Affrontare il tema del peso con bambine, bambini e adolescenti può essere delicato. La Società italiana di pediatria (Sip) ha realizzato una guida, diffusa da Ansa, per aiutare le famiglie a trattare l'argomento con rispetto, empatia e senza creare stigma. Parlare di peso non significa colpevolizzare, ma offrire strumenti per favorire uno stile di vita sano e un rapporto positivo con il cibo e il movimento.

Un dialogo naturale e senza giudizi

Secondo la Sip, è fondamentale inserire il discorso sul peso in modo spontaneo e quotidiano, senza farlo diventare un tema carico di ansia o senso di colpa. Per esempio, durante la spesa o la preparazione dei pasti si possono sottolineare i benefici di un'alimentazione equilibrata, senza imporre regole rigide o vietare cibi in modo drastico. Anche l'attività fisica va proposta come un piacere e non come un obbligo, con suggerimenti pratici come "Andiamo a fare una passeggiata insieme?".

Evitare i commenti sul corpo

Uno degli errori più comuni è fare osservazioni dirette sul peso del bambino o della bambina, anche con intenzioni apparentemente innocue. Frasi come "Dovresti mangiare di meno" o "Sei ingrassato troppo" possono generare insicurezza e compromettere l'autostima. Al contrario, è utile valorizzare le capacità e le qualità personali, separando l'aspetto fisico dal valore individuale.

Un cambiamento che coinvolge tutta la famiglia

Il benessere non riguarda solo il singolo bambino o bambina, ma è il risultato di un ambiente familiare sano. La guida della Sip sottolinea l'importanza di adottare uno stile di vita equilibrato per tutti, senza imporre restrizioni solo ai figli e alle figlie in sovrappeso. Quando l'intera famiglia sceglie abitudini più salutari, il cambiamento diventa più naturale e meno imposto. Inoltre, condividere i pasti e promuovere attività fisica insieme aiuta a rafforzare il senso di sostegno e di unione.

Peso e salute: un approccio positivo

Le esperte e gli esperti della Sip evidenziano come il focus debba essere la salute e non il peso in sé. Il rischio di stigmatizzare il sovrappeso è quello di creare un rapporto conflittuale con il cibo e con il proprio corpo. Invece di puntare sulla perdita di peso come obiettivo principale, è più utile insegnare ai figli e alle figlie a nutrirsi in modo equilibrato e a muoversi con piacere, senza associare queste scelte a una punizione o a una necessità estetica.

Secondo Rino Agostiniani, presidente della Sip, evitare il tema del peso non aiuta, ma rischia di far sentire bambine e bambini soli e incompresi. Parlarne con rispetto e senza pregiudizi permette di costruire una relazione di fiducia e di guidarli verso un benessere autentico. Come affermano Vita Cupertino e Rita Tanas, curatrici della guida, "il vero obiettivo è promuovere abitudini sane e un rapporto sereno con il cibo e il movimento, senza generare stigma".

Le madeleine sono dolcetti soffici e profumati, famosi per la loro forma a conchiglia e il loro sapore burroso con un leggero aroma di limone o vaniglia.

Originarie della Francia, queste piccole delizie sono perfette per accompagnare il tè o il caffè. E piacciono anche ai bambini per colazione! Prepararle in casa è più semplice di quanto si creda e richiede pochi ingredienti. Basta avere lo stampo giusto, ancora meglio se in silicone.

max-griss-sjFCZ_vQEJk-unsplash.jpg

La caffeina è uno stimolante che agisce sul sistema nervoso centrale, aumentando la vigilanza e riducendo la sensazione di stanchezza. Sebbene negli adulti un consumo moderato possa essere tollerato senza particolari problemi, nei bambini gli effetti possono essere più intensi e rischiosi.

Niente di nuovo. Il problema è che la caffeina è contenuta in molti più prodotti di quanto ci si aspetti, e non solo nel caffè, nel tè o nella cola.

