È il periodo della zucca e noi ne approfittiamo mangiandone in quantità industriali! Ma non solo nei piatti salati come le vellutate o le verdure al forno. Con la purea di zucca (di cui trovate la ricetta qui) possiamo infatti insaporire i nostri dolci rendendoli super autunnali! Provate questi tortini: non ve ne pentirete.

Tortino di zucca: la ricetta del dessert dolce a base di zucca perfetto per colazione o merenda

 

Le ciambelle sono un peccato di gola che ogni tanto ci concediamo. Invece di friggerle, però, utilizziamo la nostra ricetta per ciambelle al forno. In questo caso abbiamo aggiunto un po' di bergamotto per renderle ancora più sfiziose!

Ciambelle al forno al profumo di bergamotto: come rendere più sana la ricetta delle ciambelle fritte

Abiby, la bellezza a portata di posta

Mercoledì, 31 Ottobre 2018 15:22

Se ci seguite su Instagram saprete che siamo appassionate di beauty. Ci piace prenderci cura di noi, scegliendo prodotti con un buon INCI che rispettino la nostra pelle e che ci facciano sentire bene con noi stesse. Ci piace anche molto realizzare in casa alcuni prodotti (sempre a base di olio di mandorle e burro di karité), ma amiamo moltissimo scoprire nuove aziende e nuovi marchi i cui prodotti siano efficaci e soddisfacenti.

Quando ci è arrivata la prima box di Abiby eravamo quindi super eccitate: quanto è bello ricevere direttamente a casa una scatola contenente tutti i migliori prodotti beauty sul mercato scoprendo di mese in mese creme, mascara, matite, oli e compagnia bella? Per noi è praticamente un sogno, soprattutto perché ci permette di risparmiare moltissimo. Come? Ora ve lo spieghiamo!

Abiby, la bellezza a portata di posta: per risparmiare, scoprire e provare nuovi prodotti cosmetici, è arrivato Abiby!

Il risparmio, dicevamo, è uno degli elementi che ci fa amare abiby.it. Non serve dire molto: essendo appassionate di beauty e cercando sempre nuovi prodotti per sentirci al meglio di noi stesse, spesso ci troviamo a spendere e spandere. E non è uno sfizio: siamo dell’idea che tenere alla propria persona sia un pregio, perché stare bene con se stessi è fondamentale. Con Abiby possiamo quindi non rinunciare a questa nostra passione risparmiando, poiché ogni mese sottoscrivendo un abbonamento possiamo ricevere a casa prodotti del valore di 90 euro spendendone solo 29.90.

Abiby (il cui nome deriva dall’arabo “Habibi”, “Amore mio”) è infatti un sito specializzato nello scouting di prodotti beauty e trend cosmetici, ma è anche un e-commerce che permette di comprare a prezzi concorrenziali i migliori prodotti cosmetici sul mercato e che soprattutto propone delle box per tutti gli appassionati di cosmetica.

Queste beauty box sono delle scatole in abbonamento che una volta sottoscritto permettono di ricevere a casa ogni mese prodotti per il corpo e per il make up selezionati di volta in volta dal team di Abiby tra i migliori brand internazionali.

Abbiamo due possibilità: la prima è quella di sottoscrivere un abbonamento mensile a 29.90 euro, la seconda è un abbonamento semestrale al costo di 149.90 euro (quindi a 24.90 euro al mese). E la spedizione è gratuita.

Con questo abbonamento, dunque, riceveremo a casa ogni mese una scatola delle meraviglie beauty, una coccola di Abiby nei nostri confronti, che ci fa così provare nuove creme corpo e viso, prodotti make up all’avanguardia e prodotti cosmetici top. Ad esempio?

Ad ottobre, se avete seguito il nostro spacchettamento in diretta su Instagram, saprete che abbiamo trovato dei prodottini davvero super! Innanzitutto due prodotti al melograno di Dr Botanicals che stiamo utilizzando in questi giorni e che sono davvero ottimi: il siero per levigare la zona del contorno occhi e il trattamento notturno che mira a levigare la pelle disidratata e a rimpolparla.

