Conservare al meglio i propri prodotti beauty, di make up e di skin care è fondamentale non solo per una questione economica (certi accorgimenti fanno sì che i prodotti non secchino o non si alterino, allungandogli la vita) ma anche per assicurarne l'igiene e l'integrità. Ecco i piccoli trucchi e gli accorgimenti quotidiani (semplicissimi!) da adottare per spendere meno e conservare meglio i prodotti beauty.

La scelta dei flaconi

Meglio sempre scegliere i flaconi sottovuoto, quelli con erogatore airless, che permettono di non contaminare la crema o il fondotinta sia con l'aria sia con il grasso presente sulle dita.

I pennelli e le spugne

Una buona abitudine è quella di lavare i pennelli e le spugnette fa sì che durino più a lungo. Non serve farlo ogni settimana: basta una volta al mese, sciacquandoli con acqua e sapone neutro e risciacquandoli bene. Lasciamoli poi asciugare all'aria.

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Dove conservare i profumi

RIcordiamoci di chiudere sempre i profumi in un armadietto evitando di lasciarli sulle mensole, per far sì che la luce non li intacchi e risparmiandogli i deteletri sbalzi di temperatura che potrebbero intaccare la formula (facendoli durare meno).

Lo smalto che si è seccato

A volte capita che lo smalto si secchi, oppure che sia troppo denso, o ancora che stia finendo (e che quindi risulti difficile raccoglierlo sul pennello). Possiamo risolvere versando un paio di gocce di olio di mandorle oppure un paio di gocce di alool denaturato, mescolando bene agitando il flacone chiuso.

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I cosmetici vanno negli armadietti

Valo lo stesso discorso dei profumi: spesso i cosmetici sono confezionati in flaconi che non li proteggono dai raggi UV, e mettendoli in un armadietto risolveremo il problema.

Lavarsi le mani

Nel caso di creme e prodotti da prelevare con le dita direttamente, laviamoci sempre le mani prima di immergerle nel prodotto: in questo modo i batteri delle mani (che inevitabilmente sono sempre presenti!) non la intaccheranno.

Tutti i genitori prima o poi nella vita si ritrovano a dover ideare nuove ricette golose e gustose per propinare le verdure ai bambini. Perché ci sono bambini che mangiano più verdure e altri meno, ma TUTTI hanno quell'ortaggio che proprio non mandano giù. Ad esempio il cavolo. Che, diciamolo, se bollito risulta noioso anche per noi, dopo un po'.

E se lo grigliassimo? Sfruttando il sapore delle spezie e il gusto della bruciacchiatura tipica della griglia anche i più schizzinosi non gli resisteranno!

Il cavolo grigliato, la ricetta che non ti aspetti

Giocare è lavorare, per i bambini. Perché? Perché giocando scoprono il mondo, lo decodificano, provano a viverlo. I bambini giocando imitano la vita degli adulti, ed è un aspetto del gioco assolutamente fondamentale. Tutti quei giocattoli che, quindi, riproducono oggetti "da adulti" possono essere molto educativi, se scelti seguendo le inclinazioni dei bambini (ovvero ascoltandoli e lasciando che scelgano loro i giocattoli che preferiscono) e se proposti nel gioco di ruolo, ovvero il "cucinare", il "giocare alla casa", il "giocare a scrivere, il "lavorare come mamma o papà"...

Uno di questi giocattoli è certamente l'aspirapolvere giocattolo, perfetto per giocare a "fare finta di", soprattutto nei primi anni di vita, quando i bambini ancora non possono aiutarci realmente nelle faccende di casa. Giocare con l'aspirapolvere, infatti, fa sentire i bambini responsabili, li abitua alla cooperazione, fa intuire loro a livello pratico l'importanza dell'ordine e dell'igiene e allo stesso tempo li aiuta a migliorare la coordinazione (perché passare l'aspirapolvere giocattolo è comunque un esercizio di equilibrio e di forza, per un bambino che sta sviluppando il suo fisico).

