8 ricette primaverili con le crocifere

Lunedì, 06 Maggio 2019 13:51

Le crocifere sono verdure quali i broccoli, i cavoletti di bruxelles, i ravanelli, il cavolo nero, la rucola, il crescione… La loro particolarità è quella di essere ricchissime di vitamine e minerali e di essere super benefiche, tanto che si parla di verdure antitumorali.

Per farle mangiare ai bambini non serve puntare sul classico (e a volte noioso) bollito di verdure, ma è bene renderle sfiziose e più appetitose. Anche in primavera!

8 ricette primaverili con le crocifere: come proporre in tavola in primavera le verdure più benefiche di tutte

Le chips di cavolo viola

Sono deliziose e ne mangeresti una dietro l’altra: veggie chips a base di cavolo viola (ma anche con quello nero sono ottime!) che croccano e soddisfano quasi più delle patatine normali. Provate per credere!

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La passata di broccoli

Una vellutata a cui possiamo aggiungere del crescione sminuzzato o lasciato a foglioline alla fine, come guarnizione, per un’incetta di crocifere davvero completa. Ed è super primaverile, ma adatta soprattutto alle ultime serate più fresche. La ricetta è qui.

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La cheesecake di verdure

Utilizzando come base questa ricetta, possiamo aggiungere rucola, crescione e cavolfiore per una bomba di vitalità, gusto e salute! La ricetta è questa.

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Polpette di salmone e broccoli

Per i bimbi che non amano vedere i piatti troppo verdi (per usare un eufemismo) e per quelli che dicono di non amare la verdura, ecco delle polpette al cui interno possiamo nascondere i nostri broccoli!

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Pasta ai broccoli e pomodori

Semplicissima e veloce da preparare (anche con i broccoli surgelati: basta sbollentarli un attimo nell’acqua della pasta prima di mettere quest’ultima e saltarli poi in padella con i pomodorini) questa ricetta è ottima per pranzo, perché dà l’energia giusta per la giornata. Ecco la ricetta.

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Pesto di rucola

È molto simile al pesto genovese al basilico e in effetti basta sostituire al basilico la rucola. Frulliamo quindi 100 grammi di rucola fresca con 3 cucchiai di pecorino grattugiato, 20 grammi di pinoli, tre cucchiai di olio evo e un pizzico di sale, aggiungiamo un goccio d’acqua di cottura e condiamo con questo sugo delle trofie o degli strozzapreti di pasta fresca.

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Toast di ravanelli

Un semplice toast adatto anche a pranzo per rendere i ravanelli più piacevoli anche ai bambini, che potrebbero trovarli piccanti: per mitigare questa loro caratteristica basta adagiarli tagliati su un letto di humus di ceci oppure di formaggio cremoso spalmabile, con qualche seme misto, su una fetta di pane integrale tostato.

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Gli involtini di verza

In alcune regioni si chiamano capponi, in altre semplicemente involtini. Rimane il fatto che la forma dell’involtino piace spesso ai bambini, e questi avvolti nelle verze sono deliziosi, sostanziosi e super golosi! La ricetta la trovate qui.

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Come usare la fascia per neonato

Lunedì, 06 Maggio 2019 09:49

Portare fin dalla nascita si può. L'importante è scegliere i supporti adeguati e osservare alcuni principi di ergonomia e sicurezza:

- rispetto della naturale curvatura della schiena del neonato a C
- rispetto della naturale divaricazione delle gambe (ogni neonato ha la sua apertura)
- ginocchia sempre più alte del sedere
- rispetto del baricentro del portatore che deve essere allineato o inferiore rispetto al sederino del neonato
- neonato ben aderente al corpo del portatore
- rispettare "altezza bacio", piegando la nostra testa dobbiamo riuscire a baciare il capo del nostro bambino
- viso del neonato sempre scoperto e in vista

Quale supporto scegliere?

Due sono le opzioni quando si inizia il percorso con un neonato: una fascia elastica o una fascia rigida.

