L'autunno-inverno 2022 è caratterizzato, evidentemente, da una nuova consapevolezza sui consumi. Che in famiglia, in questo momento, preoccupano moltissimo.

Oltre a tutti gli accorgimenti per risparmiare sulle bollette e sull'energia consumata (cuocere la pasta con il coperchio e in generale coprire le pentole in cottura per accelerare i tempi; vestirsi molto bene e abbassare di un paio di gradi il termostato...), è possibile aiutare il portafoglio anche scegliendo le ricette giuste, ovvero i piatti economici tipicamente definiti "cucina povera". Che non sono necessariamente noiosi e insipidi! Anzi.

Ecco dunque una selezione di ricette economiche ed ecologiche per contrastare il caro bollette senza rinunciare a gusto e sostanza.

Prime regole? Seguire la stagionalità, puntare sui cibi in offerta e diminuire la carne.

Ricette contro il caro bollette: i piatti più economici per quest'autunno

Le vellutate, come quella di piselli o quella di zucca (che in questo periodo è particolarmente economica), sono sempre un'ottima idea perché è possibile puntare su ortaggi di stagione che costano meno e soprattutto prepararne in grande quantità, senza sprecare nulla, per mangiarla nel corso di due o tre pasti.

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Anche la pasta è un piatto che costa poco, e che non deve necessariamente rappresentare un pasto banale, piatto e "junk". Possiamo condirla con le verdure di stagione per esempio preparando la pasta con i broccoli, oppure quella con le cime di rapa. E, per fare incetta di proteine, un piatto sempre gradito è la pasta e fagioli.

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In ogni caso, di sughi autunnali e invernali ce ne sono davvero moltissimi, e l'ideale è prepararli in casa con ingredienti freschi. Spenderemo meno rispetto ad acquistare i sughi pronti, saranno più sani e potremo anche congelarli per averli in tutta comodità.

E poi ricordiamoci tutte le ricette antispreco per riciclare gli ingredienti avanzati: le polpette, la pasta al forno, le vellutate con tutte le foglie delle verdure, le centrifughe...

Altre idee?

La zuppa di cipolle.

La pappa al pomodoro.

Le uova in padella con il sugo.

L'egg fried rice, riso orientale rivisitato che costa pochissimo.

E, infine, i classici risotti invernali, sostanziosi, saporiti e di stagione!

Avere voglia di qualcosa di buono, che dia soddisfazione, che riempia e che faccia stare bene: quello che ci vuole è del comfort food.

Che per definizione è cibo confortevole.

E che non significa solo junk food.

Certo, mangiare un hamburger con patatine è godurioso, ma non è detto che il comfort food sia per forza junk e poco salutare!

Ci sono dei piatti velocissimi da preparare, gustosi, nutrienti e davvero buonissimi. Che, tuttavia, non fanno sentire in colpa!

Ecco dunque una selezione di comfort food buoni, deliziosi, facili da preparare e allo stesso tempo healthy, per uno strappo alla regola senza sensi di colpa.

Comfort food, ma sani: una selezione di piatti confortevoli, veloci e healthy!

Le veggie chips, sempre buonissime in alternativa alle patatine fritte o a quelle in sacchetto.

Le cotolette di verdure impanate, per rendere sfiziose le verdure anche a chi solitamente non le ama.

Le lasagne, ma ai funghi e radicchio per stare più leggeri!

La pasta cacio e pepe, che è vegetariana per tradizione.

La classica passata di broccoli, che con un po' di crostini e un pizzico di peperoncino si trasforma in un piatto perfetto.

Il curry di lenticchie, caldo e saporitissimo.

La pasta e fagioli, per le serate in cui fuori dalla finestra imperversa il freddo.

Un buon burrito, da farcire con ingredienti naturali e sani.

La pizza, ma fatta in casa.

La pasta con le cime di rapa, che si prepara in pochissimi minuti e che riempie di soddisfazione palato e pancia!

Le polpette, che possiamo scegliere di cuocere in padella o nel forno a seconda dei tempi di cottura che possiamo permetterci.