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C’erano poi la crema idratante leggera di Dermatologica Active Moist, senza oli e quindi di facilissimo assorbimento, adatta praticamente a tutti i tipi di pelle, e infine la matita per sopracciglia Brow Lift Perfecting Liner di Studio 10, davvero comoda e super definita!

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Una volta provati i prodotti, quindi, possiamo comunque ordinarli sullo shop di abiby.it, che li propone a prezzi più bassi rispetto al mercato normale, sempre vantaggiosi.

Il nostro responso? Abiby è davvero un servizio con i fiocchi, che permette di scoprire nuovi brand sempre ottimi e diversi dal solito, con vantaggio economico e con una qualità certificata!

Giulia Mandrino

I colori a dita per i bambini

Mercoledì, 31 Ottobre 2018 15:10

A livello di sensorialità, pochi strumenti creativi sono efficaci quanto i colori a dita. Sembra qualcosa di stupido o inutile, fatto solo per “pasticciare”, ma in realtà la pittura a dita per i bambini è quanto mai utile e preziosa. Perché?

Innanzitutto, rispetto alla pittura e al disegno tradizionali i colori a dita possono essere utilizzati molto prima, anche dai bambini molto piccoli (dall’anno e mezzo sotto la supervisione degli adulti) e diventano così una maniera bellissima per esplorare sin da subito la creatività e l’espressività e al tempo stesso i propri sensi, dal momento che vista e tatto viaggiano qui in sincronia.

I colori a dita per i bambini: la pittura a dita per far giocare e colorare i bambini fin dai 2 anni di età

Colorare con le dita è importantissimo per i bambini: permette loro di utilizzare molte abilità tutte insieme e di sviluppare la manualità fine delle dita e quella più generale delle braccia e della testa, coinvolgendo la vista e aiutando con il primo riconoscimento dei colori.

Sperimentando con i colori a dita, infatti, i bambini muovono praticamente tutta la parte superiore del corpo. Inoltre, mescolano i colori tutti insieme, allenano la vista e scoprono le prime relazioni tra essi.

Tutto questo attraverso il caos e il disordine, che forse noi adulti non comprendiamo ma che è fondamentale per lo sviluppo sensoriale dei nostri bambini. Il cervello cresce e si sviluppa anche attraverso tutto questo! Ecco perché il modo migliore per pitturare con le dita è farlo in totale libertà, senza vestiti addosso (basta il pannolino!) su un bel telo da appoggiare a terra per non sporcare intorno ma avendo un buon raggio d'azione senza pensieri.

Pitturare e sperimentare con le dita può iniziare fin da piccolissimi, come dicevamo. Utilizzando i colori atossici i bimbi già dall’anno e mezzo possono cominciare a sperimentare. Inizialmente, lo faranno con la nostra supervisione, dal momento che è meglio essere sicuri che non mangino i colori (dal momento che è un loro istinto naturale, quello di infilare in bocca tutto: anche attraverso il gusto scoprono il mondo e costruiscono i loro pattern mentali).

Un nostro consiglio è cominciare magari con i colori commestibili da fare in casa (come questi, deliziosi!). Dopodiché, ne possiamo scegliere di vari, come questi o questi. Anche questi sono ottimi, fatti apposta per i bambini più piccoli (ma non commestibili).

Ma come possiamo sperimentare? Ecco alcune idee per giocare con i colori a dita per bambini e creare disegni ed opere d’arte davvero bellissimi.

Il primo è un semplice paesaggio che i bimbi possono provare a creare, con un prato fiorito, il cielo e tutte le forme base degli animali.

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(https://www.keepcalmandmommyon.com/flower-finger-painting-for-toddlers/)

Disegnando un tronco, i bimbi possono realizzare le foglie “puntinando” con le dita.

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(https://www.artycraftykids.com/art/autumn-handprint-tree/)

Per un disegno astratto con il nome dei bimbi, prendiamo del nastro adesivo leggero (come il washi tape o quello di carta) e scriviamo il nome del bambino. Facciamogli colorare e pasticciare con le dita il foglio e poi stacchiamo il nastro: rimarrà impresso il nome, da appendere in cameretta!

