Come si lavano i capelli dei neonati

Mercoledì, 02 Novembre 2022 08:45

Ci sono bimbe e bimbi che nascono con una capigliatura già foltissima, e bambini e bambine che invece si presentano al mondo più spelacchiati. Non importa la quantità: i capelli dei neonati vanno lavati con accortezza, proprio come nel caso delle orecchie, del prepuzio e di altre zone essenziali, perché come sempre quando si parla di bambini appena venuti al mondo "delicatezza" è la parola d'ordine.

Ecco dunque una semplicissima regola da seguire quando si lavano i capelli dei neonati, per evitare di essere troppo aggressivi e per mantenere il bagnetto un momento rilassante, di coccola per favorire il legame parentale.

I capelli dei neonati

I primi capelli dei neonati non sono definitivi. Subiscono modificazioni importanti nel corso dei primi anni di vita. Anzi: già durante la gestazione, dal momento che all'interno della placenta presentano una peluria chiamata vello. Questo vello cade però verso l'ottavo mese di gravidanza, lasciando posto ai capelli veri e propri, che spunteranno proprio dai bulbi piliferi dai quali era in precedenza nata questa peluria lanuginosa.

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Spesso i capelli dei bebè sono morbidi e molto fini, e nel corso dei mesi successivi alla nascita cadono per venire sostituiti da peli più forti, spessi e di colore leggermente diverso. A causare queste modificazioni sono gli ormoni, che subiscono notevoli variazioni durante il passaggio dall'utero al mondo esterno.

Ma quanto ci impiegano i capelli a diventare "definitivi"? Tendenzialmente accade nel primo anno di vita, ma può succedere anche più avanti, fino ai tre anni.

Come lavare i capelli dei neonati

Durante i primi anni di vita del bebè, in realtà, basta pochissimo. La regola è la stessa che va applicata al bagnetto in generale: durante i mesi in cui il bambino non gattona ancora e non si sporca, il bagnetto non serve prettamente per il lavaggio del corpo. I bebè, infatti, non sono sporchi e la loro pelle non va sgrassata e igienizzata. Anche perché il film lipidico che si forma sulla cute è importantissimo per la sua protezione! Se quindi per il bagnetto bastano acqua tiepida (a 37 gradi, con una temperatura esterna di circa 25 per evitare sbalzi quando il bebè esce dall'acqua) con l'aggiunta di amido di riso o l'utilizzo (facoltativo) di detergenti estremamente delicati, anche per lo shampoo si può seguire la stessa regola.

Non serve dunque acquistare "shampoo per neonati". Nemmeno per i bebè con capelli folti e lunghi. Basteranno l'acqua tiepida e un massaggio soft, a cui è possibile aggiungere una piccolissima quantità di shampoo neutro diluito con acqua.

Arriva (come spesso accade) dagli Stati Uniti, ma l'amore per il foliage è qualcosa che è insito in noi da sempre. I colori dell'autunno, infatti, scaldano il cuore in maniera naturale e potentissima ed è normale avere voglia di immergersi completamente nell'atmosfera di questa stagione.

Cercare i luoghi più belli dove ammirare il foliage è quindi diventata una consuetudine: ci sono zone nelle quali le foglie cadute dai rami degli alberi creano tappeti sensoriali davvero incantevoli. E per quanto sia una tendenza estetica (fotografarsi in mezzo ai colori caldi delle foglie è una Instagram oportunity che non ci si lascia mai sfuggire), vero è che la confortevolezza dell'autunno è un potentissimo antistress. E se circondarsi di cose belle, che fanno stare bene, è la prima regola per sentirsi meglio, perché non farlo?

Ecco dunque i luoghi più belli in cui ammirare il foliage in Italia, circondandosi delle calde tonalità autunnali e camminando su tappeti di foglie che crepitano sotto i piedi.

