Ecco una modalità semplice ed efficace da mettere in pratica quando serve l'aggiunta: la tecnica della suzione del dito spiegata dall'ostetrica Angela Dinoia nel suo libro Il neonato e i suoi segreti

Durante l’avvio dell’allattamento può succedere che il neonato ab- bia qualche difficoltà ad attaccarsi al seno oppure che stia attaccato soltanto per poco tempo. Bisogna avere molta pazienza, provare e riprovare: il bambino lentamente imparerà ad attaccarsi corret- tamente. Ricordiamoci che ogni piccolo è unico e ha bisogno del proprio tempo. Nel frattempo, è necessario somministrare delle aggiunte di latte materno spremuto oppure di latte formulato. Uti- lizzando la tecnica della suzione al dito evitiamo l’uso del biberon riducendo la confusione tra suzione al biberon e suzione al seno.

Si tratta di una tecnica di nutrizione che stimola il neonato a com- piere un lavoro di suzione simile a quella del seno, posizionando in maniera differente, rispetto al biberon, lingua, bocca, labbra e mandibola.Si utilizza per insegnare o rieducare il neonato ad attaccarsi al seno. Trova inoltre indicazione se la mamma ha delle ragadi sul capezzolo e deve sospendere, temporaneamente, la suzione al seno.

Come procedere: 

- È importante aiutare la mamma, almeno per la prima volta.

- Prima di iniziare, occorre lavarsi le mani ed avere unghie corte e pulite.

- Quindi bisogna munirsi di una siringa da 20 ml, di un contenitore con il latte e riempire così la siringa.

- Il bambino deve stare in una posizione semi-seduta con la testa in alto; è possibile usare anche dei cuscini per appoggiarlo.

- Quando il bambino inizia a succhiare si deve far scorrere delicatamente il dito medio della mano nella sua bocca, fino ad arrivare al punto di incontro di palato molle e palato duro.

- Nel frattempo, tolto l’ago, prendere la siringa e posizionarla lateralmente al labbro del bambino.

- Introdotta quindi la siringa, il latte entrerà nella bocca lentamente, seguendo il ritmo di suzione e di deglutizione del bambino.

- Terminata la somministrazione del latte, lavate la siringa con acqua e sapone e conservatela.

Angela Dinoia, Il neonato e i suoi segreti, Mental Fitness Publishing

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

La ricetta della miscela di oli essenziali da mettere nell'armadio: come creare uno spray anti acaro efficace e 100% naturale

Foto Credits: By Anastasia2011 (Own work) [CC BY-SA 3.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0)], via Wikimedia Commons

Queste due ricette sono frutto di anni e anni di sperimentazioni con i miei dolori cervicali, sciatalgie e lombalgie. La prima versione è diciamo molto semplice ed è basata sulla sinergia del rosmarino con la lavanda, potenti decontratturanti e il ginepro, utilissimo in caso di infiammazioni grazie alla sua capacità di stimolare la produzione di cortisonici nel nostro organismo. 

La lavanda possiamo ri-utilizzarla in mille modi (cercate oli essenziali all'interno della funzionalità cerca del mio sito e troverete tantissime idee adatte anche in gravidanza e per neonati e bambini), il rosmarino è un ottimo energizzante da usare in aromadiffusione, è inoltre un anticellulite e favorisce la crescita dei capelli (qui trovate la ricetta della maschera per capelli al rosmarino). Il rosmarino inoltre è un eccezionale drenante epaticho per cui oltre al decotto è possibile aggiungere 2 gocce di olio essenziale di rosmarino in un cucchiaio di miele una volta al giorno per aiutare il nostro organismo ad eliminare le tossine (non adatto in gravidanza, allattamento e nei bambini e ragazzi al di sotto dei 18 anni almeno.

Il ginepro è un olio strepitoso che in casa nostra non manca mai: è eccezionale come abbiamo detto come costisonico naturale (sempre per via cutanea mai orale), ma è anche utile nelle affezioni dell'apparato repiratorio, per stimolare la circolazione e il ritorno venoso, e infine come antisettico genito-urinario, perfetto per la cistite, magari in sinergia con tea tree e lavanda. 