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Possiamo anche colorare in maniera super astratta un foglio, poi ritagliare in forma di triangoli tutto il foglio e rincollarli su un altro foglio per una decorazione molto geometrica.

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(http://www.hellobee.com/2015/10/01/fingerpainting-without-the-mess-taken-to-the-next-level/)

Colorando dei piattini di carta possiamo poi creare degli animaletti con cui giocare!

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(https://www.craftymorning.com/paper-plate-elephant-kids-craft/)

Questa attività possiamo farla tutti insieme, mamma, papà e piccolo, sporcandoci le mani tutti insieme e imprimendo le nostre mani su un foglio, da incorniciare!

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(https://www.pinterest.it/pin/338895940694278075/)

Giulia Mandrino

Come vestire il bambino per la nanna

Mercoledì, 31 Ottobre 2018 09:29

Sacchi nanna, tutine, pigiami… Lana, cotone, caldo cotone, pile, ciniglia… Il mare degli indumenti per la nanna dei bambini è immenso ed è normale annaspare nell’insicurezza del “Cosa gli metto stanotte?”.

La nanna dei bambini è fondamentale, importantissima, e ciò a cui dobbiamo puntare è il loro benessere. E il benessere passa dal clima: dobbiamo sempre tenere presente il clima generale del periodo, ma soprattutto la temperatura della cameretta, e regolarci di conseguenza.

Ma sappiamo che è difficile, perché la nostra sensazione di freddo/caldo è diversa da quella dei bambini. Ecco perché ci sono alcune regole da rispettare: ve le spieghiamo in dettaglio qua, per facilitare la scelta sui vestiti da fare indossare ai bambini durante la notte in ogni periodo dell’anno!

Come vestire il bambino per la nanna: quali indumenti e sacchi nanna scegliere e combinare per assicurare una nanna perfetta al bambino in base al clima

ESTATE

Quando nella cameretta ci sono 26 gradi o più possiamo stare tranquilli, perché basterà semplicemente mandare a nanna il bambino con un semplice body di cotone a maniche corte.

Se i gradi nella nursery si aggirano intorno ai 23/25 gradi dobbiamo invece cominciare ad utilizzare il sacco nanna. Manteniamo il body in cotone a maniche corte, ma aggiungiamo sopra un sacco nanna di 0.5 tog, che è l’unità di misura del calore. I sacchi nanna da 0.5 tog sono quelli con un solo strato di cotone senza imbottitura, quindi ideali per le notti estive calde.

AUTUNNO E PRIMAVERA

Quando la temperatura inizia a scendere aumenta il calore dei vestiti dei bambini per la nanna. Quando nella cameretta ci sono 22/23 gradi, scegliamo una tutina a maniche lunghe e aggiungiamo sopra un sacco nanna, di nuovo da 0.5 tog.

A 20/21 gradi al sacco nanna e alla tutina a maniche lunghe aggiungiamo, sotto, il body a maniche corte, come una “maglia della salute”, per non fare prendere eventuale freddo al bambino.

Tra i 18/19 gradi vestiamo il bimbo con questi strati: un primo body in cotone a maniche lunghe, la tutina a maniche lunghe e un sacco nanna da 1 tog, ovvero con una leggera imbottitura.

Se le temperature si abbassano (quindi quando si aggirano intorno ai 16/17 gradi) aggiungiamo al vestiario precedente (quindi body a maniche lunghe+tutina a maniche lunghe+sacco nanna) i calzini ai piedi, scegliendo stavolta un sacco nanna da 2 tog, e cioè un sacco nanna imbottito molto bene.

INVERNO

Parliamo di inverno quando le temperature scendono sotto ai 16 gradi. Solitamente nella cameretta i gradi si aggirano attorno ai 18/20 gradi (non di più), ma in ogni caso è meglio coprire i bambini in modo che non prendano freddo se durante la notte la temperatura cala. Sotto i 16 gradi, quindi, vestiremo il bimbo in questa maniera: un body in cotone a maniche lunghe, una tutina a maniche lunghe, un sacco nanna da 2 tog (di nuovo), calzini caldi, cuffietta in cotone e manopole leggere per le mani.