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Trentino

Due sono le valli trentine consigliate per godere di un foliage affascinante e incredibile: la Val di Funes, nel Sud Tirol, e la Val di Non, tra meli e vigneti sconfinati punteggiati dalle foglie degli alberi tra il giallo e l'arancione.

Lombardia

A Bergamo la Pro Loco ha addirittura organizzato delle giornate dedicate al foliage: dal 12 al 21 novembre 2022 l'associazione ha organizzato diverse escursioni e visite guidate nei luoghi autunnali più affascinanti, dalla Valmarina alla strada vecchia di Longuelo, dal Belvedere dei Colli al Monte Bastia, dal bosco di Castagneta ai colli di Bergamo, tra foglie cadute e ville Liberty.

Piemonte

Altri vigneti, altro foliage da ammirare: il Monferrato e le Langhe, con le loro colline a perdita d'occhio, in autunno sono particolarmente romantici e rilassanti, per passaggiate o biciclettate tra le vigne scoprendo gli odori e i sapori piemontesi più puri.

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Liguria

Il luogo perfetto per vedere (e fotografare) il foliage in Liguria sono i boschi del Parco del Monte Beigua. A cavallo con l'Emilia Romagna, invece, sono consigliati il Monte Bue e il Lago Nero.

Foliage in Emilia Romagna

Scavallando il Monte Bue arriviamo nel pieno dell'Emilia Romagna. Qui il modo migliore per fotografare i tappeti di foglie è recarsi sui colli piacentini. Ma notevoli sono anche le brughiere di mirtillo che si trovano sul Monte Prado, che si trova sull'Appennino Reggiano.

Umbria

I Monti Sibillini sono leggermente brulli, ma in generale l'Umbria è un luogo ricco di verde, che in autunno si trasforma per offrire paesaggi e strade colorati di caldi arancioni e rossi. Ogni borgo, quindi, è ideale per ammirare il foliage: da lì basterà cercare parchi e boschi vicini per immergersi nel calore dell'autunno del centro Italia.

Molise

Anche il Molise è una regione che offre notevoli spunti dal punto di vista del foliage. Il luogo ideale? La Valle dell'Orfento.

Puglia

Infine, più a Sud, vale la pena visitare il Gargano in autunno: qui si trova la foresta Umbra (che tuttavia è pugliese!), che durante la stagione autunnale è un'esplosione di colori caldi e avvolgenti.

Questa crema autunnale è una zuppa di funghi saporita e deliziosa, per serate in cui c'è bisogno di scaldare la pancia e il cuore mentre fuori il primo freddo inizia a imperversare!

Il sapore dei funghi, che ricorda il bosco e la natura, farà impazzire chi ama la montagna.

Ecco dunque la ricetta semplicissima della crema di funghi autunnale, per preparare una confortevole zuppa a base di funghi portobello o prataioli.

La ricetta della crema autunnale di funghi: come preparare la zuppa di portobello

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Come tutte le mamme sanno, la pelle dei bambini molto piccoli è particolarmente delicata; le principali motivazioni sono le seguenti:

  • la cute dei neonati è molto sottile (lo spessore della pelle di una persona adulta è cinque volte maggiore) 
  • il funzionamento delle ghiandole sebacee non è ancora perfettamente tarato (ne consegue l’assenza del sottile, ma preziosissimo strato di grasso protettivo che previene la secchezza cutanea)
  • il pH dei neonati è 0 (quindi né acido né basico; di conseguenza la cute risulta maggiormente sottoposta agli attacchi di microrganismi patogeni; è necessario, infatti, un po’ di tempo prima che il pH acquisti la sua normale acidità favorendo la protezione cutanea)
  • le ghiandole sudoripare non funzionano ancora perfettamente (è questo uno dei motivi per cui il meccanismo di termoregolazione dei più piccoli non funziona così bene come quello di un adulto)
  • nei neonati è praticamente assente la produzione di melanina (quindi la pelle dei bambini è particolarmente sensibile ai raggi solari, anche in inverno, non dimentichiamolo!). 

