La salute del bambino non riguarda solo la salute fisica. Importantissima è anche la salute mentale, che spesso diamo per scontata o che tendiamo a minimizzare. Parlare di ansia infantile pare infatti un controsenso. "Ma quale ansia potrebbero mai provare i bambini?", ci veniva da pensare fino a poco tempo fa. Ma fortunatamente gli ultimi periodi hanno messo il focus anche sulla mental health dei nostri bambini, e non solo sulla nostra. Se quindi prima credevamo che stress e ansia fossero una prerogativa degli adulti causata dalla frenesia della vita (limitando, anche qui, le cause al solo stress quotidiano), oggi sappiamo che questi problemi possono colpire anche i bambini e le bambine. E non si tratta di problemi "più piccoli" perché loro sono più piccoli.

L'ansia che colpisce i bimbi e le bimbe ha quindi lo stesso valore dell'ansia "adulta", e come essa può avere diverse cause: separazioni, cambiamenti improvvisi, traslochi, difficoltà a scuola, bullismo, paura generalizzata... In ogni caso, qualunque sia la causa, è importantissimo rivolgersi ad un/a professionista.

Nel frattempo, però, quando l'ansia raggiunge il suo massimo picco ci sono alcuni gesti e azioni che possiamo compiere per alleviare il disagio dei bambini e delle bambine, calmandoli e restituendo loro un po' di serenità.

Scrivere e buttare

Quando l'ansia sopraffà i bambini, un buon modo per calmarla è metterla per iscritto. Spesso gli attacchi aumentano di intensità perché si fatica a identificare il disagio. Individuarlo insieme al bambino, parlandone, fa già molto bene, ma ancor meglio è scrivere questo disagio, appallottolare la carta e buttarla via, in un gesto simbolico davvero potente a livello fisico.

Parlare di come la mente ingigantisca le cose

L'ansia è spesso data da una distorsione della realtà, da un ingigantimento delle sensazioni e delle paure. Quando i bambini cominciano a lasciarsi sopraffare dall'ansia, proviamo ad accompagnarli alla scoperta di questo fenomeno: parlando, proviamo a ridare la giusta dimensione ai problemi, facendo loro capire che la mente è potentissima, in positivo e in negativo, e che ragionando possiamo a volte batterla.

Abbracciare o tenere le mani

Il contatto fisico è fondamentale per l'essere umano ed è un potentissimo strumento calmante. Quando i bimbi si sentono particolarmente ansiosi, un abbraccio può alleviare di molto le brutte sensazioni. E, se i bimbi non amano il contatto, anche solo tenere loro la mano, intrecciando le dita, può generare una sensazione di serenità.

Concentrarsi sul respiro

Non è un caso se molte tecniche meditative e di rilassamento si concentrino sul respiro: ascoltare l'aria che entra ed esce dal corpo, rallentare l'inspirazione e l'espirazione aiuta davvero moltissimo a tenere sotto controllo e a mitigare l'ansia.

Contrarre e rilassare

Una tecnica di rilassamento molto diffusa ed efficace consiste nel concentrarsi su una parte del corpo contrraendola per qualche secondo e rilassandola del tutto qualche secondo dopo, passando poi alle altre zone del corpo. Piano piano il corpo si lascia andare, si calma, e con esso anche la mente.

Imparare a riconoscere i sintomi

L'ansia è un circolo vizioso molto pericoloso e insidioso: non colpisce solo la mente, ma anche il fisico, con sintomi concreti che preoccupano e contribuiscono ad aumentare l'ansia. Riconoscere questi sintomi come segno dell'ansia è quindi importante: può aiutare a preoccuparsi meno, spezzando il circolo vizioso di cui parlavamo.

Quando i bambini (come gli adulti) stanno vivendo un momento di ansia, l'adrenalina e il cortisolo entrano in circolo mettendo il fisico in modalità "difesa". Ecco perché il battito cardiaco aumenta, il respiro si fa corto, si suda e si provano nausea o altre cattive sensazioni. 