La seconda ricetta invece è un po' più elaborata perchè richiede più oli, ma fino ad ora è stata per la sinergia più efficace contro i miei dolori osteo-articolari. 

Ecco allora due ricette di olio decontratturante: come relizzare in pochi semplici step un olio per dolori muscolari e articolari. 

A mettere nero su bianco gli atteggiamenti educativi dei genitori danesi ci ha pensato Jessica Alexander (insieme a Iben Sandhal, psicoterapista e consulente per le famiglie) nel suo "The danish way of parenting", il cui sottotitolo, "A guide to raise the happiest children in the world" la dice lunga sui risultati della pedagogia nordica!

The danish way of parenting, o sul perché i danesi sono felici e crescono bambini felici: dal paese nordico più invidiato al mondo, ecco alcuni suggerimenti per educare i figli nella maniera più serena.

Jessica Alexander è una scrittrice e giornalista americana sposata con un danese e di stanza a Roma.

Essendo la Danimarca il paese votato da quarant'anni come il più felice al mondo, ma senza una risposta definita sul perché, la Alexander e la Sandhal con questo libro hanno finalmente provato a dare la risposta. E ce l'hanno fatta. La risposta? Un circolo virtuoso di felicità!

I genitori danesi crescono bambini felici che diventano adulti felici che crescono bambini felici.

Così, le due autrici chiedono al lettore di togliersi per un attimo i salami culturali dagli occhi per provare a indossare gli occhiali danesi per vedere il mondo da questa nuova prospettiva. Il tutto per convincere il resto del mondo che replicare il metodo non è difficile, e che è possibile crescere bambini felici proprio come quelli danesi anche all'interno della propria casa.

Il segreto della felicità secondo i danesi

Per farla breve, secondo Jessica Alexander il segreto sta nei valori che i danesi insegnano fin dal subito e attivamente ai loro figli: l'empatia, il valore dell'altro, il lavoro di squadra piuttosto che il diventare "star", l'autostima (ciò che sono in relazione agli altri) piuttosto che la fiducia in se stessi (ciò che possono fare e come possono apparire in relazione agli altri).

Non solo. In un articolo scritto dalla stessa Alexander circa un mese fa, apparso sulla rivista online Greater Good, l'autrice rivela in una parola tutta la filosofia genitoriale danese. Questa parola è "hygge".
Intraducibile, "hygge" derica dal tedesco "hyggya", cioè pensare o sentirsi soddisfatti. Ma la traduzione più sincera potrebbe essere "confortevole", o "accogliente". E, nello specifico dell'argomento, è una filosofia che si potrebbe riassumere con lo stare insieme senza drammi.

Per stare insieme senza drammi, come essenzialmente sanno fare i danesi, è necessario rendersi conto e avere una consapevolezza profonda dell'importanza sacra del tempo confortevole passato insieme alla famiglia. Non capita spesso di passare tempo insieme, e quando c'è la possibilità i danesi fanno di tutto per far sì che questi momenti siano accoglienti, tranquilli e godibili. Il tutto con un atteggiamento assolutamente non egoistico: per tornare ai valori-pilastro della loro educazione, il tempo passato insieme non è tempo del soggetto (nessuno è una star) ma un tempo del gruppo. Nessuno sta al centro della scena, non esiste la competizione e non ci sono drammi.

Tutto si può riassumere nell'uguaglianza, quindi. Imparare sulla propria pelle empatia, valore dell'altro, lavoro di squadra e importanza dello stare insieme trasmette ai bambini tutto ciò che avranno bisogno per diventare adulti capaci di sentirsi connessi agli altri. E sentirsi connessi agli altri dona senso alla vita. Non solo: avere legami sociali forti e sinceri è causa di longevità, è antistress e rafforza il sistema immunitario.
Vari studi hanno dimostrato che questo atteggiamento di uguaglianza sociale porta automaticamente ad essere cittadini più felici, nonostante le differenze sociali, economiche o culturali.

