La pasta patate e provola è un primo piatto della tradizione culinaria napoletana che nasce dalla cucina povera, ma che oggi è considerato un vero e proprio comfort food. Si tratta di una ricetta semplice e genuina, realizzata con pochi ingredienti ma dal sapore ricco e avvolgente. La particolarità di questa pietanza sta nella sua cremosità, che si ottiene grazie alla cottura della pasta direttamente insieme alle patate, che rilasciano l’amido necessario a creare una consistenza vellutata. L’aggiunta della provola affumicata, poi, dona un tocco irresistibile grazie alla sua capacità di sciogliersi e filare ad ogni forchettata.

Nella cucina napoletana, la pasta con le patate è un simbolo di convivialità e tradizione familiare. Ogni famiglia ha la propria versione, con piccole variazioni che si tramandano di generazione in generazione. Questa ricetta ricalca la preparazione originale (che però, appunto, non è granitica!).

Pasta provola e patate: la ricetta napoletana

 

Un'esperienza educativa e coinvolgente attende bambini e famiglie al Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano. Sabato 5 e domenica 6 aprile prende il via il laboratorio “Cibo in trasformazione tra natura, scienza e salute”, realizzato in collaborazione con Yakult Italia. L'attività, che si svolgerà nell'iLab Alimentazione, permette di esplorare il processo di fermentazione e il suo impatto su gusto, consistenza e benessere.

La fermentazione: un'antica tecnica dalle mille risorse

La fermentazione è una delle più antiche tecniche di conservazione degli alimenti. Attraverso l'azione di microrganismi come batteri e lieviti, zuccheri e altri nutrienti vengono trasformati in sostanze come acidi, gas o alcol. Questo processo non solo garantisce la conservazione degli alimenti, ma ne migliora anche sapore e consistenza, offrendo al contempo benefici per la salute. Alcuni dei prodotti più comuni ottenuti con questa tecnica sono yogurt, pane a lievitazione naturale, formaggi e bevande fermentate.

Un laboratorio per esplorare il cibo in trasformazione

Il laboratorio "Cibo in trasformazione tra natura, scienza e salute" è un'opportunità per bambini a partire dagli 8 anni e le loro famiglie. L'attività prevede un percorso interattivo e sperimentale, che permette di scoprire i meccanismi della trasformazione alimentare attraverso esperimenti pratici. I partecipanti potranno osservare da vicino come cambiano le caratteristiche degli alimenti e comprendere le reazioni che portano alla fermentazione.

La guida del laboratorio sarà affidata alla biologa nutrizionista Antonella Losa, insieme allo staff esperto del Museo. In un'ora di esperimenti e racconti, il pubblico verrà coinvolto in una scoperta scientifica affascinante, che rende tangibile la connessione tra la scienza e la quotidianità.

Il laboratorio nasce dalla partnership di lunga data tra Yakult Italia e il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci, una collaborazione che dura da oltre 15 anni. Questo progetto fa parte di “Yakult Voci Condivise”, un'iniziativa di responsabilità sociale che promuove la diffusione della conoscenza scientifica e alimentare.

Arianna Rolandi, direttrice Science and Corporate Communication di Yakult Italia, sottolinea l'importanza di questa iniziativa nel favorire un approccio consapevole al cibo: “Vogliamo stimolare la curiosità dei bambini e aiutarli a comprendere che la fermentazione, sebbene sembri un’alchimia, è in realtà un processo regolato da precise leggi scientifiche”. Anche Giovanni Crupi, direttore sviluppo del Museo, evidenzia il valore educativo del progetto: “Grazie a questa collaborazione, esploriamo con il pubblico i processi che trasformano il cibo, con un'attenzione particolare alla salute e alla sostenibilità”.

Informazioni utili e prenotazioni

Il laboratorio si svolgerà sabato 5 e domenica 6 aprile, con due sessioni giornaliere alle 11:30 e alle 15:30. L'attività ha una durata di 60 minuti e è inclusa nel biglietto d'ingresso al Museo. La partecipazione è consigliata ai bambini dagli 8 anni in su, accompagnati da un adulto. Per chi non riuscirà a partecipare ad aprile, l’evento verrà riproposto nei mesi di ottobre e novembre. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito ufficiale del Museo: www.museoscienza.org.