IN INVERNO ALL’ESTERNO

I bimbi dormono anche all’aperto, quando usciamo per le passeggiate. In questo caso vestiremo i bimbi molto bene, con body a maniche lunghe, tutina calda in ciniglia a maniche lunghe e piumino, con un sacco nanna invernale da 3.5 tog, il più imbottito, quello adatto alle temperature esterne sotto i 16 gradi.

Giulia Mandrino

La notizia è di questi giorni ed è apparsa sul sito della BBC: il numero di travagli indotti in Inghilterra sta aumentando moltissimo. E anche se i numeri si riferiscono, appunto, al paese anglosassone, questa tendenza è da ritenersi valida per tutto il mondo occidentale e dovrebbe quindi fare riflettere anche noi.

Perché un aumento dei parti indotti non è fine a se stesso, ma porta con sé altre considerazioni, come il fatto di non fidarsi più del parto naturale e di preferire sempre di più parti più “medici” e meno fisiologici.

Parto indotto, un incremento che fa preoccupare: uno studio in Inghilterra mostra come il parto indotto stia aumentando moltissimo negli ultimi anni

I numeri sono chiarissimi: in Inghilterra ad una donna su tre viene indotto il parto, quando dieci anni fa si parlava di uno su cinque.

Il parto indotto è “semplicemente” un travaglio accelerato tramite pillole o flebo, ed è una tecnica utilizzata soprattutto quando il bimbo è molto grosso oppure quando la madre ha superato il termine del parto previsto. E questo accade soprattutto con le donne più su d’età e con quelle in sovrappeso.

Ma quando viene utilizzato (e perché) il parto indotto, generalmente?

Il parto indotto viene scelto dai medici soprattutto quando il bambino, superate le 42 settimane di gravidanza (40 nel caso di partorienti di oltre 40 anni), non sembra accennare a nascere. Viene anche richiesto, tuttavia, nei casi di parti che fanno presumere complicazioni. Inducendo il parto i medici hanno così maggiore controllo sulla procedura e le donne e i bimbi sono meno a rischio di complicazioni o infezioni.

I dati sono stati raccolti dalla società di analisi NHS, che ha rilevato come negli ultimi due anni i travagli partiti in maniera naturale erano il 52% del totale, quando esattamente dieci anni fa raggiungevano invece il 69%. Di questi parti non indotti, il parto più comune è quello naturale, eccetto quando si parla di madri sopra i 40 anni (in quel caso, i cesarei rappresentano la maggior parte dei parti).

Ma proprio parlando di partorienti sopra i 40 anni, i dati presi in considerazione mostrano come sia a loro proposto il parto indotto, poiché le ostetriche e i ginecologi raccomandano di non andare mai oltre la data prevista per il parto (a causa di altri problemi che spesso insorgono nelle gestanti, come il diabete di tipo 2 o la pressione alta). Insomma: quando una donna di oltre 40 anni supera la data prevista del parto, le viene indotto il parto, che spesso termina con un cesareo.

Il problema non è solo meramente “di numeri”, poiché dobbiamo tenere presente i cambiamenti della società. Ovvero: l’età media delle partorienti sta sempre più aumentando, e questa tendenza porterà quindi ad un aumento ancora maggiore dei parti indotti e di quelli cesarei, che hanno maggiori implicazioni rispetto ad un parto naturale.

Un altro dato che fa riflettere è l’aumento di cesarei pianificati, ovvero quelli scelti dalle donne e dai medici non al momento del parto in seguito a qualche complicazione (come la posizione podalica del bambino), ma precedentemente. Se nel 2007 e 2008 i cesarei programmati erano l’11% del totale, nel 2017 e 2018 la percentuale è saluta al 16%.

