I nomi per bambini e bambine ispirati ai colori

Mercoledì, 22 Maggio 2024 08:48

Dopo i nomi ispirati ai fiori arrivano i nomi che prendono ispirazione dai colori dell'arcobaleno e del mondo. Sono tutti dolci, belli e classici, a volte insoliti ma certamente pieni di bellezza.

Ecco dunque una bella selezione di nomi ispirati ai colori per bambini e bambine: sono freschi, evocativi, particolari e decisamente unici.

I nomi per bambini e bambine ispirati ai colori: per genitori che amano la bellezza

Nomi da femmina ispirati ai colori

  1. Celeste
  2. Verde
  3. Verdiana
  4. Blu
  5. Rossana
  6. Rosa
  7. Lavanda
  8. Viola
  9. Violetta
  10. Ambra
  11. Bianca
  12. Giada
  13. Liliana
  14. Malva
  15. Malvina
  16. Olivia

Nomi da maschio ispirati ai colori

  1. Rosso
  2. Rossano
  3. Fulvio
  4. Lino
  5. Nero
  6. Nerino
  7. Oliviero
  8. Tiziano
  9. Marino
  10. Zaffiro

La parmigiana di melanzane è un piatto tradizionale della cucina italiana, ampiamente diffuso e apprezzato per il suo sapore ricco e la sua preparazione. Anche ai bambini piace molto, anche per l'accostamento pomodoro+formaggio.

Originario del sud Italia, in particolare della Campania e della Sicilia, questo piatto è composto da strati di melanzane fritte, salsa di pomodoro, formaggio (principalmente mozzarella e Parmigiano Reggiano) e basilico. Si può però preparare anche in una versione più leggera, ovvero con le melanzane cotte al forno, anziché fritte.

L'importante è preparare un attimo prima le melanzane: devono essere tagliate a fette, salate e lasciate riposare in uno scolapasta per eliminare l'acqua in eccesso e l'amaro.

Parmigiana di melanzane non fritte: una ricetta semplice

 

Quando si parla di contatto pelle a pelle, si pensa subito a un bebè e alla madre. È naturale, soprattutto nel caso di genitorialità biologica, dato che il neonato dopo un parto fisiologico viene appoggiato sul petto della partoriente, stabilendo subito un contatto epidermico.

Il contatto skin-to-skin è però essenziale anche con il papà (o in generale con entrambi i genitori, nel caso di omogenitorialità o di genitorialità adottiva, per esempio).

Il legame pelle a pelle che si crea tra neonato e genitori è infatti un momento fondamentale, che promuove una connessione emotiva profonda e ha benefici significativi sia per il bambino che per i genitori, contribuendo notevolmente allo sviluppo emotivo e fisico del bambino, oltre a rafforzare il legame familiare. Anche con il papà, quindi.

L'importanza del contatto pelle a pelle nei primi mesi di vita

Il contatto pelle a pelle nei primi mesi di vita del neonato è essenziale per diversi motivi. Questo tipo di contatto aiuta a regolare la temperatura corporea del bambino, stabilizza il battito cardiaco e i livelli di zucchero nel sangue, e promuove un sonno più regolare. I neonati che sperimentano il contatto pelle a pelle tendono a piangere meno e a mostrare segni di stress ridotti. Inoltre, questo contatto stimola il rilascio di ossitocina, l'ormone dell'amore, che favorisce il legame affettivo e la sensazione di sicurezza e benessere nel bambino.

Il contatto pelle a pelle è anche importante per lo sviluppo neurologico del neonato. Studi hanno dimostrato che i bambini che ricevono più contatto fisico sviluppano meglio le loro capacità cognitive e motorie. Inoltre, il contatto pelle a pelle facilita l'allattamento al seno, poiché aiuta a stimolare i riflessi naturali del neonato e la produzione di latte materno. Infine, questa pratica crea un ambiente di intimità e vicinanza che rafforza il legame tra genitori e figli, gettando le basi per relazioni affettive sane e durature.