La fascia elastica è la più consigliata e indicata con neonati e anche prematuri in quanto morbida, avvolgente e facile da utilizzare. La sua semplicità è data dal fatto che il tessuto elastico facilita il posizionamento del neonato anche se la legatura non è perfetta. Consente di portare fino a 6/7 kg circa, poi non sostiene più adeguamente il peso del bambino. Con questo supporto è possibile un solo tipo di legatura, il triplo sostegno preannodato davanti; vuol dire che è una legatura a tre strati e che permette di togliere e mettere il bambino senza doverla rifare ogni volta. Risulta molto comoda nei sali-scendi dall'auto o in molte occasioni, come ad esempio se si deve allattare.

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La fascia rigida è l'alternativa all'elastica e può sostituire quest'ultima nei mesi più caldi. È bene scegliere una fascia di bassa grammatura, in cotone o bamboo. In questo caso è possibile effettuare con un neonato la croce fasciata davanti. Si tratta di una legatura per portare pancia a pancia, in monostrato o se si aprono i lembi in triplo strato, ma non è preannodata quindi necessita di essere rifatta tutte le volte.

Per capire come fare, ecco un video: https://www.youtube.com/watch?v=yhhFkwektsk 

Chiara Miragoli, consulente Babywearingschool

Pulizia del viso, un rituale mamme e figlie

Venerdì, 03 Maggio 2019 13:04

Prendersi cura di noi stesse è un piacere, oltre che un dovere: mentre facciamo del bene al nostro organismo, la nostra mente ne trae benefici immensi. Anche quando si tratta del viso: la pelle è un organo importantissimo, che va curato e coccolato al meglio, anche attraverso routine quotidiane e settimanali rilassanti e super soddisfacenti.

E no, non è solo dall’adolescenza che è importante cominciare con le creme e le pulizie del viso: anche le nostre bimbe possono iniziare a coccolarsi il viso, imparando fin da piccole l’importanza di una routine per prendersi cura della pelle e i piaceri rilassanti di questa abitudine!

Pulizia del viso, un rituale mamme e figlie: con Foreo il regalo perfetto per la festa della mamma, per imparare con le nostre bimbe l’importanza e il piacere della pulizia del viso

Fin da piccoli, i nostri figli dovrebbero imparare, insieme all’igiene generale, l’importanza di una corretta routine di pulizia del viso e della pelle, proprio come un insegnamento tramandato per il benessere della persona.

Oltre ai massaggi e al lavaggio quotidiano con sapone delicato, e oltre all’utilizzo della crema idratante per nutrire al meglio la pelle, importantissima è la pulizia del viso, e quest’anno per la festa della mamma c’è una bella notizia proprio in questo senso: l’azienda svedese Foreo produce infatti piccoli dispositivi belli e pratici per praticare il massaggio viso purificante!

LUNA, il dispositivo per la pulizia del viso di Foreo, può essere quindi un bellissimo regalo per la festa della mamma, piccolo e discreto, utile e bello, che diventa uno strumento per creare un piccolo rituale familiare tra mamma e bimbi, che ogni mese possono giocare sensorialmente a pulire il viso in maniera rilassante super soddisfacente. Già, perché il lavaggio quotidiano con le mani basta solo fino ad un certo punto: una volta al mese la nostra pelle si rigenera e subisce un processo di eliminazione delle cellule morte. Queste cellule morte hanno però bisogno di una mano per essere eliminate al meglio, altrimenti il rischio è quello di secchezza della pelle, macchie fastidiose e pori ostruiti, che provocano imperfezioni.

Luna, in silicone non poroso, permette quindi di pulire ed esfoliare in maniera delicata, rilassante e naturale queste cellule morte, favorendo il rinnovamento cellulare. Ed è super igienico.

Nei negozi Sephora in questi giorni troviamo quindi due bellissimi set per la Festa della Mamma, e sul sito troviamo invece tutti i prodotti Foreo. I nostri preferiti? Il classico Luna 2, una rivoluzionaria spazzola viso T-Sonic con sistema anti-aging progettata per ridurre al minimo la comparsa di imperfezioni rispondendo efficacemente all’invecchiamento cutaneo.