Bambini e caffeina: perché è meglio di no

Si sa: i bambini non possono assumere caffeina. Ma perché, nello specifico?

Il loro metabolismo non è in grado di smaltire la sostanza con la stessa efficienza degli adulti, portando a nervosismo, irritabilità, disturbi del sonno e difficoltà di concentrazione. Inoltre, l'assunzione frequente di caffeina può interferire con l'assorbimento del calcio, fondamentale per la crescita delle ossa, e contribuire all'insorgenza di abitudini alimentari poco salutari.

Anche piccole dosi possono avere effetti negativi sul cuore e sulla pressione sanguigna, causando tachicardia e ipertensione. Inoltre, un consumo eccessivo e prolungato può creare dipendenza, spingendo i bambini a cercare sempre più prodotti stimolanti e aumentando il rischio di problemi legati all'ansia e all'insonnia.

I prodotti insidiosi che contengono caffeina e teina

Quando si parla di caffeina, il pensiero va subito a caffè e bevande energetiche, ma questa sostanza è presente anche in prodotti insospettabili che spesso finiscono nell'alimentazione dei più piccoli. Tè, cioccolato, bibite gassate e gelati sono tra i principali responsabili dell'assunzione involontaria di caffeina nei bambini. Anche alcuni integratori e farmaci da banco possono contenerla, rendendo ancora più difficile monitorarne il consumo.

Un'attenzione particolare va riservata alle bevande al tè e agli infusi, spesso proposti come alternative salutari. Anche se contengono meno caffeina rispetto al caffè, il loro consumo abituale può comunque incidere sul sistema nervoso. Il tè verde e il tè nero, per esempio, contengono teina, una sostanza che ha lo stesso effetto stimolante della caffeina. Anche il cioccolato fondente può essere una fonte significativa di caffeina, specialmente se consumato in grandi quantità.

Molti prodotti industriali, come biscotti, cereali e dolci aromatizzati al caffè o al cacao, possono contenere caffeina senza che i genitori ne siano consapevoli. Leggere le etichette e fare attenzione agli ingredienti è il modo migliore per evitare un'assunzione eccessiva da parte dei più piccoli. Prestare attenzione a ciò che si offre ai bambini aiuta a proteggere il loro benessere, favorendo abitudini alimentari più equilibrate e sicure.

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

L’uovo alla coque è uno dei modi più semplici e genuini per gustare un uovo. Perfetto per la colazione o il brunch, è apprezzato per il suo equilibrio tra albume leggermente rappreso e tuorlo cremoso e fluido, ideale per essere raccolto con un cucchiaino o con pezzi di pane tostato. Questo piatto è diffuso in molte culture e ha il pregio di essere ricco di proteine, vitamine e grassi sani, perfetto per iniziare la giornata con energia.

Oltre alla sua semplicità, l’uovo alla coque è anche una scelta sana e versatile. Può essere abbinato a un toast integrale, a un’insalata fresca o a una spolverata di pepe e sale per esaltare il suo sapore naturale. Inoltre richiede pochissimo tempo di preparazione: in meno di 5 minuti è pronto da gustare.

Il segreto per ottenere un uovo alla coque perfetto è la cottura precisa. Bastano pochi secondi di differenza per trasformare un tuorlo cremoso in uno più denso o un albume troppo liquido in uno eccessivamente sodo. Per questo, seguire il metodo giusto è essenziale.

L'uovo alla coque per colazione: la ricetta perfetta

pexels-kuchmyki-966959-3099282.jpg

I video ASMR sono ormai ovunque: su YouTube, TikTok e altre piattaforme social si trovano migliaia di contenuti in cui le persone sussurrano, muovono le mani lentamente o producono suoni ripetitivi come il taglio della sabbia cinetica o del sapone solido o il tocco su superfici diverse. Lo scopo è stimolare l’autonomous sensory meridian response, una sensazione di rilassamento accompagnata da un leggero formicolio sulla testa e sulla colonna vertebrale. Secondo chi li guarda abitualmente, questi video possono favorire la calma e migliorare la qualità del sonno. Sempre più genitori e figli si avvicinano a questa pratica, ma è davvero sicura per i più piccoli?

