Tarassaco, cicoria selvatica, dente di leone, soffione... Quest'erba primaverile ha tanti nomi e tante forme, poiché in base alla crescita si trasforma. Possiamo quindi trovarla con il fiore giallo, ma anche con il soffione morbido da soffiare e fare volare nell'aria. In ogni caso, ad essere deliziose e benefiche sono le sue foglie, considerate infestanti e in effetti presenti in tantissimi prati.
Con il tarassaco ricette deliziose si possono preparare (dalle frittate ai risotti, fino alla semplice verdura cotta condita con olio e sale): vediamo quindi insieme le proprietà e i benefici di quest'erba conosciuta per il sapore amarognolo e per il suo essere depurativa e diuretica.
Chiamato ufficialmente Taraxacum officinale, il tarassaco è un'erba della famiglia delle asteracee, che possiamo trovare nei prati e nei luoghi erbosi particolarmente ampi e areati. L'Italia ne è ricca, ma il tarassaco è diffuso in tutto il mondo, tanto da essere considerato una pianta infestante.
Inizialmente il tarassaco si presenta con un capolino floreale di colore giallo molto intenso, che si chiude di notte, al quale segue il famoso soffione con tante piccole pagliuzze bianche da soffiare nel vento.
La sua foglia si presenta invece dentellata (da qui "dente di leone") ed è questa che è molto buona e benefica.
Consumare il tarassaco in cucina permette di fare incetta di fibre solubili, ma anche di fitostenoli, antiossidanti, vitamina C e sali minerali tra cui potassio e magnesio.
Sebbene sia conosciuto principalmente per essere un'erba dalle proprietà diuretiche (tanto da essere chiamata in francesce "piscialetto"), il potere diuretico del tarassaco non è provato (anzi, gli studi a riguardo paiono essere contraddittori). Non si può però negare che la pianta sia efficace contro i disturbi della digestione, anche grazie alle fibre contenute, ed è quindi molto consigliata in caso di problemi digestivi, soprattutto sottoforma di verdura cotta.
Anche se non è provato sia diuretico, tuttavia, il tarassaco è conosciuto per essere depurante, soprattutto per quanto riguarda il fegato. Le sue foglie, infatti, se mangiate aiutano a produrre più bile e a far sì che questa passi dal fegato all'intestino. Questa caratteristica rende quindi la cicoria selvatica purificante e decongestoinante, oltre che detossinante sul fegato.
Infine, il tarassaco è ritenuto storicamente un antinfiammatorio naturale, oltre che un ipoglicemico ideale per chi soffre di diabete.
No, non è una lista di libri sulla maternità. Quelli, di certo, li hai già letti tutti quando eri in attesa dei tuoi figli (e ne avrai abbastanza). Stavolta ciò che ti proponiamo sono romanzi che in qualche modo portano un nuovo sguardo sull'essere madri (o padri; insomma, genitori). Libri scorrevoli con una trama appassionante e coinvolgente, per godersi la lettura e scoprire nuovi punti di vista sul crescere i nostri figli.
Perché leggere è tutto questo: un passatempo piacevole, ma anche un modo per mettersi nei panni di qualcun altro, scoprire nuove cose sul mondo e sulla vita, immedesimarsi con persone lontane da noi.
Ecco quindi i migliori romanzi che parlano di maternità anche senza metterla al centro della narrazione. Romanzi per mamme, quindi, ma non solo. Romanzi per tutti coloro che amano leggere.
In questo romanzo triste e profondo, Marco Peano parla del rapporto tra un figlio e sua madre, malata, che si rendono conto di non dovere più sprecare il tempo che hanno a disposizione. Una storia strappalacrime e profondamente umana capace di fare riscoprire l'importanza dei rapporti.
Forse conoscete il film, "About a boy", e vi chiederete perché è in questa lista. Nick Hornby in questo romanzo non solo descrive come l'essere genitori non sia solo un legame di sangue, ma mostra una madre fragile, imperfetta, ma non per questo meno in diritto di essere mamma.
