Agosto è alle porte, e se non avete ancora deciso dove passare le ferie con i bambini non preoccupatevi: abbiamo per voi tre suggerimenti irresistibili! Già, perché l’Italia oltre che essere un paese stupendo per i suoi paesaggi e città è piena di strutture alberghiere pensate per le famiglie, organizzate in modo da rendere la vacanza al mare in montagna un’esperienza unica e indimenticabile immersi nelle bellezze italiane e addormentati in camere a tema che vi faranno sognare.
Partiamo dal consiglio perfetto per chi ama il mare, il profumo dell’acqua e la sensazione del sole sulla pelle. Se state pensando di andare nel Sud dell’Italia allora abbiamo l’hotel ideale per voi: il villaggio Club Baia del Sole di Ricadi (in provincia di Vibo Valentia - http://www.baiadelsole.com): il mare calabrese fa da cornice a questo meraviglioso albergo sul mare, appena ristrutturato e pronto ad accogliere i suoi ospiti grandi e piccoli.
Il bello del villaggio è che si può scegliere di riposare nelle camere distribuite all’interno del villaggio e collegate tra loro da carinissimi viali in pietra immersi nel verde delle piante, oppure nei bungalow vicini alla spiaggia (o, ancora, nella suite aragosta, con la sua vista unica e mozzafiato sul vulcano Stromboli, e nell’antico mulino arabo). In ogni caso la bellezza della sistemazione è assicurata: ogni camera ha un suo tema, dal quelle immerse nei fondali marini disseminati di coralli e sprazzi azzurri a quelle più etniche e moderne.
Il Club Baia del Sole si dipana all’interno di un grande e rigoglioso giardino botanico, pieno di fichi d’India, nespole, gerani, sterlizie… L’ambiente ideale per svegliarsi, respirare a pieni polmoni l’aria di mare e passeggiare, fare yoga, rilassarsi e rifocillarsi prima della giornata in spiaggia.
Ma l’aria buona non è solo al mare: l’estate è fatta naturalmente anche per la montagna, con le sue mille possibilità di divertimento con tutta la famiglia. A Bolzano, ad esempio, c’è un magnifico e carinissimo hotel, il Sonnwies (https://www.sonnwies.com/hotel-per-famiglie-p754.html): si trova a Luson, in Alto Adige, ed è fatto per immergere grandi e piccini in una favola.
Già, perché questo hotel rinnovato da pochissimo oltre alle sue bellissime camere (confortevoli, complete di tutto per bimbi e neonati, in legno naturale e corredate da moltissimi orsetti peluche, con zone separate per adulti e bambini in modo da garantire un perfetto riposo a tutti) vanta di uno spassosissimo aquapark con scivoli a tubo, a onde, altalene, funicolari e tappeti scorrevoli. L’ideale per passare una giornata diversa!
Il tutto naturalmente incorniciato nel quadro delle alpi più magnifiche, visibili praticamente da tutte le 45 camere dell’hotel.
Ma l’esperienza più strana e coinvolgente la si farà soprattutto a Vercelli, a Riva Valdobbia, dove sorge il Mirtillo Rosso Family Hotel (http://www.mirtillo-rosso.com), il primo Christmas Hotel italiano, pensato per riposare nell’abbraccio di renne volanti e foreste incantate.
Ogni camera immerge in boschi, sentieri di montagna, laghetti e torrenti, e stare all’interno coinvolgente quanto stare di fuori, nel verde delle montagne. Spazi di gioco, spazi per il relax, armadi super capienti, gli strumenti per prepararsi bevande calde e fredde nell’intimità della propria camera: il Mirtillo Rosso pensa proprio a tutto per far rilassare le famiglie prima delle escursioni giornaliere e delle passeggiate alla scoperta della zona, la cui cultura Walser (quella degli antichi abitanti delle valli delle Alpi) è assolutamente preservata e riproposta in maniera ecosostenibile all’interno degli ambienti.
Ovviamente il tutto è pensato a misura di bambino e famiglia, e tutte le camere sono dotate di letti con sponde, fasciatoi, scaldabiberon e vaschette per i bagnetti.