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Il range LUNA si avvale della tecnologia T-Sonic Pulsations, che permette di incanalare nella pelle 8000 pulsazioni al minuto per un’esfoliazione super efficace in grado di rimuovere le cellule morte e tanto delicata da permettere l’utilizzo giornaliero. Test clinici hanno dimostrato che le spazzole del range LUNA rimuovono fino al 99.5% di sporcizia e sebo regalando al contempo un piacevole massaggio del viso.

Altro dispositivo che amiamo è UFO, perfetto per le mamme dalla vita frenetica che non possono permettersi venti minuti per una maschera viso idratante! In soli 90 secondi, infatti, Ufo fa l’effetto di una maschera viso. E possiamo quindi farlo ogni volta che vogliamo, anche più volte al giorno!

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Ricette veloci e semplici per cena

Venerdì, 03 Maggio 2019 08:41

C’è una credenza diffusa che mi piacerebbe smentire una volta per tutte: no, non serve essere dei cuochi sopraffini per cucinare pasti che siano sani, gustosi e allo stesso tempo facili e veloci da preparare. Basta avere la ricetta giusta e spesso in una trentina di minuti (quando non meno) possiamo preparare una cena o un pranzo con i fiocchi, sia per gli ospiti sia per la quotidianità della nostra famiglia.

Sì, ok, i toast veloci e la minestra sono velocissimi, ma il rischio noia è dietro l’angolo. Ecco quindi qualche ricetta davvero veloce e davvero semplice, facile da preparare e per tutti, per portare in tavola sempre piatti bilanciati e saporiti senza stare tutto il giorno ai fornelli!

Ricette veloci e semplici per cena: i piatti più facili da preparare senza perdere benessere, gusto e bellezza

Polentina in formine con salsa di mango e ceci

Sì, sembra una ricetta difficilissima e sofisticata, ma è davvero semplicissima! Bastano polenta, formine e un frullatore. Qui la ricetta.

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Avena, pesto e piselli

Un’alternativa al classico riso, più saporita e ricca di fibre, che, vi assicuro, è pronta in una ventina di minuti. La ricetta è super semplice e il risultato saporito e sempre apprezzato anche dai bambini (viva i piselli!).

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Sandwich creativi e semplici

Per non cadere sempre nella trappola dei toast prosciutto e formaggio, ecco una serie di sandwich a base di fette di pane integrale tostato davvero facilissimi da preparare ma super fantasiosi e variegati, con ingredienti sempre diversi, saporiti e amati da tutti! A volte ciò che serve è semplicemente un po’ di fantasia nel combinare gli ingredienti che già abbiamo in dispensa e frigorifero!

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Carote al forno

Una ricetta che possiamo declinare con le verdure di stagione di volta in volta (io adoro anche i cavolfiori con cipolle rosse a fettine!). Si prepara in cinque minuti e poi sta in forno mezz’oretta, mentre noi facciamo tranquillamente le nostre cose.

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Filetti di merluzzo alle erbe

Anche il pesce solitamente è uno di quegli ingredienti che fanno paura, quando in realtà prepararlo secondo alcune ricette (come questa) è facilissimo. E in questo modo possiamo servire la settimanale porzione di pesce azzurro (importantissima per gli Omega3!) senza impazzire.

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Polpette di salmone e zucchine

Anche le polpette sono una cena perfetta e semplice, quando le prepariamo al forno e con ingredienti vari e bilanciati. Queste sono a base di pesce (stavolta il salmone) e ai bambini piacciono da matti. Ma anche a noi adulti!

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Pasta con zucchine

Un classico della mia cucina: le zucchine le ho praticamente sempre in frigorifero, quindi quando abbiamo voglia di una pasta semplice, tradizionale e veloce la propongo in tavola. Con l’aggiunta di qualche spezia, poi, è una bomba.

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Vellutata viola


Anche questa vellutata è una bomba, anche perché a livello visivo fa fare un figurone. Eppure è semplicissima da preparare! Il segreto sono il cavolo viola e le patate viola, che rendono questa semplice vellutata frullata una delizia da vedere e da mangiare.

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Dal di lenticchie

Una ricetta etnica deliziosa e ricca di proteine, pronta in una mezz’oretta e dal risultato sorprendente! Possiamo anche scegliere le spezie in base al nostro gusto e a quello dei nostri bimbi (io i miei li ho abituati fin da subito al curry dolce e alle spezie più delicate).