Ecco perché la pelle di un bambino piccolo non è ancora in grado di proteggersi da sola! Il nostro compito, in quanto genitori, è quello di adottare tutte quelle soluzioni in grado di prevenire l’insorgenza di problemi cutanei, magari non gravi, ma sicuramente molto fastidiosi. 

Come proteggere la pelle dei nostri bambini? 

Dal breve elenco riportato in precedenza si capisce facilmente che la cute dei bambini più piccoli necessita sicuramente di una grandissima attenzione al fine di scongiurare fastidiosi disturbi quali dermatiti, eritemi, scottature, arrossamenti, secchezza della pelle ecc. 

Ecco alcuni consigli per proteggere al meglio la pelle del tuo piccolo:

  1. Utilizza sempre prodotti specifici per neonati, la pelle delicata del tuo piccolo è a forte rischio irritazioni se usi prodotti o detergenti per adulti. Prediligi ingredienti naturali con azioni lenitive, come la calendula, nutrienti e idratanti come l'olio di crusca di riso o di mandorle e prebiotiche come lo xilitolo e i galatto-oligosaccaridi. Inoltre, è importante che i prodotti che utilizzi abbiano pH 0; ecco perché suggeriamo sempre di acquistare i prodotti per la cura e l'igiene dei più piccini in farmacia o parafarmacia.
  2. Presta particolare attenzione all'igiene intima. Tieni il tuo bebè protetto da irritazioni e arrossamenti della zona genitale causati dal contatto prolungato e dallo sfregamento delle parti intime con il pannolino.
  3. Fai il bucato con prodotti che rispettino l'equilibrio delicato della pelle del tuo piccolo. Usa sempre detergenti idonei, formulati con sostanze non allergizzanti, ad alta tollerabilità cutanea. Non disinfettare eccessivamente la biancheria: i residui dei prodotti potrebbero rimanere nei tessuti ed entrare a contatto con la pelle del tuo bebè irritandola o causando dermatiti.
  4. Idrata bene la pelle a ogni detersione: dopo il bagnetto ti consigliamo di idratare la cute del tuo bebè con un olio delicato, particolarmente idoneo per tenere la pelle dei neonati sempre ben idratata. Anche a ogni cambio del pannolino, dopo averlo lavato con cura, puoi idratare la sua pelle con un prodotto nutriente delicato, indicato per prevenire irritazioni o arrossamenti favoriti dall’ambiente caldo-umido che si crea dentro il pannolino.

L’uso di una crema lenitiva neonato riveste quindi un ruolo fondamentale nella protezione della cute dei più piccoli ed è in grado di favorire il corretto sviluppo di quella preziosissima barriera cutanea che protegge adeguatamente la cute dai vari attacchi esterni (raggi solari, vento, smog, batteri, funghi ecc.). 

La soluzione ideale è la crema idratante con Complesso Prebiotico di Babygella, un brand che da più di trent’anni propone prodotti per la cura della pelle dei neonati (testati sotto il controllo di pediatri, dermatologi e oftalmologi).

L’uso regolare di una crema lenitiva è la soluzione giusta per evitare che la pelle del nostro bambino si secchi e si irriti con tutte le conseguenze del caso (prurito e conseguente grattamento, arrossamenti, rischio di infezioni ecc.). 

Sortilegi, case stregate, misteri, cimiteri, incantesimi e pipistrelli: la ricetta delle letture di Halloween è sfaccettata, ma alcuni elementi imprescindibili restano sempre! I libri da leggere ad Halloween e nel mese di novembre (d'altra parte, l'autunno è una stagione perfetta per leggere! E novembre, anche passata la notte di Ognissanti, resta un mese misterioso, buio e creepy!) devono essere per forza un po' spaventosi, horror, gotici e mostruosi!