Le patate dolci al forno, al posto delle classiche patatine fritte!

Il pollo al curry, che piace davvero a tutti e che esce di una cremosità incredibile.

Le uova al pomodoro, facilissime da preparare e piene di gusto.

E infine il polpettone di verdure, da riscaldare in padella anche il giorno dopo per godere dell'esplosione di sapori!

Non ce ne sono mai abbastanza, vero? Esatto: i disegni da colorare per bambini sono una manna dal cielo, perché li tengono occupati, li divertono moltissimo e allo stesso tempo sono un'attività educativa e stimolante, che li aiuta a sviluppare meglio la manualità fine, la precisione, l'impugnatura della matita e la coordinazione occhio-mano.

Ma trovarne di belli e gratuiti è sempre un'impresa: vi abbiamo quindi raccolto i più bei disegni per bambini, che potete salvare e stampare, lasciando che poi i bimbi e le bimbe li dipingano o li colorino con la tecnica che preferiscono. E se volete solo disegni di unicorni, li trovate qui.

Tantissimi disegni da colorare per bambini: stampali e divertiti!

Il gatto

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Il cane

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Il disegno del bradipo

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Frozen da colorare

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Dumbo

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La zucca di Halloween

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I mostriciattoli

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Un mandala

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Dei gatti ninja

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Spiderman da colorare

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Un gufo

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Quando si parla di lasagne vegetariane vengono in mente immediatamente le classiche due versioni: le lasagne di verdure, con carote e zucchine al posto del ragù, e la lasagna al ragù di seitan, preparate in tutto e per tutto per ricordare il sapore delle classiche e tradizionali lasagne di carne.

Il bello delle lasagne, però, è che è possibile prepararle praticamente in infinite versioni! La base di pasta stesa e besciamella si sposa infatti con numerosi ingredienti. Avete mai provato, ad esempio, le lasagne alla norma?

Una versione alternativa di lasagne vegetariane è, poi, questa: le lasagne al radicchio rosso, funghi e noci, semplicissime da realizzare e perfette da servire anche quando in tavola c'è chi non mangia carne.

Un consiglio? Chi ama le lasagne molto corpose, scelga la pasta per lasagne secca, invece che quella nel banco frigo: i tempi di cottura sono gli stessi e basterà usare la besciamella generosamente per cuocerle a puntino. Resteranno più corpose e sostanziose!

Lasagne vegetariane con radicchio, funghi e noci: la ricetta di un primo semplice e sorprendente

 

Magnesio Supremo: la vitalità è donna!

Lunedì, 19 Settembre 2022 11:02

Ti è mai capitato di sentirti stanca già dal mattino, come catturata da una sensazione di spossatezza che si protrae per tutto il giorno? O magari di tornare a casa la sera dopo una lunga giornata e sentire le gambe pesanti? Beh, non sei la sola.

In Italia più di 8 milioni di donne si trovano ad affrontare una carenza di magnesio quotidiana o sono consapevoli di assumere una dose giornaliera minore del necessario (375 mg circa) di questo importante minerale.

Il magnesio è, infatti, un minerale fondamentale per il nostro organismo, sia per l'attività nervosa che per quella muscolare. In più, è decisivo per la regolazione della pressione arteriosa e del metabolismo dei grassi. La carenza di magnesio, perdipiù, ha conseguenze pesanti sui livelli di vitalità dell’individuo ed è la principale causa della fastidiosa sensazione di stanchezza fisica e mentale.

Già importante per gli uomini, risulta ancor più rilevante nella vita organica della donna. Le donne, in media, sono più colpite da questa specifica carenza e la soffrono ancor di più. Questo minerale, infatti, controlla e interviene sul fisiologico processo di regolazione ormonale. Viene da sé che Il magnesio agisca in maniera decisiva in tutte le tappe della vita femminile:

  • In giovane età: perché mitiga il dolore del ciclo mestruale e contribuisce alla sua regolare comparsa;
  • Durante la mezza età: poiché evita il sovraccarico di stress e allevia la sensazione di stanchezza fisica e mentale;
  • In gravidanza: dato che riduce i dolori muscolari tipici di questa fase e dona sollievo dai dolori alle gambe;
  • Durante la menopausa: perché contribuisce al rafforzamento delle ossa e previene fratture ed osteoporosi.