E - speriamo non ci sia bisogno di dirlo, ma è sempre bene ribadirlo di questi tempi - l'asirapolvere giocattolo è naturalmente un giocattolo senza genere (come TUTTI i giocattoli): maschi e femmine lo amano (nonostante troppo spesso le pubblicità mostrino ancora solo le bambine intente a giocarci...).

Il Dyson per bambini

Ormai è un must: si tratta dell'aspirapolvere senza fili Dyson, che qui troviamo in versione giocattolo, giallo e viola come quello "da grandi" e pieno di palline che simulano la polvere quando aspira.

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Il carrellino completo

Bellissimo e completo è questo carrellino Vileda che comprende anche scopa, secchio e mocio, per una pulizia profonda fin da bambini! Per tutti quei bimbi che ci seguono quando facciamo i mestieri.

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L'aspirapolvere giocattolo con il bidone

Questo aspirapolvere giocattolo ricorda quelli più professionali con il bidone da trascinare dietro di noi.

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Per i bimbi più piccoli

Per i bambini ancora più piccoli ecco un aspirapolvere giocattolo adatto a loro, con un grip particolare sul fondo per permettergli di non cadere allenando ancor di più la coordinazione.

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Il Folletto per bambini

Altra icona, ecco il Folletto Vorwerk giocattolo. Ha bisogno di altre presentazioni? 

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L'aspirapolvere giocattolo in legno

Infine, un classico giocattolo in legno a forma di aspirapolvere, decisamente più ecosostenibile e amato anche da quei genitori che preferiscono i materiali naturali alla plastica (anche in senso montessoriano). Ci sono anche una lista delle pulizie e tanti piccoli oggetti da "aspirare".

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Popcorn in padella, tutti i benefici

Lunedì, 08 Marzo 2021 14:47

Stop ai popcorn da microonde, via libera alle colombine! I popcorn preparati in padella, senza grassi aggiunti, sono deliziosi quanto quelli acquistati in busta o per microonde, ma contengono moooolti meno grassi e sono decisamente più benèfici (anche delle patatine!). Ecco tutto ciò che c'è da sapere sui pop corn in padella senza grassi, le calorie, i benefici e perché sceglierli come snack naturale alternativo alle patatine.

Come si preparano i popcorn in padella

Ma come si fanno i popcorn? Non c'è niente di più semplice: per preparare i pop corn a casa bastano una manciata di chicchi di mais (li si trova al supermercato) e una padella antiaderente con coperchio. Qui trovate la ricetta, che non prevede né olio né burro (come si crederebbe), ma solo polso (per non fare attaccare i chicchi alla padella) e calore.

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Le calorie e i valori nutrizionali dei pop corn senza grassi

I pop corn senza burro (come i popcorn senza olio) sono uno snack davvero ottimo, perché hanno meno calorie delle patatine (100 grammi di popcorn ne apportano 375 mentre 100 grammi di patatine contengono 560 calorie) e poiché contengono moltissime fibre di crusca che aiutano la digestione e il benessere del tratto intestinale e regolano i movimenti dello stesso. Non solo: sono ricchi anche di vitamine B (essenziali per il funzionamento dell'organismo umano) e di vitamina E (dal potere antiossidante). Contengono, inoltre, 78 grammi di carboidrati, 5 di grasso e 13 di proteine ogni 100 grammi.

Allo stesso tempo, non prevedendo l'uso di burro o di grassi animali ed essendo un alimento vegetale ricco di elementi importanti per il corpo umano, i popcorn al naturale aiutano sia a regolare i livelli di zucchero nel sangue sia a ridurre il colesterolo cattivo, proprio grazie alle fibre di cui abbiamo parlato poco fa, che ripuliscono il sistema cardiovascolare proteggendo così il cuore.

Le quantità consigliate

Di benefici ne hanno molti, come abbiamo visto, ma come per tutto è importante non eccedere con il consumo di popcorn, consumandoli, soprattutto, con poco sale. 

Giornalmente non si dovrebbe superare la porzione consigliata, che è di 25 grammi. Sembrano pochi, ma vedrete che, essendo voluminosi e riempiendo parecchio, si tratta di una porzione davvero soddisfacente e saziante.