Ecco dunque una selezione aggiornata dei libri perfetti per questo Halloween 2024, per trascorrere una fine di ottobre e un inizio di novembre particolarmente stregati e misteriosi!

Streghetta, una strana compagna di banco

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Gisella Laterza è l'autrice di questo libro (che sta diventando una saga: c'è già il secondo volume) e che piacerà sicuarmente ai bambini e alle bambine che amano Harry Potter, la stregoneria e le atmosfere di Halloween. "Streghetta" parla di pasticci, incantesimi, stranezze e stregonerie, con un linguaggio semplice e diretto e una prosa davvero graziosa.

Pelatro, si parla anche di emozioni: la streghetta Priscilla di cui Miriam diventa amica (pensate un po': la sua casa è spuntata in paese dal nulla tutta in una notte!) non riesce a lanciare incantesimi quando è troppo emozionata.

E poi è un bellissimo oggetto: "Streghetta" è pubblicato da Salani con copertina rigida (ma formato tascabile) ed è illustrato dalla mano del bravissimo illustratore Stefano Tambellini.

Il consiglio? È pensato per bambini e bambine dai 7 anni, ma già dai 6 possiamo leggerlo insieme, ad alta voce!

Zombirentola

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E se Cenerentola morisse proprio sulla famosissima scalinata, per risvegliarsi immediatamente in versione zombie? Da questo gioco di trama prende avvio "Zombirentola" di Joseph Coelho, per la serie "Fiabe andate a male" de Il Castoro, favola surreale, horror e coinvolgente su questa Cenerentola dalla pelle fredda come il ghiaccio.

Anche qui ci sono delle sorellastre (le NONsorelle), ma per arrivare al lieto fine c'è da cercare una gustosa vendetta, come in tutte le storie cupe che si rispettino.

Graficamente il libro è bellissimo e coinvolgente, con scelte tipografiche accattivanti e illustrazioni che punteggiano tutta la narrazione, rendendo la lettura a bimbi e bimbe ancora più piacevole e appassionante.

Qui non ci sono mostri

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Sempre dalla casa editrice Il Castoro arriva un graphic novel "Qui non ci sono mostri", romanzo a fumetti per bambine e bambini dai nove anni che amano le avventure un po' cupe e coinvolgenti alla Stranger Things.

Kory Merritt ha scritto la storia di Levi e Kat, che sembrano gli unici nella loro cittadina a ricordare i bambini che spariscono. La coppia di amici (improbabile) dovrà combattere per salvare i bimbi scomparsi e per fare capire che la notte è pericolosa! Perché qualcosa di spaventoso e sconvolgente potrebbe inghiottire tutta la città.

Horrorville

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Ricordate i "Piccoli brividi"? Questa serie di Salani è ghiottissima per i bambini e le bambine che amano le storie horror pensate per la loro età! Si intitola "Horrorville" e i romanzi che ne fanno parte iniziano tutti da un luogo misterioso e affascinante: il negozio "Horrorville", che vende strani oggetti che... Be', meglio non svelare troppo.

Noi abbiamo letto i primi due titoli, "La bambola maledetta" e "Le fauci ingannevoli" (dagli otto anni) e la pelle d'oca non s'è fatta mancare. Il primo? Parla della classica bambola malefica che fa accadere strane cose in casa, una volta portata nella casetta delle bambole. E le fauci del secondo titolo, invece, parrebbero "mangiarsi" i fratelli di Max, dieci anni, che se prima non desiderava altro, ora deve fare i conti con la loro assenza, cercando di riportarli a casa in tutti i modi insieme all'amica Tamyra.

The Midnight Club

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Se il titolo vi dice qualcosa, è perché è appena uscita l'omonima serie su Netflix. Leggere il libro può essere un modo azzeccatissimo per avvicinare i ragazzi e le ragazze alla lettura! La narrazione seriale e quella letteraria, infatti, sono molto legate e simili tra loro, e i lettori veri sanno che uno dei piaceri più soddisfacenti è leggere qualcosa che verrà poi trasportato sullo schermo.