Costanza è il nome della protagonista di questo romanzo di Alessia Gazzola, mamma single che da Messina si trasferisce per lavoro al Nord con la figlia Flora. Un romanzo leggero e delicato, che parla della vita di tutti i giorni e in cui moltissime ragazze si ritroveranno. La nuova vita di Costanza (che da medica si trova a fare la paleopatologa a Milano - una sorta di archeologa) si stravolge nel momento in cui ritrova il padre di Flora, affascinante ma sulla via dell'altare.
Leo Ortolani, fumettista, ha disegnato in questo graphic novel l'esperienza, sua e di sua moglie, del diventare genitori di due bambine venute dalla Colombia. L'adozione internazionale è narrata qui senza peli sulla lingua, con ironia e profondità, e con la simpatia tipica della matita di Ortolani.
Se amate Bridget Jones, amerete anche questo quarto romanzo della serie: Bridget è qui alle prese con la maternità e, come sempre, l'amore per Mark e l'infatuazione per Daniel la trascinano da una parte e dall'altra. Una madre imperfetta con una vita imperfetta e una maternità imperfetta che fa sorridere ed empatizzare con lei. Molto british. Lo trovate qui.
Se non l'avete ancora fatto, vi consigliamo di partire dal primo ("I love shopping"). Questa serie di romanzi di Sophie Kinsella è davvero ben scritta, scorrevole, piacevole e leggera. Oltretutto, è perfetta per togliere l'ansia da gravidanza e svagarsi un po' con le disavventure di Becky (qui alle prese con il pancione e lo shopping per il nascituro). Ah, e poi c'è anche il seguito: "I love mini shopping".
Un romanzo più serio e profondo, quello di Silvia Avallone: qui si parla di maternità non voluta (quella della giovane Adele che decide di non riconoscere la figlia" e di maternità desiderata ardentemente e trovata attraverso l'adozione (quella di Dora), mostrando due lati della medaglia ma soprattutto modi diversi di essere madri. Anche per imparare a non giudicare.
Quando si viaggia con i bambini ci sono varie cose a cui pensare. Si pensa alla scelta della destinazione giusta, la prenotazione di un alloggio adatto ai bambini e la richiesta di un visto e altri eventuali documenti necessari.
Molte persone pensano che le vacanze con i bambini siano necessariamente legate ai Paesi vicini. Tuttavia, vale sicuramente la pena considerare anche una vacanza con i bambini fuori dall’Europa. Quando si sceglie una destinazione per le vacanze, ovviamente è importante considerare il carattere e gli interessi dei propri figli. Alcuni bambini non hanno alcun problema con un volo lungo, mentre altri trovano più difficile essere in viaggio per ore e ore. Così alcuni bambini sono avventurosi e amano passare il tempo nella natura, mentre altri preferiscono giocare con gli altri bambini nel campeggio o in piscina. Per quasi tutte le vacanze con i bambini è vero che è bello avere zoo o parchi di divertimento nelle vicinanze. Ecco alcuni Paesi che sono adatti per una vacanza con i bambini:
Gli USA sono, in parte grazie alle loro immense dimensioni, uno dei Paesi più versatili del mondo e ha qualcosa da offrire a tutte le famiglie. Si pensi ai parchi nazionali, dove non solo i bambini ma anche gli adulti rimarranno impressionati dai paesaggi naturali di una bellezza mozzafiato, ma anche alle grandi città come New York e Los Angeles. Lo stato americano più popolare per una vacanza in famiglia è la Florida. In questo stato si trovano da una parte delle belle spiagge, dove i bambini possono fare snorkeling o nuotare con i delfini, e dall’altra parte dei famosi parchi di divertimento come Disney World, Legoland e Sea World.
Un grande vantaggio di un viaggio in America è che non è necessario affrontare complicate procedure di richiesta del visto. I viaggiatori italiani che soddisfano tutti i requisiti possono facilmente richiedere l’ESTA USA online.