Come diciamo sempre è fondamentale coinvolgere i bambini nella cucina: a volte alcuni piatti si prestano particolarmente a ciò. E le smoothie bowl sono perfette per questo fine! Consentono infatti al bambino non solo di familiarizzare con il cibo, in particolare con frutta e verdura, consentono anche di stimolare la creatività con le decorazioni, ma anche allenare la maualità fine e la coordnazione mano occhio: la varietà infinita delle decorazioni stimola tantissimo i bambini che generalmente apprezzano molto la proposta di gioco e di merenda perchè possono scegliere alimenti di loro gradimento e giocarci per un po' di tempo prima di mangiarli.
Noi abbiamo scelto di decorare la nostra smoothie bowl con i super frutti: abbiamo raggruppato i superfrutti e i pezzetti di frutta selezionata in piccoli mucchietti sul tavolo (è stata quindi stimolata la capacità di classificazione): dopo aver frullarto gli ingredienti base (banana, mirtilli e latte di mandorla), i bambini hanno iniziato a decorare la bowl a seconda delle loro preferenze estetiche e di gusto. Insomma, ci siamo divertiti!
Vi illustro ora la smoothie bowl che ho preparato oggi con i bambini, ma potete fare le vostre variazioni sia all'interno dello smoothie (per esempio potete sostituire i mirtilli con del cacao, delle fragole, del te macha o altra frutta o verdura) sia per quanto concerne la decorazione: per avere maggiore varietà di superfrutti e consentire ai bambini di assaggiarli tutti vi consiglio di optare per la confezione mix superfrutti.
Le acque aromatizzate o acque profumate sono una deliziosa bevanda, perfetta per l'estate: hanno come base acqua o infusi di tè o erbe ai quali viene aggiuta frutta, frutta secca e/o superfrutti.
La floriterapia non è solo fiori di Bach: essa comprende tutti gli utilizzi terapeutici dei fiori e delle loro essenza per riequilibrare l'organismo. Le tecniche utilizzate sono moltissime, distribuite geograficamente e nel corso della storia, e i benefici sono provati.
Molte sono le aree geografiche che nei secoli hanno usufruito dei poteri benefici dei fiori. Vediamo quindi nello specifico l'Australia.
Le proprietà dei fiori australiani sono conosciute praticamente da sempre, fin da quando gli aborigeni ne mangiavano le varietà commestibili e bruciavano quelle non commestibili per assorbirne comunque le essenze e le vibrazioni vitali.
In epoca moderna ad aver scoperto le potenzialità dei fiori delle terre inesplorate del Bush australiano (la terra vergine ricchissima di energia vitale che ricopre la maggior parte del territorio di questo continente) è Ian White. Grazie alla famiglia che da generazione studiava le piante australiane e il loro utilizzo in terapia, White è arrivato a selezionare le qualità più rare, efficaci ed equilibranti dei fiori della sua terra natale.
Come molti altri terapeuti la sua filosofia si basa sul concetto che a causare e alimentare gli squilibri fisici siano soprattutto lo stress mentale e i pensieri negativi. Attraverso i fiori e le loro essenze, quindi, Ian White ha voluto riequilibrare il corpo passando dalla mente.
Gli squilibri mentali altro non sono che un distacco della vita dell'individuo dal suo scopo primario e più naturale, dal suo cammino, da ciò che dovrebbe essere e invece non è. Riequilibrare questi squilibri non è però impossibile. Anzi: attraverso le essenze dei fiori australiani, come quelli selezionati da White, è possibile mettere in circolo la giusta energia per far fronte ai problemi, per ripensare la propria vita e il proprio cammino e per riarmonizzare i chakra, arrivando quindi a contrastare le malattie fisiche "esterne" correlate e causate proprio dalla errata predisposizione mentale.