Insomma: per i ragazzi e le ragazze più coraggiosi ecco "The midnight club" di Christopher Pike, che parla del patto di un gruppo di ragazzi terminali ospitati in un misterioso istituto. Il primo che morirà dovrà contattarli dall'aldilà, mandando un segnale concreto. Cosa accadrà?

Le streghe e le fate

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In questo Halloween non possono mancare dei libri stregati illustrati, grandi e coinvolgenti, per scoprire attraverso la lettura il magico mondo delle creature letterarie. Perché streghe e fate non sono una passione recente o una moda, ma personaggi stregati e fatati che da sempre alimentano l'immaginario umano.La casa editrice L'ippocampo ha quindi pubblicato questi grandi e bellissimi volumi dedicati a loro, primi capitoli dell'"Enciclopedia del meraviglioso" con la direzione artistica di Benjamin Lacombe. Diversi artisti e artiste hanno quindi disegnato il misterioso e onirico mondo delle creature magiche, recuperandone la storia e la sociologia. Un bestiario della magia, quindi.

Sono davvero incantevoli e meravigliosi. "Le fate" è illustrato da Bluebirdy su testi di Sebastian Perez, mentre "Le streghe" propone i testi di Cécile Roumiguière e i disegni dello stesso Benjamin Lacombe.

Il proverbio “ogni riccio è un capriccio” non è sbagliato se visto dal punto di vista del capello. È infatti il capello riccio, e non chi lo possiede, a dimostrarsi spesso capriccioso e difficile da domare. In molti desidererebbero possedere una voluminosa chioma riccia, ma solo chi ha questo tipo di capelli sa quanto complicato possa essere mantenerli perfettamente in ordine. Tuttavia, oggi, rispetto al passato, il mercato offre un’infinità di prodotti per trattare i capelli ricci: shampoo elasticizzanti e disciplinanti, sieri per ricci esuberanti, mousse per ricci ben definiti, maschere nutrienti e tanto altro ancora.

In questo articolo vogliamo indagare tutti gli aspetti che ruotano attorno a questa meravigliosa tipologia di capello e fornire qualche utile consiglio per poter disciplinare al meglio la propria chioma vaporosa. 

Lavaggio: la giusta frequenza e lo shampoo ideale per capelli ricci

La frequenza con cui è corretto lavare i capelli nell’arco della settimana è una questione soggettiva e dipende da moltissimi fattori, ad esempio la secchezza o la grassezza del capello e del cuoio capelluto. Il nostro consiglio però, a prescindere da questi ulteriori aspetti, è valido per chiunque possieda capelli ricci: non devono essere lavati troppo di frequente. Infatti, continui lavaggi potrebbero ledere la bellezza del capello e far sì che perda forma ed elasticità. In genere sono una buona abitudine due lavaggi a settimana, utilizzando per ognuno una sola noce di shampoo, ovviamente ideale se specifico per capelli ricci.

Must have: Maschera nutriente

Chi ha un capello riccio non deve rinunciare, durante il lavaggio, ad applicare una maschera nutriente di qualità. È la maschera la migliore amica dei ricci, perché tende a mantenerli morbidi e disciplinati. Inoltre, meglio preferire prodotti delicati e non esagerare, come con lo shampoo, con le dosi di prodotto per non appesantirli troppo