Perché anche il papà dovrebbe praticarlo

Il ruolo del papà nel bonding pelle a pelle è fondamentale quanto quello della mamma. Quando i papà - o i partner e le partner non partorienti - praticano il contatto pelle a pelle, contribuiscono in modo significativo alla creazione di un legame affettivo solido con il loro bambino. Questo contatto diretto permette al papà di conoscere meglio il neonato, rispondere ai suoi bisogni e creare un senso di sicurezza e protezione. Inoltre, il contatto pelle a pelle può aiutare i papà a sentirsi più coinvolti e competenti nel loro ruolo di genitori, riducendo il rischio di depressione post-partum anche per loro.

Il contatto pelle a pelle con il papà offre al bambino l'opportunità di sentire il calore e il battito cardiaco di un'altra figura genitoriale, rafforzando il loro senso di attaccamento e sicurezza. Questo è particolarmente importante nei primi giorni e settimane di vita, quando il bambino sta ancora adattandosi al mondo esterno. I neonati possono trarre conforto e sicurezza dal contatto diretto con il papà, che può a sua volta influire positivamente sul loro sviluppo emotivo e sociale.

Come favorire il bonding

Per favorire il bonding pelle a pelle tra papà e neonato, è importante creare un ambiente rilassato e privo di distrazioni. Ecco alcuni suggerimenti pratici:

  • Inizia presto: Il contatto pelle a pelle può iniziare immediatamente dopo la nascita, se possibile, e continuare nei giorni e nelle settimane successive. Anche pochi minuti al giorno possono fare una grande differenza.
  • Trova momenti regolari e routinari: Identifica momenti della giornata in cui puoi dedicarti al contatto pelle a pelle, come dopo il bagno del neonato o prima di metterlo a dormire.
  • Crea un ambiente confortevole: Assicurati che sia tu che il bebè siate comodi. Puoi usare una sedia a dondolo o un letto, e coprirti con una coperta leggera per mantenere il neonato al caldo.
  • Usa una fascia portabebè: Questo può essere un ottimo modo per mantenere il contatto pelle a pelle mentre svolgi altre attività leggere in casa.

Cosa fare con i neonati che preferiscono poco contatto

Non tutti i neonati amano il contatto pelle a pelle immediatamente. Alcuni potrebbero sentirsi a disagio o sovrastimolati. Ecco come gestire la situazione:

  • Rispettare i segnali del neonato: Se il bambino sembra a disagio o piange molto durante il contatto pelle a pelle, prova a ridurre la durata e aumentarla gradualmente man mano che si abitua.
  • Usare il contatto pelle a pelle come parte di una routine rilassante: Cerca di integrare il contatto pelle a pelle in momenti in cui il neonato è già tranquillo, come dopo il bagno o prima di dormire.
  • Variare le posizioni: Alcuni neonati possono preferire certe posizioni rispetto ad altre. Sperimenta con diverse posizioni per trovare quella più confortevole per il tuo bambino.
  • Non forzare il contatto: Se il neonato sembra costantemente infastidito, non insistere. Puoi provare altre forme di bonding, come il massaggio infantile, il canto o la semplice vicinanza fisica senza contatto diretto.
  • Consultare un o una pediatra: Se hai preoccupazioni riguardo alla reazione del tuo neonato al contatto pelle a pelle, consulta un o una pediatra per assicurarti che non ci siano altre problematiche sottostanti.

 

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I fiori da sempre rappresentano una forte ispirazione per i nomi di bambini e bambine e anche per questo motivo restano classici e intramontabile. Scegliere un nome da maschio o un nome da femmina che prendono spunto dal mondo botanico, dunque, è una scelta azzeccata, che non deluderà mai.

Non esistono solo i nomi di fiori più comuni: i nomi per bebè dedicati al mondo floreale sono moltissimi e possono essere classici, rari, diffusi, insoliti...

Ecco dunque 30 nomi per bambini e bambine ispirati ai fiori: i più bei nomi botanici che puoi dare al tuo bambino

Nomi da femmina ispirati ai fiori

  1. Rosa
  2. Viola
  3. Verde
  4. Lilia
  5. Dalia
  6. Iris
  7. Margherita
  8. Violetta
  9. Gelsomina
  10. Narcisa
  11. Azalea
  12. Lavanda
  13. Fioralba
  14. Fiorenza
  15. Primula
  16. Petunia
  17. Fiore
  18. Melissa
  19. Dafne
  20. Erica
  21. Flora
  22. Gigliola
  23. Veronica
  24. Mimosa

Nomi da maschio ispirati ai fiori

  1. Narciso
  2. Gelsomino
  3. Fiorenzo
  4. Lauro
  5. Giacinto
  6. Giglio

Quando nasce un bebè, viene spontaneo fare un bel regalo. Ma anche il biglietto ha la sua importanza. Che accompagni un dono o che sia semplicemente una cartolina d'auguri per dire "ti penso", scrivere qualcosa di profondo ed eterno è essenziale. Perché questo biglietto lo leggeranno le mamme e i papà, ma anche perché in futuro potrà leggerlo quel bebè diventato grande.