Gold Coast
Per chi desidera recarsi in un Paese con delle temperature tropicali, ma non passare molto tempo in aereo con i bambini, l’Egitto potrebbe essere la destinazione perfetta. Negli hotel e nei resort sul Mar Rosso, i bambini possono divertirsi tutto il giorno in spiaggia o in piscina. Questi alloggi hanno spesso grandi parchi acquatici con scivoli, dove i bambini si divertiranno tutto il giorno. Ovviamente in Egitto c’è anche tanta cultura e storia da scoprire. Non solo i bambini ma anche gli adulti rimarranno stupiti dalle grandi piramidi degli antichi egizi.
Vale la pena considerare anche il Canada. Il Canada è il secondo Paese del mondo per superficie totale e ha molto da offrire per grandi e piccini. Con i numerosi parchi nazionali e la natura incontaminata, ma anche varie interessanti città, anche questo Paese è una destinazione perfetta per una vacanza con i bambini.
Canada
Forse lo Sri Lanka non è il primo Paese che viene in mente quando si cerca una destinazione per una vacanza con i bambini. Tuttavia, questo Paese nell’Asia meridionale è adatto per una vacanza in famiglia. Il Paese è molto più sicuro e pulito della vicina India e ci sono numerose attività divertenti per i bambini. Si pensa per esempio a un safari durante il quale si possono avvistare elefanti, scimmie e coccodrilli: un’esperienza indimenticabile!
Se si viaggia con bambini e non entrambi i genitori o tutori partecipano al viaggio, è necessario portare una dichiarazione di consenso in inglese che dimostri che tutti i genitori e tutori sono d’accordo con il viaggio. Questo dichiarazione deve essere firmato da entrambi i genitori o dalla persona o dalle persone esercenti della potestà genitoriale. Può inoltre essere utile portare una copia dei passaporti di tutti i genitori, in modo da poter dimostrare al controllo di frontiera che non si tratta di rapimento di bambini.
Per la maggior parte dei Paesi al di fuori dell’Europa è necessario richiedere un visto. Fortunatamente, al giorno d’oggi per molti Paesi il visto può essere richiesto in modo semplice e veloce online, quindi il visto non deve essere un ostacolo alla scelta di una destinazione al di fuori dell’Europa. Si noti che tutti i viaggiatori - inclusi minori e neonati - devono essere in possesso del proprio visto (o ESTA USA o eTA Canada). Nel modulo di richiesta online si possono aggiungere facilmente più viaggiatori. Questa possibilità di presentare una richiesta di gruppo permette di richiedere il visto per tutta la famiglia in una volta.
I turisti italiani che desiderano recarsi negli Stati Uniti d’America, possono nella maggior parte dei casi richiedere un ESTA USA invece di un visto. Se si soddisfano tutti i requisiti, l’autorizzazione di viaggio ESTA può essere richiesta in modo semplice online. Grazie al modulo di richiesta online l’ESTA può essere richiesto in pochi minuti. Dopo aver effettuato il pagamento, la richiesta viene elaborata entro 3 giorni. Il richiedente riceverà una conferma del rilascio per e-mail. Non è necessario stampare l’ESTA, dal momento che l’autorizzazione di viaggio viene collegato elettronicamente al passaporto.
Il Canada ha un sistema simile a quello degli USA. L’autorizzazione di viaggio per il Canada è chiamata eTA. La sigla eTA sta per “electronic Travel Authorization”. Anche le eTA vengono di solito concesse entro 3 giorni dalla domanda. L’eTA Canada è valida per 5 anni, durante i quali si può effettuare un numero illimitato di viaggi in Canada. Ogni soggiorno in Canada può durare fino a sei mesi consecutivi: più che abbastanza per una o più meravigliose vacanze con i bambini!
Così come l’ESTA e l’eTA, anche i visti per lo Sri Lanka e per l’Egitto possono essere richiesti online. Se si richiede il visto online prima della partenza, dopo l’arrivo nel Paese di destinazione non è necessario fare la fila con i bambini, ma si può immediatamente andare al controllo passaporti.