Le psicologhe e i psicologi intervistati dalla rivista Parents concordano sul fatto che non esista una risposta univoca. Alcuni video sono innocui e persino utili per il benessere dei bambini, mentre altri possono contenere messaggi inappropriati o creare dipendenza. Per questo motivo, è importante sapere come funziona l’ASMR e quali sono i suoi possibili effetti sui più piccoli.

Come funziona l’ASMR e chi ne trae beneficio

Il fenomeno ASMR si basa su specifici stimoli audio e visivi, chiamati "trigger", che variano da persona a persona. Alcuni provano il tipico "brivido" ascoltando voci sussurrate o suoni ritmici come il taglio della carta o il battito delle dita. Altri lo percepiscono attraverso movimenti lenti delle mani o scene che simulano attenzioni personali, come un finto esame medico o una seduta di trucco virtuale.

Non tutti però sperimentano l’ASMR. Secondo le ricerche citate da Parents, circa il 20% delle persone è sensibile a questi stimoli. Chi ne è più suscettibile tende ad avere tratti ansiosi o un’elevata reattività emotiva. Per loro, guardare video ASMR può avere un effetto profondamente rilassante, quasi terapeutico. Tuttavia, gli studi sull’efficacia dell’ASMR nei bambini sono ancora limitati e non è chiaro se gli stessi benefici osservati negli adulti si possano applicare anche ai più piccoli.

pexels-vlada-karpovich-7368165.jpg

I possibili benefici dell’ASMR per i bambini

Molti genitori considerano l’ASMR un valido strumento per aiutare i figli a rilassarsi, soprattutto prima di dormire. La psicologa perinatale Caitlin Slavens, co-fondatrice di Mama Psychologists, ha spiegato a Parents che i suoni dolci e ripetitivi possono indurre nel cervello una risposta calmante simile a un massaggio sul sistema nervoso. Questo potrebbe favorire il sonno e ridurre lo stress, specialmente nei bambini che faticano a rilassarsi la sera.

Oltre a migliorare il riposo, l’ASMR potrebbe anche favorire l’autoregolazione emotiva. La psicologa Sharon Adusei, esperta in strategie cliniche, sottolinea che questi video potrebbero diventare un'opzione da integrare nella "cassetta degli attrezzi" emotiva dei bambini, offrendo loro un metodo alternativo per gestire ansia e agitazione. Alcuni studi suggeriscono inoltre che chi risponde all’ASMR sperimenta una riduzione del battito cardiaco e un miglioramento temporaneo dell’umore, con possibili effetti positivi sulla salute mentale.

Un altro aspetto interessante riguarda la concentrazione. Alcune ricerche hanno associato l’ASMR a un aumento delle capacità cognitive, come una maggiore attenzione e una migliore capacità decisionale. Se confermato, questo potrebbe significare che alcuni bambini traggano beneficio dall’ASMR anche in ambito scolastico. Tuttavia, mancano ancora studi specifici su questo tema.

Le criticità dell’ASMR per i più piccoli

Nonostante i possibili vantaggi, è fondamentale valutare anche i rischi. Alcuni contenuti ASMR non sono adatti ai bambini, come quelli che nascondono allusioni sessuali o promuovono abitudini alimentari scorrette. Un esempio è il fenomeno "mukbang", in cui le persone mangiano enormi quantità di cibo producendo suoni amplificati. Questo tipo di video può trasmettere un’idea distorta del rapporto con il cibo e favorire comportamenti disfunzionali.

Un altro aspetto da considerare è il tempo trascorso davanti allo schermo. La funzione di riproduzione automatica delle piattaforme digitali può spingere i bambini a guardare video ASMR per periodi prolungati, aumentando il rischio di dipendenza. Secondo la dottoressa Adusei, è importante che i genitori monitorino il tempo di visione e lo includano nel conteggio complessivo dello screen time quotidiano.