Diviene quindi decisivo reintrodurre questo prezioso minerale tramite integratori specifici per questo compiti. È il caso di Magnesio Supremo, integratore alimentare di magnesio ideato per raggiungere il fabbisogno giornaliero e combattere la stanchezza fisica e mentale. Magnesio Supremo è già disponibile sul sito della farmacia online Tuttofarma, uno degli e-commerce farmacia più forniti d’Italia dove si incontrano professionalità e convenienza!

Come si riconosce una carenza di magnesio?

In numerosi casi, è difficile riconoscere la carenza di magnesio cosi facilmente. Questo succede perché i sintomi sono spesso interpretati in maniera scorretta o sottovalutati, o peggio ancora attribuiti a cause alternative.

Vi sono dei periodi della nostra vita, infatti, in cui è più comune che emergano i sintomi della ipomagnesemia, il termine medico che indica appunto una minore concentrazione di magnesio all’interno del nostro organismo. Sono ad esempio:

  • Durante periodi di stress intenso, sia per lavoro che per motivi di studio;
  • In occasione dei cambi di stagione, in specie dall’inverno alla primavera;
  • In occasione di importanti sforzi fisici prolungati (es. attività sportiva a livello agonistico);
  • Dopo lunghe terapie farmacologiche.

In coincidenza di momenti importanti della vita di una donna (gravidanza, menopausa).

L’ipomagnesemia si manifesta, quindi, con sintomi come:

  • Stanchezza fisica e mentale;
  • Perdità dell’appetito;
  • Insonnia;
  • Nausea;
  • Nervosismo;
  • Irritabilità.

Se non interpretata in maniera corretta, una carenza grave di magnesio può portare anche a ipertensione arteriosa, depressione e tachitardia.

Come funziona Magnesio Supremo?

Magnesio Supremo è un integratore alimentare con formula a base di minerale puro e acido citrico. La sua peculiarità principale è l’elevata biodisponibilità, ovvero la capacità di essere assimilabile con facilità dall’organismo e in specie dall’intestino. Lo stesso magnesio che assumiamo attraverso l’alimentazione, infatti, è meno biodisponibile di Magnesio Supremo.

I maggiori benefici per l’organismo di una corretta integrazione del magnesio si individuano, in particolare:

  • Miglioramento dell’equilibrio elettrolitico dell’organismo;
  • Funzione muscolare migliorata;
  • Benessere aumentato di ossa e denti;
  • Un miglior funzionamento del sistema nervoso.

In definitiva, l’integrazione con Magnesio Supremo contribuisce ad un generale miglioramento delle funzioni organiche. Non va dimentacato, inoltre, l’impatto positivo sull’aspetto mentale, decisivo per la riduzione dei livelli del carico di stress di donna, lavoratrice e mamma.

Carenza di magnesio nei bambini

Particolare attenzione va prestata al mantenimento dei normali livelli di magnesio nei bambini. I più piccoli, infatti, riscontrano la carenza di magnesio a causa della copiosa sudorazione o di diete scorrette, povere di frutta e di verdura.

Il rischio di disidratazione nei bambini, inoltre, è maggiore che negli adulti e questo comporta la presenza di un differente equilibrio idrosalino. La sudorazione, infatti, porta alla perdita di acqua corporea ma anche di sali minerali come il magnesio, rovinando così questo equilibrio.

Il fabbisogno giornaliero di un bambino varia con l’età e può essere riassunto in maniera schematica in questo modo:

  • Meno di 1 anno: 75 mg;
  • Da 1 a 3 anni: 80 mg;
  • Da 4 a 8 anni: 130 mg;
  • Da 9 a 13 anni: 240 mg.

