieranno, che faranno qualcosa di testa loro, che disubbidiranno e non seguiranno le regole. Il "Mi raccomando" racchiude questo: il sapere che farai qualcosa che non approveranno, ma che in ogni caso si è consapevoli che non supererai la linea invisibile del troppo. Insomma: "mi fido, ma fino a un certo punto; tuttavia ti lascio libero: non deludermi!".

6) Sono orgogliosa di te.

Come l'ultima frase di questo elenco, questa fa parte di quelle che non tutti i genitori riescono a dire, perché magari più chiusi. Ma sentirsela dire, per un bambino o un ragazzo, è meraviglioso. Soprattutto dopo i grandi traguardi, quelli istituzionali o quelli meno "importanti" ma fondamentali ai suoi occhi. Approvazione: un concetto difficile, ma che un figlio ha bisogno di sentire da parte di un genitore.

7) Sarai un bravo genitore.

Questa forse ce l'hanno detta quando eravamo più grandicelli, quando passavano i momenti di scontro e di contrasto e iniziavamo a capire che fare il genitore non è così semplice come credevamo quando eravamo piccoli. Una frase semplice, ma che fa tanto, perché entra nella nostra coscienza, e se viene fuori nei momenti giù, allora ha la forza di farci sentire davvero forti. Perché tutti i genitori sbagliano, lo faremo anche noi. Ma ciò non significa mai essere cattivi genitori.

8) Ti voglio bene.

Non tutti esprimono i loro sentimenti a parole. Ma se i vostri genitori erano fatti della pasta di chi invece al contrario dice in faccia ciò che prova saprete anche che fa benissimo sentirselo dire. E probabilmente ora non farete fatica a dire ai vostri figli "ti amo": ricordate quanto faceva bene a voi e continuate così.

Vi avevamo già proposto la nostra ricetta dei samosa indiani di verdure: i samosa sono dei triangolini di pasta sottile ripieni di verdure e fritti. Ci piacciono tantissimo, anche per il loro particolare sapore dato dalle spezie!

Oltre alla ricetta tradizionale, tuttavia, ci piace sperimentare nuove combinazioni. Come questa, dei samosa a base di yogurt naturale!

Samosa allo yogurt: la ricetta tradizionale indiana rivisitata e sempre buonissima

 

8 lavoretti in spiaggia

Venerdì, 11 Agosto 2017 08:29

Anche voi siete al mare o avete in programma di partire a breve? Bene. La creatività non va in vacanza, e i nostri bambini non dovrebbero farne a meno! Lasciate che giochino con la sabbia, che creino castelli inimmaginabili, che giochino ai travasi e che inventino le attività più disparate sul bagnasciuga.

E se non hanno idee? Ve ne proponiamo alcune!

8 lavoretti in spiaggia: come trasformare i materiali naturali in ingredienti per stimolare la creatività, anche al mare

1) Partiamo da un’attività non esattamente creativa, ma che ai bambini piace molto, li stimola e li appassiona: il seashell sorting, ovvero la classificazione delle conchiglie. Siamo certi che ne porterete a casa un sacco, dalla spiaggia. La sera, quindi, proponete ai bimbi di dividerle per colore, per forma o per dimensione, aiutandoli anche con delle muffin tin o delle carte colorate.

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(Living Montessori Now)

2) Sempre con le conchiglie portate a casa dalla spiaggia possiamo creare dei quadretti-fossili bellissimi. In alcune tortiere in alluminio versiamo del gesso mescolato con acqua (in proporzione sempre 2 a 1), quindi, non appena il composto inizia ad indurirsi, appoggiamo, premendole un po’, le conchiglie sulla superficie. Lasciamo asciugare del tutto per almeno un giorno, quindi estraiamo dai contenitori.

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(Alpha Mom)

3) I castelli di sabbia possono essere realizzati anche in modi più creativi: perché non lasciarglieli disegnare con i sassolini trovati sul bagnasciuga?

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(Artful parent)

4) Sul bagnasciuga, poi, non troviamo solo sassi o conchiglie. Bellissimi sono anche i pezzi di vetro levigati dall’acqua, opachi, lisci e per niente taglienti. Raccogliamone un po’ e utilizziamoli per i nostri lavoretti creativi!