Il bello dei fiori australiani è che rispetto agli altri, a quelli che si possono trovare in ogni zona del mondo, hanno al loro interno tutta l'energia vitale del Bush, delle terre incontaminate dell'Australia centrale. Nello specifico, hanno in sé un potere tutto loro, in grado di far emergere da ogni individuo le sue qualità migliori, trasformando al contempo le sensazioni negative in positività: l'insicurezza diviene fiducia, la paura serenità, l'odio amore.
La tradizione più pura vuole che le essenze siano preparate in un determinato e preciso modo. Proprio come i fiori di Bach (per essicazione, quindi), ma la coltura avviene naturalmente direttamente nelle zone de Bush australiano, solo dopo aver meditato per qualche minuto ed essere entrati in contatto profondo con la natura.
I fiori colti vengono quindi adagiati in una bacinella di vetro piena d'acqua e lasciati al sole per due o tre ore. Una volta filtrata quest'acqua verrà poi trasferita in piccole boccette riempite per un terzo di cognac.
Le essenze selezionate da Ian White sono circa settanta, e ognuna agisce su un differente stato emotivo e fisico che si vuole trattare. Rispetto ai fiori di Bach, però, è raccomandato arrivare a mischiare fino a sette essenze (contando che il meglio di raggiunge con al massimo quattro o cinque fiori diversi - Bach, diversamente, ne consigliò al massimo cinque, sottolineando che ognuna, da sola, è più efficace).
E la somministrazione? Non ci sono controindicazioni, naturalmente, essendo una terapia assolutamente naturale e semplice (adatta quindi anche a bambini e animali); tuttavia il consiglio è quello di assumerne sette gocce per due volte al giorno, fino al raggiungimento dell'obiettivo prefissato.
Qui potete trovare i rimedi australiani e maggiori informazioni sulla floriterapia Bush
Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.
Oltre ai fiori di Bach e a quelli australiani, c'è un altro tipo di floriterapia, che si basa sui medesimi principi filosofici e tecnici e che però prevede fiori colti in un'altra ben determinata zona: la California. Nello specifico, si tratta delle colture naturali della Sierra Nevada, ancora per lo più incontaminate e quindi molto più ricche di energia vitale rispetto ai campi coltivati dall'uomo.
La prerogativa di questi fiori, come d'altronde di quelli che prevede la floriterapia australiana con i fiori della zona vergine del Bush, è il fatto di provenire da un territorio non ancora inquinato (o perlomeno abbastanza puro e non raggiunto dalla civilizzazione), fornendo così all'uomo una forza vitale ed un'energia impareggiabili.
Come tutti i filoni della floriterapia quella con i fiori californiani vuole essere per l'individuo un modo di risolvere i problemi fisici partendo dallo spirito, dalla mente, che grazie all'essenza delle piante possono purificarsi, liberarsi e riequilibrarsi per raggiungere una positività che investe poi direttamente anche il corpo.
Rispetto ai fiori di Bach, però, le varietà sono molte di più. Il dottor Edward Bach, infatti, ne selezionò trentotto. Qui parliamo di addirittura centotre specie floreali, ognuna dedicata ad uno specifico problema mentale e spirituale che può inficiare il buon funzionamento dell'organismo, esattamente come spiegato dalle scienze che indagano i problemi psicosomatici.
La cosa curiosa di questa floriterapia californiana è che i problemi a cui si riferiscono i fiori sono molto dettagliati, specifici e addirittura moderni e contemporanei. Un esempio? Rimedi contro le donne che rifiutano la propria femminilità (il giglio alpino), contro le radiazioni, contro la paura dell'affollamento metropolitano, contro la lingua troppo tagliente (la calendula). Tutti problemi, come anche quelli relativi ai disturbi dell'alimentazione come l'anoressia o la bulimia e come l'inquinamento, che al tempo del dottor Bach non erano ancora importanti o conosciuti, e che invece con i fiori californiani trovano un valido e alternativo rimedio.
Ma da dove viene la conoscenza attorno a questi fiori? Dobbiamo tornare indietro, alla fine degli anni Settanta, quando un gruppo di ricercatori con a caso Patricia Kaminski e Richard Kats, fondatori della FES (Flower Essence Society), iniziarono a studiare i fiori della loro terra per carpirne i benefici. Combinando la floriterapia con le scienze medico-olistiche, con la botanica e con la psicologia hanno osservato a fondo le piante e i fiori, l'ambiente circostante e i rapporti con i fiori, per giungere a definire esattamente quale fiore è adatto ad una particolare condizione.