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Il cus cus in cinque minuti

Infine, ecco il mio cus cus semplice, equilibrato e saporito pronto in cinque minuti! Non ci credete? Provate, poi mi direte.

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Il digiuno è una pratica conosciuta da secoli e secoli, ma erroneamente molti pensano che serva essenzialmente per perdere peso. Niente di più sbagliato, anche perché digiunare senza cognizione di causa può portare a danni importanti nel nostro organismo.

Il digiuno prolungato, dunque, è sconsigliatissimo. Ma sono molti gli scienziati che accordano invece su una cosa: che il digiuno breve porta notevoli benefici al corpo. Ma non in fatto di dieta e perdita di peso: a beneficiarne è il nostro sistema immunitario, che in sole 72 ore di digiuno si trova rigenerato e rinforzato. Vediamo insieme perché.

Come il digiuno aiuta il nostro sistema immunitario: una ricerca svela come digiunare per 72 ore rinnovi le nostre difese immunitarie e porti benefici all’organismo

A dirlo sono i ricercatori della USC, l’University of Southern California: quando digiuniamo per 72 ore il nostro corpo ne trae beneficio, poiché il sistema immunitario si rigenera aiutando l’organismo a combattere le infezioni.

Lo studio potrebbe aiutare soprattutto le persone che si trovano in uno stato di debilitazione, come ad esempio gli anziani o chi si è trovato a combattere il cancro attraverso la chemioterapia: osservando gli effetti del digiuno prima sui topi e poi sugli umani, i ricercatori hanno infatti notato come digiunando i globuli bianchi diminuissero scatenando poi una reazione benefica, nella quale le cellule staminali rigeneravano nuovi globuli bianchi, rinnovando in questo modo il sistema immunitario del soggetto in questione.

Allo stesso tempo, il corpo dei soggetti si liberava delle cellule danneggiate o vecchie, durante questi periodi di digiuno, e tutta questa catena si rivelava una sorta di elisir, in quanto le cellule danneggiate dalla chemio o dall’età venivano così sostituite da quelle uove.

Ma i benefici non terminano qui, poiché il digiuno breve ha portato nei soggetti alla riduzione dell’enzima PKA, un effetto che porta alla longevità, e alla riduzione dell’ormone IGF-1, responsabile dell’invecchiamento e della progressione dei tumori.

“Se la chemioterapia salva delle vite, allo stesso tempo porta danni collaterali al sistema immunitario”, ha spiegato nell’articolo della USC la professoressa Tanya Dorff. “Questo studio suggerisce quindi che il digiuno possa mitigare alcuni degli effetti dannosi della chemioterapia. Serviranno altri studi clinici, e soprattutto nessuno dovrebbe seguire questa dieta se non sotto controllo di un medico, ma stiamo capendo se questi effetti siano applicabili anche ad altri sistemi e ad altri organi, e non solo al sistema immunitario”.

Insomma: le buone notizie per il sistema immunitario ci sono, e sono ottime sia per chi sta in buona salute (e vuole semplicemente dare una spinta alle proprie difese) sia, soprattutto, a chi sta soffrendo per gli effetti della chemioterapia una volta guarito da un tumore. I ricercatori, intanto, continueranno i loro studi per capire se effettivamente il digiuno breve è un toccasana o addirittura una terapia efficace.

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

 
 

Il mondo del design non è solo per adulti: ci sono anche mobili di design per bambini (o che si adattano facilmente ai bisogni dei bambini) per rendere la cameretta un luogo magico, perfetto per l’infanzia e anche molto fashion dal punto di vista dell’interior design.

Ecco quindi una selezione di mobili di design per bambini o adatti alla cameretta per un ambiente bellissimo, piacevole, sicuro e super cool.