Asciugatura con diffusore

Se si vuole avere una chioma riccia ordinata si deve prestare molta attenzione alla fase di asciugatura. In estate il consiglio è di liberare il capello da qualsiasi stress e, quindi, di asciugarlo all’aria. Durante i restanti mesi dell’anno, invece, è bene seguire alcuni consigli. Come per i capelli lisci, così anche per i ricci, è sempre sconsigliato uno sfregamento aggressivo del capello bagnato dopo lo shampoo, meglio tamponare con un panno in microfibra. Non è un caso che ormai ogni phon in commercio sia dotato di un diffusore, per i ricci risulta un prezioso alleato. L’aria calda rilasciata dalla bocchetta del phon con diffusore non scompiglia l’assetto naturale del riccio, mantenendo integra la sua forma naturale. È preferibile asciugare il capello a testa in giù, non toccarlo con le mani, avvicinare il diffusore alle radici e portarlo verso la cute. Non dimenticare, inoltre, di applicare prima dell’asciugatura prodotti che proteggano dalle alte temperature del phon, come creme o spray termoprotettori. 

Spazzolare con il Pettine adatto

Il pettine non è un buon alleato dei ricci se si pensa che il consiglio è di usarlo esclusivamente sui capelli umidi. È preferibile usare un pettine in legno. Sono molti i benefici che gli esperti associano agli accessori per capelli in legno: nel caso del pettine, questo districa facilmente i nodi e riduce notevolmente l’effetto elettrostatico

Scegliere i giusti Elastici ed accessori

Suggeriamo, infine, a chi ha i capelli ricci di evitare gli elastici in spugna che sono aggressivi con il capello e tendono a stressarlo, ma di scegliere quelli a molla, più morbidi e delicati. 

Come cucinare la zucca? 8 idee facili e veloci

Martedì, 25 Ottobre 2022 14:03

Autunnale e deliziosa, la zucca è l'ortaggio più amato dalle persone che adorano i primi freddi. Le ricette con la zucca, infatti, sono spesso calde, confortevoli e sostanziose (ma non eccessivamente caloriche!) e permettono di mangiare di stagione facendo incetta di vitamine e minerali, dato che la zucca è un ortaggio ricco di nutrienti benefici.

Spesso, però, si finisce con il cucinare sempre le stesse ricette, come la vellutata di zucca e patate o la zucca al forno semplice semplice. Se queste ricette annoiano, però, nessun problema: esistono davvero infiniti modi per cucinare la zucca, e in questo articolo troverai idee sane e sfiziose per prepararla in maniera diversa dal solito (ma comunque in tutta facilità, con preparazioni veloci, intuitive e per nulla complicate).

Come cucinare la zucca? 8 idee facili e veloci

Il risotto zucca e curry

Il classico risotto alla zucca è intramontabile: non si sbaglia mai. Ma è possibile renderlo ancora più sfizioso e irresistibile, dandogli un tocco esotico che ne esalta ancor di più il gusto. Hai mai provato la ricetta del risotto alla zucca profumato al curry? Trovi la ricetta a questo link.

Zuppa zucca e arachidi

Se la vellutata di zucca "normale" ti annoia, ecco una versione con una scintilla in più! La zuppa di zucca e arachidi.

pexels-photo-5421522.webpSpaghetti zucca, miso e noci

Un altro primo, un altro sapore tutto nuovo: abbinando la zucca al miso si ottiene questa pasta strepitosa, con le noci croccanti che rendono il tutto estremamente gustoso. Ecco la ricetta della pasta zucca, miso e noci.

Pizzoccheri con dadolata di zucca e carote viola

Anche in questo caso si tratta di pasta con la zucca, ma che pasta con la zucca! I pizzoccheri sono la base perfetta per un sugo fatto con la dadolata di zucca e carote viola.

Il pollo alla zucca

Se in famiglia non sono tutti vegetariani, una volta a settimana la carne bianca solitamente la si mangia. Perché non abbinarla alla zucca seguendo questa ricetta?

Purè di zucca

Per bambini e bambine, ma anche per adulti golosi! Al posto del purè di patate, ecco la purea di zucca da preparare in pochissimi passaggi.

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La torta di zucca e amaretti

In alcune gelaterie è anche un gusto di gelato: la zucca si sposa benissimo con gli amaretti (non a caso troviamo questo abbinamento anche nei tortelli di zucca caserecci). Un'ottima idea, quindi, se non sai come preparare la zucca è cucinare una torta alla zucca e amaretti, facile e davvero gustosa.