In alcuni casi, l’ASMR potrebbe anche provocare un effetto opposto a quello desiderato. I bambini con particolari sensibilità sensoriali potrebbero sentirsi sopraffatti da alcuni suoni o movimenti ripetitivi, sperimentando una sorta di iperstimolazione. In questi casi, invece di calmarsi, potrebbero irritarsi o agitarsi ulteriormente.

Come scegliere contenuti ASMR sicuri per i bambini

Secondo le esperte e gli esperti citati da Parents, il modo migliore per garantire un’esperienza positiva con l’ASMR è selezionare con attenzione i contenuti. I genitori dovrebbero guardare i video in anticipo per assicurarsi che siano appropriati, verificando il tipo di suoni, le immagini e il linguaggio utilizzato. Coinvolgere i bambini nella scelta può anche essere un’opportunità per comprendere meglio le loro esigenze emotive e comunicative.

Anche l’equilibrio è essenziale. Se un bambino si affida troppo all’ASMR per rilassarsi, potrebbe diventare meno capace di gestire lo stress in modo autonomo. Per evitare questo rischio, la dottoressa Slavens consiglia di alternare i video ASMR con altre attività rilassanti che non prevedano l’uso dello schermo, come giocare con la sabbia cinetica, disegnare o scrivere un diario.

L’ASMR può dunque essere uno strumento utile per il benessere dei bambini, ma non deve sostituire altre strategie di gestione dello stress. La chiave sta nell’uso consapevole, nel monitoraggio dei contenuti e nell’integrazione con altre forme di rilassamento più tradizionali.

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

Quando sarà Carnevale 2025? Tutte le date

Martedì, 04 Febbraio 2025 09:05

Il Carnevale 2025 inizierà ufficialmente con il giovedì grasso, che cadrà il 27 febbraio, e si concluderà con il martedì grasso, il 4 marzo. Come sempre però le celebrazioni variano a seconda delle tradizioni, con eventi e sfilate che possono iniziare già a gennaio e prolungarsi oltre la data ufficiale. E addirittura a Milano il Carnevale cade in tutt'altra data, poiché la diocesi segue il rito ambrosiano.

La domenica di Carnevale e la quaresima

La domenica principale del Carnevale sarà il 2 marzo, giorno in cui molte città italiane organizzeranno le parate più spettacolari. Venezia, Viareggio e Cento sono tra le mete più rinomate, con carri allegorici e maschere che richiamano turisti da tutto il mondo.

Le date del Carnevale cambiano ogni anno perché dipendono dalla Pasqua, che nel 2025 sarà il 20 aprile. La Quaresima, periodo di digiuno e riflessione che precede la Pasqua, inizia il mercoledì delle ceneri, fissato per il 5 marzo nel calendario del 2025. Per questo motivo, il Carnevale si conclude il giorno prima, con il martedì grasso, che rappresenta l’ultima occasione per concedersi festeggiamenti prima del periodo quaresimale.

A Milano

In alcune località, come Milano, il Carnevale seguirà il rito ambrosiano e si festeggerà più tardi, con il clou delle celebrazioni previsto per il sabato 8 marzo.

Le ricette di Carnevale

Oltre alle sfilate, il Carnevale è anche un’occasione per gustare dolci tipici come le chiacchiere, le frittelle e le castagnole, oppure i crostoli, che arricchiscono la tradizione culinaria di questo periodo. Ogni regione ha le proprie varianti, ma tutte condividono il piacere di celebrare con colori, musica e sapori autentici.

Chi desidera partecipare agli eventi più famosi farebbe bene a organizzarsi in anticipo, poiché le città più note per il Carnevale vedono un grande afflusso di visitatori. Venezia, in particolare, attira ogni anno migliaia di persone con il suo fascino storico e le eleganti maschere che animano calli e campielli. Anche Viareggio, con i suoi carri imponenti e satirici, è un appuntamento imperdibile per chi ama il Carnevale.