Ecco dunque una selezione di frasi d'auguri per la nascita per accompagnare un biglietto pieno d'affetto.

Frasi d'auguri semplici per la nascita

  • Benvenuto al mondo, piccolo/a. Che la tua vita sia piena di amore, gioia e felicità.
  • Congratulazioni ai neo-genitori. Che questo nuovo arrivato porti ancora più amore e unità nella vostra famiglia.
  • Auguri al piccolo miracolo: possa la tua vita essere colma di sorrisi e di momenti indimenticabili.
  • Che gioia immensa! Auguri per il nuovo membro della famiglia, che porti sempre gioia e serenità.
  • Benvenuto/a, piccolo/a! Che tu possa crescere forte, sano/a e pieno/a di curiosità per il mondo che ti circonda.
  • Congratulazioni per il nuovo tesoro! Che la vostra casa sia sempre piena di risate e di amore con l'arrivo di questo bebè.
  • Che emozione! Auguri al nuovo arrivato, che porti sempre luce e felicità nelle vostre vite.
  • Benvenuto nella grande avventura della vita, piccolo/a! Che tu possa esplorare il mondo con occhi pieni di meraviglia.
  • Congratulazioni per il vostro piccolo miracolo! Che la vostra famiglia sia sempre unita e piena di amore con l'arrivo di questo dono speciale.
  • Che gioia immensa! Auguri al nuovo arrivato, che possa crescere circondato dall'amore e dalla protezione dei suoi cari.

Citazioni sulla vita che nasce

  • Le nostre vite non ci appartengono. Siamo legati agli altri, passato e presente, e con ogni crimine e ogni gentilezza, partoriamo il nostro futuro.
    David Mitchell
  • I due giorni più importanti della tua vita sono il giorno in cui nasci e il giorno in cui scopri perché
    Mark Twain
  • Non nasciamo tutti in una volta sola, ma poco per volta. Prima il corpo, e poi lo spirito... Le nostre madri sono tormentate dai dolori del nostro parto fisico; ma noi stessi soffriamo i lunghi dolori  della nostra crescita spirituale
    Mary Austin
  • Nell'anima di un neonato ci sono parole che vogliono e aspettano di essere scritte.
    Toba Beta
  • Anche le altre madri guardano i loro neonati appena nati come me? Smettono tutte, senza fiato, ciò che stavano facendo per semplicemente fissare, meravigliate, la piccola vita di fronte a loro?
    Elizabeth C. Bunce

Non è panna cotta e non è budino alla vaniglia, per quanto l'aspetto suggerisca ciò. Il biancomangiare è qualcosa di diverso, ma altrettanto godurioso.

Si tratta di una sorta di budino di latte molto denso e cremoso, che però al suo interno non prevede né gelatina né colla di pesce. E in questo caso nemmeno latte vaccino: per una versione più leggera e salutare (oltre che etica), possiamo preparare il biancomangiare veg utilizzando del latte di mandorla, altro sapore tipicamente siciliano che non stravolge così la tradizione.

Ecco dunque la semplice ricetta del biancomangiare con latte di mandorla, per portare in tavola tanti piccoli budini tradizionali che piaceranno un po' a tutti.

Biancomangiare: la ricetta del dessert siciliano in versione vegan

 

Ninna nanna: le canzoncine più belle

Martedì, 14 Maggio 2024 07:40

La ninna nanna ha un potere enorme:  offre un'esperienza sensoriale completa che può calmare, rilassare e preparare i bambini per il sonno.