L'autismo spiegato ai bambini

Lunedì, 31 Marzo 2025 08:27

Ogni persona è unica e speciale, e tutti abbiamo modi diversi di pensare, sentire ed esprimerci. Alcune bambine e alcuni bambini vedono il mondo in un modo particolare, ed è per questo che si parla di autismo. Capire cosa significa può aiutarci a essere più gentili e rispettosi con chi è diverso da noi. Ecco dunque come spiegarlo a bimbi e bimbe, parlando loro con semplicità. E se vogliamo approfondire, c'è anche il film ispirato alla storia di Damiano e Margherita Tercon.

Cos'è l'autismo? 

L'autismo è un modo speciale di essere e di vedere il mondo. Alcune bambine e alcuni bambini con autismo parlano poco o in modo diverso, mentre altri parlano tanto. Alcuni amano giocare con altre bambine e altri bambini, mentre altri preferiscono stare da soli. L'autismo non è una malattia e non si deve curare: è un modo di essere unico, proprio come ogni persona è unica.

Come pensano e sentono le persone con autismo? 

Le persone con autismo spesso vedono, sentono e pensano in modo diverso. Alcune sono molto brave a ricordare tante cose, altre amano disegnare, contare o imparare tutto su un argomento che gli piace. A volte possono trovare fastidiosi rumori forti o luci troppo brillanti, oppure avere difficoltà a capire come si sentono gli altri. Questo non significa che non vogliono stare insieme agli altri: semplicemente, lo fanno a modo loro.

Come possiamo essere amiche e amici di una persona con autismo? 

Essere amiche e amici di una persona con autismo è facile se si impara a conoscerla e a rispettare il suo modo di essere. È importante ascoltare con pazienza e senza interrompere, capire che a volte ha bisogno di stare da sola, usare parole semplici e dirette senza fare troppe domande.

Chiedere cosa le piace fare e provare a farlo insieme può aiutare a creare un legame. Non bisogna arrabbiarsi se non guarda negli occhi o non risponde subito, perché il suo modo di comunicare può essere diverso.

L'autismo rende le persone speciali 

Ogni persona con autismo ha talenti e interessi particolari. Alcune diventano bravissime in musica, matematica, arte o scienza. Altre sanno ricordare tante cose o notano dettagli che gli altri non vedono. Essere diversi non è un problema, ma una ricchezza. Se impariamo a rispettarci e a volerci bene, il mondo diventa più bello per tutti.

Sempre più adolescenti si avvicinano agli audiolibri, una tendenza che solleva interrogativi sul futuro della lettura tradizionale. Secondo il National Literacy Trust, nel 2024 il 42,3% dei giovani britannici tra 8 e 18 anni ha dichiarato di apprezzare l’ascolto di contenuti audio, mentre solo il 34,6% ha espresso piacere nella lettura tradizionale (come spiega un articolo del Guardian). Questo fenomeno suggerisce che gli audiolibri possano rappresentare una via per avvicinare i ragazzi alla letteratura.​

L’ascolto di audiolibri offre effettivamente un’esperienza più accessibile e immediata. Molti adolescenti, a causa di impegni scolastici e sociali, trovano difficile dedicare tempo alla lettura tradizionale. Gli audiolibri permettono di fruire delle storie durante altre attività, come lo sport o i viaggi. Inoltre, per chi ha difficoltà di lettura, come la dislessia, l’ascolto può facilitare l’accesso ai contenuti letterari. Come evidenziato dal National Literacy Trust, l’aumento dell’ascolto di audiolibri è accompagnato da una diminuzione della lettura per piacere: c'è dunque in corso un cambiamento nelle abitudini dei giovani.​

Gli audiolibri possono sostituire la lettura?