A volte sono necessari e indispensabili, oltre che salva-vita: parliamo degli antibiotici somministrati a poche ore dalla nascita ai neonati, preziosissimi, ma che, come sempre quando si tratta di antibiotici, hanno un risvolto negativo della medaglia.
 
A quanto pare, infatti, somministrare antibiotici nei primi attimi di vita avrebbe conseguenze negative sulla crescita; a rivelarlo è uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Nature Communication.

Antibiotici e neonati, lo studio

La ricerca a cui ci riferiamo si intitola "Neonatal antibiotic exposure impairs child growth during the first six years of life by perturbing intestinal microbial colonization", ovvero "L'esposizione neonatale agli antibiotici influenza la crescita del bambino durante i primi sei anni di vita, intaccando la colonizzazione microbica intestinale". Il titolo dice già tutto: sui 12.422 bambini presi in considerazione dallo studio tra il 2008 e il 2010 (presso l'University Hospital di Turku in Finlandia), al 9,3% erano stati somministrati antibiotici nei primi 14 giorni di vita. Rispetto ai coetanei non sottoposti ad antibiotici, i bambini maschi presentavano, nei sei anni successivi, un'altezza parecchio inferiore (nelle femmine, invece, non vi era nessuna differenza).

A conferma della differenza di crescita c'è poi un altro dato che gli studiosi hanno considerato, ovvero i risultati su un altro campione di bambini, stavolta tedeschi. In questo caso, le ricerche sui 1700 soggetti studiati hanno rivelato un potenziale legame tra l'esposizione neonatale agli antibiotici e la ridotta crescita nei primi anni di vita.

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L'altro dato messo in luce dallo studio è l'aumento di massa grassa nei bambini e nelle bambine a cui erano stati somministrati antibiotici durante l'infanzia (nel periodo precoce, ma non subito dopo il parto). 

I motivi della mancata crescita e dell'aumento della massa grassa

I ricercatori hanno indiiduato nelle alterazioni causate dagli antibiotici alla composizione della flora batterica intestinale il motivo per il quale i bambini paiono crescere meno e ingrassare di più, se sottoposti in età precoce a questo tipo di farmaco (pur necessario), che appare influenzare negativamente vari aspetti fisiologici nel lungo termine. Gli antibiotici, infatti, diminuirebbero la quantità di Bifidobacteria fecale fino ai due anni di vita. 

A dimostrazione della teoria, il trapianto del microbiota fecale intestinale di questi bambini esposti agli antibiotici nell'intestino di topi maschi (ma non nelle femmine) ha portato a una significativa riduzione della crescita in questi topi, dimostrando esattamente lo stesso processo che accade negli esseri umani.

"Gli antibiotici sono farmaci di vitale importanza e salvavita nei neonati", ha dichiarato il dottor Omry Koren della Facoltà di Medicina Azrieli di Bar-Ilan University (come riporta Ansa). "I nostri risultati suggeriscono però che il loro uso può anche avere conseguenze indesiderate a lungo termine che devono essere prese in considerazione".

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

Gli scacchi sono uno dei giochi più affascinanti del mondo (e sono tornati alla ribalta recentemente, grazie alla bellissima serie tv targata Netflix "The Queen's Gambit", "La regina degli scacchi", con Anya Taylor Joy). Non solo: sono ritenuti (a ragione) un gioco educativo e stimolante, che permette di allenare la logica, il senso matematico e le skill utili per la vita.

Ecco quindi i benefici e come iniziare a giocare a scacchi con i tuoi bambini.

I benefici degli scacchi per bambini

Non parliamo dei benefici generici degli scacchi, ma dei benefici in relazione ai bambini che cominciano ad approcciarsi a questo gioco d'intelligenza. Durante gli anni dello sviluppo e dell'apprendimento, infatti, giocare a scacchi è molto consigliato, dal momento che migliorano la concentrazione, allenano la memoria e stimolano le capacità cognitive e logiche.