Il pumpkin spice latte

Infine, per chi ama la vita nelle grandi città e il caffè caldo tra le mani, ecco una ricetta assolutamente trendy e imperdibile: quella del pumpkin spice latte fatto in casa.

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Per molte mamme è una vera e propria impresa: riuscire a far mangiare la verdura ai propri bimbi sembra davvero impossibile e si può arrivare a perdere davvero ogni speranza. I più piccoli infatti non amano troppo i vegetali ed è difficile che li apprezzino al primo colpo, senza fare capricci o rifiutarsi di mangiarli. Eppure, con qualche semplice trucchetto possiamo riuscire in quella che sembra un’impresa impossibile e convincere anche i bambini più restii a gustare le verdure. Vediamo come fare. 

#1 Mescolare le verdure ad altri ingredienti

Il primo trucco è quello di utilizzare le verdure come ingrediente di un piatto ed evitare di proporle come semplice contorno. Si possono preparare dunque dei tortini, dei muffin salati, delle frittate e via dicendo, in modo che il bimbo non sia completamente consapevole di quello che sta mangiando. Spesso e volentieri, camuffare i vegetali è l’unico modo per proporli anche ai bambini più difficili, non solo perché non si vedono e hanno una forma differente ma anche perché sono mescolati ad altri ingredienti e dunque il loro sapore non è troppo evidente. Online è possibile trovare diverse ricette bio per bambini che prevedono l’utilizzo delle verdure, sono sane e al tempo stesso gustose dunque basta sperimentare!

#2 Scegliere verdure dal colore invitante

Per i bambini, anche il colore ha la sua grande importanza e di certo proporre loro delle verdure marroncine non è una grande idea, specialmente se già di loro non amano i vegetali. Bisogna ricordare che anche il verde non è un colore particolarmente amato dai più piccoli quando sono a tavola, dunque conviene preferire le verdure arancioni, rosse, gialle: quelle insomma più invitanti. Con le altre, che sono comunque importanti e non si possono escludere a priori solo per via del loro colore poco appetibile, si può sempre realizzare una ricetta più elaborata come abbiamo visto sopra. 

#3 Coinvolgere i bambini nella loro preparazione

Un trucco che funziona quasi sempre è quello di coinvolgere i bambini nella preparazione dei piatti, compresi quelli a base di verdure. Se infatti una pietanza è stata preparata direttamente da loro, ci hanno messo impegno e possono vedere il frutto del loro lavoro, difficilmente resisteranno alla tentazione di assaggiarla. Ricordiamoci del resto che spesso e volentieri i bambini non mangiano le verdure solo per partito preso e non perché non gradiscono il loro sapore. 

#4 Rendere le verdure più gustose

Infine, una regola che vale tanto per gli adulti quanto per i bambini. Non possiamo sperare di far apprezzare i vegetali ai più piccoli se glieli proponiamo nella loro versione peggiore: è importante cercare di renderli il più gustosi possibili, pur sempre evitando metodi di cottura poco sani. Se mettiamo in tavola delle carote bollite ad esempio, è piuttosto normale che i bambini non le apprezzino e storcano il naso, facendo i capricci per non mangiarle. Se però proviamo a proporle in modo differente, sotto forma di vellutata oppure saltate in padella, saranno sicuramente più gustose ed appetibili. 

Sono divertenti, ma non solo: le filastrocche sono uno strumento ludico ed educativo imprescindibile durante l'infanzia, uno strumento utile per l'apprendimento di nuove parole, di nuovi significati, di nuove pronunce.