Come arredare la cameretta del bambino con mobili di design: i migliori mobili per bambini che arrivano dal mondo del design

I nuovi componibili Kartell in bioplastica

Sono stati presentati all’ultimo Salone del Mobile di Milano e sono favolosi: sono i classici componibili di Kartell, un oggetto simbolo dell’azienda, ma stavolta realizzati in bioplastica e in colori pastello che diventano subito un pezzo immancabile per la cameretta. Verdi, gialli, rosa, blu: i colori sono stampati a iniezione e sono naturali e per questo perfetti per la camera dei bambini. Possono diventare un perfetto comodino (anche perché non hanno spigoli) oppure un cassetto porta-giocattoli. Ed essendo bassi e semplici da aprire sono anche parecchio montessoriani.

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La lampada foglia di Rotaliana

Si chiamano Eden e sono una serie di lampade da terra a forma di grandi foglie in tessuto fonoassorbente e lampade a led, che creano un effetto foresta davvero affascinante!

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I giocattoli Vitra

Vitra è conosciuta soprattutto per le sedie Eames, le classiche sedie in plastica (che esistono anche in versione sedia a dondolo). Pochi sanno però che Vitra produce anche dei meravigliosi giocattoli-scultura in legno (le Wooden Doll di Alexander Girard), deliziose come soprammobile e, perché no?, per giocarci.

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E non dimentichiamo lo sgabello elefante, un’icona del design che fa impazzire i bambini.

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La lampada This Is Not A Moschino Toy di Kartell

Tornando a Kartell, per genitori amanti della moda non può mancare in cameretta la lampada This is Not a Moschino Toy, una lampada da tavolo (e quindi da comodino) a forma di iconico orsetto di Moschino.

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I mobiletti di Magis

Per l’angolo creativo e artistico dei bambini perfetti sono i mobiletti di Magis, iconici anch’essi, che si aprono per scivolamento dei vari piani. Ci sono in bellissimi colori e sembrano fatti apposta per stare accanto al tavolino creativo dei bimbi. Si chiamano 360° e il designer è Konstantin Grcic.

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La poltrona sacco

Inizialmente fu progettata nel 1968 dall’azienda Zanotta, ma ora se ne trovano in commercio infinite versioni (come questa acquistabile su Amazon): il pouf sacco è comodo, divertente e versatile!

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Il lettino Montessori è un tipo di letto per bambini ormai utilizzatissimo in tutto il mondo. Lo si preferisce al classico lettino per bambini perché è pensato apposta, come tutta la pedagogia montessoriana, per stimolare, facilitare e assecondare l’indipendenza del bambino e la sua crescita autonoma, così come il senso di libertà.

Ma vediamo insieme quali sono le caratteristiche che rendono un lettino un letto montessoriano per bambini, per creare anche a casa un angolo Montessori per la nanna.

Quali sono le caratteristiche del lettino Montessori: il lettino montessoriano, per l’indipendenza e la crescita del bambino

È basso

La prima caratteristica del letto Montessori è quella di essere basso, ovvero distare da terra al massimo 20-25 centimetri (al livello della superficie superiore del materasso), in modo che il bambino possa salire e scendere in totale autonomia. Essendo accessibile, il lettino montessoriano diventerà per il bambino un luogo sicuro, tutto suo, che può raggiungere quando vuole senza l’aiuto dei genitori, sia per la nanna sia per giocare, leggere e viverselo.

Non ha le sbarre

Altra caratteristica fondamentale di un lettino Montessori, che lo distingue immediatamente dagli altri, è l’assenza di sbarre, al contrario del classico lettino per bambini. L’assenza di sbarre è imprescindibile nella pedagogia montessoriana, poiché permette al bambino di non sentirsi in gabbia, in prigione, e di vivere il lettino come e quando vuole. Le sbarre, solitamente, servono ai genitori per sentirsi più sicuri, per la paura che il bambino cada dal letto o scenda da solo. Questo timore, tuttavia, viene ovviato dalla caratteristica precedente del lettino, ovvero l’essere basso, poiché si annulla il pericolo di ferirsi e farsi male.

È in materiali naturali

Come tutti gli strumenti e i giochi montessori, anche il lettino deve essere preferibilmente in materiali naturali dai colori tenui e non sgargianti. Meglio, quindi, non utilizzare plastica o materiali troppo colorati, ma puntare sul classico e intramontabile legno, che dà pace, tranquillizza e stimola la sensorialità.