Nonostante i vantaggi, alcuni esperti mettono in guardia dal considerare gli audiolibri un’alternativa completa alla lettura tradizionale. John Mullan, professore di letteratura inglese all’University College London, sottolinea che leggere un libro è un’attività attiva che richiede concentrazione, mentre l’ascolto è più passivo. Anche Rachel de Souza, commissaria per l’infanzia in Inghilterra, riconosce il valore degli audiolibri ma enfatizza l’unicità dell’esperienza di lettura tradizionale.​

L’inclusione degli audiolibri nei programmi scolastici potrebbe rappresentare una strategia efficace. Julie McCulloch, dell’Association of School and College Leaders, suggerisce che il formato audio possa stimolare la lettura e migliorare l’accesso ai testi. Jonathan Bate, professore di letteratura a Oxford, evidenzia che l’ascolto di storie fa parte della tradizione umana e potrebbe contrastare la crisi dell’attenzione verso la parola scritta.​

Equilibrio tra lettura e ascolto

Gli audiolibri possono dunque essere un prezioso alleato per avvicinare gli adolescenti alla letteratura, ma non dovrebbero sostituire la lettura tradizionale. Un approccio equilibrato, che combini entrambi i formati, potrebbe sviluppare nei giovani un amore duraturo per la letteratura, sfruttando i vantaggi di ciascuno.​

Il ruolo dei padri nella crescita dei figli ha un impatto profondo non solo sull’infanzia, ma anche sulle relazioni adulte. Un recente studio ha analizzato come la qualità del coinvolgimento paterno influenzi le convinzioni dei figli maschi sulle relazioni romantiche, suggerendo che un basso investimento paterno possa trasmettersi di generazione in generazione.

Il legame tra il coinvolgimento paterno e le relazioni

Lo studio, condotto su 486 uomini eterosessuali cisgender tra i 18 e i 36 anni, ha evidenziato che un padre poco presente o poco coinvolto porta i figli maschi a sviluppare convinzioni specifiche sulle relazioni. In particolare, si è osservato che chi ha ricevuto poco calore e supporto paterno tende a credere che gli uomini investano poco nelle relazioni e che le donne richiedano un impegno minimo da parte loro.

Queste convinzioni influenzano direttamente la disponibilità degli uomini a investire nelle loro relazioni adulte. Di conseguenza, il modello di scarso investimento paterno potrebbe perpetuarsi nel tempo, portando a un circolo vizioso che si ripete di generazione in generazione.

Uno degli aspetti più interessanti dello studio è che gli effetti negativi non dipendono esclusivamente dall’assenza del padre. Anche quando il padre è fisicamente presente, se il suo coinvolgimento è freddo o distaccato, i figli maschi sviluppano comunque una visione distorta delle relazioni. Questo significa che non basta essere presenti, ma è fondamentale il modo in cui si interagisce con i figli. Un padre coinvolto, affettuoso e supportivo contribuisce a creare un modello relazionale sano, che si rifletterà sulle future relazioni sentimentali dei figli.

Un altro aspetto rilevante emerso dallo studio è che la qualità del rapporto con la madre non ha avuto lo stesso impatto sulla percezione delle relazioni sentimentali dei figli. Questo suggerisce che il ruolo del padre è unico e insostituibile in questo ambito. Per i genitori e le figure educative, questi risultati offrono spunti preziosi. Un padre che dimostra affetto e sostegno non solo aiuta il figlio a sentirsi amato nell’infanzia, ma gli fornisce anche un modello positivo da seguire nelle relazioni adulte.

Come migliorare il coinvolgimento paterno

I padri che vogliano assicurarsi di costruire un legame solido con i propri figli dovrebbero quindi mettere in atto alcune abitudini e comportamenti.

  • Tempo di qualità: Non conta solo la quantità di tempo trascorso insieme, ma come viene impiegato. Attività condivise, conversazioni aperte e momenti di gioco rafforzano il legame.
  • Espressione emotiva: Mostrare affetto e verbalizzare il proprio amore e supporto aiuta a creare un senso di sicurezza nei figli.
  • Coinvolgimento attivo: Essere presenti nelle scelte quotidiane e nei momenti importanti della crescita contribuisce a creare una relazione solida e positiva.

Il coinvolgimento paterno non è infatti solo una questione di presenza fisica, ma di qualità della relazione. Investire nelle emozioni e nella comunicazione con i figli migliora il loro benessere immediato, ma getta al contempo le basi per relazioni adulte più sane e soddisfacenti.

Preparare una zuppa di noodles in brodo con verdure è un modo semplice e gustoso per portare in tavola un piatto sano e bilanciato. Questo piatto, tipico della cucina asiatica, si distingue per il suo brodo aromatico, i noodles di grano morbidi e una selezione di verdure fresche che arricchiscono il sapore e il valore nutrizionale.