Le 5 regole per la felicità hygge

Ecco quindi qui le cinque regole che Jessica Alexander ci regala per fare dell'HYGGE un pilastro della nostra vita, un tempo insieme da prendersi ogni tanto per crescere bambini empatici che diverranno adulti felici:

1. Sii te stesso, perché quando si è nel cerchio dell'HYGGE nessuno viene attaccato!

2. Dimentica le controversie, quando sei in famiglia. C'è sempre tempo per discutere o focalizzarsi sui problemi, ma quando state nell'Hyggeità concentratevi solo sul confort, sul buon cibo, sulla buona conversazione.

3. Sii membro della squadra, e aiuta a preparare la cena, o la giornata. Ognuno dà il suo contributo, e gli altri glielo riconoscono, senza rischiare che solo un membro della famiglia faccia tutto il lavoro pesante.

4. Pensa all'Hygge come ad un rifugio dal mondo esterno. È un luogo dove tutti si possono rilassare e aprire senza essere giudicati, indipendentemente da ciò che sta succedendo nella loro vita.

5. Ricorda che stare nell'Hygge non ha un tempo infinito, e quindi lascia alle spalle il tuo non essere danese (pensare di stare tutti insieme senza che nessuno stia sotto i riflettori, si arrabbi o abbia un atteggiamento negativo è quasi impossibile per un non-danese) e ricorda che questi attimi insieme senza drammi né stress sono una benedizione. Se ti renderai conto che questo tempo insieme è limitato ti sforzerai veramente, e alla fine del pranzo o della cena sarete tutti davvero soddisfatti.

 

 

Se vi piace il modo di vivere Hygge, qui trovate i nostri articoli dedicati:

Le regole per una vita Hygge

L'autunno Hygge

Il lagom, un nuovo concetto svedese per la felicità

Il "reframing" danese

 

I bambini, ma anche gli adulti li amano! Quelli che troviamo in commercio nei supermercati e nelle bancarelle sono però creati con zucchero bianco e coloranti, ingredienti estremamente tossici sopratutto per i bambini (non solo per i denti!!!) e la frutta non l'hanno neanche vista lontanamente. 

Ecco allora la ricetta per fare i lecca-lecca in casa: la ricetta per preparare i leccalecca alla frutta

La festa dell'epifania non è solo sinonimo di schifezze da mangiare: conclude un periodo di vacanza, riposo e di celebrazioni della famiglia. Con la dolcezza del cibo che ci porta la simpatica vecchietta ci concediamo l'ultima coccola in famiglia, arricchita dall'effetto sopresa per i bimbi. 

Ecco allora come preparare una calza della befana natural e sfiziosa: i consigli di mammapretaporter.it per scegliere prodotti che i bambini adoreranno da mettere nella calza senza ricorrere a caramelle e merendine tossiche

 

1.Fruttime Noberasco: i miei bimbi le adorano, sembrano caramelle ma sono semplici cubetti di frutta. Come spiega Noberasco nel suo sito" Fruttime ha una formulazione semplice: solo 100% di frutta a cubetti, senza zuccheri aggiunti, senza pectine, coloranti, gelificanti o succo di mela e conservanti. In pratiche bustine da 30 grammi, allegre, colorate, facilmente richiudibili, Fruttime cubetti di Prugna è preferito dai ragazzi, scelto dagli sportivi, amato dalle mamme che vogliono soddisfare il bisogno quotidiano di frutta e verdura dei loro bambini. Fruttime cubetti di Prugne: Noberasco ha reinventato la frutta."