Vi sono, tuttavia, alcuni sintomi che ci aiutano a riconoscere l’ipomagnesemia nei più piccoli. In questi casi si riscontrano spesso:

  • Sbalzi d’umore;
  • Mal di testa ricorrente;
  • Crampi muscolari;
  • Irritabilità;
  • Risvegli notturni.

Grazie all’aiuto di un rapido esame del sangue potremmo evitare ai nostri ragazzi di sperimentare le cause di questa carenza di magnesio, anche grazie all’integrazione con Magnesio Supremo.

Quando iniziare con l'igiene orale? Fin da subito! E non solo perché curando il cavo orale dei neonati e delle neonate si prevengono fastidiosi danni, ma anche perché in questa maniera si trasmette sin dai primi anni di vita l'importanza dell'abitudine di una corretta igiene orale, attraverso spazzolino, dentifricio e filo interdentale. Sì, anche quando i denti sono ancora da latte.

Ma l'educazione all'igiene orale non avviene solo con i gesti. Anche i libri e i progetti multimediali sono fondamentali, per dare risposte corrette e concrete a tutte le domande che i bambini e le bambine ci pongono!

Vi hanno mai chiesto per esempio perché i denti da latte cadono? E quanti sono? E di cosa sono fatti? 

Ora in aiuto di papà e mamme arrivano un libro e un progetto dedicati interamente ai denti: si intitolano "Accidenti" e "Viaggi interdentali".

"Accidenti"

Il libro "Accidenti" è stato ideato e curato da Silvia Rapa Cocconi: la "dottoressa dei denti" (è odontoiatra e specialista in ortodonzia a Parma) ha deciso di accompagnare i bimbi e le bimbe dai 4 ai 7 anni nel viaggio alla scoperta dei loro denti e della loro bocca. Lo fa attraverso questo libro illustrato da Maria Marega e scritto in rima da Davide Pocchiesa.

Filastrocche, disegni, indovinelli e fatti interessanti che le mamme e i papà possono poi snocciolare per completare le "lezioni" in maniera completa e accurata: la dottoressa Rapa Cocconi ha inventato la storia di Giovanni, che quando si trova con il primo dentino che dondola (e che poi cade!) inizia come tutti i bimbi a farsi domande. 

La cosa bella del libro è che non è solo una bella filastrocca o una piacevole lettura: dietro ci sono spiegazioni scientifiche e segreti fondamentali sulla reale cura del cavo orale, con parole semplici ma non paternalistiche, e soprattutto molto chiare e serie.

Perché conoscere i propri denti è davvero il primo passo per la salute della bocca!

Accanto al libro, gli autori hanno pensato anche a dei contenuti multimediali, come la canzoncina per spazzolare i denti con il sorriso e un video di immagini in movimento per rileggere il libro in maniera ancora più sbarazzina. E sul sito i bimbi e le bimbe, alla fine, possono scaricare il certificato di Supereroe dei Denti..

"Viaggi interdentali"

E per i bambini e le bambine più grandi? Per loro la dottoressa Rapa Cocconi ha curato "Viaggi Interdentali", un progetto di divulgazione ludica per far sì che i ragazzi apprendano l'importanza dell'igiene orale con strumenti pensati apposta per loro.

Sul portale www.viaggiinterdentali.it, quindi, si possono trovare diversi contenuti per i bimbi dai 4 ai 7 anni e per ragazzi dai 7 ai 10 anni (utilizzabili anche dalle scuole e dagli educatori!): un progetto davvero completo e coinvolgente, importante non solo per prendere piena consapevolezza della salute orale, ma anche per navigare con i genitori in uno spazio internet protetto e scientificamente valido!

Ah, e tutto questo fa anche del bene! I proventi del diritto d'autore del libro "Accidenti" verranno devoluti all'Associazione "Un villaggio per crescere".

Rosso, cremoso, con quel leggero pizzicore tipico dei ravanelli: se amate le salse, la cucina mediorientale e le rivisitazioni, questa ricetta di hummus di ravanelli abbrustoliti fa per voi. 