La terapia è molto simile alle altre floriterapiche, e consiste cioè nell'assumere le gocce di essenze pure sulla lingua, due/quattro (a seconda dell'intensità desiderata e a seconda della prescrizione) per quattro volte al giorno, oppure delle sinergie.
Solitamente i fiori californiani si trovano in commercio in stock bottle da dieci millilitri. La miscela si prepara quindi mescolando le essenze scelte (fino a cinque) in una boccetta in vetro con contagocce (da trenta millilitri). Dopo aver versato sul fondo due cucchiaini di brandy si aggiungono quindi due gocce per essenza, riempiendo poi la bottiglietta di acqua minerale naturale.
Come ogni volta quando si tratta di floriterapia, potete stare sicuri: non vi sono controindicazioni, non è tossica, non si incorre in effetti collaterali. Ecco perché i fiori possono essere mischiati, ed ecco perché la terapia è indicata e consigliata anche per i bambini!
Su questo sito trovate l'elenco dei fiori californiani: http://www.scienzenoetiche.it/holos/defusione/fiori_californiani.php
Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.
Cosa sono i fiori di Bach? Come si utilizzano? Quali sono i principi che li rendono efficaci, quando è possibile ricorrere a loro, quali sono le malattie che possono essere battute in maniera così naturale?
Le domande attorno ai fiori di Bach sono molte, anche per il loro essere un punto cardine delle terapie alternative e della naturopatia. Ecco allora una breve guida per voi che state pensando di iniziare ad utilizzarli, senza sapere ancora dove girarvi.
Cosa sono i Fiori di Bach
Innanzitutto, la terapia con i fiori di Bach si basa su un principio, che è quello di guarire il corpo attraverso (anche) la psiche: l’uomo può tornare a uno stato di benessere profondo se viene ricondotto al suo “progetto di vita”, ossia il percorso naturale che la persona è portata a compiere in questo mondo, come un fiore che sboccia. Che si impedisce al fiore di sbocciare ecco che compare sofferenza fisica e mentale.
I Fiori di Bach sono dei rimedi assolutamente e totalmente naturali, privi di effetti collaterali ed esenti da danni. Anche per questo oltre che sugli adulti, la floriterapia è particolarmente indicata nei bambini: bastano alcune informazioni basilari che vi daremo e una conoscenza profonda del bimbo per capire quali rimedi di Bach siano indicati per “far sbocciare il fiore” e quindi aiutarlo a crescere felice.
La terapia con i fiori di Bach prende il nome direttamente dal suo ideatore, il britannico dottor Edward Bach. Nacque nel 1886 e morì nel 1936, ma il suo metodo è ancora altamente attuale. La sua formazione prese avvio in seno alla medicina ufficiale, ma ben presto ne prese le distanze: dopo un primo periodo di pratica in ospedale, infatti, si rese conto che i suoi colleghi si concentravano troppo sulle malattie senza tenere in considerazione i benessere reale del paziente e la personalità del paziente, che, riteneva, aveva un ruolo molto più fondamentale di quello che si credesse.
La sua teoria trovò riscontro nella pratica, in maniera incredibilmente personale: gli fu infatti diagnosticato un cancro; gli dissero che avrebbe vissuto al massimo tre mesi. Ma lui non si perse d'animo, si buttò sugli studi e dopo qualche tempo si rese conto che la malattia era regredita e stabilizzata, confermandogli la sua teoria: che lo spirito, l'animo e la psiche giochino un ruolo di primo piano nella salute fisica di un individuo.
Negli anni successivi, quindi, lavorò presso un ospedale omeopatico, e subito dopo decise di dedicarsi completamente ai suoi studi: capì che per un medico è fondamentale conoscere la psiche e l'animo del paziente, prima che la patologia fisica, e si votò quindi alla ricerca di una terapia e di uno strumento terapeutico naturale che agisse sullo stato d'animo della persona trattata.