Le celebrazioni non si limitano solo alle grandi città, ma coinvolgono anche borghi e paesi più piccoli, dove la festa assume un carattere più intimo e legato alla tradizione locale. Indipendentemente dalla destinazione scelta, il Carnevale resta uno dei momenti più attesi dell’anno, un’occasione per lasciarsi andare alla creatività e al divertimento.

Il cavolfiore è un ortaggio tipico della stagione fredda, disponibile da ottobre a marzo. Appartenente alla famiglia delle crucifere, è noto per le sue proprietà antiossidanti e depurative, grazie all’alto contenuto di vitamina C, fibre e composti solforati. Inserirlo nella dieta aiuta a sostenere il sistema immunitario, migliorare la digestione e ridurre l’infiammazione.

Abbinato ai ceci, fonte di proteine vegetali e carboidrati complessi, il cavolfiore diventa la base perfetta per una vellutata cremosa e saziante, ideale per le giornate più fredde.

Questa ricetta è quindi perfetta per chi cerca un piatto sano, leggero e nutriente. Il cavolfiore, con il suo basso apporto calorico e il suo effetto saziante, è un ottimo alleato per il benessere intestinale. I ceci, invece, aggiungono proteine vegetali e fibre, favorendo un rilascio graduale di energia e un migliore controllo glicemico.

La vellutata di cavolfiore e ceci può essere personalizzata con spezie come zenzero, paprika o curry per un sapore più deciso. Servita calda, è un comfort food perfetto per affrontare l’inverno con gusto e leggerezza.

La vellutata di cavolfiore e ceci: calda e gustosa

 

Dopo la gravidanza, molte mamme cercano un modo per riprendere confidenza con il proprio corpo e ritrovare forza ed energia. Il fitness post-parto (e negli anni successivi) non serve solo a recuperare la forma fisica (che, torna o non torna come prima, non deve essere il focus: l'importante è il benessere), ma anche a migliorare il benessere mentale, ridurre lo stress e dedicarsi del tempo di qualità.

Scegliere l’attività giusta è fondamentale: deve essere efficace, ma anche rispettosa del corpo che ha attraversato grandi cambiamenti. Discipline come barre ballet, yoga e pilates offrono un allenamento equilibrato, adatto alle esigenze delle mamme e, in molti casi, praticabile anche con i bebè accanto. Sempre affidandosi a insegnanti con esperienza e sempre chiedendo consiglio al medico o alla medica, soprattutto se non è passato molto tempo dal parto.

Barre ballet: tonificare con grazia

Il barre ballet è una disciplina ispirata alla danza classica, combinata con esercizi di pilates e fitness. Grazie ai movimenti controllati e alla concentrazione sulla postura, aiuta a tonificare i muscoli senza sforzare eccessivamente le articolazioni.

È particolarmente indicato per le mamme perché lavora sulla zona addominale profonda, spesso indebolita dopo la gravidanza, e migliora la stabilità del bacino. Gli esercizi alla sbarra (che può essere semplicemente una sedia) permettono di sviluppare flessibilità, rafforzare le gambe e migliorare la coordinazione. Inoltre, la musica e il ritmo dolce rendono l’allenamento più piacevole e stimolante.

Yoga: equilibrio tra corpo e mente

Il yoga è una delle pratiche più consigliate per il recupero post-parto. Aiuta a ripristinare il tono muscolare, rilassare la mente e migliorare la respirazione, elementi fondamentali per affrontare le sfide quotidiane della maternità.

Alcune posizioni sono particolarmente benefiche per la schiena, spesso affaticata dal portare in braccio il bambino, e per il pavimento pelvico, che ha bisogno di essere rinforzato dopo il parto. Il grande vantaggio dello yoga è la sua adattabilità: esistono pratiche dolci, perfette per chi si sta riprendendo, e varianti più dinamiche per chi desidera un allenamento più intenso.