A beneficiare degli scacchi per bambini sono anche la comprensione delle regole fin dai primi anni (con la loro accettazione), lo sviluppo di una certa elasticità mentale e di un importante senso di responsabilità, l'allenemento della mente in vista dei calcoli e della pianificazione, la pazienza, l'autocontrollo e la coordinazione, oltre alla capacità di problem solving e della creatività. 

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Anche per questi motivi, giocare a scacchi è utile in caso di bambini iperattivi e nello spettro autistico.

Come insegnare a giocare a scacchi ai bambini

Il primo passo è mostrare la scacchiera ai bambini spiegando come funziona la griglia.

Passiamo poi ai pezzi degli scacchi, mostrandoli, lasciando che li tocchino e facendo sì che imparino i nomi di ogni pezzo prima ancora di metterli sulla scacchiera. Per semplificare, troviamo un dettaglio che faccia sì che i bambini ricordino il nome a partire da un particolare: i pedoni sono quelli più piccoli, il cavallo ricorda la testa dell'animale, l'alfiere sembra un vescovo, il re è quello più "alto" e così via.

Iniziamo poi a giocare insieme spiegando a grandi linee le regole, prima a terra (come fosse un puzzle o un gioco in scatola). Giochiamoci con spensieratezza, e non come se fosse un gioco "migliore" o più importante degli altri. I bambini percepirebbero, altrimenti, un senso di serietà che li allontanerebbe. Non costringiamo, quindi, a giocare, e lasciamo che i bambini, almeno inizialmente, agiscano come credano, anche seguendo poco le regole e magari creandone di loro.

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Giochiamo poi tra di noi adulti: è un po' come la lettura. Se i bambini ci vedono giocare, saranno più stimolati a farlo.

Infine, seguiamo i loro tempi: c'è chi imparerà prima e chi poi, non c'è una regola.

Scacchi per bambini on line

Esistono anche programmi online per avvicinare i bambini agli scacchi. Ad esempio, Chess Kid, una pagina sicura in cui i bambini possono giocare sia con la supervisione di un adulto, sia da soli (proprio perché è appositamente pensato per i più piccoli, proteggendoli dai pericoli della rete).

L'educazione sessuale è fondamentale, e questo finalmente lo si è capito: le ultime generazioni hanno infatti beneficiato di un'educazione sessuale molto più strutturata e seria, rispetto ai nostri nonni e genitori che, al contrario, non ne parlavano mai, arrivando all'adolescenza e all'età adulta assolutamente impreparati.

Malattie sessualmente trasmissibili, gravidanze indesiderate, intimità... Sono tantissimi gli aspetti che l'educazione sessuale tocca, ma ce n'è uno che spesso resta fuori. Parliamo del porno, argomento quasi tabù che tuttavia va affrontato, per tanti validi motivi. Su tutti, il rischio di idealizzazione di un sesso che non è reale né rispettoso; e poi perché, guardiamoci in faccia, i nostri figli hanno un accesso molto più vasto al mondo del porno, e incappare in esso senza una bussola è davvero pericoloso.

Tecnologia e porno: un'insidia per i ragazzi

Purtroppo non ci si scappa: i bambini e i ragazzi hanno accesso alla tecnologia e a internet fin da piccolissimi, e i rischi della rete in fatto di pornografia sono moltissimi. I ragazzi possono imbattersi in immagini destabilizzanti con una facilità impressionante, ma, soprattutto, possono cercare materiale porno con altrettanta semplicità. In questo articolo, quindi, non parleremo di come proteggere i bambini dal materiale pornografico in rete (con i vari parental control e strumenti importantissimi), ma di come preparare i ragazzi su questo argomento. Perché la curiosità prima o poi li assalirà (a prescindere dall'imbattersi casualmente nei video incriminati), e dal momento che la disponibilità pornografica in rete è pressoché infinita, sarà meglio dare loro degli strumenti per affrontare tutto al meglio.

Il dialogo

Come sempre, il dialogo è fondamentale. Parlare fin da subito ai bambini dei pericoli di incontrare video "strani" mentre si naviga è fondamentale e dobbiamo farlo fin da subito, quando sono piccoli, perché prima o poi i bambini - per quanto ci sforziamo di proteggerli - vedranno cose che non vorremmo.