Giunse così anche a definire la sua filosofia, che si basa su una natura umana divisa in due parti: la prima è il Sé Superiore, e cioè quello immortale (per Bach l'umano è assolutamente religioso); la seconda è il Sé Terreno, quello della personalità costituita da uno stato fisico, mentale/psichico e spirituale.
Il Sè Superiore secondo Bach conosce il progetto di vita dell'individuo, che non è tanto il suo destino, quanto il percorso che ognuno dovrebbe compiere per crescere in perfezione (realizzando il sé in maniera completa e scegliendo anche la giusta professione, quella che si adatta alle proprie attitudini). Lo stato di perfezione, in ogni caso, lo si raggiunge anche conoscendo i propri vizi e limiti: l'uomo deve saperli superare e averne consapevolezza per trovare la sua armonia.
Secondo questo suo principio si giunge anche ad un pensiero didattico infantile molto interessante; e cioè quello secondo cui il bambino è già un individuo a sé stante, con una sua indole e una sua personalità. Pertanto genitori ed educatori dovrebbero ascoltare questa sua natura, cercando di veicolarla e indirizzarla senza spegnerla.
Tutto questo porta alla causa delle malattie. Secondo Bach, infatti, se un individuo fin da piccolo è spinto verso il completamento del sé senza intoppi e senza obblighi allora crescerà armonioso in corpo e spirito. Se, al contrario, l'uomo viene limitato, costretto e indirizzato scorrettamente, allora si attiva quel conflitto tra il Sé Superiore e la personalità terrena che crea la disarmonia psichica che alimenta le patologie.
In poche parole, quando c'è disequilibrio psichico, l'uomo sta male, perde la sua capacità combattiva e si lascia sopraffare dagli influssi nocivi. Pensate solo ai periodi tristi, di stress, di malumore e di tensione: non sono spesso accompagnati da malanni improvvisi? E, allo stesso modo, non vi sembra che quando state bene mentalmente, quando siete rilassati, le vostre difese immunitarie funzionino meglio?
Essere vulnerabili è una verità, e lo confermano anche i più recenti studi sui disturbi di PsicoNeuroEndocrinoImmunologia: la mente è un organo fortissimo che agisce direttamente su tutto l'organismo!
Detto questo, se state pensando di ricorrere ai fiori di Bach per risolvere i problemi o per rasserenarvi, il consiglio è quello di rivolgervi ad un naturopata, che saprà indirizzarvi verso le essenze adatte alla vostra persona e procederà con la preparazione. Una preparazione che in realtà è davvero molto semplice, proprio come la natura di questo rimedio.
La semplicità sta racchiusa nel fatto che alla base delle miscele ci stanno proprio i fiori, e nessun composto chimico. Questi fiori (ognuno sarà indicato per un problema specifico) vengono colti, come da insegnamento del dottor Bach, di primo mattino, in una giornata serena e quando si presentano nel pieno della loro fioritura.
I metodi sono quindi due: il primo è la solarizzazione. In questo caso si tagliano i fiori e li si fa cadere dentro ad una ciotola piena d'acqua (non bisogna mai toccarli con le dita durante tutto il processo), facendo sì che tutti tocchino la superficie. Dopodiché si lascia questa bacinella al sole per tre/quattro ore, lasciando afflosciare e scolorire i fiori. In questo modo sarà pronta la tintura madre, che verrà poi versata in flaconcini scuri con contagocce in vetro mischiata con un quarto di brandy (per conservare il tutto, ma anche perché essendo un distillato della vita contiene già molte proprietà fitoterapiche).
Il secondo metodo è quello della bollitura: in una casseruola in ceramica riempita d'acqua si adagiano i fiori ed un rametto di circa 15 cm della stessa pianta. Si procede quindi con l'ebollizione del tutto (circa 30 minuti), si toglie la casseruola dal fuoco e la si lascia raffreddare con il coperchio. Alla fine basterà filtrare la tintura e inserirla nella boccetta come per la solarizzazione.