Camminare o correre

L'attività fisica permette di sfogare fisicamente l'ansia. Camminare nella natura è quindi una medicina potentissima, così come fare attività fisica (come correre). Nei momenti di ansia è difficile prendere la decisione e uscire, ma essendo molto benefico è utile convicere i bambini a farlo.

Parlare apertamente

Una volta passato il momento clou dell'ansia, è bene parlare di questa emozione ai bambini facendo capire che ansia, stress e sensazioni negative fanno parte dell'essere umano e della vita. Non c'è motivo di vergognarsene, non si è sbagliati, e, anzi, conoscere di cosa si tratta aiuta molto ad affrontare i momenti difficili.

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

Alberi di Natale 2023: i più belli da copiare

Venerdì, 17 Dicembre 2021 08:48

L'ispirazione vien dalle foto: i più begli alberi di Natale 2023 sono eleganti, semplici, festosi e di stile. In questa carrellata di foto di alberi di Natale potrai trovare quello più adatto alla tua famiglia e alla tua casa, prendendo spunto per decorare i rami come più ami.

I colori principali? Il verde e il bianco delle lucine, senza tanti fronzoli, ma anche tanto rosa, tanta sostenibilità e tante candele chic che illuminano i rami dell'albero di Natale (senza essere pericolose! Poi scoprirai come e perché).

Ecco dunque gli alberi di Natale 2023 a cui ispirarsi per portare in casa un'atmosfera natalizia nordica, confortevole e calorosa, stilosa e hygge.

Solo lucine

Invece di puntare sulla ricchezza delle palline e delle decorazioni, quest'anno puoi optare per un albero di Natale semplice e d'impatto: saranno semplicemente le lucine (meglio se a LED e a luce calda) a illuminare i rami, rendendo la stanza confortevole nella sua semplicità.

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Con le candele

Hai mai visto gli alberi di Natale con le candele appoggiate ai rami? Sono bellissimi, antichi e speciali. Ma non serve usare candele vere, che una volta accese diventano anche molto pericolose. Ora esistono delle candele a LED, che puoi appendere ai rami con una clip apposita, accendendole all'occorrenza. L'IKEA vende delle strisce di candele unite dal filo, mentre su Amazon le trovi singole, da poter agganciare ai rami con più libertà.

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Le decorazioni vintage

Ti ricordi le decorazioni di una volta, quelle a forma di animale o che ricordano i giocattoli, colorate pastello e in plastica sottile? Recuperale! Sono tornate di moda e gli alberi decorati in questa maniera sono davvero bellissimi. Le trovi in cantina (anche dai parenti! Chiedile, magari le snobbano) oppure nei mercatini vintage e nei negozi di seconda mano.

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I candy cane

I candy cane, o bastoncini di zucchero, sono un simbolo del Natale praticamente intramontabile. Invece di acquistare le decorazioni e le palline, agganciali ai rami dell'albero (meglio ancora se bianco! L'effetto è strabiliante) per un'atmosfera incredibile che ricorda la casa di Babbo Natale.

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Con i bigliettini

Di nuovo, un'alternativa green e a bassissimo costo per un albero di Natale senza palline: con dello spago e della carta riciclata puoi realizzare insieme ai bimbi e alle bimbe dei bigliettini (scrivendo ciò per cui si è grati, per esempio, oppure i desideri per l'anno che verrà), da agganciare poi ai rami con un piccolo nodo.

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La neve finta

La neve finta ti sembra kitsch? Niente di più falso! O meglio: per quanto kitsch, è tornata di moda e gli alberi di Natale ricoperti di neve finta sono super cool, un po' anni Ottanta e bellissimi da vedere, soprattutto nelle case più minimal.

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Bianco e rosa

Uno degli abbinamenti 2021 natalizi più gettonati è l'accostamento del bianco e del rosa: il bianco ricorda la neve e il rosa è leggermente più tenue del rosso, ma comunque caldo e confortevole. Per gli amanti delle cose chic ed eleganti.