Per la richiesta del visto Egitto, dopo la compilazione del modulo di richiesta è necessario fornire una foto o scansione del passaporto di ogni viaggiatore. Per il visto per lo Sri Lanka questo non è necessario. Il visto Sri Lanka viene concesso entro una media di tre giorni, il visto per l’Egitto entro 2 - 5 giorni lavorativi. Entrambi i visti permettono di rimanere nel Paese fino a 30 giorni. Non appena il visto è concesso, viene inviato per e-mail. È necessario stampare i visti per tutti i viaggiatori e portarli in viaggio.
Una volta scelta la vostra destinazione, sfogliate le opzioni di alloggio e confrontate i prezzi con cozycozy!
In certi periodi della vita, magari dopo una delusione o una sconfitta, la voglia di cambiare aria porta molte persone a pensare di fare un cambiamento drastico nel proprio stile. Tagliare i capelli è una di quelle idee che vengono in mente ad una donna almeno una volta nel corso della propria esistenza. Ma attenzione al cambio di look, meglio evitare di fare da soli!
A chi non è capitato di andare dal parrucchiere e chiedere un determinato taglio di capelli, per poi pentirsene amaramente? Tutti sanno che i capelli ricrescono, ma aspettare mesi e mesi per vedere un miglioramento, non è di certo la cosa migliore che possa accadere. Innanzitutto bisogna rivolgersi a dei professionisti che utilizzano prodotti, come tinte, shampoo e balsami che rispettino il cuoio capelluto, e che utilizzino strumenti adeguati e di alta qualità, come ad esempio le forbici proposte da ForbiciTech, per assicurarsi il miglior risultato possibile, ed evitare di danneggiare irreparabilmente i propri capelli.
Avere in mente uno stile preciso, è il primo passo da compiere prima di tagliarsi i capelli. Può risultare difficile capire quale sia il taglio adatto: seguire o no i trend del momento? Capelli lunghi o corti? Scalati o frangetta? Colorati? Questi e mille altri quesiti vengono in mente appena si pensa di tagliarsi i capelli. Ma ecco alcuni tagli di tendenza:
Il taglio di capelli non è solo una questione di stile, ma è anche un piccolo gesto che può migliorare la salute dei propri capelli. Tagliare i capelli serve a rinvigorirli, non importa quanto siano danneggiati e da cosa. È consigliabile, perciò, dare una “spuntatina” di un paio di centimetri ogni due mesi.
Molti fattori nella vita di tutti giorni stressano i capelli. L’utilizzo frequente del phon o della piastra vanno ad indebolire i capelli, rendendoli opachi e sfibrati. Ma anche prodotti che contengono sostanze chimiche dannose per la pelle vanno a peggiorare la situazione. Da non sottovalutare, però, sono altri fattori come l’inquinamento, che rappresenta in primis un pericolo per la salute dell’individuo, e come l’alimentazione.
In generale, però, una buona abitudine che tutti dovrebbero avere è quella di idratare i capelli con un balsamo, poi fare una maschera intensiva da tenere in posa una volta al mese, pettinare e districare i capelli con le mani e non con pettini e spazzole, per evitare di spezzarli. È bene comunque rivolgersi ad un professionista per capire quale sia la soluzione adatta alle proprie esigenze, perché non c’è una soluzione universale che valga per ogni tipo di capelli.
Prendersi cura dei propri capelli, avere un aspetto curato, rappresenta anche un piccolo gesto per prendersi cura di sé stessi e per aumentare la propria sicurezza: non bisogna avere paura di osare, perché in fin dei conti i capelli ricrescono!
Quando si pensa al “biologico”, spesso è convinzione che sia sinonimo di “costoso”. In effetti puntare sulla qualità è necessariamente più dispendioso, perché seguire la filosofia biologica e la sostenibilità significa rispettare la natura, sfruttare strumenti più “lenti” e rispettare la forza lavoro impiegata nella filiera.
Bene. Appurato questo, proviamo a pensare ai pannolini. Quando cerchiamo pannolini biologici, il dramma è vero: costano moltissimo, sono difficilmente reperibili, non si è certi siano al 100% naturali…
Ora, però, c’è Koosh, il marchio di pannolini francesi che è arrivato finalmente in Italia, sia nella vendita al dettaglio sia con un servizio di abbonamento davvero comodo e prezioso!