Pilates: forza e stabilità

Il pilates è perfetto per le mamme che vogliono migliorare la postura, rafforzare i muscoli profondi e ritrovare stabilità. Gli esercizi si concentrano sul core, cioè la fascia addominale e lombare, fondamentale per sostenere il corpo e prevenire dolori alla schiena. Il controllo della respirazione e dei movimenti permette di eseguire un allenamento efficace senza sovraccaricare le articolazioni.

Il pilates è ideale anche per chi soffre di diastasi addominale, poiché aiuta a richiudere i muscoli retti dell’addome con movimenti mirati e delicati.

Ginnastica ipopressiva: un aiuto per il pavimento pelvico

La ginnastica ipopressiva è una tecnica posturale e respiratoria che aiuta a rafforzare il pavimento pelvico e a ridurre il girovita. Gli esercizi prevedono una serie di contrazioni controllate dell’addome, che migliorano il tono muscolare profondo senza aumentare la pressione intra-addominale. È particolarmente indicata per chi ha problemi di diastasi addominale, incontinenza o debolezza pelvica dopo il parto.

Camminata sportiva: movimento all’aria aperta

La camminata sportiva è un’attività semplice, efficace e facilmente integrabile nella routine quotidiana. Camminare a passo sostenuto aiuta a migliorare la resistenza, riattivare il metabolismo e tonificare le gambe, senza l’impatto della corsa. Può essere fatta con il passeggino, permettendo alle mamme di allenarsi mentre trascorrono tempo con il loro bebè.

Nuoto: allenamento completo e delicato

Il nuoto è uno degli sport più consigliati per le mamme, perché permette di allenarsi senza stressare le articolazioni. L’acqua sostiene il corpo, riducendo il carico sulla schiena e migliorando la circolazione. Nuotare o praticare acquagym aiuta a tonificare tutti i muscoli, migliorando anche la respirazione e il rilassamento. Alcune piscine offrono corsi di acquafitness specifici per il post-parto, con esercizi mirati per il recupero muscolare.

Se ami i film d'animazione che uniscono azione, umorismo e un pizzico di eroismo fuori dagli schemi, "Dog Man" è il titolo che non puoi perdere: l'abbiamo visto questa settimana in anteprima e ci è piaciuto davvero tantissimo!

I creatori dei grandi successiKung Fu Panda, Dragon Trainer e Baby Boss portano stavolta sul grande schermo l'adattamento di uno dei fenomeni letterari più amati da bambini e bambine: la serie di Dav Pilkey, bestseller del New York Times.

Divertimento e valori

Dog Man, metà cane e metà uomo, è un eroe unico nel suo genere. Con il suo spirito buffo e coraggioso, combatte il crimine in un mondo che richiede sempre più cuore e ironia. Perfetto per un pomeriggio al cinema in famiglia (esce nelle sale italiane il 30 gennaio!), il film offre momenti di risate, riflessioni sulla giustizia e un messaggio inclusivo che conquista ogni generazione.

Dopo il successo di Capitan Mutanda, il film Dog Man si inserisce nello stesso universo narrativo, diventando il secondo capitolo del franchise. Diretto e scritto da Peter Hastings, celebra l'eroismo attraverso gli occhi di un improbabile protagonista: un poliziotto metà uomo e metà cane. La pellicola era tra le novità più attese del 2025, e capiamo perché: si distingue per il suo stile narrativo fresco e l’attenzione ai dettagli che rendono i personaggi vivaci e coinvolgenti. Ma Dog Man non è solo un supereroe: è un esempio di tenacia e creatività, capace di insegnare che essere "diversi" può essere una forza straordinaria.

01.jpg

La trama

La storia prende vita quando Knight, un poliziotto umano, e il suo fedele cane Greg rimangono gravemente feriti durante un'operazione. Per salvarli, i due vengono sottoposti a una procedura sperimentale che unisce i loro corpi in un unico essere: nasce così Dog Man, un supereroe a quattro zampe con il coraggio di un uomo e l'istinto di un cane.