È importantissimo, poi, parlare e ascoltare, e non giudicare, intessendo un dialogo bilaterale con i nostri ragazzi, che spesso "sentono" cose qua e là facendosi idee sbagliate. Lasciamo che ci dicano cosa sanno, cosa provano e cosa pensano, e diamo poi la nostra visione più adulta e ponderata, ma sempre in maniera non giudicante.

E se hanno già guardato porno? Di nuovo, non giudichiamo e non rimproveriamo (anche se è difficile!), ma proviamo a parlare del sesso in maniera aperta, chiediamo di raccontarci la loro esperienza, cerchiamo di capire cosa cerchino e cosa manchi loro. Diamo informazioni, parliamo, apriamoci.

La sincerità: il sesso porno non è reale

Da chiarire immediatamente è l'irrealtà del sesso porno: diciamo chiaramente ai nostri figli che quello che vedranno, se lo vedranno, non è sesso reale, ma è un film, e come ogni film è recitato. Soprattutto, questo significa che il sesso nella vita vera non è assolutamente così: è provato che le aspettative in ambito sessuale dei ragazzi (soprattutto i più giovani) siano calibrate proprio sui film porno (a livello di prestazioni e a livello fisico, di immagine). Una tragedia, se ci pensiamo, sia per i ragazzi maschi che per le ragazzine e le giovani donne.

Il consenso e il sessismo nel porno

Mettiamo poi bene in chiaro che la maggior parte del porno che si trova in rete è sessista, maschilista e deleterio: le donne sono sempre raffigurate in una certa maniera e stereotipizzate, vengono oggettivizzate, sfruttate e addirittura, a volte, violentate. Non si parla mai di consenso, che è importantissimo, e di come ci si tratti in una coppia.

E per quanto riguarda l'immagine della donna sfruttata, non dimentichiamo che l'industria del porno spesso si fonda proprio sullo sfruttamento di persone in situazioni di degrado e disagio: spiegare questo risvolto sociale ai ragazzi può far capire loro che è sempre meglio non "nutrire" quest'industria. Di fatto, esistono ormai aziende cinematografiche porno femministe e inclusive, che si basano proprio sul principio del non sfruttamento e della libera scelta: sarebbe bello se il mondo del porno fosse tutto così, ma siamo ancora molto lontani.

Risiko, Cluedo, Monopoly, Scarabeo, Uno, Taboo… Ma non solo. Di giochi di società ne esistono davvero moltissimi, per tutti i gusti e per tutte le età. Giocarci in famiglia è consigliatissimo: è infatti un’attività divertente, sana, benefica e ottima per rafforzare i rapporti, rendendo appassionanti anche le serate passate semplicemente in casa.

Non solo divertimento, quindi, ma anche aspetti educativi e benefici per la crescita: ecco tutti gli aspetti positivi dei giochi di società e dei giochi da tavolo per i bambini.

I benefici dei giochi di società per i bambini

Sono importanti per la logica

A partire dal “memory” (il gioco da tavolo più gettonato tra i bambini più piccoli), i bimbi cominciano ad allenare abilità importanti come la logica, imparando le poche e semplici regole e applicandole man mano che imparano a giocare ai vari giochi di società.

Problem solving

I giochi di società sono un modo divertente e spigliato per mettersi in gioco provando a risolvere dei problemi. Sono “problemi” relativi al gioco, certo, ma il processo di problem solving è lo stesso che si mette in pratica nella vita reale.

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Riducono lo stress

Anche i bambini soffrono di ansia e stress, anche se in maniera diversa dagli adulti, e le partite ai giochi di società sono un ottimo anti-stress.

Allenano la memoria

Un po’ come le parole crociate, i giochi di società sono importanti per allenare la memoria, e non solo perché ci sono regole da memorizzare, ma anche e soprattutto perché i bambini giocando devono immagazzinare ed elaborare un sacco di dati.