…Come anche le lenzuola e la biancheria

Anche quando scegliamo la biancheria per il letto è meglio scegliere materiali chiari, non sgargianti e naturali, come il cotone morbido e il lino, un po’ per la sicurezza (non sono tossici per i bambini) e un po’ per la sensorialità.

Lo si può usare già dai 18 mesi

Quando il bambino è autonomo nel camminare e nel muoversi è l’ora di proporgli il lettino Montessori, nella sua cameretta. I primi tempi, magari, andrà e tornerà, arrivando anche nel lettone, ma piano piano capirà che quello è il suo spazio, e sentirà il lettino montessoriano come luogo sicuro e confortevole (molto di più rispetto ad un lettino con le sbarre).

Per i primi mesi è possibile usare un materassino aggiuntivo

Per i genitori che temono che i bimbi cadano dal lettino (anche se l’essere così basso è già di per sé sicuro), soprattutto nei primi tempi in cui si stanno abituando al nuovo letto, è possibile adagiare accanto al letto un materassino oppure un tappeto morbido: in questo modo se il bambino, girandosi e muovendosi, cadrà, non si farà male. Pian piano, poi, questo “airbag” potrà essere rimosso e il bambino potrà dormire nel suo lettino montessori tranquillo e beato!

Si parla tanto delle neomamme, giustamente. Si parla delle loro paure, dei loro dubbi, delle loro aspettative. Si cerca di rassicurarle, perché non esiste la madre perfetta, per quanto la società ci abbia imposto per secoli un ruolo impeccabile, e ognuna ha il diritto di educare i propri figli, lavorare, stare a casa e prendersi cura della propria famiglia come meglio crede, come meglio riesce.

Ai padri ci si pensa, ma solo in un secondo momento. Solo che anche i neopapà hanno gli stessi dubbi e le stesse paure, con un limite in più: quello di essere papà, e di essere, quindi, riassicurati un po’ meno.

Ma ci sono cose che dovremmo dire loro, che dovremmo condividere e che dovremmo mettere sul tavolo, per fare sapere che siamo loro vicini, che sappiamo che loro sono vicini a noi, e che in questa avventura ci siamo dentro insieme. E che ci sono cose che accadranno, ma che non dovranno avere paura, ma starci vicino come noi cercheremo di fare con loro.

Le cose che ogni papà dovrebbe sapere prima di avere un bambino: cosa dire ad un neopapà prima dell’arrivo del bambino per rassicurarlo e vivere con serenità la genitorialità, insieme

Sai, anch’io non ho idea di come si faccia

Spesso i papà hanno questa idea: che le mamme sappiano esattamente cosa fare in ogni attimo della giornata, che abbiano le idee chiare su come crescere un bambino, dei suoi bisogni, delle cure. Ma, soprattutto con i primi figli, anche noi non sappiamo nulla! E fare sapere loro che siamo nella stessa situazione fa bene in maniera bidirezionale, perché rassicura loro e ci unisce ancora di più, ci rende ancora più squadra.

Sì, piangerò molto

Il pianto fa parte della vita dei neogenitori. Ma non solo quello dei bambini: anche quello delle mamme, che un po’ per gli ormoni e un po’ per i cambiamenti sostanziali della vita si ritroveranno spesso scombussolate. Sapete, papà? Avremo bisogno del vostro conforto, sia fisico sia mentale. E sarete anche voi a sostenerci, ad accorgervi per primi della depressione post-parto nell’eventualità che questa compaia, a tirarci su quando le lacrime ci annebbieranno la vista.

Il mio corpo è cambiato, faccio fatica ad accettarlo, aiutami anche tu

Sì, aiutami a vedermi con i tuoi occhi, ad accettarmi, a capire che tornerà tutto a posto (anche se in maniera differente). Aiutami a sentirmi sempre bella, perché una coppia è fatta anche di questo, e il tuo amore lo vedo anche nei tuoi occhi, in come mi guardano. Occhi che mi daranno la forza per stare bene con me stessa.