Semplice da preparare, permette di dare una svolta al classico hummus, consumando in maniera diversa dal solito i tanto amati ravanelli dell'orto, al posto del tradizionale pinzimonio o tagliati a fette nell'insalata.

Hummus di ravanelli, rosso e delizioso: come preparare un cremoso hummus a base di ravanelli o rapanelli

L’autunno segue l’estate ed è forse la stagione che i bambini più detestano. Dopo mesi trascorsi allegramente all’aria aperta sono costretti a ridurre le uscite e restare a casa. Niente giochi al pallone, castelli di sabbia, tuffi in piscina o corse nel parco. Cosa si può fare per rendere più piacevole l’autunno ai nostri bambini? La risposta è semplice, usare un po’ di fantasia. Sono tante e divertenti le attività che si possono fare con il bambino tra le mura domestiche. Ricordiamoci che più di tutto i più piccoli hanno bisogno di socializzare, condividiamo con loro i momenti di gioco e facciamo un passo indietro nel tempo. 

Ecco alcune idee originali per non annoiarsi mai a casa con uno o più bambini piccoli energici e giocherelloni. 

Costruire, modellare, comporre

È giusto che un bambino eserciti fantasia e manualità mettendosi alla prova. Ad esempio, utilizzando le classiche costruzioni disponibili in commercio può dare vita a qualsiasi ambiente o oggetto che gli venga in mente: da una casa a un parco giochi, da una nave dei pirati a una fattoria. Un’altra idea può essere quella di fargli scegliere un puzzle, comporlo insieme nel pomeriggio e alla fine inserirlo in una cornice da appendere in cameretta. Da non sottovalutare i prodotti della linea Das. Questa particolare pasta da modellare è adatta ai bambini perché non ha bisogno di cottura ed è capace di assorbire tempere e pennarelli multi-superficie. 

Preparare pancakes per merenda

Rallegrare una giornata in casa con un appetitoso profumo di pancakes è un’idea che non ha rivali e che piacerà moltissimo ai più piccoli. Per rendere indimenticabile e divertente la merenda coinvolgeteli nella preparazione del pancake, una ricetta semplice ma molto golosa. Inoltre, il bambino potrà decidere autonomamente con cosa farcire il suo pancake. Dateli la possibilità di scegliere tra più creme così che sperimenti più gusti: nocciola, pistacchio, crema pasticciera, ecc. 

Allestire un villaggio di nativi americani

Se ci sentiamo particolarmente pazienti e creativi è il giorno giusto per trasformare il soggiorno di casa in un villaggio indigeno. Non serve recarsi in ferramenta o in un negozio di tessuti, basta mettere in campo un po’ di inventiva per tirare su una magica tenda. Per prima cosa scegliamo un sottofondo musicale adatto alla nostra attività. Nel frattempo, facciamoci aiutare dal bambino: disponiamo a cerchio qualche sedia con lo schienale rivolto verso l’interno e ricopriamo il tutto con un ampissimo lenzuolo bianco o colorato, fissiamolo alle sedie poggiando sulle sedute qualche oggetto; all’interno sbizzarriamoci posizionando cuscini colorati di ogni forma e dimensione. Segniamo con un po’ di rossetto le guance del piccolo che inizierà, così, a sentirsi un vero nativo americano e se abbiamo ancora energia a disposizione cerchiamo un tutorial online che ci aiuti a creare un perfetto copricapo utilizzando un po’ di carta colorata. 

Inscenare una fiaba

Le fiabe non passano mai di moda e ce ne sono alcune che ci hanno raccontato da piccoli e che noi adesso leggiamo ai nostri bambini. Ogni bambino ha una fiaba preferita che non smetterebbe mai di ascoltare e se, invece, di rileggerla provassimo a diventare noi i protagonisti? Assegniamoci un ruolo e facciamo lo stesso con il bambino o i bambini presenti e proviamo a mettere in scena l’intera fiaba fino alla fine. Ci sarà da ridere. 