Perfetto per le giornate più fredde o per quando si ha voglia di qualcosa di caldo e avvolgente, è una ricetta che può essere personalizzata con gli ingredienti preferiti, mantenendo sempre un equilibrio tra leggerezza e gusto. Inoltre, non richiede tecniche complesse né lunghi tempi di preparazione: è quindi un'ottima scelta per un pasto veloce ma appagante.

Zuppa di noodles in brodo con verdure: la ricetta

La recente sentenza della Corte Costituzionale italiana ha stabilito che anche le persone single possono adottare minori stranieri in stato di abbandono. Una decisione che rappresenta un cambiamento significativo per le adozioni internazionali in Italia.​ Ma perché? E come funziona?

Il contesto normativo precedente

Prima di questa sentenza, l'articolo 29-bis, comma 1, della legge numero 184 del 1983 escludeva le persone single dalla possibilità di adottare minori stranieri residenti all'estero. La normativa italiana privilegiava le coppie eterosessuali sposate, ritenendo che potessero offrire un ambiente familiare più stabile per il minore adottato. Questa esclusione ha sollevato dibattiti riguardo alla sua conformità con i principi costituzionali e con gli obblighi internazionali assunti dall'Italia.​

La sentenza della Corte Costituzionale

Il 21 marzo 2025, la Corte Costituzionale ha depositato la sentenza numero 33, dichiarando l'illegittimità costituzionale dell'articolo 29-bis, comma 1, nella parte in cui non include le persone singole tra coloro che possono adottare un minore straniero residente all'estero. La Corte ha rilevato che questa esclusione viola gli articoli 2 e 117, primo comma, della Costituzione, quest'ultimo in relazione all'articolo 8 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo. ​

La Corte ha sottolineato che l'esclusione delle persone single dall'adozione internazionale comprime in modo sproporzionato l'interesse dell'aspirante genitore a rendersi disponibile per un istituto ispirato a un principio di solidarietà sociale a tutela del minore. L'interesse a diventare genitori, pur non costituendo un diritto assoluto all'adozione, rientra nella libertà di autodeterminazione della persona e deve essere considerato insieme ai molteplici e primari interessi del minore. 

La Corte ha inoltre evidenziato che le persone single sono, in linea di principio, idonee ad assicurare al minore in stato di abbandono un ambiente stabile e armonioso. Resta che spetta sempre al giudice valutare concretamente l'idoneità dell'aspirante genitore e la sua capacità di educare, istruire e mantenere il minore. Tale valutazione può includere anche l'analisi della rete familiare di riferimento dell'aspirante genitore. 

Cosa accade ora

Con questa decisione, le persone singole possono ora presentare domanda di adozione internazionale seguendo le stesse procedure previste per le coppie sposate. Dopo aver ottenuto l'idoneità all'adozione, sarà il Paese estero (attraverso l'ente autorizzato scelto) a valutare se esiste un bambino compatibile per l'adozione da parte dell'aspirante genitore, come avviene anche per le coppie sposate.

Sebbene la sentenza abbia immediatamente effetto, è auspicabile un intervento legislativo per adeguare la normativa vigente alle nuove disposizioni. Questo aggiornamento normativo dovrebbe garantire che le procedure di adozione siano sempre orientate al superiore interesse del minore, valutando caso per caso l'idoneità degli aspiranti genitori, indipendentemente dal loro stato civile.​

"Nella vecchia fattoria" è una delle canzoni più conosciute e amate dai bambini in Italia. Un brano intramontabile, essenzialmente. Un po' perché è estremamente orecchiabile, un po' perché è ormai la canzone per bambini per antonomasia e un po' perché bimbi e bimbe possono imparare anche i versi degli animali da fattoria.

La canzone, peraltro, ha origini che risalgono a una melodia tradizionale anglosassone, "Old  che risale almeno al XIX secolo. Ecco dunque il testo sia in italiano che in inglese, per imparare tutta la canzone e non solo la famosissima prima strofa.