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(Crafting Timeout)

5) Altro materiale naturale che troviamo al mare sono i pezzetti di legno portati in spiaggia dalle onde. Sono perfetti da interpretare e da trasformare in pesci! Basta un pennarello ad inchiostro liquido con punta larga!

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(Creative in Chicago)

6) Con la sabbia possiamo preparare della terracotta marina fatta in casa: mescoliamo una tazza e mezza di sabbia con una tazza e mezza di amido di mais, due tazze di bicarbonato di sodio e una tazza e mezza di acqua. Versiamo il composto in una vecchia pentola e accendiamo il fuoco (medio) continuando a mescolare finché non prenderà la consistenza del purè. Togliamo dal fuoco e versiamo su una teglia coperta da carta forno per fare raffreddare. Riprendiamolo, facciamone una palla e utilizziamolo come se fosse della normale pasta modellabile! Creiamo quindi dei fossili premendo le mani, i piedi o i giocattoli, quindi trasferiamoli in forno sempre su carta forno e cuociamo a 100 gradi per due ore.

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(Paging fun moms)

7) Non buttate i vasetti dello yogurt: in spiaggia possono trasformarsi in perfette base per ricreare ambienti in miniatura!

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(Budget Savvy Diva)

8) Infine, old but gold, un classico intramontabile: le conchiglie colorate. Utilizziamo gli acquerelli liquidi e lasciamo che i bambini si sbizzarriscano. Un’attività divertente e creativa, ma anche un modo per portare il mare in casa: le conchiglie staranno infatti benissimo a centrotavola!

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(Fun a Day)

 

Li avrete visti a cestino o a mezzaluna nei ristoranti orientali, e ne avrete apprezzato tanto il sapore quanto il fatto che sono cotti al vapore, tecnica che permette di mantenerli più leggeri. Parliamo dei ravioli cinesi, detti anche jiaozi: farli in casa è più semplice di quanto crediate! Ecco quindi la nostra ricetta.

I Jiaozi, ravioli cinesi di verdure al vapore: la ricetta dei fagottini ripieni e cotti al vapore alla maniera orientale

 

Il segreto delle cose

Giovedì, 10 Agosto 2017 12:50

I disegni di Gaia Stella si intrecciano con le poetiche filastrocche di María José Ferrada. Si incontrano, si cercano, si scontrano e si completano, e nasce così uno dei libri più belli che i nostri bimbi dovrebbero avere sui loro comodini.

Il segreto delle cose: il libro scritto da María José Ferrada e illustrato da Gaia Stella che parla ai bambini di quanto il mondo sia poetico e fantasioso

"Il segreto delle cose" è un libro edito dalla piccola casa editrice (che è un gioiello!) Topipittori. Basta leggere la quarta di copertina per capire che è una minuscola meraviglia per occhi infantili (o per occhi grandi che non vogliono crescere): parla degli oggetti che affollano le nostre case. Li descrive. Ma non nella maniera a cui siamo abituati: ombrelli che sono fiori, lampade che sono piccoli soli adibiti a illuminare l'interno, quadri "che sono i francobolli delle case viaggiatrici". E poi ci sono la casa dello zucchero, le piscine molto piccole (le tazzine del tè, ça va sans dire), i semini del fuoco, da sfregare per accenderne uno grande...

Tutto è poetico, tutto è fantasioso, tutto è alla portata dei bambini, che se a volte possono sentirsi sopraffatti dalle cose e dalla vita degli adulti, possono essere tranquillizzati da questa magnifica storia: perché è proprio per loro, abitanti piccoli di case grandi, questo libro che farà loro capire che tutto ha un'anima, che tutto è divertente e che tutto può traformarsi in ciò che vogliamo che sia.

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Sapete qual è il bello? Ad una seconda lettura vi accorgerete che la poetessa cilena non utilizza metafore. I fiammiferi non sono come semini per accendere il fuoco, e i quadri non sono come francobolli per case che viaggiano. I fiammiferi sono semini, i quadri sono francobolli, le lampade piccoli soli e così per tutti i ventiquattro oggetti trasformati dalle ventiquattro poesia e altrettante illustrazioni (disegni semplici, geometrici, intuitivi e davvero deliziosi) in piccole magie. Lo "sono", non sono "come".