È come se le dolci melodie e le parole tranquillizzanti creassero un'atmosfera di calma e sicurezza, avvolgendo il bambino in un abbraccio di conforto prima che gli occhi si chiudano. La melodia regolare e rassicurante, combinata con il ritmo dolce e ripetitivo, sembra quasi ipnotizzare il bambino, portandolo verso il sonno in un tranquillo viaggio musicale. Inoltre, il legame emotivo che si crea tra genitore e bambino durante il momento della ninna nanna aggiunge un ulteriore livello di comfort e sicurezza, contribuendo a stabilire una routine rassicurante che segna il passaggio dallo stato di veglia al riposo. In questo modo, le ninne nanne diventano non solo una parte importante della routine del sonno del bambino, ma anche un momento prezioso di connessione e amore tra genitore e figlio.

Ecco perché scegliere quella giusta è essenziale. Abbiamo raccolto le ninna nanne più belle.

Ninna Nanna Mamma

Una delle ninne nanne più famose è "Ninna nanna mamma", che in realtà si intitola "Ninna nanna del chicco di caffè" e che è cantata dai bambini e dalle bambine del Piccolo Coro dell'Antoniano (quello dello Zecchino d'Oro").

Ninna nanna mamma tienimi con te
nel tuo letto grande solo per un po'
una ninna nanna io ti canterò
e se ti addormenti, mi addormenterò

Ninna nanna mamma
insalata non ce n'è;
sette le scodelle sulla tavola del re.
Ninna nanna mamma
ce n'è una anche per te
dentro cosa c'è
solo un chicco di caffè

Dormono le case
dorme la città
solo un orologio suona e fa tic tac;
anche la formica si riposa ormai,
ma tu sei la mamma e non dormi mai

Ninna nanna mamma
insalata non ce n'è;
sette le scodelle sulla tavola del re.
Ninna nanna mamma
ce n'è una anche per te
dentro cosa c'è
solo un chicco di caffè
Quando sarò grande comprerò per te
tante cose belle come fai per me,
chiudi gli occhi e sogna quello che non hai
i tuoi sogni poi mi racconterai.

Ninna nanna mamma
insalata non ce n'è
sette i piatti d'oro sulla tavola del re.
Ninna nanna mamma
ce n'è uno anche per te:
ci mettiamo su tutto quello che vuoi tu,
ci mettiamo su tutto quello che vuoi tu,
ci mettiamo su tutto quello che vuoi tu

Ninna nanna ninna oh

Se parliamo di ninna nanne famose, certamente la più nota (anche perché non ha una musica sempre uguale) è la classica "Ninna nanna ninna oh". Il testo? Eccolo:

Ninna nanna, ninna ohQuesto bimbo a chi lo do?Ninna nanna, ninna ohQuesto bimbo a chi lo do?Se lo do alla BefanaMe lo tiene una settimanaSe lo do al al Bove NeroMe lo tiene un anno interoSe lo do al Lupo BiancoMe lo tiene tanto, tantoNinna nanna, nanna fateIl mio bimbo addormentate

Stella stellina

Anche "Stella Stellina" è una canzone classica e intramontabile, e questo è il suo dolcissimo testo:

Stella stellinaLa notte s'avvicinaLa fiamma traballaLa mucca è nella stalla
La mucca e il vitello
La pecora e l'agnelloLa chioccia e il pulcinoOgnuno ha il suo bambinoOgnuno ha la sua mammaE tutti fan la nanna

Ninna nanna di sua maestà

Di nuovo una canzoncina dello Zecchino D'Oro (del 2017), che stavolta parla di come tutti gli animali contribuiscano a cullare il bebè.

La pecorella in mezzo al pratoCorre dietro le farfalle col suo manto immacolatoSe ne va e il gregge non sa più dov'èSalta fuori il lupo nero e la pecorella faBeeee! Beeee!
Ecco la mucca, guarda cosa ha combinatoHa sparso nella valle le sue torte al cioccolatoCome fa quando no, non ne può piùMunge il latte il contadino e la mucca scocciata faMuuuu! Muuuu!
Quando il cavallo è spaventatoScalcia e corre come un pazzo e poi salta lo steccatoNon si da pace, aiutatemiChe tradotto in cavallese si pronuncia più o meno cosìHiiii! Hiiii!
Qua, qua, qua, qua, qua. quaQua, qua, qua, quaQua, qua, qua, qua, qua. quaQua, qua, qua
Immaginiamo un maiale balla il tangoNon in una discoteca ma dentro nel fangoLa porcellina gli ha rubato il cuorÈ innamorato e il suo canto d'amore faAh, ah, ah! Ah, ah, ah! Ah, ah, ah! Ah, ah, ah!
Oh, finalmente il bambino è addormentatoSta sognando gli animali con i versi che ha imparatoIl babbo cavaliere di sua maestàForse può cantar vittoria e tornare a dormire
Papà! Papà! Papà! Papà!Papà! Papà! Papà! Papà!Papà! Papà! Papà! Papà!