Attraverso le cantilene, le poesie, le rime, i suoni piacevoli e le storielle buffe, bambine e bambini trovano la possibilità di distinguere le parole, le sillabe, i fonemi, ad analizzare tutti i vocaboli una volta che imparano a memoria le filastrocche, a riconoscere alcune lettere, prima a livello sonoro e in seguito anche scritto, di esercitare la memoria...

Pensiamo per esempio alle allitterazioni, ovvero alle ripetizioni veloci di lettere che troviamo in numerose filastrocche per l'infanzia: si tratta di scioglilingua che provocano ilarità, ma che al contempo permettono di esercitare la pronuncia di lettere difficili e ostiche.

Il bello è che esistono filastrocche per tutte le occasioni e per tutti i periodi dell'anno. Ad Halloween, per esempio, puoi imparare e insegnare ai bimbi e alle bimbe una di queste.

Ecco le 8 filastrocche di Halloween (in italiano e in inglese) più belle e divertenti!

Le 8 filastrocche di Halloween più belle e divertenti (in italiano e inglese!): imparale a memoria e recitale con i bimbi per una notte ancora più spooky

Il vampiro e la zanzara

Il vampiro
che s'alza dalla bara
sta cercando sul comò
la sua amica zanzara.
Succhiare sangue
è passione sfrenata,
che la notte di Halloween
sia quella fortunata?
Una bella scorpacciata
sta davanti a loro,
attenti bambini!
Per loro siete oro.

Il dolcetto della zucca

"Dolcetto o scherzetto?"
mormorò la zucca scendendo dal letto.
Lo scherzetto sarebbe spassoso,
ma il dolcetto è proprio delizioso!
"Andiamo in cucina, vediamo che c'è!",
si disse la zucca pensando tra sé.
E lì sul tavolaccio ecco un pentolone,
è arrivato il momento di mescolare una pozione!
Unghie di tartaruga, pidocchi di parrucca,
ecco il dolcetto agnonato dalla zucca!

Il pipistrello

Halloween, halloween, che notte paurosa!
Di scherzi e di burle se ne fanno a iosa.
Che maschera hai scelto?
Vuoi essere un pipistrello?
Forza, non c'è più tempo!
Indossa il tuo mantello!

La notte degli scherzoni

Zucche, bacchette, cappelli e bastoni,
ecco la notte dei più feroci scherzoni,
si alza la luna, il buio si spande,
è ora di lanciare un incantesimo sognante!

FIve little ghosts

Five little ghosts flying out the door,
one flew away and that left four.
Four little ghosts playing happily,
one flew away and that left three.
Three little ghosts yelling "boo boo boo!",
one floew away and that left two.
Two little ghosts having spooky fun,
one flew away and that left one.
One little ghost sleeping in the sun
flew back home and that left none.

The little pumpkin

I'm a little pumpkin short and stout,
here are my eyes and here is my mouth.
When it's Halloween and you are out,
just lift my lid and hear me shout. BOO!

Oh my darling, Frankenstein

In the graveyard, in the graveyard,
when the moon begins to shine,
there's a doctor, crazy doctor,
and his monster Frankenstein.
Oh, my monster, oh my monster!
Oh, my monster, Frankenstein!
You are very, very scary,
don't come near me, Frankenstein.

(Sulla musica di "Oh my darling Clementine")

Flying past the moon

Zoom, zoom, zoom,
We are flying past the moon.
Zoom, zoom, zoom,
We are riding on our broom.
If you'd like to take a trip,
Climb aboard my broomstick,
Zoom, zoom, zoom,
We are flying past the moon.

Cacao e mandorle: sapori che si sposano benissimo tra loro. E che, in pochissimi passaggi, si trasformano in piccoli biscotti deliziosi e irresistibili, perfetti per la colazione o per il tè delle cinque.

Ecco la ricetta semplicissima dei facilissimi biscotti alle mandorle e cacao, per uno sfizio fatto in casa che profuma tutta la cucina.

Biscotti (facili facili!) alle mandorle e cacao: la ricetta

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Sara

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Cecilia

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