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I bambini hanno bisogno di travestirsi: è un passaggio importante della crescita, un gioco e uno stimolo davvero fondamentali per lo sviluppo psico-fisico. Lasciare un cesto pieno di props per travestirsi in un angolo del salotto è quindi un'ottima idea: basta infilarci qualche foulard, delle vecchie scarpe, qualche sciarpa, occhiali senza lenti... Tutto può diventare travestimento e in questo modo si stimolano anche la creatività e la fantasia dei bambini e delle bambine, che cercheranno di riprodurre ciò che hanno in testa con ciò che hanno a disposizione, o che inventeranno nuovi personaggi a seconda dell'abbigliamento che trovano nel cesto.

Altra idea è quella di realizzare attraverso il fai da te i travestimenti, partendo da matriale riciclato come le vecchie stoffe o il cartone spesso.

In ogni caso, vietato acquistare! Certo, i vestiti da supereroi e supereroine e i travestimenti da principi e principesse sono dettagliati e affascinanti, ma dato che l'industria del fashion è tra le meno sostenibili, perché contribuire allo spreco e all'inquinamento? Ecco quindi qualche idea per realizzare delle maschere in cartone riciclato per trasformare i bimbi e le bimbe in ciò che vogliono e in ciò che si sentono.

Come realizzare le maschere in cartone? Semplicemente tagliando la forma, colorando la superficie e incollando dei vecchi elastici per legare la maschera attorno alla testa.

Il polpo

Dettagliato e divertente, il polpo è perfetto per una scenetta in fondo al mare! Taglia la bocca, ma anche gli occhi per recitare senza rischiare di cadere ;) Ti piace l'effetto? Questo polpo è colorato con dei semplici gessi per lavagna.

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L'armatura

Per trasformarsi in cavalieri e cavaliere, da una scatola possiamo tagliare e ricavare un'armatura con i fiocchi, completa di para-naso che scende verso la bocca. Per calarsi a fondo nel medioevo! Dallo stesso cartone si possono poi ricavare spada e scudo.

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La stellina

C'è qualcosa di più semplice e cute? Questa maschera-stellina è stata tagliata da un cartone e colorata con delle tempere. Dopodiché, tagliando un cerchio centrale la si può infilare direttamente attorno al viso, per trasformarsi in stelle del firmamento pronte ad esibirsi in uno spettacolo per la famiglia!

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Il gatto

Hai del cartoncino nero e un cerchietto? Tanto ti basterà per trasformare i bambini in gatti: taglia le orecchie, quindi agganciare al cerchietto avvolgendo la base attorno al cerchio, chiudendo con un paio di punti di spillatrice.

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La borsina

Anche una semplice borsa in carta per la spesa si trasforma in un travestimento fai da te dell'ultimo minuto: basta disegnare con un pennarello il volto che vogliamo, ritagliando dal centro gli occhi. Dopodiché, basta infilarla in testa per recitare o spaventare gli altri!

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Le ali da fatina (o farfalla)

In questo caso, dopo aver ritagliato dal cartone le ali e dopo averle dipinte, prendiamo due vecchi pezzi di stoffa, tagliamoli e incolliamoli come bretelle, facendo indossare le ali in maniera super comoda.

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I mostri

Maschera di famiglia? Queste teste di mostro in cartone sono semplici da realizzare e l'effetto è strabiliante! Raccogliete quattro scatoloni e ognuno potrà creare il proprio personaggio mostruoso.

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I nomi più diffusi in Italia? Eccoli

Mercoledì, 15 Dicembre 2021 09:57

L'Istat ha pubblicato i dati relativi alle nascite in Italia nel 2020: oltre ad emergere i nomi più diffusi (da cui possiamo anche prendere spunto!), sono molte le riflessioni che possiamo intavolare alla luce dei numeri, che parlano di forte denatalità e della nuova età media a cui si diventa genitori. Guardiamo quindi insieme i dati: sono molto interessanti ed è giusto conoscerli.

E sì, conosciamo anche i nomi più diffusi, sia quelli per le bimbe che quelli per i bimbi! Perché rispetto agli altri anni ci sono (anche se lievi!) dei cambiamenti in classifica.

Quando si diventa genitori?