Il testo di "Nella vecchia fattoria"

Nella vecchia fattoria ia-ia-oQuante bestie ha zio Tobia ia-ia-oC'è la capra, capra, ca-ca-capraNella vecchia fattoria ia-ia-o

Attaccato a un carrettino ia-ia-oC'è un quadrupede piccino ia-ia-oL'asinello-nello-ne-ne-nelloC'è la capra, capra, ca-ca-capraNella vecchia fattoria ia-ia-o

Tra le casse e i ferri rotti ia-ia-oDove i topi son grassotti ia-ia-oC'è un bel gatto, gatto, ga-ga-gattoL'asinello-nello-ne-ne-nelloC'è la capra, capra, ca-ca-capraNella vecchia fattoria ia-ia-o

Tanto grasso e tanto grosso ia-ia-oSempre sporco a più non posso ia-ia-oC'è il maiale-ale-a-a-aleC'è un bel gatto, gatto, ga-ga-gattoL'asinello-nello-ne-ne-nelloC'è la capra, capra, ca-ca-capraNella vecchia fattoria ia-ia-o

Poi sull'argine del fosso ia-ia-oAlle prese con un osso ia-ia-oC'è un bel cane, cane, ca-ca-caneC'è il maiale-ale-a-a-aleC'è un bel gatto, gatto, ga-ga-gattoL'asinello-nello-ne-ne-nelloC'è la capra, capra, ca-ca-capraNella vecchia fattoria ia-ia-o

Nella stalla silenziosa ia-ia-oDopo aver mangiato a iosa ia-ia-oDorme il bue, bue, bu-bu-bueC'è un bel cane, cane, ca-ca-caneC'è il maiale-ale-a-a-aleC'è un bel gatto, gatto, ga-ga-gattoL'asinello-nello-ne-ne-nelloC'è la capra, capra, ca-ca-capraNella vecchia fattoria ia-ia-o

Coi fratelli e con la chioccia ia-ia-oNel cortile fa la doccia ia-ia-oIl pulcino-cino-ci-ci-cinoDorme il bue, bue, bu-bu-bueC'è un bel cane, cane, ca-ca-caneC'è il maiale-ale-a-a-aleC'è un bel gatto, gatto, ga-ga-gattoL'asinello-nello-ne-ne-nelloC'è la capra, capra, ca-ca-capra

Nella vecchia fattoria ia-ia-oQuante bestie ha zio Tobia ia-ia-oNella vecchia fattoria... ia... ia... o, uuh

Il testo in inglese

Old MacDonald had a farmEe i ee i oAnd on his farm he had some cowsEe i ee i ohWith a moo-moo hereAnd a moo-moo thereHere a moo, there a mooEverywhere a moo-mooOld MacDonald had a farmEe i ee i oOld MacDonald had a farmEe i ee i oAnd on his farm he had some chicksEe i ee i oWith a cluck-cluck hereAnd a cluck-cluck thereHere a cluck, there a cluckEverywhere a cluck-cluckOld MacDonald had a farmEe i ee i oOld MacDonald had a farmEe i ee i oAnd on his farm he had some pigsEe i ee i oWith an oink-oink hereAnd an oink-oink thereHere an oink, there an oinkEverywhere an oink-oinkOld MacDonald had a farmEe i ee i o

Uno stile di vita sano non protegge solo il cuore, ma anche il cervello. Secondo uno studio dell'università del Maryland, adottare otto abitudini salutari può rallentare l'invecchiamento cerebrale e ridurre il rischio di demenza.

I ricercatori e le ricercatrici hanno analizzato i dati di quasi 19.000 persone tra i 40 e i 69 anni, scoprendo che chi seguiva queste buone pratiche aveva una materia bianca più giovane rispetto all'età anagrafica.

Cosa fare, dunque, per mantenersi giovani? Quali sono le abitudini quotidiane da adottare? Eccole qui di seguito: seguirle non solo aiuta a rallentare l'invecchiamento cerebrale, ma migliora la qualità della vita e riduce il rischio di sviluppare malattie neurodegenerative nel tempo.

L'importanza dell'attività fisica

Fare almeno 150 minuti di esercizio fisico moderato a settimana aiuta a mantenere il cervello giovane. Camminare a passo sostenuto, nuotare o andare in bicicletta migliorano la circolazione sanguigna e riducono il restringimento della materia bianca, essenziale per memoria e apprendimento.

Una dieta equilibrata

Un'alimentazione ricca di frutta, verdura, cereali integrali e noci fornisce i nutrienti necessari per il corretto funzionamento del cervello. Evitare cibi ultra-processati e zuccheri raffinati contribuisce a ridurre l'infiammazione e il declino cognitivo.