Stai tranquillo, non mi offenderò se mi aiuterai

Proprio per la concezione secolare per la quale sono le madri ad occuparsi dei bambini, soprattutto nei primi mesi i papà a volte sono restii ad aiutare la mamma, a prendere il bimbo per coccolarlo, cambiarlo, giocare, ma non perché non ne abbiano voglia o perché siano maschilisti: a volte sentono di non rispettarci, di non rispettare il nostro legame. Ma sta anche a noi fargli capire che siamo allo stesso livello, che è giusto che facciano la loro parte, che è bello che si occupino dei bambini ad ogni ora del giorno e della notte, soprattutto quando siamo esauste (ma non SOLO quando siamo esauste). Perché il legame si forma da subito ed è giusto e naturale che si sentano tranquilli e sereni a farlo in maniera istintiva.

Starò molto in bagno, tu non ti preoccupare

Esatto, passerò molto tempo là dentro, per due motivi: per colpa dei cambiamenti del mio corpo che ha appena dato vita ad un essere umano e che ha bisogno di assestarsi (ah, quegli assorbenti giganteschi…) e un po’ per passare del tempo con me stessa, perché ne ho bisogno anch’io. Tra doccia, bidet e wc, i sanitari saranno per un attimo i miei migliori amici.

Vorrò stare con te, con il nostro bambino, con noi

Solo con noi, senza nessun altro. E non significa che non vorrò più uscire, o avere amici e famiglia a casa, ma solo che in questo momento mi sento una mamma orsa che protegge la sua famiglia, che si gode il vostro affetto e che si crogiola nell’amore. Stiamo insieme, noi, e coccoliamoci finché ne abbiamo bisogno.

Goovi: “Good vibes only”. La filosofia di Michelle Hunziker è quella di affidarsi alle vibrazioni positive, circondandosi di serenità e scegliendo l’armonia anche in mezzo alle tempeste più negative. E a noi piace moltissimo, perché è ciò che tentiamo di fare ogni giorno nelle nostre famiglie.

Questo stile di pensiero l’ha preso e l’ha reso marchio, un marchio che possa racchiudere in sé la positività, l’amore per la natura e la ricerca costante del benessere della famiglia. “Goovi” propone così prodotti naturali ed efficaci per il benessere femminile e familiare. Ma vediamo meglio di cosa di tratta.

Goovi, il nuovo brand di prodotti naturali per la famiglia di Michelle Hunziker: prodotti per la casa, per la cosmetica e per il benessere a base di ingredienti naturali

“Good, easy, natural”: “Buono, semplice e naturale”. Goovi è così, come recitano i cartelloni. E lo capisci anche dal packaging: semplice e accattivante, è super carino e immediato, proprio come gli ingredienti alla base dei prodotti Goovi.

Michelle Hunziker ha voluto lanciare questo brand per le donne e le famiglie come noi, ovvero che puntano alla naturalezza dei prodotti per la cura e per la casa, per circondare i bambini e la famiglia di benessere e salute. Ma che siano efficaci, naturalmente.

"Ho sempre desiderato dei prodotti per la famiglia che rendessero le mie giornate più semplici e salutari, ma che allo stesso tempo fossero divertenti, perchè l’allegria è un aspetto importante della mia vita”, dice Michelle Hunziker, che insieme agli altri cofondatori (l’azienda Artsana) ha deciso di puntare sull’autenticità del brand, sul sorriso e sulla qualità dei prodotti, che sono efficaci e preparati con ingredienti di origine naturale fino al 99,5%.

Bellezza, casa, salute: Goovi è pensato per provvedere ai bisogni quotidiani delle famiglie. Così, sullo shop online e dai rivenditori (che è possibile cercare qui) troviamo i cosmetici naturali (con gli shampoo, i balsami, la crema mani, il detergente intimo, le salviette multiuso…), ma anche gli integratori (pensati apposta per le donne), i mix per la colazione e i detergenti ecologici per la casa (che sono davvero favolosi, con più del 95% di ingredienti di origine naturale, dai profumi naturali o addirittura senza profumazioni, come il sapone per piatti, che deve essere il più naturale possibile per la sicurezza del nostro organismo!).