Naturali, biologici, ecologici: sono questi i tre aggettivi che possiamo accostare ai pannolini e ai prodotti Koosh, marchio francese che produce pannolini ecologici e prodotti naturali per la cura dei nostri bambini. L’idea di studiare e produrre pannolini sicuri e naturali venne ai fondatori un anno fa, in seguito allo scandalo avvenuto in Francia riguardo alla composizione nociva della maggior parte dei pannolini per neonati.
La qualità è quindi impeccabile e i pannolini Koosh sono privi di sostanze nocive e realizzati interamente con materiali di qualità. Come? Il tampone assorbente è in cellulosa al 100% e dè super spesso per evitare ogni perdita; questa cellulosa è sbiancata senza cloro, naturale e rinnovabile, e proviene da foreste finlandesi gestite in modo responsabile e certificate FSC®, non trattate con pesticidi; presentano un velo interno a contatto con la pelle in fibre naturali provenienti da fonti rinnovabili a base di canna da zucchero e amido di mais (fibre sicure, morbide ed ecologiche); non hanno profumo, lozioni né coloranti (e gli inchiostri delle fantasie sono ad acqua, senza solventi).
Anche la confezione, inoltre, è ecologica ed eco-responsabile, essendo prodotta con l’80% di materiali riciclati, e tutti i prodotti sono altrettanto biologici ed ecologici.
Passiamo quindi al costo. Perché anche qui viene il bello: il rapporto qualità-prezzo è davvero incredibile!
Non pensate, come sempre, ai pannolini biologici super costosi e faticosi da trovare in giro. Koosh offre la possibilità di abbonarsi comodamente, risparmiando sul prezzo di listino singolo, con il pacco che può essere ricevuto direttamente a casa ogni 3, 4, 5 o 6 settimane a seconda delle esigenze, senza costi di spedizione.
Flessibile e modificabile in ogni momento (lo si può mettere anche in pausa!) l’abbonamento permette di scegliere la taglia dei pannolini, di mixare le taglie e le fantasie, di aggiungere o togliere prodotti…
Koosh offre inoltre prezzi decrescenti sui pannolini, nel momento in cui si aggiungono prodotti in più. Ad esempio, l’abbonamento mensile ai pannolini di taglia 1 costa 65 euro per 240 pannolini, ovvero 0,27cent./pannolino. Aggiungendo un linimento a 14 euro, il costo al singolo pannolino scende a 0,25cent.
Chi volesse provare i pannolini prima, può ordinare un pacco prova a 15 euro (con 30 pannolini per la taglia 1, ad esempio), che verranno poi rimborsati al 100% nel momento in cui si decide di procedere con l’abbonamento.
Noi li abbiamo provati: l’assorbenza è perfetta, i materiali piacevolissimi al tatto e la sicurezza (per noi) davvero ottima, senza alcun episodio di fastidiose dermatiti o arrossamenti. Sono poi bellissimi e il packaging ecologico è di certo un plus!
Sarà stata la scena di The Crown in cui Diana pattina per Buckingham Palace ascoltando il walkman, sarà stata la pandemia che ha "forzato" a cercare nuovi sport individuali per uscire all'aria aperta, sarà stata la bravissima ballerina sui pattini che ha affinacato Colapesce e Dimartino a Sanremo... Sono diversi i fattori che hanno riportato i pattini a quattro ruote alla ribalta. I rollerskate, insomma, stanno tornando di moda, ed è una buona idea tanto per i bambini, quanto per noi adulti.
In America e in USA la moda dei pattini sta impazzando: corsi, corsi fitness con le ruote ai piedi, profili Instagram di gente che documenta il proprio journey con i pattini mostrando progressi, trucchi e tutorial, corsi online, gruppi, disco-roller, eventi (distanziati)... In Italia si sta cominciando. E noi speriamo che questa moda continui ad affascinare e prenda piede, perché ha tantissimi lati positivi.
Ecco quindi i motivi per cui siamo molto contente che i pattini siano di nuovo cool.