La maternità è un tema indagato da moltissimi artisti e artiste nel corso della storia dell'umanità. Per diverse ragioni, ma in particolare per due: perché si tratta di un'esperienza universale che riguarda tutti, essendo tutti figli (oltre che madri, in alcuni casi). E perché una tra le religioni monoteiste più diffuse al mondo, il cristianesimo, ha messo al centro del discorso proprio una madre, dedicandole tantissime opere d'arte che nei secoli sono servite anche e soprattutto a raccontarne la storia al popolo di fedeli.

La Madonna del Cardellino

Questo dipinto rinascimentale di Raffaello rappresenta la Madonna con il Bambino Gesù e il giovane San Giovanni Battista. È un'icona della maternità che trasmette un senso di dolcezza e protezione.

Si trova agli Uffizi di Firenze.

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La Madonna del Latte

La Madonna del Latte è un soggetto ricorrente della storia dell'arte: la si trova quando Maria è ritratta nell'intento di allattare il Bambin Gesù, spesso con il seno di fuori. È il caso della Madonna del Latte del Pinturicchio, un capolavoro meno noto del 1492.

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La ricerca dei pidocchi

Fa sorridere il titolo di questo dipinto di Gerard ter borch, ma è conosciuta con questo nome l'opera d'arte "Madre che pettina i capelli della figlia". È del 1652 ed è davvero dolce e quotidiano.

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La culla

Berhe Morisot nel 1872 dipinse "La culla", in francese Le Berceau: si trova al Museo d'Orsay. La pittrice è riuscita, nel suo stile impressionista, a trasmettere eleganza e intimità familiare, complicità e cura.

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Le tre età della donna

Spesso si parla della "Maternità" di Gustav Klimt, ma in realtà ci si riferisce a "Le tre età della donna", un'opera d'arte allegorica e simbolista davvero potente che tratta anche la maternità, qui ritratta dolcemente come la donna adulta che culla la donna bambina. Le due sono osservate alle spalle dalla donna anziana, simbolo dell'età che inesorabilmente avanza.

"Le tre età della donna" riflette sul ciclo della vita umana e sull'inevitabilità del passare del tempo. Utilizzando il suo stile ornamentale distintivo, Klimt crea un'atmosfera di intimità e universalità, mentre esplora temi profondi legati all'amore, alla famiglia e alla mortalità.

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La maternità di Pablo Picasso

Anche Pablo Picasso ha dedicato uno dei suoi quadri più noti alla maternità. L'opera, che si intitola esattamente come il soggetto, è del 1905: il dipinto cubista mostra una madre che tiene suo figlio, con linee e forme astratte che rappresentano la loro relazione emotiva.

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Ritratto in controluce

Questo ritratto di persona senile potrebbe risultare semplice e delicato, ma ha anche un significato in più, dato che Umberto Boccioni ritrasse qui la madre, sua modella in svariate opere con tecnica divisionista.

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La famiglia

"La Famiglia" è un dipinto dell'artista austriaco Egon Schiele, realizzato nel 1918. Quest'opera mostra una famiglia composta da tre figure: un uomo, una donna e un bambino. La composizione è caratterizzata da linee contorte e distorte, tipiche dello stile espressionista di Schiele.

Nel dipinto, le figure sono ritratte in modo simbolico ed emotivo, con espressioni intense e posture che trasmettono un senso di intimità e connessione familiare. Schiele utilizza colori terrosi e sfumature scure per creare un'atmosfera malinconica e intensa.

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Amore, affetto, riconoscenza, complicità: qualunque sia il sentimento che vogliamo trasmettere alla nostra mamma per la sua festa, di certo una canzone può venirci incontro.