Secondo l'Istat (che prende in considerazione i nuovi nati in Italia e i nuovi arrivati attraverso l'adozione internazionale), l'età media alla nascita del primo figlio si sta alzando: per le donne, si parla di 31,4 anni (nel 2005 era circa 28 anni), e questo comporta un tasso di fecondità che si sposta sempre più verso età più elevate. Sono infatti le donne sopra i 30 anni a diventare mamme, mentre sempre meno quelle più giovani.

La natalità si sta abbassando

Accanto all'età media alla nascita del primo figlio, che si sta alzando, un altro dato è particolarmente interessante, ovvero la natalità, che al contario si sta abbassando. E di molto. Rispetto al 2019, sono nati 15mila bambini in meno, con il divario che si è accentuato a novembre e dicembre, mesi in cui si sono inziate a percepire le conseguenze della pandemia. Il concepimento dei bambini da marzo, infatti, si è abbassato, e si trattava esattamente dei mesi di lockdown. A quanto pare, la denatalità continuerà anche nel 2021 (da gennaio a settembre si sono già registrate circa 12.500 nascite in meno).

I nomi più diffusi tra i maschi

E i nomi più diffusi per i bambini e le bambine nel 2020? Ci sono circa oltre 25mila nomi per le bimbe e 26mila per i bambini, ma di questi i primi 30 sono quelli più diffusi. Addirittura, coprono il 44% di tutti i nomi maschili e il 38% di quelli femminili! In altre parole: i 30 nomi più diffusi sono quelli che più probabilmente sentiremo nei prossimi anni, con una frequenza elevatissima.

Per quanto riguarda i maschi, se negli anni precedenti il podio della classifica era occupato da Leonardo, Francesco e Lorenzo, nel 2020 Lorenzo è stato scavalcato da Alessandro. Lorenzo, in particolare, resta il nome più diffuso al Nord (tranne a Bolzano, dove al primo posto sta Jonas), mentre in Campania il nome più gettonato è Antonio, in Sicilia Giuseppe, mentre in Molise i bambini maschi si chiamano prevalentemente Andrea.

I nomi più diffusi per le femmine

Tra le femmine, stabile al primo posto è Sofia, nome preferito in quasi tutte le regioni del Centro e del Nord tranne Bolzano e Trento (dove vince Emma), e primo nome anche per le bambine nate in Italia da genitori stranieri. Al secondo posto sta Giulia e al terzo Aurora, che rispetto agli anni precedenti si sono scambiate di posto. In Lazio? Al primo posto c'è Giulia.

I nomi più diffusi tra i nuovi italiani

Molto belli anche i nomi dei bambini e bambine nati da genitori stranieri residenti in Italia: per i maschi vanno fortissimo Adam, Rayan e Amir, Leonardo, Luca, Mattero, Mattia e Davide, mentre per le bimbe, oltre a Sofia che primeggia anche in questo caso, parecchio diffusi sono Sara, Amira, Emily e Aurora.

Hanno il profumo dello zenzero e la forma del Natale: questi biscotti decorati con la classica ghiaccia colorata sono semplici da realizzare, divertenti da cucinare insieme ai bambini e bellissimi da presentare in tavola.

Partendo dalla pasta frolla naturale senza burro, ecco una ricetta facile e tipicamente natalizia, una tradizione delle feste a cui non possiamo rinunciare!

Biscotti di Natale decorati: la ricetta semplice per fare un figurone

 

Questo non sarà un inverno “normale”, considerando che la Penisola verrà investita dal freddo siberiano in arrivo dalla Russia. In alcune regioni tricolori le famiglie si sono già accorte del crollo delle temperature, in certi casi improvviso, che ha colpito le città. Questo vuol dire che bisogna attivarsi quanto prima per controbattere al grande freddo, e per preparare la propria casa all’inverno.