Come si scelgono
I rimedi di Bach si trovano nelle farmacie e nelle erboristerie in boccettine di vetro che appunto contengono il fiore. Come dicevamo, ogni fiore è indicato per un particolare disturbo. Per questo motivo spesso vengono miscelati tra loro, creando delle sinergie molto utili. Al massimo è consigliabile utilizzare 5 fiori in una miscela per non inviare segnali troppo confusi al corpo.
I fiori agiscono quindi su un determinato problema. Ma quali sono i disturbi e i fiori corrispondenti? Nel corso della sua vita il dottor Bach ne individuò 38: 38 fiori per 38 disturbi.
All'interno del nostro sito trovate numerose miscele di Fiori di Bach sia per bambini che per adulti. Per esempio:
- Fiori di Bach per rilassare il bambino
- Fiori di Bach per il post parto e l'allattamento
- Fiori di Bach per favorire il concepimento
- Fiori di Bach per una gravidanza serena
- Fiori di Bach per aumentare la pazienza di noi genitori
- Fiori di Bach per il rientro a lavoro della mamma
Il dott. Bach ha poi creato lui stesso una miscela di fiori chiamata Soccorso, da utilizzare appunto in situazioni di emergenza. Qui trovate maggiori informazioni in merito.
Come si usano
Le sinergie o i singoli fiori posso essere utilizzati secondo varie modalità. Quella più comune è la via sublinguale, quindi verranno versate 4 gocce sotto la lingue (le essenze agiscono tramite le mucose) per quattro volte al giorno. I momenti migliori sono dopo la colazione (e dopo essersi lavati i denti: è sempre bene avere la bocca pulita), dopo pranzo, nel pomeriggio e prima di coricarsi.
Ma per quanto tempo? Questo varia da persona a persona, da trattamento a trattamento. Generalmente si effettua un percorso di almeno 3 settimane, anche per avere dei risultati significativi e importanti è meglio prulungarlo a 3 mesi. Il bello è che, non avendo controindicazioni, si può proseguire per il tutto il tempo necessario. Ad esempio, se lo squilibrio è momentaneo e legato ad un periodo in particolare potrebbero bastare anche solo pochi giorni di trattamento (per esempio l'ansia prima dell'esame); al contrario, se lo squilibrio è più profondo, come per esempio la sensazione di non essere all'altezza delle situazioni, la paura degli esami, e una generale insicurezza ecco si potrebbe pensare a un percorso di un anno almeno, modificando la miscela a seconda dell'evoluzione.
Per quanto concerne i bambini invece ecco alcune indicazioni utili per la somministrazione dei Fiori di Bach.
Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.
Il metodo Montessori è probabilmente il più valido al mondo. Forse in Italia ancora lo si snobba, ma se in tutto il globo gli istituti dedicati e ispirati alla pedagogista nostrana pullulano un motivo c'è. Il segreto è il suo mettere al centro di tutto il bambino, ma soprattutto a fare grande la sua didattica è il ruolo che ha l'indipendenza. Il bambino deve essere sempre aiutato a seguire le sue inclinazioni, a crescere secondo la sua natura, ma soprattutto a raggiungere il suo livello ideale per trovare la sua indipendenza, per saper stare al mondo e per saperlo fare con i suoi mezzi.
Insomma, Maria Montessori ha fatto moltissimo per aiutare genitori e insegnanti nella crescita e nell'educazione dei figli. Volete sapere quali sono i pensieri della sua filosofia, i suoi consigli da seguire?
1. Prima di tutto, fate il possibile per farli sentire sicuri di sé: fidarsi di se stessi e delle proprie capacità e la base per l'autoaffermazione ma soprattutto per imparare a fidarsi di chi li circonda.
2. Fategli capire in ogni momento che le loro opinioni, i loro pensieri e le loro idee sono ben accette, degne di rispetto e importanti.
3. Non parlate mai, mai, mai male dei vostri figli, né con gli altri, né con voi stessi, né tantomeno con loro.
4. Non li sottovalutate mai e non fategli percepire questo sentimento: è un'arma potentissima che potrebbe farli sentire male, che potrebbe portare ad un sentimento di negatività verso la loro persona.