Aiutano l’autocontrollo

Giocare ai giochi in scatola è davvero benefico per tutti i bambini, ma anche e soprattutto per quelli che faticano a mettere in pratica l’autocontrollo: regolare l’impulsività (anche se a volte è difficile!), attendere il proprio turno e intrecciare le proprie mosse con quelle degli altri è davvero educativo.

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Sono importanti per la concentrazione

Un gioco in scatola, in media, dura più o meno un’oretta. Oggigiorno la concentrazione dura molto meno, a causa di tutti gli stimoli esterni. Dedicare sessanta minuti del proprio tempo a giocare a qualcosa di interessante è quindi utile per riprendere il controllo della concentrazione.

Simulano la vita vera

Discutere, contrattare, ragionare, dialogare, argomentare: sono tutte azioni che vengono messe in pratica in tutti i giochi da tavolo e di società. I giochi in scatola, quindi, sono un po’ un “gioco di ruolo”, che sappiamo essere fondamentale per la crescita dei bambini, che possono così scoprire il mondo con i loro tempi e i loro strumenti.

Insegnano a perdere

Nella vita non sempre si vince, ma, anzi, spesso si perderà. Ma dalle sconfitte si impara molto e soprattutto c’è sempre una seconda possibilità di vittoria: ecco un grande insegnamento.

La Festa della Donna non è solo mimose e meri "auguri". È anche ricordare le donne che hanno fatto la storia, che ci permettono di essere chi siamo, che hanno lottato per la parità di genere, che si sono distinte nel loro campo in tempi nei quali le donne non erano contemplate... È festeggiare l'essere donna in tutte le sue sfaccettature, è festeggiare l'essere uniche e parte di una sorellanza globale.

Iniziamo quindi a festeggiare le nostre figlie sin da piccole, magari regalando loro un libro significativo, che apra loro gli occhi, che le faccia sentire parte di qualcosa e che faccia capire loro che nella vita potranno davvero essere ciò che vogliono.

Festa della Donna, i libri da regalare alle nostre figlie

Storie e vite di super donne che hanno fatto la scienza

Sul filone di "Storie della buonanotte per bambine ribelli", questo libro (acquistabile qui) narra con semplicità le storie di venti donne che hanno dato un contributo enorme alla scienza e all'avanzamento della storia umana.

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Guida per bambine ribelli alla scoperta del corpo che cambia

Un libro bellissimo ed essenziale per accompagnare le bambine nella crescita, nella confusione, nelle sensazioni del corpo che cambia, nelle emozioni altalenanti tra la voglia di crescere e la paura dell'ignoto. Lo trovate qui.

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Ascolta il mio cuore

È un cult, un bestseller, un libro imprescindibile: Bianca Pitzorno in questo romanzo per ragazzi (ma per tutti!) racconta la storia di Elisa, Prisca e Rosalba e la loro avventura contro le ingiustizie.

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L'evoluzione di Calpurnia

È la storia di una piccola naturalista in erba, nell'America di fine Ottocento, un racconto di passione e crescita davvero interessante e coinvolgente, che ricorda un po' Pippi Calzelunghe e un po' Anna dai Capelli Rossi. È un caso editoriale, acclamato dal pubblico: imperdibile per le piccole lettrici (ma non solo!). Lo potete acquistare qui.

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Le confidenze di Britt-Mari

Di Astrid Lindgren non c'è solo Pippi Calzelunghe: anche Britt-Mari potrà diventare una ragazzina-guida per le lettrici intorno ai dieci, undici anni, che potranno anche riscoprire il bello dei rapporti epistolari alla vecchia, carta e penna.

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Voglio votare anch'io!

Questo libro è fondamentale per celebrare la Giornata Internazionale della Donna: parla delle suffragette partendo da Sally, ragazzina che si trova a far parte della storia dell'emancipazione femminile.

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Rosa Parks. Piccole donne, grandi sogni.