Diciamolo: quando è divertente pattinare? Sia sul cemento, sia sul ghiaccio. Prima si impara, meglio è, ma in realtà non si è mai troppo grandi per farlo. Non lascitevi quindi inibire, ma prendete l'occasione per metterli (o rimetterli) ai piedi, magari insieme ai bambini (qui trovate i migliori pattini per loro).
I bambini spesso imparano da piccoli ad andare sui pattini, e prima di passare ai pattini in linea o rollerblade si cimentano con quelli a quattro ruote, chiamati anche "quad", perché più stabili (almeno inizialmente). In ogni caso, per andare con i pattini ci vogliono equilibrio, coordinazione e forza, e c'è bisogno di mettere in campo tutti i muscoli del corpo.
Lo si può fare anche all'interno, in palestra e nei rink, ma pattinare sulle piste ciclabili asfaltate o negli skate park è un'attività outdoor davvero piacevole, soprattutto in primavera ed estate.
Se i bambini mettono i pattini fin da piccoli, imparano fin da subito a indossare casco e protezioni per ginocchia, gomiti e polsi, a fare attenzione a chi sta attorno e a comportarsi correttamente sulle piste ciclabili e in pista. Divertendosi, insomma, imparano molte lezioni utili.
Sembrano uno sport tecnico e meramente fitness, ma non è così. Sentirsi sicuri sui pattini e avere confidenza con i movimenti significa poter ballare, esprimersi, pattinare a ritmo di musica... Ecco perché sono adatti anche a chi è in cerca di uno sport che metta in campo tanta creatività e senso artistico.
Non facciamo finta di niente: i pattini sono bellissimi, con quell'aria retrò e le infinite combinazioni stivaletto-ruote.
Si lavora con glutei e gambe, ma anche con le braccia (per l'equilibrio) e con gli addominali che devono sostenere i movimenti. Si usa inoltre moltissimo l'apparato cardio circolatorio (è un esercizio aerobico) e si bruciano parecchie calorie.
Soprattutto le prime volte, è necessario imparare, prima ad avanzare, e poi a curvare, girarsi, frenare, compiere movimenti sinuosi... Per farlo, ci vuole tanta pratica e di conseguenza tanta pazienza. Che non fa mai male! I primi tempi ci vorrà anche molto esercizio mentale, ovvero attenzione nel compiere i movimenti, ma piano piano tutto diventa naturale e ancor più divertente. Perché i pattini donano un senso di libertà impagabile.
Il tè matcha è una varietà di tè verde che trovaimo in polvere. Sembra quasi un caffè verdissimo per moka, ma fa decisamente meglio. Il tè verde matcha, infatti, è un potente antiossidante con meno caffeina e teina rispetto a caffè e tè classici, ma comunque molto energico perché la teina contenuta viene rilasciata gradualmente.
Il fatto di essere in polvere, poi, lo rende molto versatile, oltre che goloso (conoscete il corposo matcha latte?). Ad esempio, possiamo utilizzarlo proprio come una farina per preparare dei dolci deliziosi e diversi dal solito, verdi e quindi molto curiosi e belli da vedere!
Ecco la ricetta dei biscotti variegati al tè matcha.
Tra i luoghi comuni e le "leggende" della gravidanza ce n'è una in parrticolare molto interessante, perché in realtà ha delle solide basi: si tratta della convinzione che la gravidanza possa abbassare la vista.
Ma è davvero così, quindi? Una gravidanza può peggiorare miopia o astigmatismo? E i mal di testa che prendono anche gli occhi sono normali? Ecco tutto ciò che c'è da sapere sulla gravidanza e la vista.
La convinzione della relazione stretta tra vista e gravidanza è storica e parte da lontano, quando nel XVI secolo il medico Guillermau sostenne che nel secondo trimestre di gravidanza le donne avessero pupille più strette. Di questo non c'è evidenza scientifica, ma il fatto che la gravidanza influenzi la vista è reale.