5. Al contrario, stimateli, amateli, integrateli, curateli e fateli sentire importanti e necessari alla famiglia e al gruppo: si sentiranno bene, e ciò oltre ad avere ripercussioni positive nei loro obiettivi sarà la base perfetta per instillare in loro un senso di amore nei confronti degli altri e del mondo.
6. Siate sempre un esempio per loro: i bambini imparano da ciò che li circonda, imitano gli adulti, quindi siate certi di dare loro il giusto esempio.
7. Ascoltate sempre, e rispondete quando hanno bisogno di una spiegazione, di un consiglio o di un commento.
8. Elogiateli regolarmente per i loro obiettivi positivi: daranno valore alle cose.
9. Se commettono errori, rispettateli comunque: impareranno a correggersi.
10. Non criticateli troppo: è così che si crescono figli che faranno del giudizio (e del pregiudizio!) nei confronti degli altri una loro prerogativa e un atteggiamento normale.
11. Non mostrate ostilità troppo e apertamente: un atteggiamento controproducente che insegnerà loro solo a litigare.
12. Mai, mai, mai ridicolizzare i vostri bambini: la timidezza è dietro l'angolo, così come l'autocritica per forza negativa.
13. Pensate sempre intensamente alla loro crescita, avendola sempre in mente, ogni giorno: date valore alle cose positive e allontanate quelle negative, per raggiungere l'educazione più armonica.
14. Siate certi che i figli si prendano sempre il meglio di voi, quindi rivolgetevi a loro sempre nel migliore dei modi possibili.
15. Siate sempre un supporto, siate disposti ad aiutarli, ma siate capaci di capire quando è ora di lasciarli arrangiare: l'indipendenza è saper fare da soli!
A partire dall'anno di età i bimbi iniziano ad osservare ed esplorare il mondo, curiosi di tutto ciò che lo compone e delle relazioni tra uomini, animali e ambienti. Perché quindi non impegnarsi in un'attività che oltre a stimolare i sensi aiuta a prendere confidenza con la natura, con gli ambienti e con gli habitat?
Tutti abbiamo infatti in casa piccoli animaletti di plastica con cui bimbi e bimbe amano giocare, semplicemente toccandoli, sbattendoli e studiandoli prima e, quando un po' più grandi, impegnandoli in giochi di ruolo o altre diavolerie. Bene, prendetene qualcuno e grazie a qualche bottiglietta e un po' di fantasia potrete riciclarli per un'attività davvero fantastica!
Lo stimolo sensoriale è davvero primario per la buona crescita del bambino: secondo Maria Montessori stimolare i cinque sensi significa dare al bambino la possibilità di esplorare e capire il mondo nel più completo dei modi, fornendogli strumenti utili per tutta la vita. Un gioco completo deve quindi divertire, ma allo stesso tempo stimolare vista, tatto, olfatto, gusto e udito (non necessariamente insieme, ma più l'attività è completa più sarà efficace).
E questo piccolo giochino sarà per i bambini una fonte inesauribile di stimoli! L'idea è molto semplice, e prevede la creazione di piccole palle trasparenti nelle quali si cerca di ricreare l'ambiente naturale nel quale vive un determinato animale (di quelli di plastica che il bambino possiede - meglio in coppia: uno piccolo piccolo e uno un pochino più grande).
Prendete ad esempio il maiale o la gallina. Infilate quelli piccoli piccoli in una bottiglietta trasparente di plastica (meglio se di forma tonda) e insieme ad essi mettete dentro al piccolo globo ciò che si può trovare in una fattoria: della terra, qualche chicco di granturco... Idem con l'ippopotamo, che vive sui fiumi: insieme a lui riempite la bottiglietta di acqua e sabbia. E il leone? Sarà circondato degli elementi della savana.
L'importante è ricreare in qualche modo l'ambiente, con i colori che lo contraddistinguono.