"Rosa Parks" fa parte di una collana Fabbri dedicata alle donne ed è importantissimo per le ragazze: oggigiorno è impensabile pensare a degli autobus con i posti divisi tra bianchi e neri, ma non è passato troppo tempo da allora e purtroppo il razzismo è comunque sistemico e presente nelle nostre vite. Per far sì che il gesto di Rosa Parks non sia vano, iniziamo a far conoscere la sua storia.

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Uno: che il tabù attorno alle mestruazioni si infranga. Due: che gli assorbenti e i tamponi vengano finalmente riconosciuti come materiale sanitario. Sono questi i primi e fondamentali punti attorno al ciclo mestruale a cui teniamo moltissimo. Perché le mestruazioni suscitano ancora risatine, superstizioni e occhiatacce, quando la metà della popolazione mondiale ne fa esperienza (più o meno) ogni mese per più di trent'anni della propria vita. 

La Scozia è stata il primo paese a rendere i prodotti per il ciclo mestruale gratuiti (qui la notizia) e piano piano sembra che anche nel resto del mondo la situazione stia cambiando. A quanto pare anche in Italia. Ma, dopo che si è tanto parlato (e riso) di tampon tax, l'iniziativa non viene dal Governo, ma dalla catena di supermercati Coop.

L'iniziativa di Coop

È di ieri, 25 febbraio 2021, la notizia che Coop abbasserà l'IVA sugli assorbenti. L'iniziativa si chiama “Close the Gap - riduciamo le differenze" e sarà una campagna per promuovere la parità di genere femminile e combattere le disparità. Per farlo, Coop ha aderito anche alla petizione “Stop Tampon Tax! Il ciclo non è un lusso” promossa dall’associazione “Onde Rosa” su Change.org per tagliare l’Iva sugli assorbenti e soprattutto dal 6 al 13 marzo tutti gli assorbenti a scaffale verranno venduti nei punti vendita Coop come se l’aliquota Iva fosse ridotta dal 22% al 4% (che è esattamente l'intento della petizione). "Un atto simbolico", fanno sapere, "ma concreto perché la disuguaglianza inizia anche dalle piccole differenze".

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Anche gli assorbenti "Vivi Verde Coop" saranno inclusi nell'iniziativa, anche se, essendo compostabili, sono già normalmente venduti con l'IVA al 4%; nei giorni a ridosso della Festa della Donna, ovvero quelli dedicati a Close The Gap, verranno venduti in confezioni ad hoc che inviteranno a firmare la petizione.

Perché è importante parlare di mestruazioni

"Secondo il Global Gender Gap Index sui temi dell’equità di genere", spiegano da Coop, "il nostro Paese figura al 76esimo posto tra i 153 censiti e al 17esimo sui 20 dell’Europa Occidentale (peggio di noi solo Grecia, Malta e Cipro). La pandemia ha solo aggravato una situazione già di per sé non invidiabile. L’ultimo dato Istat riferisce che dei 101.000 posti di lavoro persi a dicembre scorso 99.000 erano femminili e lo stesso smartworking visto dal lato delle donne ha in molti casi contribuito ad aumentare il loro carico di lavoro. Non è certo un caso se la parità di genere figura tra i 17 obiettivi dell’Agenda 2030 Onu per assicurare al Pianeta uno sviluppo sostenibile". 

Si capisce, dunque, che abbassare la tassa sui prodotti mestruali è d'obbligo. 

"Close the Gap", un evento streaming per tutti

"Close the Gap - Riduciamo le differenze" non si fermerà però qui. L'1 marzo alle 19.00 è in programma un evento online su corriere.it e sulla pagina Facebook del quotidiano, una diretta streaming per promuovere la parità di genere femminile e combattere le disparità. Si parlerà di diversità, inclusione, e si ascolteranno le voci di donne e uomini che si sono distinti in diversi ambienti. Ci saranno, tra gli altri, Maura Latini (AD Coop Italia), Linda Laura Sabbadini (direttrice Istat), l’economista Azzurra Rinaldi, Veronica Yoko Plebani (campionessa paraolimpica di triathlon), Francesca MichielinMichela Giraud (stand up comedian) e Gianrico Carofiglio con un monologo inedito.

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Sara

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Cecilia

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