Come preparare la casa per l’arrivo del freddo invernale

Prima di tutto, conviene agire quanto prima installando gli infissi termoisolanti e coibentando la casa, sia le pareti sia il tetto, con un cappotto termico. In secondo luogo, una valida soluzione per rendere la propria casa più calda durante l’inverno è l’installazione di riscaldamenti, nel caso l’abitazione ne risulti ancora sprovvista. Ovviamente, prima di procedere con questa spesa, si consiglia di informarsi online, tramite alcune guide dei fornitori e capire quale sia l’impianto di riscaldamento più adatto alle proprie esigenze. 

Ci sono altri suggerimenti utili per preparare la casa all’arrivo del grande freddo russo, come ad esempio le nuove tecnologie. Si fa riferimento nello specifico alla domotica, che dà la possibilità di aumentare ancor di più il comfort in casa, installando ad esempio i termostati smart. Questi dispositivi, infatti, permettono di modificare le temperature di ogni calorifero, in modo tale da adeguare il calore ad ogni ambiente della casa. In sintesi, si potranno aumentare le temperature nei luoghi più freddi dell’abitazione, e diminuirle nelle stanze che frequentiamo poco. Infine, si suggerisce di ricorrere ad alcuni trucchetti fai da te, come la copertura dei pavimenti con i tappeti, che aiutano a diminuire la dispersione del calore.

Caldo sì, ma nel pieno rispetto dell’ambiente

In inverno non si può mai fare a meno del riscaldamento, ma questo non ci autorizza a sprecare una risorsa preziosa come il gas. Di conseguenza, sì al calore ma senza esagerare, dunque mantenendo delle temperature non troppo alte. Gli esperti consigliano di non superare i 20-22 gradi, e di mantenere uno scarto con le temperature esterne di 4-5 gradi circa, per evitare di sprecare energia. 

Inoltre, questo impedisce anche il rischio delle variazioni improvvise di temperatura: ovvero gli shock termici che il nostro organismo subisce quando usciamo da un ambiente troppo caldo verso un ambiente freddo (e viceversa). D’altronde esiste una legge nazionale che impedisce di alzare le temperature oltre una certa soglia (20 gradi), e chi la supera è passibile di multa. Purtroppo, il 75% degli italiani viola questa normativa, causando un grave danno all’ambiente, per via degli sprechi di energia. Esistono poi altri sistemi per resistere al freddo, senza per questo gravare sull’ambiente, come l’installazione dei pannelli termo-riflettenti dietro i caloriferi, che consentono di riscaldare la casa con una velocità maggiore, e che isolano le pareti.

Basta guardarla e il cuore si riempie di gioia: la pumpkin pie ricorda l'autunno, profuma di confortevolezza e rende l'atmosfera super coccolosa. Si tratta di un dolce tipicamente americano, che viene consumato secondo l'usanza durante il Giorno del Ringraziamento, ma che è buono essenzialmente ogni giorno. Ma solo quando la zucca è di stagione! In autunno e all'inizio dell'inverno, quindi, possiamo approfittarne per preparare una pumpkin pie deliziosa seguendo la ricetta della tradizione, profumando di zucca e dolcezza la cucina e gustandola in famiglia.

La ricetta della pumpkin pie: come preparare la torta di zucca americana che profuma di autunno

 

Chiunque abbia un figlio sa bene che una delle sfide più importanti, e più difficili da vincere, riguarda proprio le verdure. I bimbi sono notoriamente restii nel consumare questi alimenti, costringendo mamme e papà ad intavolare trucchi e magie soltanto per convincere il piccolo e per superare il suo muro di diffidenza.

Alcuni trucchi per far mangiare le verdure ai bambini

I bimbi amano i giochi, e questa diventa dunque la prima – nonché la più utile – soluzione per far consumare loro le verdure. Il classicissimo gioco dell’aeroplanino ha fatto storia, e ancora oggi continua ad essere una delle opzioni più gettonate e in assoluto più efficaci. Si consiglia inoltre di mettere un pizzico di creatività nel piatto, variando le forme degli alimenti e creando un mix di colori variegato, in grado di stuzzicare l’attenzione del bimbo. 