(foto 1 http://www.thekavanaughreport.com/2015/06/zoology-sensory-bottles-for-montessori.html)
Il bambino più piccolo si troverà così impegnato in un'attività che lo concentrerà e stimolerà moltissimo. Prenderà la bottiglietta, la osserverà, vedrà tutto ciò che singolarmente contiene, la scuoterà, la leccherà, la lancerà. Proprio come i suoi giocattoli preferiti. Ma questo è fatto apposta per stimolare i sensi: la vista attraverso i differenti elementi all'interno, il tatto delle dita sulla palla liscia e trasparente (di difficoltosa presa: sarà una sfida), l'udito dei piccoli oggetti che si scontrano nella palla producendo suoni diversi, lievi o forti; il gusto della palla leccata ed esplorata con la lingua.
(foto 2 http://www.thekavanaughreport.com/2015/06/zoology-sensory-bottles-for-montessori.html)
Ma il gioco non si ferma solo a quest'età: già perché appena i bimbi sono un po' più grandicelli (verso i 4-5-6 anni, diciamo, ma vedrete voi quando la loro curiosità e il loro interesse si svilupperà) le bottigliette si rivelano esercizio perfetto per la didattica dell'ambiente, della geografia, della zoologia e perfino delle lettere.
Gli animali in plastica un po' più grandi fanno quindi la loro comparsa ora: il primo esercizio può essere quello di abbinare ogni animale al suo habitat naturale.
Potete poi proporre al bambino lo studio di questo ambiente, attraverso l'osservazione specifica degli elementi che lo compongono e attraverso una conversazione tutti insieme. Quindi si faranno disegni da inserire dentro le bottigliette, oppure si andrà alla ricerca di materiali come per esempio la sabbia adatti all'ambiente deserto.
Si passa poi alle lettere (esercizio di scrittura molto gratificante): potete preparare cartoncini su cui avete scritto il nome dell'habitat (savana, fattoria, steppa, foresta, spiaggia, fiume, bosco...) e abbinarli di palla in palla, studiando sia l'ambiente sia le lettere che compongono quella parola.
(foto 3 http://www.thekavanaughreport.com/2015/06/zoology-sensory-bottles-for-montessori.html)
Una colazione bilanciata come si deve, come d'altro canto dovrebbe essere per ogni pasto, dovrebbe avere un rapporto preciso tra carboidrati non raffinati (50%), grassi buoni (35%) e proteine (15%). Pensare però che questo equilibrio sia difficile da raggiungere, o comunque di difficoltosa preparazione, è sbagliato! Non limitiamoci quindi a mettere in tavola di prima mattina solo qualche biscotto con il tè o (peggio!) una merendina confezionata. Preparare a noi e ai nostri bambini una colazione semplice, sana e gustosa è davvero facile. Ecco come!
Innanzitutto, iniziate a scegliere sempre cibi non raffinati, integrali e soprattutto freschi: solo così vi garantirete i nutrienti più sani e gli amminoacidi necessari per la buona salute.
Dopodiché sbizzarritevi.
Tempo di vacanze, tempo di mare. Ma chi l'ha detto che proprio il mare e il sole e le conchiglie e l'oceano non possano essere occasione per imparare qualcosa? Anche se il sole è alto non è necessario mettere la didattica in ferie, soprattutto quando questa può essere tanto divertente quanto educativa!
L'importante è rispettare la natura: una volta finito il gioco, le conchiglie, la sabbia e i sassi vanno sempre restituiti alla spiaggia!
(foto 1 http://inspiredmontessori.blogspot.it/search/label/Ocean%20life)
(foto 2 http://playinghouseinmaryland.blogspot.it/search/label/Beach)
(foto 3 http://playinghouseinmaryland.blogspot.it/2011/05/tot-trays-beach-theme.html)
(foto 4 http://countingcoconuts.blogspot.it/2010/08/beach-themed-activities.html)
(foto 5 http://countingcoconuts.blogspot.it/2010/08/beach-themed-activities.html)
(foto 6 http://www.montessorinature.com/15-montessori-activities-for-preschoolers/)