Sono molte, infatti, le donne in dolce attesa che riferiscono un peggioramento della vista durante i nove mesi di gestazione, oltre a percepire altri problemi legati proprio agli occhi. Non è un'impressione: Clinica Baviera ha infatti raccolto dati e testimonianze pubblicando i risultati di uno studio che dimostra che è addirittura il 50% delle donne gravide a notare peggioramento della visione o altri sintomi e fastidi legati alla vista e agli occhi.
Gli altri fastidi? Occhio secco (per il 20% delle donne), visione offuscata (il 10%) e peggioramento della miopia (per quasi il 30% delle intervistate).
I fastidi visivi più comuni in gravidanza sono quindi l'occhio secco (con gli ormoni che provocano una diminuzione della produzione di lascrime irritando e seccando l'occhio, che può essere umidificato rendendo l'aria più umida e utilizzando delle lacrime artificiali); l'aumento della miopia (che tuttavia è transitorio ed è causato dalla ritenzione idrica); la contrazione degli occhi; lampi e macchie scure nella visione (questi causati dall'aumento della pressione o dal diabete gestazionale, e che possono essere quindi campanelli d'allarme da riferire al proprio medico curante); la stanchezza visiva accentuata rispetto al pre-gravidanza; le palpebre gonfie (per la secchezza o la pressione: di nuovo, meglio riferirlo al medico); e infine l'edema oculare, anche in questo caso a causa della ritenzione dei liquidi e quindi accompagnato spesso da piedi, mani e gambe gonfi.
A spiegare la correlazione tra la vista e la gravidanza è il direttore sanitario della Clinica Baviera, dottor Federico Fiorini, secondo cui "durante la gravidanza è normale che il corpo subisca molte trasformazioni. I cambiamenti ormonali producono ritenzione idrica e un aumento del volume del sangue e questo può causare problemi visivi come visione offuscata, visione doppia, la comparsa di macchie nel campo visivo o occhio secco. Noi di Clinica Baviera abbiamo voluto stilare una piccola guida alle possibili cause e i consigli per affrontare questi disturbi da trasmettere a tutte le donne incinte; è bene sapere che la maggior parte di questi problemi scompare in modo naturale dopo il parto ma è sempre consigliabile consultare un oculista in caso di sintomi persistenti o che preoccupano e provocano qualsiasi dubbio in una donna".
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Ortaggio tipicamente primaverile, gli asparagi hanno un sapore inconfondibile che nella maggior parte dei casi piace, ma che ad alcuni, al contrario, non aggrada per niente. Se sei tra quelli che adorano gli asparagi, buone notizie: questi piccoli fusti verdi (o bianchi!) hanno diverse proprietà e notevoli benefici, soprattutto in termini di depurazione e detossinazione dell'organismo.
Ecco tutto ciò che c'è da sapere sugli asparagi.
Gli asparagi sono dei succulenti e gustosi ortaggi che stagionalmente crescono in primavera (ma che al supermercato trovi anche surgelati tutto l'anno) e che presentano una forma e un sapore bizzarri, se paragonati a tutte le altre verdure. Questi fusti lunghi e stretti sono infatti dei germogli (o turioni) che necessitano di una coltivazione non sempre semplice.
Ne esistono diverse varietà; le più diffuse e conosciute sono gli asparagi verdi, quelli bianchi (più delicati), quelli selvatici e quelli viola di Albenga.
Ricchi, come altri ortaggi, di vitamine (A, C, E e K), sali minerali (come il cromo, che attiva l'insulina) e fibre (ottimi quindi per il tratto gastrointestinale), gli asparagi sono conosciuti più che altro per le loro proprietà diuretiche, dal momento che questa verdura stimola la filtrazione renale. Al contempo, hanno pochissime calorie (20 ogni 100 grammi).
Altro elemento interessante è l'acido folico: 100 grammi di asparagi, infatti, permettono di raggiungere il 75% del fabbisogno giornaliero di questo elemento (dato interessante anche per le donne in gravidanza).
Per gli stessi motivi per i quali gli asparagi sono ritenuti benefici e depurativi, per alcune persone possono essere pericolosi, proprio per l'iperstimolazione diuretica. Nel caso in cui si soffra quindi di gotta o iperuricemia, è bene evitarli.