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E gli ingredienti naturali utilizzati nei prodotti sono molti e vari: ci sono l’arancia e il limone, l’açai, il baobab, la passiflora, la salvia, il sambuco, il papavero rosso, la fibra di mela, il grano saraceno… Tutti ingredienti che ci piacciono, che conosciamo e che amiamo!

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Donald Winnicott è uno dei maggiori pedagogisti della storia. Sua è la teoria dei genitori sufficientemente buoni, che è tra le più discusse e tra le più ricche di spunti per l’educazione dei bambini. C’è chi ama questa teoria e chi vi trova molti difetti, ma se c’è un merito da dare a Winnicott è quello di avere liberato le madri (soprattutto) e i padri dal peso della perfezione inflitta loro dalla società, una società in passato maschilista.

Detto questo, le teorie di Winnicott sono davvero valide e stimate e offrono molte riflessioni, spunti e consigli che possiamo sfruttare.

5 principi della pedagogia di Winnicott per tutte le mamme: come applicare i principi della pedagogia di Donald Winnicott

Assecondare il naturale processo di holding e handling

Secondo Winnicott, mamma e bambino attraverseranno un periodo di holding e handling, ovvero gli atteggiamenti che avrà la madre nei suoi confronti per inserirlo nel mondo nella maniera più armonica possibile. Nei primi mesi la madre metterà in moto (in maniera naturale) l’holding, ovvero la protezione più profonda nei confronti del bambino, per prendersi cura dei suoi bisogni e proteggerlo da pericoli e traumi. Dopodiché, piano piano, passerà all’handling, e cioè la fase di accompagnamento del bambino verso l’indipendenza. Inizialmente il bimbo sarà totalmente dipendente dai genitori; in un secondo momento capirà che la sua dipendenza è relativa, e che le cure di mamma e papà rispondono a suoi personali bisogni; in un terzo momento, quindi, raggiungerà l’indipendenza (con la crescita), sapendo da solo come rispondere ai suoi bisogni.

La cura e l’ambiente sono fondamentali

Per crescere e svilupparsi armonicamente a livello fisico ed emotivo, il bambino necessita la presenza si una madre sufficientemente buona, come la definisce Winnicott, ovvero che sappia prendersi cura del figlio in maniera sana. E anche l’ambiente è importantissimo: deve essere buono e sereno. Altrimenti il rischio è che non riesca a diventare una persona intera e indipendente.

Non sottovalutare peluches e coperte

Dopo i primi mesi di vita, nei quali il bambino è un tutt’uno con il mondo dei genitori e si identifica con essi (soprattutto con la mamma), il bimbo comincia a capire di essere un individuo, e che esiste un mondo esterno di cui fa parte personalmente. In questo passaggio, per confort e sicurezza, per i bambini è fondamentale avere un oggetto transizionale, ovvero un qualcosa (un peluche, una coperta a cui è affezionato o un piccolo giocattolo, a seconda della storia del piccolo) che lo lega ancora alla madre e al padre, ma che lo accompagna nel distacco, facendogli sentire la presenza dei genitori ma lasciando che si allontani da loro gradualmente.

Intendere il gioco come parte fondante del bambino come essere umano

Per Donald Winnicott il gioco è un’attività che permette al bambino sia di esprimere la propria creatività, sia, soprattutto, la sua personalità, poiché durante questa attività viene eliminato il giudizio di verità sul mondo reale per fare spazio ad un atteggiamento ludico che permette al bambino di provare, tentare, recitare ed entrare in contatto con il suo io più profondo. E scoprendo se stessi e il mondo i bambini riusciranno poi a entrare pian piano nel mondo reale, dando il proprio contributo.

Dare importanza alla creatività

Ma la creatività per Winnicott non significa l’espressione artistica che intendiamo noi, quella fatta di disegni, lavoretti, costruzioni e quant’altro. È un concetto più ampio e complesso: stimolare la creatività significa dare la possibilità al bambino di incontrarsi con la realtà esterna, agendo quando vuole e come vuole, quando ne sente lo stimolo. Significa, in sostanza, vivere, provare, fare. E questa creatività resterà poi nell’individuo per tutta la vita, accompagnandolo nelle scelte e nella quotidianità, rendendolo l’individuo unico che è.

Sara

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Cecilia

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