Il problema, qui, non è tanto l’eccessivo uso di questa pratica, che si rivela necessaria e sicura nella maggior parte dei casi, quanto la mancanza di informazioni. Già, perché le donne spesso non sono informate a dovere riguardo ai benefici e ai rischi di un cesareo programmato, che variano in base ad ogni situazione personale e sanitaria.

Ciò che preoccupa di tutto questo, tuttavia, è soprattutto la ragione che sta dietro a questi parti indotti e cesarei programmati, perché sta tutto nello stato di salute delle donne partorienti: una donna su quattro tra quelle over-40 che partoriscono è sovrappeso o obesa (con un indice di massa corporea sopra i 30) e il 31% delle ragazze incinte sotto i 20 anni fumano (altro fattore di rischio). Una tendenza che deve assolutamente cambiare rotta, radicalmente.

Giulia Mandrino

“Billy e il misterioso tesoro del nonno”

Venerdì, 26 Ottobre 2018 13:25

A noi Catharina Valckx piace da matti: l’illustratrice che viene dai Paesi Bassi ha creato dei mondi bellissimi per bambini e Billy, il suo criceto, è diventato un compagno di gioco dei nostri figli, proprio come lo erano per noi Sandrino e Zigo Zago di Richard Scarry.

Per Babalibri è appena uscito nelle librerie “Billy e il misterioso tesoro del nonno”, un’altra avventura da leggere tutta d’un fiato con i nostri bambini, che non solo si entusiasmeranno ma impareranno davvero moltissime cose importanti.

“Billy e il misterioso tesoro del nonno”: Catharina Valckx torna con una nuova avventura del criceto Billy

Questo libro, “Billy e il misterioso tesoro del nonno”, è un piccolo tesoro, proprio come lo scrigno della trama che Billy e il suo amico Giancarlo ricercano per tutto il libro. Ha così tanti messaggi, seppur piccoli e nascosti, che siamo convinte che questo libro contribuisca a crescere bimbi attenti, empatici, consapevoli delle differenze e della loro preziosità.

Ad esempio? L’amore per l’altro e per il diverso scaturisce benissimo dalla figura dell’amico vermetto di Billy, Giancarlo, così diverso da Billy: Giancarlo è un criceto e suggerisce un’idea che a Billy mai sarebbe venuta, proprio perché lontana dal suo mondo.

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E poi si colgono l’importanza dell’amicizia e della collaborazione; l’irrazionalità di alcune paure, che se ridimensionate fanno anche ridere (soprattutto quella del diverso!); la bellezza delle le sorprese inaspettate che la vita ti propone quando sbagli strada; il fascino delle nuove amicizie nate per caso, la gioia del ricordare con affetto un caro e tenerne viva la memoria con gesti felici…

Già, tutto questo in un libro breve, semplice, ma ricchissimo. La storia è super carina: seguiamo infatti le vicende di Billy, che ritrovando una mappa del tesoro del nonno decide di andarne alla ricerca, non ascoltando il padre che non crede molto a quella storia, ma che lo incoraggia ugualmente (un altro insegnamento, ma stavolta per noi genitori!).

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Lungo tutta la storia i bambini si appassionano, perché diviene un avvincente racconto della buonanotte, da leggere e rileggere per scoprire insieme a Billy e Giancarlo la bellezza di questo tesoro, che alla fine non è altro se non l’amicizia!

Come dicevamo noi amiamo il mondo di Billy, ed è per questo che abbiamo adorato anche il gioco di società “Bandito Servito!”, uscito sempre in questi giorni e scaturito anch’esso dalla matita dell’illustratrice Catharina Valckx.

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Questo “Babagioco” ha delle semplici regole (è bellissimo anche impararle tutti insieme, perché non è mica solo per bambini!) e lo scopo è far sì che Bandito guadagni il malloppo di nocciole più corposo.