I detrattori e le detrattrici hanno i soliti argomenti: "non sono queste le cose più importanti", "le discriminazioni si combattono nella realtà, e non su queste sciocchezze", "che stupidaggini", "non si può più dire niente". Lasciamogli pure questi insulti: il mondo sta andando in una direzione positiva, e a noi questo basta. Anche perché ogni argomentazione di questo tipo può essere smontata in pochi secondi.

Sì, "ci sono cose più importanti". Ma ciò non significa che quelle minori non vadano trattate. Anche perché siamo in grado di portare avanti più discorsi contemporaneamente, no?

Sì, le discriminazioni si combattono nella realtà. Ma anche la lingua fa parte della realtà. E, anzi, è parte integrante di essa. La forma. La plasma. Ecco perché la decisione di Treccani di stampare il primo vocabolario italiano che non privilegi il genere maschile è una grande, grandissima cosa.

La questione è semplice: le parole e la lingua plasmano la realtà e la visione della vita. Danno forma a immagini nella testa. E continuare a usare il maschile come genere neutro o convenzionale fa sì che le uniche immagini che si formino nel cervello siano quelle di uomini di genere maschile.

Basta un esempio: cercando la parola "gatto", vien subito in mente un gatto di genere maschile. Lo stesso accade per la parola "bello": a comparire non è una bella ragazza, ma un bel ragazzo. Idem - e soprattutto - con le professioni. "Medico" è solo il dottore (e guarda caso un sacco di dottoresse si prendono quotidianamente del "signorina"); "magistrato" è solo l'avvocato uomo.

Ora Treccani, semplicemente e con una logica tanto disarmante quanto banale, inserirà entrambi i lemmi, maschile e femminile, privilegiando l'ordine alfabetico.

 

E se "sindaca" pare cacofonico, è solo perché non siamo abituati a sentirlo, così come "architetta", "ministra", "assessora", "ingegnera", "medica". E sapete perché non siamo abituati? Perché storicamente queste professioni non erano svolte da donne. Ora sì. Perché quindi non usare la lingua italiana?

Perché dire "direttore" invece di "direttrice d'orchestra" fa più figo? Beh, chiaro: in una società patriarcale il femminile viene sempre sminuito. Ma fortunatamente sono le istituzioni come Treccani e le nostre scelte quotidiane a cambiare le cose.

Il discorso che ha intrapreso Treccani ha anche altre sfaccettature. Semplicemente, i professionisti e le professioniste della direzione scientifica della casa editrice si sono chiesti perché mai il genere maschile fosse quello privilegiato, intendendola una regola patriarcale, antiquata e superata. Aggiungere il genere femminile significa dare la possibilità alla metà del genere umano di avere una propria rappresentazione, un proprio valore.

Tutto si allarga, a questo proposito, all'importanza della rappresentazione, che non è fatta solo dalle parole, ma da tutte le immagini che i media propongono ogni giorno. Fortunatamente, oggi la rappresentazione è sempre più variegata, anche se i numeri sono ancora bassi.

E chissenefrega di chi dice che "il politically correct ormai è sfuggito di mano". La rappresentazione è importante (e le reazioni delle bambine di pelle nera alla scoperta della nuova Ariel impersonata da Halle Bailey ne sono la conferma).

Per molte persone sarà un'eresia, ma l'amatriciana vegetariana è buona. Punto. E a chi dice che non è necessario chiamare i piatti vegetariani e vegani con i nomi tradizionali, è bene fare sapere che chi sceglie una dieta priva o povera di derivati animali non lo fa perché i piatti della tradizione non gli piacciono, ma semplicemente perché non approva come vengono prodotti. 

Insomma: certi sapori mancano! Perché quindi non provare a replicarli senza carne o derivati di origine animale? 

Come nel caso di questa amatriciana vegetariana, a base di salsa di pomodoro e tofu affumicato, che se preparato in questa maniera ricorda davvero molto il guanciale che impreziosisce il sapore dell'amatriciana.

La ricetta dell'amatriciana (vegetariana!): come replicare l'amatriciana senza guanciale

 

Sara

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Cecilia

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