Le canzoni dedicate alle madri sono moltissime, da quelle per bambini a quelle più note del panorama pop: ecco dunque la selezione delle canzoni più belle dedicate alla mamma per festeggiare la sua giornata dedicandole un brano profondo, sentito e intramontabile.

Festa della Mamma: le più belle canzoni da dedicarle

Mamma, Beniamino Gigli

Una canzone lirica ma leggera e pop che parla dell'amore per una madre anche quando di mezzo c'è la distanza.

Ecco l'incipit: 

Mamma son tanto felice perché ritorno da te 
la mia canzone ti dice che è il più bel sogno per me 
mamma son tanto felice viver lontano perché 
mamma solo per te la mia canzone vola mamma sarai con me tu non sarai più sola 
quanto ti voglio bene queste parole d'amore che ti sospirano il mio cuore forse non s'usano più
mamma ma la canzone mia più bella sei tu, sei tu la vita e per la vita non ti lascio mai più

Mama, Spice Girls

Una canzone simbolo degli anni Novanta che parla del rapporto non sempre idilliaco tra le madri e le figlie adolescenti, ma soprattutto della solidità di un rapporto unico.

She used to be my only enemy and never let to me be freeCatching me in places that I knew I shouldn't beEvery other day, I crossed the line, I didn't mean to be so badI never thought you would become the friend I never had
Back then, I didn't know whyWhy you were misunderstoodSo now, I see through your eyesAll that you did was love

Mama, I love youMama, I careMama, I love youMama, my friend (you're my friend)

Viva la mamma, Edoardo Bennato

Questa canzone del 1989 facente parte dell'album "Sono Solo Canzonette" è diventata un classico della musica italiana, celebrata per il suo ritmo contagioso e i suoi testi divertenti ed emozionanti che omaggiano il ruolo importante delle madri. Esprime gratitudine e affetto verso le madri, celebrandone l'amore incondizionato, il coraggio e la dedizione. Bennato canta l'importanza delle mamme nella vita di ognuno, evidenziando il loro ruolo nell'educare, sostenere e ispirare i loro figli. La canzone è caratterizzata da un sound vivace e orecchiabile, con un ritmo che invita al movimento e al divertimento.

Viva la mamma
affezionata a quella gonna un po' lunga così elegantemente anni cinquanta sempre così sincera
Viva la mamma
viva le donne con i piedi per terra
le sorridenti miss del dopoguerra pettinate come lei!
Angeli ballano il rock ora
tu non sei un sogno tu sei vera viva la mamma perché
se ti parlo di lei, non sei gelosa

Padremadre, Cesare Cremonini

Madre, gonna lunga ai fianchiNelle sue guance gli anni e i pranzi coi parentiNon mi senti o non mi ascolti?Mentre piango ad occhi chiusi sotto al letto(...)Madre, perché piangi?Ma non mi hai detto tu, che una lacrima è un segreto?Ed io ci credo, ma non ti vedoMentre grido e canto le mie prime note

Ma se una canzone che stia al posto mio non c'èEccola qua, è come se foste con me

Tutto sua madre, J-Ax

J-Ax ha voluto dedicare alla compagna questa bellissima canzone che parla di come lei abbia trasmesso al figlio le caratteristiche migliori.

Da mamma hai preso il nasinoLa forma degli occhi e del visoE l'abilità di cambiarmi l'umore soltanto facendo un sorrisoQuando non dormi mai fino al mattinoQuando fai casino rido perchéLa testa dura e la voglia di urlare quelle le hai prese da meLe hai prese da me

E ti porterò lontano con la forza di un missileE ti prenderò per manoTi porterò a giocare su un pratoE il telefono l'ho buttatoE ho buttato tutte le parePer fortuna assomigli a tua madrePer fortuna sei tutto tua madre

Forse non tutti sanno che la salsa barbecue in realtà non è vegetariana. Contiene infatti salsa worchestershire, che al suo interno presenta le acciughe.

Si può però prepararne una versione comunque vegetariana, da abbinare a tutti i piatti più sfiziosi come gli hamburger vegetali, le grigliate di verdure e le patatine.

Qui troverai la ricetta vegetariana della salsa barbecue per insaporire i tuoi comfort food preferiti senza rinunciare a etica ed ecosostenibilità.

Salsa barbecue veg: la ricetta per farla in casa

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Sara

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Cecilia

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