Oltre ad essere super appassionante (quando cominci non vuoi più finire!) ed essere quindi un gioco perfetto per le serate in famiglia, è anche molto educativo per i bambini, che devono testare la loro concentrazione, il loro essere furbi e soprattutto la loro memoria, grazie a delle sequenze da memorizzare in pochissimo tempo. E anche la coordinazione motoria si mette in moto, perché per guadagnare le nocciole dobbiamo ricreare ad occhi chiusi le mosse disegnate sulle carte, quelle eseguite da Giancarlo e Billy, come fare le boccacce, dare un bacio, canticchiare, mettere un dito nel naso, tapparsi gli occhi…

Ed è anche avvincente, perché come in ogni gioco di carte e di società che si rispetti ci sono carte speciali che fanno raddoppiare il malloppo, aumentare il tempo di memorizzazione o guadagnare nocciole in più!

Sara Polotti

A noi il Dia de Los Muertos messicano piace davvero molto: per la sua gioia e i suoi colori ci ha davvero conquistate e anche i bambini, che si stanno divertendo con attività e lavoretti a tema, lo stanno amando moltissimo.

Ecco quindi alcuni disegni da colorare a tema Dia de Los Muertos, nella nostra sezione dedicata ai lavoretti scaricabili. Basta salvarli e stamparli su un foglio (meglio se riciclato) e farli colorare a bimbi e bimbe come preferiscono.

I disegni ispirati all'Halloween messicano da colorare per bambini: il teschio del Dia de Los Muertos per divertirsi e imparare colorando

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Sta arrivando Halloween e ormai come per Carnevale la tradizione vuole i bambini travestiti per uscire a fare dolcetto o scherzetto o semplicemente per festeggiare insieme questa particolare notte dell’anno. Avete mai pensato ad un travestimento per Halloween per bambini da fare in casa, con pochi elementi e che sia semplicissimo da realizzare? Possiamo prendere spunto da film, libri, cultura pop, creature spaventose tradizionali… La scelta è vastissima!

Non serve comprare abiti già pronti di quelli super plasticosi e finti, quindi, spendendo un capitale per un abito che i bimbi useranno solo per una serata. E non serve nemmeno cucire: bastano solo fantasia, cartoni, vecchi abiti da buttare (o vestiti super economici da modificare), una cucitrice, delle forbici e manualità.

I 10 migliori costumi di Halloween per bambini da fare a casa: come realizzare i più bei travestimenti di Halloween per bambini fai da te

Tristezza di “Inside Out”

Quanto è carina questa bimba vestita da Tristezza di Inside Out? Maglione blu, capelli blu, viso dipinto di blu con dei colori da body painting e dei vecchi occhiali senza lenti: ecco il nostro personaggio del cartone sulle emozioni!

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https://muymolon.com/cosas-molonas/este-carnaval-no-te-reconozcas/

Alice nel Paese delle Meraviglie

Con una vecchia scatola di cartone possiamo realizzare una piccola casetta che simulerà la casa nella quale Alice rimane impigliata. Serviranno poi una gonna azzurra, delle calze a righe e un grembiule della nonna per completare l’opera.

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https://pianetabambini.it/costumi-carnevale-bambini-originali-divertenti/

Ladro

Il costume più semplice che esista! Usiamo una maglietta a righe bianche e nere, dei leggins, una berretta nera e un ritaglio di stoffa nera dal quale ritagliare la mascherina, dopodiché prendiamo una vecchia shopper di tela e disegniamo il simbolo del dollaro.

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https://artsycraftsymom.com/21-creative-and-easy-last-minute-halloween-costumes-for-kids/

Harry Potter

La notte di Halloween è perfetta per festeggiare in perfetto stile Hogwards! Vestiamo i bimbi in maniera formale (con pantaloni, camicia e maglione) e aggiungiamo una sciarpa a righe rosse e gialle, degli occhiali e il disegno di una saetta in fronte.

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https://www.alfemminile.com/bambini/costumi-carnevale-originali-bambini-s309438.html#d184895-p4

Polpo

Questo polpo è semplicissimo da realizzare: basta comprare dei collant a righe per bambini e riempirli di lana o ovatta, e cucirli (anche con una cucitrice) sulla vita di altro paio di collant uguali!