2. Bacche di goji: i miei bimbi ne vanno pazzi, sono dei "super alimenti" o alicamenti e sono davvero una fonte incomparabile di nutrienti. Sono generalmente apprezzati dai bambini perchè hanno un colore rosso che li attira e un gusto dolce. Vi consigli di scegliere quelle di buona qualità come Noberasco o prodigi della terra: il rischio di acquistare quelle del supermercato è che siano un po' dure e stoppose e che i piccoli non le mangino. Contengono preziosi polisaccaridi, carotenoidi, minerali tra cui il germanio, rame, ferro, fosforo, manganese, potassio, magnesio e zinco e vitamine E, B1, B2, B5 e B6, C, omega 3, omega 6 e omega 9, gli 8 amminoacidi essenziali. Mentre un adulto ne può mangiare fino a 25 al giorno, per un bambino se ne consigliano circa 5-10.

Foto Credits: https://www.flickr.com/photos/antoniotajuelo/4125469165

3. Caramelle homemade: scopri la ricetta delle caramelle gommose sul mio libro The Family Food!

4. Marmellatine: i piccoli generalmente amano le marmellate: perchè non approfittare di questo per far trovare nella calza deliziose marmellate, chiaramente 100% frutta?

5. Miele: come per le marmellate potete regalare due tipi di miele (i bimbi adorano scegliere!!!) nei barattoli mini, magari un'acacia per tutti i giorni e un tiglio in caso di tosse; così i piccoli saranno responsabilizzati e acquisiranno una consapevolezza in più in merito alla loro salute.

6. Uvetta e frutta secca disidratata: ricchissima di minerali e nutrienti la frutta secca dovrebbe essere assunta da tutti i piccoli. Inoltre è una deliziosa e pratica merenda da tenere sempre in borsetta!

7. Lecca lecca homemade: qui trovate la mia ricetta dei leccalecca alla frutta!

8. Gelatine di frutta: i biei bimbi ne vanno pazzi, ecco la ricetta di mammapretaporter.it per creare delle deliziose fruit jelly!

9. Frutta secca: è molto utile per il bambino, perchè contiene numerosi zuccheri semplici, sali minerali come calcio, potassio e ferro e numerose vitamine. Sono inoltre proteiche per cui contrastano i picchi insulinici. 

10. Cioccolata: la preferita dei miei bimbi è quella al latte (latte di riso!) della Rapunzel. Lo trovate nei negozi bio in particolare nei Naturasì.

12. Biscotto homemade: potete creare dei meravigliosi chocolate chips e confezionarli con carta trasparente e un delizioso fiocchetto rosso. I bambini amano quando il cibo è presentato in maniera esteticamente appagante. 

13: Frutta: il mandarino non può mancare!!!!

Giulia Mandrino

Il Bici-Bus l'alternativa olandese ecologica ed economica allo scuolabus: l'invenzione che sta spopolando in Europa

Ormai in diverse zone d'Italia ci si imbatte sempre più spesso nelle fermate del Piedi-Bus: bambini e insegnanti si ritrovano la mattina di fronte alle proprie case per formare una fila che porta a piedi da casa a scuola, senza coinvolgimento di mezzi di trasporto.

Bellissimo, no? Si riduce l'inquinamento, i bambini passano qualche momento all'aperto e prendono la buona abitudine delle passeggiate. Perché allora non trasmettere anche quella delle pedalate?
Ci hanno pensato in Olanda, quando un paio d'anni fa alcune scuole hanno istituito il BCO, una sorta di tandem sul quale possono trovare posto una decina di persone, tra insegnanti/accompagnatori e bambini, per percorrere il tragitto che va da casa a scuola (con le stesse modalità del nostro Piedi-Bus: i bambini si fanno trovare davanti a casa, o alla fermata più vicina, e si crea un percorso ad hoc).

Al volante prendono posto gli adulti accompagnatori, ma la pedalata è di tutta la scolaresca: ognuno dà il suo contributo, e quando si raggiungono tratti in salita troppo faticosi nulla vieta di azionare il piccolo motore che può raggiungere in sicurezza i 16 km orari.