Per far mangiare ai bambini la verdura il consiglio è quello di creare sempre piatti gustosi a base di prodotti freschi e di stagione. Infatti, tra i trucchi si suggerisce di dare ai bambini la verdura fresca, che ha un sapore più buono e più “vivace”, rispetto ai prodotti confezionati, tipicamente insipidi e scialbi. A tal proposito si può usufruire di servizi come la spesa online proposta da Bennet, un supermercato che dà la possibilità di acquistare gli alimenti su Internet e di riceverli a domicilio in breve tempo. 

In secondo luogo, è opportuno diventare degli esempi, in modo tale da spingere il piccolo verso la classica emulazione delle azioni dei genitori. Se il bimbo ci vede mentre mangiamo la verdura, di riflesso proverà ad assaggiarla, convincendosi che non c’è nulla di male e che i suoi timori sono infondati. Infine, è possibile nascondere le verdure nelle ricette, così da impedire al piccolo di accorgersi della loro presenza.

Alcune ricette a base di verdure ideali per i bambini

A proposito di nascondere le verdure: una delle ricette più indicate per i piccoli prevede proprio l’utilizzo di questa tecnica, e si tratta della realizzazione delle polpette di zucchine al pomodoro o dei famosi hamburger di spinaci, sani e buoni allo stesso tempo. Un’altra ricetta fantastica per i piccoli, come sempre a base di verdure, è la pasta integrale con broccoli e piselli: un piatto dai valori nutritivi molto marcati e ottimo per fornire al piccolo tutte le energie di cui necessita. 

Nella lista è opportuno inserire anche altre ricette molto interessanti, come nel caso del salmone grigliato con accompagnamento di insalata mista e cipolle opzionali. Poi si passa al settore delle creme e delle vellutate, un must intramontabile che vede protagonista le preparazioni a base di zucchine e di zucca rossa. Non potremmo poi non nominare le frittate a base di verdure, come quelle agli asparagi, e gli spaghetti di zucchine al pesto.

Pacchetti regalo di Natale: i più belli!

Giovedì, 09 Dicembre 2021 11:19

I regali di Natale non sono solo belli da ricevere e da spacchettare, ma anche bellissimi da vedere sotto l'albero! Esatto: i pacchetti regalo sono importanti quanto il contenuto!

Come impacchettare quindi i doni per rendere tutto ancor più affascinante e contribuire all'atmosfera natalizia in casa?

Ecco qualche ispirazione per impacchettare i regali di Natale in maniera super Natalizia, con gusto e semplicità, optando per colori semplici e naturali senza rinunciare alla sostenibilità.

La carta da pacco

In generale, la carta da pacco è l'ideale per impacchettare i regali di Natale. Non solo perché la puoi trasformare come vuoi tu, riutilizzandola anche per i compleanni (non ha caratterizzazioni e quindi non si rischia di sprecarla!), ma anche perché dona un'uniformità molto affascinante ai pacchetti regalo sotto l'albero. Per renderli natalizi basterà decorarli con del nastro rosso e bianco, ad esempio, o dipingere/incollare dei piccoli abeti verdi in un pattern regolare.

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La cannella

Se il pacchetto è in carta da pacco o di un colore uniforme, un piccolo stecco di cannella renderà tutto più magico e natalizio: infilala nel nodo del fiocchetto, magari insieme ad un rametto di pino o di un altro sempreverde.

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I pinetti stampati

Se vuoi incartare i tuoi regali in una carta particolarmente natalizia, sfrutta una patata e delle tempere: intaglia sulla patata un piccolo abete e stampa, con la tempera verde, un pattern uniforme su tutta la carta da pacchi (bianca o marrone). Lascia asciugare e poi utilizza la carta così ottenuta per incartare i doni per i tuoi cari.

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Una scatola

Al posto della classica carta per avvolgere l'oggetto, puoi optare per una scatola, attorno alla quale legare un nastro o un fiocco. Non servirà carta e chi riceverà il dono potrà riutilizzare la scatola in casa per contenere ciò che preferisce. Un modo, quindi, sostenibile per incartare i regali. Ancor di più se la scatola che utilizzi è riciclata.