Meglio non mangiarli, quindi, anche in tutti i casi di problemi ai reni (nefropatie).
Agendo, gli asparagi, essenzialmente sui remi e sul drenaggio dei liquidi, il fatto che facciano puzzare la pipì non deve stupire né preoccupare. Mangiandoli, infatti, il 60% della popolazione percepisce il loro odore andando in bagno. Questo è dovuto alla presenza di alcuni cataboliti che rimangono nelle urine e quando si percepisce questo odore tendenzialmente si è di fronte ad un soggetto sano la cui filtrazione renale sta funzionando correttamente.
Oltre a bollire gli asparagi per circa 20 minuti consumandoli con olio e sale, è possibile cucinarli in diverse maniere per sfruttarne appieno gusto e proprietà. Ecco qualche ricetta:
Celebrare la nascita di un figlio (oppure semplicemente la sua vita, anche quando è più grande) è sempre una magnifica idea. C’è chi lo fa con un tatuaggio, dipingendo sulla propria pelle in maniera indelebile le iniziali o il nome (se non addirittura il ritratto) del proprio bambino o della propria bambina.
Anche per chi preferisce non tatuarsi, tuttavia, esiste il modo per celebrare in maniera indelebile i propri bebè: si tratta dei gioielli personalizzati, che riproducono il nome, le iniziali o l’immagine dei propri figli. Ma cosa scegliere? E come fare per far sì che si tratti di una creazione davvero unica e personalizzata?
Il gioiello dedicato a tuo figlio o a tua figlia è un accessorio che puoi regalarti (o regalare ai futuri genitori) per ricordare in ogni momento la gioia della maternità o della paternità, grazie all’incisione di un’immagine o del nome dei tuoi bambini. Ci sono collane con ciondoli che riproducono la fotografia del tuo bebè, oppure con ciondoli con la silhouette del nome dei bebè (come l’iconico “Carrie” di Sex and The City, te lo ricordi?).
Bellissimi sono anche gli anelli con le iniziali dei bambini, discreti ed eleganti ma particolarmente romantici.
Se porti braccialetti e cavigliere, puoi inoltre fare incidere le iniziali dei tuoi figli o il loro nome per esteso su uno di questi gioielli, aggiungendo un piccolo simbolo particolarmente significativo per la tua famiglia.
In ogni caso, qualunque gioiello tu preferisca, il consiglio è quello di sceglierlo il più possibile semplice e classico: in questo modo ti verrà naturale indossarlo sempre, tutti i giorni, e non solo in occasioni speciali, avendo così il nome o l’immagine sempre con te.
Esistono diversi modi per realizzare e acquistare il gioiello nascita dedicato al tuo bebè. Il primo è quello di rivolgersi a siti professionali specializzati nei regali personalizzati scegliendo il gioiello e indicando esattamente il nome o l’immagine da incidere.
In alternativa puoi rivolgerti ad un gioielliere o ad un orafo artigiano della tua zona, che ti mostrerà i modelli che commercializza oppure ti aiuterà nel disegno e nella creazione del gioiello.
Il gioiello con il nome dei bambini (o con la loro immagine) è un accessorio personale e unico, che puoi decidere di realizzare subito dopo la nascita per celebrarla oppure quando i bambini sono più grandi, per portarli sempre con te indossando un bijou nel tuo stile. In questo caso, ideando tu il gioiello e scegliendo la tipologia, le finiture e i dettagli avrai la certezza di acquistare qualcosa di assolutamente tuo.
Regalare un gioiello per celebrare la nascita è tuttavia un’idea sempre valida, soprattutto quando conosci molto bene i genitori a cui donerai questo accessorio. Essendo gli anelli, i braccialetti e le collane un ornamento personale, devi avere la sicurezza di scegliere qualcosa di gradito a loro, e non solo a te: pensa al loro stile, a ciò che portano con più disinvoltura (non scegliere anelli se non li portano, o collane vistose se sono abituati a catenine più discrete) e regala qualcosa che possano indossare con disinvoltura.