Il mezzo, di tradizionale colore giallo come si confà storicamente ai mezzi scolastici, ha un costo di circa 11 mila euro; è prodotto da un'azienda olandese, la Tolkamp Metaalspecials, e commercializzato dalla De Cafe Racer.
Da subito la richiesta è stata altissima, soprattutto nei paesi più a Nord, attratti giustamente dai risvolti positivi del mezzo, divertente, sano, ecologico ed economico per le famiglie (che non sborsano più il denaro per mezzi inquinanti che generano solo traffico e CO2). Ora anche Rouen, in Francia, ha ideato la sua versione, lo S'COOL Bus, stavolta verde: guarda qui sotto il video!

Le implicazioni positive di questo mezzo di trasporto, oltre a quelle già citate, sono importanti: la sua presenza sulle strade sensibilizza i conducenti degli altri veicoli alla presenza di biciclette e abitua i bambini a muoversi sulle strade in maniera sicura, tenendo conto di tutti i pericoli.

Non solo: i bambini sono stimolati a imparare concretamente valori quali l'autonomia, la puntualità e la coalizione per raggiungere un risultato insieme agli altri!

Sara Polotti

E se il gusto di una torta meravigliosa lo percepissimo nella forma di una insalata di cereali?

Ecco la ricetta del mio farro con mele e cannella: un primo che conquisterà il vostro palato

Meravigliosi cioccolatini da fare in pochissimi minuti senza accendere neppure il forno! I miei bimbi le adorano, anche se per loro a questa ricetta aggiungo circa 2 cucchiai di zucchero integrale di canna. Oggi vi propongo una versione golosa con cioccolata e nocciole, ma potete eliminare queste ultime sostituendole con 3-4 cucchiai di farina di cocco.   

Foto Credits: https://www.flickr.com/photos/71430589@N02/8596716708

La dieta iperproteica

Mercoledì, 30 Dicembre 2015 20:17

La dieta iperproteica è un regime alimentare basato su un ridotto consumo di carboidrati ed un elevato apporto di proteine e grassi.

La principale funzione delle proteine è quella di rifornire i tessuti degli aminoacidi, importanti per i processi metabolici dell’organismo e per dare energia. La funzione energetica delle proteine è importante durante il digiuno prolungato o un'attività fisica di lunga durata.

Un incremento della quota alimentare proteica induce un aumento dell’attività renale, necessaria per l'eliminazione dell'azoto presente nelle proteine. Per questo motivo è importante associare sempre ad un regime iperproteico un adeguato apporto di acqua (almeno due litri al giorno). I vantaggi della dieta iperproteica sono quelli di mantenere costanti i livelli di insulina (ormone dell’ingrassamento, coinvolto nel metabolismo degli zuccheri), aumentare il metabolismo basale, stimolare la lipolisi e di conseguenza il dimagrimento. Così facendo, nel tempo, si favorisce la produzione di ormoni come il testosterone ed il GH (ormone della crescita), importanti per lo sviluppo osseo e muscolare. Tale effetto è fondamentale soprattutto per chi pratica sport di potenza. Ovviamente, così come per tutti i regimi alimentari, è bene ricordare che questo schema nutrizionale non deve essere estremizzato. Fondamentale è rivolgersi ad un medico o biologo nutrizionista per capire se effettivamente questo tipo di regime alimentare possa essere o meno idoneo per la propria salute e per il proprio stato fisico, generalmente si eseguono esami ematici per tale scopo.

In linea generale la dieta iperproteica è controindicata per chi soffre di problemi epatici e/o renali. Utile invece potrebbe essere per chi soffre di sovrappeso, obesità, od intolleranza a zuccheri e/o lieviti. L’importante riduzione di zuccheri, pane, pasta e riso e l’introduzione di frutta secca, carni (possibilmente bianche), pesce, legumi e uova (il tutto accompagnato sempre da verdura) stimolano il metabolismo favorendo la perdita di peso ed il benessere.

Prof. Giuseppe Di Fede
Direttore Sanitario IMBIO

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

Sara

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Cecilia

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