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A forma di orsetto

Hai mai pensato di dare una forma particolare al pacchetto? Tagliando dalla carta da pacchi delle orecchie e incollandole sulla parte superiore della scatola otterrai, ad esempio, un orsetto (ma puoi creare anche una volpe, una tigre o un gatto!), da decorare con altra carta riciclata o dei pennarelli.

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Dell'agrifoglio

Spina! Quindi fai attenzione. Ma l'agrifoglio è proprio sinonimo di Natale. Utilizzane una foglia per completare il tuo pacchetto, infilandola nel nodo del fiocco.

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Le vecchie palline

Un buon modo per riciclare le vecchie palline dell'albero di Natale (a cui si è staccato il filo o che hai cambiato con alcune più nuove) è usarle per i pacchetti: non solo li renderanno più belli e natalizi, ma la persona che le riceverà potrà usarle sul suo albero di Natale ricordandosi di te.

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In questi giorni sta girando una potentissima immagine che, nella sua semplicità, sta mettendo in discussione il nostro modo di vedere. Forse vi ci sarete imbattuti anche voi: si tratta di un’illustrazione di Chidiebere Ibe, illustratore medico e studente di neurochirurgia pediatrica che attraverso il suo lavoro vuole stimolare la consapevolezza rispetto al tema della rappresentazione. La pelle bianca, infatti, è estremamente dominante nella nostra cultura artistica e comunicativa. Eppure non ci facciamo nemmeno caso.

Il lavoro di Chidiebere Ibe

Chidiebere Ibe vuole scardinare i pregiudizi anche attraverso la diffusione di immagini inclusive che mettono in luce la diversità, per bilanciare l’innegabile supremazia bianca che caratterizza anche l’ambiente medico. I libri di medicina, infatti, sono composti quasi completamente da immagini e rappresentazioni di corpi bianchi.

Lo stesso vale per i feti. Avete mai visto (prima di oggi) l’illustrazione o la riproduzione di un bimbo nell’utero che non abbia la pelle bianca? No, perché non ce ne sono. E se ce ne sono, non fanno parte di certo della rappresentazione mainstream.

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Bene. Chidiebere Ibe (che per finanziare i suoi studi ha aperto un crowdfunding a cui tutti e tutte possono contribuire! Lo troviamo sulla sua pagina Instagram@ebereillustrate) illustra corpi e feti neri per riempire i libri di medicina di persone e rappresentazioni che includano davvero tutti e tutte, e non solo per una questione di “politicamente corretto”. Lo fa perché la scarsità di immagini di persone nere nei manuali medici ha fortissime implicazioni sulla preparazione dei futuri dottori e dottoresse, così come sulle diagnosi dei pazienti neri.

Il white privilege che passa dai feti e arriva ai cerotti

La storia e le illustrazioni di Chidiebere Ibe non sono però interessanti e stimolanti solo dal punto di vista medico. Vedere circolare l’illustrazione del feto nero nel pancione di una mamma nera è stata illuminante per tutti e tutte. Non solo le persone con la pelle scura: sono molte le donne che hanno manifestato lo stupore del non essersi mai rese conto di questo aspetto e che hanno condiviso l’emozione nel vedere finalmente un bebè nero. Anche per le persone bianche questa illustrazione è importante. Perché è uno dei tanti modi in cui si può rompere la convinzione che il white privilege non esista.

Il privilegio bianco esiste eccome e sta proprio nel dare per scontato che le rappresentazioni più diffuse abbiano la pelle chiara. 

Che i cerotti siano beige.

Che le scarpette con le punte per la danza classica siano rosa chiaro.

Che il “color carne” sia automaticamente beige o rosa chiaro.

E via così. Di esempi ce ne sono a migliaia, e si tratta di oggetti e strumenti della vita di ogni giorno.

Il primo passo per una società che rispetti davvero tutti è, quantomeno, rendersi conto del privilegio, ascoltare i bisogni delle persone nere e lasciare da parte il punto di vista che per troppo tempo ha dominato palinsesti, scaffali, libri, mercato, servizi e chi ne ha più ne metta.

Sara

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Cecilia

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