Il mantenimento di un peso sano

L'obesità è un fattore di rischio per molte malattie, incluse quelle neurodegenerative. Mantenere un peso equilibrato aiuta a prevenire alterazioni della materia bianca e a preservare le funzioni cognitive con l'avanzare dell'età.

Dormire almeno sette ore per notte

Un riposo insufficiente influisce negativamente sulla memoria e sulla capacità di concentrazione. Dormire almeno sette ore per notte favorisce il recupero delle funzioni cerebrali e riduce l'accumulo di tossine nel cervello.

Dire no al fumo

Le sostanze chimiche contenute nel fumo di sigaretta danneggiano i vasi sanguigni e riducono di conseguenza l'apporto di ossigeno al cervello. Smettere di fumare (o non farlo del tutto!) migliora la circolazione e rallenta il deterioramento cognitivo.

Controllare la pressione sanguigna

L'ipertensione è uno dei principali fattori di rischio per ictus e demenza. Monitorare la pressione e adottare uno stile di vita sano aiuta a proteggere il cervello e a mantenere attive le funzioni cognitive.

Regolare i livelli di colesterolo

Un eccesso di colesterolo nel sangue può compromettere la salute dei vasi cerebrali. Mantenere livelli equilibrati, attraverso una dieta sana e l'attività fisica, riduce il rischio di danni alla materia bianca.

Tenere sotto controllo la glicemia

Livelli elevati di zuccheri nel sangue possono contribuire all'infiammazione e all'invecchiamento precoce del cervello. Adottare una dieta bilanciata e fare esercizio aiuta a mantenere stabile la glicemia, riducendo il rischio di deterioramento cognitivo.

"Adolescence" è una nuova miniserie drammatica disponibile su Netflix: affronta temi complessi legati alla violenza giovanile e alle influenze sociali contemporanee. Il tutto come un thriller psicologico.

La trama segue la famiglia Miller, la cui vita viene sconvolta quando il figlio tredicenne, Jamie, viene accusato dell'omicidio di una compagna di classe. Questo evento traumatico costringe la famiglia, insieme al detective incaricato e alla terapeuta di Jamie, a interrogarsi su cosa sia realmente accaduto e sulle cause profonde di tale gesto. 

Mascolinità tossica e influenze online

La serie - di puntata in puntata in un crescendo continuo - esplora in profondità il fenomeno della mascolinità tossica e il modo in cui le piattaforme online possono contribuire alla radicalizzazione dei giovani. Personaggi come Jamie sono esposti a pressioni sociali, culture incel e figure controverse come Andrew Tate, noto per le sue opinioni misogine, che possono influenzare negativamente le percezioni e i comportamenti dei ragazzi. Sebbene "Adolescence" non sia basata su una storia vera specifica, trae ispirazione da eventi reali e dati allarmanti. Nel Regno Unito, gli attacchi con coltello tra i giovani sono in aumento, con il 17,3% degli autori di reati appartenenti alla fascia d'età 10-17 anni. Questa crescente violenza giovanile ha spinto i creatori della serie a sensibilizzare il pubblico su queste problematiche urgenti. 

Una produzione innovativa e coinvolgente

La serie si distingue anche per la sua realizzazione tecnica. Diretta da Philip Barantini, ogni episodio è stato girato in un unico piano sequenza, e questo fa sì che l'esperienza sia immersiva e intensa: amplifica la tensione narrativa e avvicina il pubblico alle emozioni dei personaggi. 

E poi il cast. Attori e attrici di "Adolescence" si misurano con performance di altissimo livello, finalmente naturali e credibili. Stephen Graham interpreta il padre di Jamie, mentre Ashley Walters e Erin Doherty ricoprono ruoli chiave nella narrazione. I giovani attori Owen Cooper e Fatima Bojang emergono per la loro autenticità e profondità nelle interpretazioni: rendono ancora più credibili e toccanti le vicende dei loro personaggi. 

"Adolescence" non si limita dunque a raccontare una storia drammatica, ma serve anche come monito sulle conseguenze delle influenze negative nella vita dei giovani. La serie incoraggia genitori, educatrici ed educatori a prestare maggiore attenzione alle attività online dei ragazzi e a promuovere un dialogo aperto su temi come la violenza, la mascolinità e l'uso responsabile dei social media. Ecco perché, pur drammatica e molto forte, andrebbe guardata.

Sara

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Cecilia

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