E così tutto, oltre che emozionante ed avventuroso (perché le nostre case a quanto pare hanno una vita tutta loro, nascosta ai nostri occhi!), diventa ancora più accogliente, intimo e confortante.

8 idee di roll vietnamiti

Giovedì, 10 Agosto 2017 08:22

Esistono degli involtini primavera più leggeri perché non fritti. Stiamo parlando dei roll vietnamiti, che a differenza della versione cinese non vengono fritti e mantengono così tutta la loro salute!

Ecco quindi otto idee per proporre in tavola i summer roll vietnamiti, perfetti tutto l’anno (anche in estate!) perché leggeri, saporiti e pieni di benessere.

8 idee di roll vietnamiti: da quello tradizionale a quello di frutta, le ricette più deliziose per spring roll vietnamiti leggeri e saporiti

1) Partiamo dalla ricetta base, quella tradizionale dei summer roll vietnamiti. Prendiamo 8 fogli di farina di riso, un po’ di germogli di soia, spaghetti di riso, 1 carota, 8 gamberi, un cipollotto e qualche foglia di lattuga (più qualche spezia: coriandolo, menta, curry...). Peliamo e tagliamo la carota a fiammifero, quindi tagliamo a rondelle il cipollotto. Cuociamo quindi per pochi minuti in acqua bollente i gamberi pelati, tagliamoli a metà per il lungo e lasciamoli da parte. Nella stessa acqua (una volta spenta) lasciamo ammorbidire per cinque minuti gli spaghetti di riso. Bagniamo poi i fogli di riso in acqua tiepida finché morbidi e componiamo i roll: al centro stendiamo i gamberi, le verdure e gli spaghetti e spolveriamo con le spezie, quindi chiudiamoli a involtino e rinforziamo avvolgendo intorno un altro foglio di riso.

Serviamo con un po’ di salsa di soia!

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(White on rice couple)

2) Versione molto simile è quella che vede un’aggiunta di semi di sesamo sui fogli di riso: aggiungerà un sapore ancora più particolare ai nostri rolls.

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(Le petitoeuf)

3) Alla stessa ricetta possiamo aggiungere un super alimento come l’avocado: come le altre verdure non ha bisogno di cottura; basterà appoggiarlo sui fogli di riso insieme agli altri ingredienti, dopo averlo tagliato a fettine.

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(My invisible Crown)

4) Perfetti sia per merenda che come contorno a cena sono i roll vietnamiti di frutta. Dopo aver sbollentato i fogli di riso e gli spaghetti di riso, tagliamo a fette la nostra frutta preferita e creiamo i nostri involtini colorati!

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(Well and Good)

5) La frutta può essere però abbinata anche alla verdura: buonissimo è l’abbinamento fragole e spinaci. Le fragole sono tagliate a fette mentre gli spinaci sono lasciati a crudo, in modo da mantenerne tutte le proprietà.

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(Sweet peas and saffron)

6) Super veg sono i roll vietnamiti al tofu: basterà prendere un panetto di tofu, strizzarlo bene, tagliarlo a fette sottili e farlo saltare in padella qualche minuto, fino a che non dorerà. Dopodiché potremo aggiungerlo alla nostra solita ricetta dei rolls.

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(Delish knowledge)

7) La stessa ricetta non-veg prevede invece il petto di pollo, tagliato a pezzetti molto piccoli e saltato in padella con un filo di salsa di soia.

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(I wash you dry)

8) Infine, non una ricetta per spring roll, ma quella per la salsa a base di burro di arachidi per accompagnare gli involtini. Basterà mescolare cinque cucchiai di burro di arachidi con tre di salsa di soia, un paio di Sriracha (salsa chili), uno di salsa hoisin (salsa orientale speziata), uno di acqua calda e il succo di un lime.

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(RecipeTin Eats)

 

Sara

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Cecilia

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