La missione di Dog Man non si limita solo a proteggere la città dai crimini, ma si concentra anche sullo scontro con il suo astuto nemico, Petey the Cat. Tuttavia, l’arrivo di un piccolo gatto, Li’l Petey, trasforma radicalmente il rapporto tra i protagonisti, portando in scena un'avventura piena di emozioni e divertimento.

Buona visione!

Il Giorno della Memoria spiegato ai bambini

Lunedì, 27 Gennaio 2025 08:25

Il 27 gennaio si celebra il Giorno della Memoria, una ricorrenza istituita per ricordare le vittime della Shoah, l’Olocausto che ha segnato uno dei capitoli più tragici della storia. Questo giorno commemora il 27 gennaio 1945, data della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz da parte delle truppe sovietiche. È un’occasione per riflettere su temi fondamentali come il rispetto, la solidarietà e i diritti umani, e per trasmetterli anche ai bambini e alle bambine in modo semplice e comprensibile, adatto alla loro età.

Il linguaggio

Spiegare il significato del Giorno della Memoria ai più piccoli richiede sensibilità e un linguaggio adeguato. Si può partire raccontando che, durante la Seconda Guerra Mondiale, molte persone furono perseguitate e imprigionate semplicemente perché ritenute diverse. La Shoah, termine ebraico che significa "catastrofe", rappresenta questa tragedia: milioni di ebrei, persone con disabilità, rom e altre minoranze furono uccise nei campi di concentramento. Per spiegare questi eventi, è utile utilizzare storie o simboli che i bambini possano comprendere, evitando dettagli troppo dolorosi.

Un modo per avvicinare i bambini al tema è attraverso racconti che parlano di amicizia e solidarietà. Libri come “La portinaia Apollonia” di Lia Levi o “Otto. Autobiografia di un orsacchiotto” di Tomi Ungerer offrono spunti per trattare argomenti complessi in maniera delicata, così come questi altri libri per bambini sulla Shoah. Anche parlare della diversità come una ricchezza e spiegare perché nessuno dovrebbe essere escluso solo per essere diverso aiuta a creare consapevolezza. I simboli possono essere utili strumenti visivi: ad esempio, si può spiegare che la stella gialla, un marchio imposto agli ebrei, oggi è un simbolo di forza e memoria.

sonia-dauer-XBpik9LO-m8-unsplash.jpg

Perché è importante

Ricordare è importante per insegnare che discriminazione e odio non devono più avere spazio nella società. I bambini e le bambine devono comprendere il valore del rispetto e dell’empatia verso gli altri, concretamente e non solo idealmente. Le attività pratiche possono aiutare a interiorizzare questi concetti: disegnare la pace, leggere insieme racconti sulla Shoah o partecipare a momenti di condivisione nelle scuole sono esperienze significative. Questi momenti permettono di parlare anche di speranza, mostrando come molte persone si sono opposte all’ingiustizia e hanno aiutato chi era in difficoltà. Soprattutto, l'esempio quotidiano è essenziale.

Genitori, insegnanti ed educatori ed educatrici giocano un ruolo fondamentale. È importante creare un dialogo aperto con i bambini e rispondere alle loro domande con onestà e delicatezza. Quando i più piccoli manifestano paure o confusione, è essenziale rassicurarli, spiegando che, anche se ci sono stati momenti bui nella storia, oggi lavoriamo per costruire un mondo migliore. Essere esempi di rispetto e solidarietà nella quotidianità è il modo più efficace per insegnare questi valori.

Anche film, documentari e visite a musei della memoria possono offrire un’opportunità di riflessione. Raccontare il passato attraverso immagini e storie aiuta i bambini a comprendere il significato della memoria e la necessità di evitare che certi errori si ripetano.

Sara

sara.png

Cecilia

Untitled_design-3.jpg