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https://artsycraftsymom.com/21-creative-and-easy-last-minute-halloween-costumes-for-kids/

Troll

Se siete nati negli anni Ottanta e Novanta amerete questo “costume”, che è fatto tutto dalla pettinatura. Dobbiamo cotonare i capelli molto bene, pettinandoli a punta e fissandoli con tantissima lacca, utilizzando poi uno spray per capelli temporaneo!

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https://muymolon.com/cosas-molonas/este-carnaval-no-te-reconozcas/

Ufo!

Un vecchio ombrello e dei cartoni da riciclare possono trasformarsi con un po’ di manualità nella navicella del nostro piccolo bimbo-ufo!

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http://secondstreet.ru/blog/prazdnichnyi_dekor/sobytie-planetarnogo-masshtaba-trafik.html

Un semplice teschio

Non buttate quella vecchia maglietta bianca usurata: con qualche taglio davanti o sul retro si trasforma in un perfetto travestimento di Halloween dell’ultimo minuto.

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http://zigzagmom.com/travestimenti-di-halloween/

Elliot e E.T.

Se a casa avete un peluche di E.T. e un triciclo il gioco è fatto! Perché basterà infilarlo nel cestino del triciclo avvolto da un lenzuolo e vestire il bimbo con dei jeans e una felpa rossa con cappuccio!

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https://muymolon.com/cosas-de-peques/inspirate-los-disfraces-willow-la-hija-la-fotografa-gina-lee/

L’ombra di Peter Pan

Sembra super complicato ma in realtà basta pochissimo! Due calzamaglie (una per le gambe e una, da tagliare, per la testa), un dolcevita nero e dei guanti aderenti neri e del feltro. Basterà tagliare il feltro a forma di abito di Peter Pan, senza nemmeno cucire (qui trovate le istruzioni), e legarlo poi in vita con un altro pezzo di feltro che fungerà da cintura! Anche il cappello lo si può realizzare con del feltro tenuto insieme da graffette. E l’effetto è strabiliante!

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https://tikkido.com/blog/peter-pan-escaped-shadow-costume

Giulia Mandrino

Dopo la lista delle cose da mettere nella valigia dell’ospedale in vista del parto e dopo avervi detto tutto ciò che c’è da sapere sul corredino del bambino, ecco una baby check list, ossia una lista di tutto ciò di cui dobbiamo preoccuparci prima della nascita del bambino, con tutto ciò che c’è da preparare in casa prima che il frugoletto arrivi.

La baby checklist, ovvero le cose da fare prima della nascita: cosa preparare prima dell’arrivo di un neonato in casa

CAMERETTA

Preparando la cameretta dovremo essere certi di avere tutte le cose essenziali che serviranno quando il bimbo arriverà a casa:

Culla (ed eventualmente, se già lo abbiamo, il lettino)

Fsciatoio

Lenzuola

Coprimaterasso isolante

Copertina calda

Copertina leggera

Sacco nanna

 

ARMADIO

Ecco i vestitini di cui avrà bisogno il nostro bimbo sin dai primi giorni:

Body con clip sul cavallo (almeno 5)

Tutine (almeno 4 a maniche lunghe e 4 a maniche corte, di tessuto variabile in base alla stagione)

Calzine (almeno 7 paia)

Manopole o guantini

Bavaglini (almeno 4)

Cappellini (uno in lana, uno in cotone)

 

PER IL FASCIATOIO E IL CAMBIO

Pannolini

Asciugamani in cotone (anche con cappuccio, per comodità)

Detergenti delicati per il bagnetto

Shampoo per neonati

Vaschetta per il bagno

Termometro per l’acqua

Pettinino per neonati

Salviettine umidificate

 

ALTRO

Garze sterili per la cura dell’ombelico

Coppette per reggiseno allattamento (se si allatta al seno)

Salviettine per il ruttino

Seggiolino o ovetto per la macchina (omologati)

Passeggino o carrozzina

Borsa del cambio da portare in giro

Fascia

Cuscino per l’allattamento

Un tappeto gioco

Detersivo lavatrice ipoallergenico per bambini

Baby monitor

Termometro da orecchio

Tagliaunghie per neonati

 

Giulia Mandrino

Sara

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Cecilia

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